In occasione della partita di ieri Heineken, sponsor della Champions League, ha mandato dei tifosi napoletani a casa di Hamsik a tenergli caldo il divano. Noi ci siamo concentrati sulla prestazione di Hamsik in campo, libero da pensieri che possono turbare la tranquillità di un giocatore, tipo: ho dato da mangiare al cane prima di uscire?
Seguire da vicino Marek Hamsik per 90 minuti, scrutarne ogni movimento, interpretarne ogni piccola decisione, solitamente è un buon esercizio per capire cosa si dovrebbe fare su un campo da calcio, considerando la straordinaria intelligenza per il gioco dello slovacco. Contro il Real Madrid, in particolare, seguire Marek Hamsik equivale a chiedersi che dimensione abbia raggiunto, nel pieno della sua maturità.
Al termine della partita possiamo dire che l’esito, sostanzialmente pari, del duello ingaggiato con Luka Modric lo certifica giocatore di classe mondiale. Questo al di là dell’assist di prima per l’inserimento di Mertens.
02.32: Hamsik riceve il primo pallone della partita da Koulibaly, nello spazio intermedio tra Casemiro e Modric. Ha il compito di sfruttare quello spazio coi continui movimenti in verticale. Serve Insigne sulla fascia, i tempi di inserimento sul successivo cross di Ghoulam sono perfetti, ma la palla gli schizza via beffarda dal piede destro.
04.04: Corregge con la testa due palloni volanti e aiuta a consolidare il possesso nella metà campo difensiva, finora Modric non ha ancora toccato palla.
07.20: Per la seconda volta in pochi minuti, Hamsik riceve da Insigne sul centro-sinistra, davanti alla linea di difesa, all’altezza della trequarti: se prima aveva allargato per Callejón, adesso calcia con il destro di collo esterno sul secondo palo, mandando la palla a lato.
09.13: Hamsik si sposta in diagonale dal centro verso la fascia sinistra, e viceversa, e Bale e Modric non riescono a tracciarne i movimenti. Per la terza volta il Napoli riesce a passare dalla trequarti, ma questo possesso termina con un passaggio fuori misura per Allan.
09.40: Hamsik è un giocatore speciale anche nei retropassaggi, usa il piatto destro come il putter nel golf e coinvolge tutti nel ripristino del possesso, anche Reina. Qui con un colpo di testa torna indietro di 40 metri da Koulibaly.
10.36: Con i retropassaggi ci ha preso gusto, ma il Napoli sembra essersi fermato. Un malinteso con Diawara, che si fa trovare fuori equilibrio, permette a Benzema di ripartire verso la porta. Il Real Madrid raggiunge l’area di rigore con tre passaggi, poi Ronaldo si fa trovare in fuorigioco.
12.13: Non c’è grande intesa con Diawara, adesso lo stesso Hamsik prova ad agire da regista basso ma il lancio lungo per Insigne viene respinto da Casemiro. Intanto Zidane chiede a Modric e Ramos di trovare un compromesso per coprire gli inserimenti di Hamsik.
15.50: Ancora un movimento incontro al passaggio filtrante di un difensore (Albiol), ancora una ricezione spalle alla porta, ancora nello spazio tra Modric e Casemiro. Stavolta si gira bene ma schiaccia la conclusione troppo a lato con il sinistro.
17.08: Primo vero highlight difensivo della serata: accompagna Bale sul fondo del campo, in una sfida che si era già proposta agli Europei, e chiude in calcio d’angolo. La direzione arbitrale sembra apprezzare lo sforzo compiuto e concede al Napoli la rimessa dal fondo.
23.20: Il gol del Napoli è (anche) un manifesto della conoscenza del gioco di Marek Hamsik: si posiziona sulla stessa linea di Insigne per mandare in crisi Modric e Casemiro, che infatti non sanno quale passaggio coprire, e poi scala immediatamente per ricevere in diagonale. Nel frattempo ha già visto Mertens, che servirà di prima intenzione, con il piatto destro. Il Napoli è arrivato in porta attraverso tutti gli effettivi, senza mai sollevare il pallone da terra.
30.28: Modric ha alzato l’intensità del pressing su Koulibaly, e adesso Hamsik fatica a ricevere alle sue spalle con continuità, ma riesce ancora a regalare «sparuti e incostanti sprazzi di bellezza», come diceva il napoletano Jep Gambardella. Questo passaggio al volo con il collo sinistro che trova Mertens in mezzo a tre difensori del Real Madrid è probabilmente la giocata più raffinata della partita.
38.45: Hamsik si dedica al ricamo di triangoli a sinistra, ma il Napoli non trova spazio oltre la linea di difesa, finché Mertens non si abbassa, per ricevere addirittura da Reina, e lancia lo slovacco in profondità. Sembra la grande occasione per spostare l’equilibrio della partita, ma Pepe è incredibilmente più veloce di lui e recupera dopo i primi 20 metri. Quando si aprono le porte dell’area di rigore, Hamsik è già stanchissimo e calcia lontano dallo specchio, mentre frana sul terreno.
39.40: Con l’aiuto di Callejón, sfila il pallone alle spalle di Kroos, che rimane a terra perplesso. Il San Paolo si fa sentire, il Napoli è in vantaggio ed è in pieno controllo della partita.
40.17: Hamsik continua a trascinarsi Modric in giro per il campo: in quest’occasione lo costringe a seguire un movimento profondo alle spalle di Carvajal, dove lo slovacco riceve da Insigne. Tira da posizione impossibile, Navas smanaccia in mezzo all’area, ma i difensori del Real sono di più e sono più grossi.
46.10: L’ultima giocata del primo tempo di Marek Hamsik è un passaggio filtrante con il piatto destro, senza equilibrio, sulla pressione di Casemiro e Carvajal, che trova perfettamente Ghoulam sulla corsa. Considerando il clima avvelenato che si respira nel nostro calcio, le compilation di passaggi di Hamsik sembrano una buona alternativa alla meditazione.
45.48: Hamsik inizia il secondo tempo sbucando alle spalle di Modric per collezionare un altro intercetto, che col suo primo controllo si trasforma facilmente in un pallone giocabile. Diventa un passaggio per Callejón, che poi sbaglia il cambio di gioco.
48.20: Continua a tallonare Modric, in questo caso lo contrasta a pochi metri dalla linea laterale destra, tale è la concentrazione delle due squadre nella zona della palla. Il Napoli per il momento può permettersi quest’aggressività, perché il Real non riesce a cambiare gioco velocemente.
50.12: L’aggressività di Modric e Casemiro spaventa il Napoli, Hamsik sbaglia un passaggio banale nella sua metà campo a causa di un altro malinteso con Diawara. Un regalo che il Real Madrid converte in un gol di Sergio Ramos da calcio d’angolo nel giro di neanche un minuto.
52.44: Il pareggio del Real Madrid ha definitivamente rivitalizzato Luka Modric, che adesso distribuisce con sicurezza al centro del campo, mentre Hamsik fa fatica a inseguirlo: si sono praticamente capovolti i rapporti di forza.
53.40: Nel momento di massima difficoltà emotiva, Hamsik prova ad aggredire alto Pepe per pareggiare numericamente il pressing sui difensori centrali, e costringe il portoghese ad un lancio lungo. Nel tentativo di coprire la profondità, Ghoulam inciampa, manda la palla in calcio d’angolo e apre il fascicolo su cui Sergio Ramos scrive la sentenza definitiva.
63.20: Con il Napoli che ha perso fiducia, assieme al San Paolo tutto, Hamsik orienta il suo corpo per usarlo come un muro su cui i compagni fanno rimbalzare il pallone.
66.20: Si procede a tentoni: adesso tenta un inserimento sulla destra, riceve in profondità, ma il passaggio viene deviato, allora accetta volentieri il calcio d'angolo.
69.36: All’improvviso un’intuizione, chiede a Milik di giocare di sponda per una triangolazione centrale alle spalle di Modric, che vede la palla passargli da una parte e lo slovacco dall’altra. Milik però ritorna con un po’ di timore da Ghoulam, il Napoli continua a rifugiarsi sulle fasce.
70.40: Dalla fatica con cui completa a testa bassa questo ripiegamento profondo in area di rigore, si capisce che non vede l’ora di tornare a casa sul divano. Sempre che lo trovi ancora libero. In ogni caso, intercetta il pallone vagante e serve con precisione Ghoulam, stavolta a testa alta, come sempre.
73.50: Non ha più la forza per proporsi con continuità alle spalle di Modric, come testimonia questo tentativo di Koulibaly di servirlo, che viene sporcato dal croato e cade nel vuoto.
74.25: Hamsik consegna la fascia di capitano ad Albiol e lascia il campo a Zielinski.
Termina così un’altra stagione europea di Marek Hamsik, un centrocampista unico, con una speciale sensibilità calcistica in cui si mescolano la potenza e l’equilibrio, la pausa e l’accelerazione, la visione periferica e l’istinto verticale, il piede destro e il piede sinistro.
La partita contro il Real Madrid ci ha offerto ottimi argomenti per dimostrare tutte queste qualità, ognuna singolarmente, eppure non ci ha risparmiato il suo lato più oscuro, manifestatosi nell’errore sotto pressione che ha avviato la rimonta dei madridisti.
È stato l’esempio più evidente della necessità di Marek Hamsik, per sua natura un giocatore associativo, di coinvolgere continuamente i compagni per trovare ritmo, anche quando i compagni non sono pronti a sostenerlo. È un rischio che accetta, è una responsabilità da capitano, in parte è quello che lo rende, insieme a tutte le qualità di cui sopra, un giocatore così speciale.