Il mondo non è fatto solo di litigi tra Fifa e PES, o di quel compromesso che mette tutti d'accordo e riappacifica che si chiama Football Manager. Fortunatamente i produttori videoludici, quando si tratta di sport, si sono impegnati e hanno sempre inventato qualcosa di nuovo che trascenda la semplice simulazione, regalandoci perle arcade su tutte le console.
Se vogliamo, già Pong era un videogioco sportivo. Qui non abbiamo la nobiltà minimalista di Pong: abbiamo samurai che giocano male a pallone, tennisti surrealisti, schiacciate che distruggono Manhattan, teste umane che diventano sfere da hockey, squadre composte solo di scheletri un po' debolucci, e Godzilla che sta in porta. Ho deciso di raccogliere e classificare i videogiochi più strani dedicati allo sport. Questi videogiochi senza senso sono giudicati grazie a categorie sommarie come: la voglia di giocarci dopo averne letto una descrizione, la voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto, follia alla base dell'idea, la presenza o meno di mine sui campi di gioco.
Cominciamo!
Go! Go! Beckham! Adventure on Soccer Island (Denki, 2002)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: **
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: *
Follia alla base: *
Mine: No :(
La storia di Go! Go! Beckham! Adventure on Soccer Island è abbastanza chiara dal titolo. Sei un giovane Beckham disegnato come un cartone animato su Game Boy Advance e sei nell’isola del pallone, in cui le cose possono essere mosse o prese o colpite soltanto con il pallone (reminiscenza di Soccer Kid), alla ricerca di tale Mister Woe che ha trasformato tutti gli animali dell’isola in mostri. L’endorsement di Beckham è misterioso in quanto il personaggio, a parte nome e maglia rossa dell’Inghilterra, non ha niente a che vedere con il calciatore, non ci sono le punizioni, non ci sono le Spice Girls, ed è tutto eccessivamente facile – magari la vita di David Beckham è così, d’altronde che ne sappiamo?
RedCard 20-03 (Midway, 2002)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: **
Follia alla base: **
Mine: Ancora no.
Questo potrebbe anche essere un gioco di calcio comune se non fosse che già in copertina della versione PAL di RedCard 20-03 c’è una foto di un calciatore che disturba palesemente un altro e che, come il titolo suggerisce, gli arbitri sono poco più che manichini vestiti diversamente dai calciatori. I falli brutti sono perfettamente normali e solo nei casi gravissimi il direttore di gara interviene. Il concetto è che con la propria squadra nazionale si debba andare avanti nel gioco conquistando tutti i continenti, Antartide compreso. La simulazione quindi non è il punto forte di RedCard 20-03, ma forse dovevamo accorgercene quando abbiamo visto il roster delle squadre speciali: gli SWAT, i Seals (però nel senso degli animali), i delfini, le scimmie, i Samurai, i Kraken, i Matador (ce ne sono altri eh, ma smetterò).
International 3D Tennis (Sensible Software, 1990)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: *** di giorno; ***** di notte, da soli
Follia alla base: **
Mine: No
Il tennis pensato da De Chirico gira su Commodore 64. Due uomini senza volto, Bianco e Nero, composti da poche linee a 8 bit giocano su campi silenziosissimi, in cui si sente solo il rimbalzo della pallina e i colpi ovattati delle racchette e della rete, come in sogno; non si può muovere il proprio personaggio se non per fare pochi passi in avanti o indietro, per decidere quando colpire il pallone. Non esiste il libero arbitrio, in International 3D Tennis; non c’è manco il pubblico, solo poligoni disabitati e campi da tennis.
Ninja Golf (BlueSky Software, 1990)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: *****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: **** per qualche motivo oscuro
Follia alla base: *****
Mine: No, ma ci sono rane enormi.
Sapete qual è la parte peggiore del golf? Esatto, andare a recuperare la pallina per fare il tiro successivo. Soprattutto quando, durante il tragitto, vieni attaccato da ninja vestiti di arancione, di blu, invisibili, delle rane mutanti ti passano a fianco e dei conigli-talpa ti tirano le pietre. Per fortuna nel mondo di Ninja Golf siamo venuti equipaggiati della nostra bella uniforme da ninja, che sul prato fa un sacco comodo ed è adatta a tutte le temperature – il deserto del bunker, popolato da serpenti e altri ninja – e pure impermeabile – si passerà nei fiumiciattoli, incontrando squali (ovvio) e altri ninja. Quando finalmente raggiungiamo il green e pensiamo ad un comodo putter ecco che arriva l’ultima sfida: un dragone sputafuoco che dobbiamo abbattere a colpi di shuriken. Sempre così oh. Ma chi me l’ha fatto fare di venire a giocare a golf. Videogioco del secolo.
Barkley, Shut Up and Jam: Gaiden (Tales of Game's Studios, 2008)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: *****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: ***
Follia alla base: *****
Mine: Qualche d'una!
Questo è il migliore per distacco tra i giochi citati, a mani basse. Barkley: Shut Up and Jam Gaiden è un gioco del 2008, sequel non ufficiale dei giochi Barkley Shut Up and Jam del 1993 e Barkley Shut Up and Jam 2 del 1995. In questi vecchi videogame Charles Barkley doveva girare nei downtown delle maggiori città USA per schiacciare a canestro, conquistando il torneo campetto dopo campetto. Il fatto è che questi tornei virtuali negli anni ’90, come tutti gli anni ’90, non sono stati privi di conseguenze. Nell’anno 2041 Charles Barkley non ha ancora finito di schiacciare a canestro, e anzi è migliorato sempre di più, tanto che durante un match una sua Chaos Dunk causa morti e feriti tra il pubblico. Di conseguenza il basketball viene bandito e i cestisti ricercati dal B-Ball Removal Department, capeggiata da Michael Jordan. Questo non basta, perché nel 2053 un’altra Chaos Dunk uccide milioni di persone a Manhattan, e Barkley è ovviamente il primo sospettato. Così si ritrova costretto a scappare e provare la sua innocenza indagando sulla misteriosa strage del 2053. Il gioco è un JRPG (gioco di ruolo in stile nipponico, come i primi Final Fantasy, per capirci) e vi porterà ad incontrare il fantasma di LeBron James, Vince Carter cibernetico, Larry Bird prete, per andare alla ricerca della Hell B-Ball e salvare il mondo. Se non vi basta c’è anche il seguito: The Magical Realms of Tír na nÓg: Escape from Necron 7 – Revenge of Cuchulainn: The Official Game of the Movie – Chapter 2 of the Hoopz Barkley SaGa, in uscita quest’anno.
Battle Soccer: Field No Hasha (Pandora Box, 1993)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: **
Follia alla base: ***
Mine: No
Tipo il calcio, però con delle porte enormi e Godzilla e i Gundam. Si gioca in otto (puoi scegliere la formazione però), ci sono delle mosse speciali e sembra proprio che il modo migliore di avvicinarsi alla porta avversaria sia usare queste mosse non per tirare ma per stordire i difensori e il portiere avversario avversari. Don’t try this at home.
Tecmo World Cup 98 (Tecmo, 1998)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: ***
Follia alla base: **
Mine: No
Questo gioco di calcio per cabinato racchiude in sé l’arcade matto dei Virtua Striker vari e unisce la possibilità di fare mosse speciali alla Battle Soccer. Si possono scegliere tra 16 squadre nazionali, ognuna con due mosse speciali; l’assortimento delle stesse è a metà tra il comprensibile/razionale e l’ambiguo/razzista. Difatti, se nel ’98 dare all’Italia una mossa speciale difensiva (Bergomi - Maldini - Cannavaro - Costacurta - Nesta - Pessotto - Torricelli) chiamata “Super Sliding” era sensato, poi si dovevano fare i conti con le altre squadre: la Francia ha un imbarazzante “Super Combination” che fa apparire l’arco di trionfo al termine dei tre passaggi e un “Hell Lift” che sfocia nella Tour Eiffel, la Nigeria ha “High Speed Dribble”, la meccanica Germania ha “Power Shot” e “Power Tackle”, il Brasile era l’unica squadra a utilizzare il “Banana Shoot” (don’t ask).
Mutant League Hockey/ Mutant League Football (EA Sports, 1994)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ****
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: ****
Follia alla base: ****
Mine: Molte
Nel 1994 la EA Sports faceva ancora giochi innovativi prima di darsi alla noia delle simulazioni. Il franchise Mutant League parte con Football, e, per farla breve, si tratta di football americano iperviolento con squadre composte da mostri, mutanti o robot ameni che possono morire sul campo da gioco, esplodere (eh, ci sono le mine), corrompere l’arbitro; si evolve e migliora in Hockey, in cui c’è una rissa ogni 4 secondi di gioco, i mostri cadono nei buchi nel ghiaccio e muoiono, non c’è arbitro e puoi picchiare qualsiasi cosa. Tipo l’hockey vero però coi mostri. Con squadre come i Pucksucker Pukes, Dead Things, Lizard Kingz e tre squadre allstars di mostri intergalattici, avrete l’imbarazzo della scelta.
Hyperblade (Wizbang! 1996)
Voglia di giocarci dopo aver letto la descrizione: ***
Voglia di rigiocarci dopo averlo già fatto: ****
Follia alla base: ***
Mine: Abbastanza da lasciarti in inferiorità numerica
Sono gli anni ’90, il cyberpunk tocca i suoi picchi e il gioco sportivo più assurdo (ma divertente) di questi anni è Hyperblade. Vince il premio originalità perché questo sport viene sì dall’hockey, ma con molte variazioni alle regole: tre giocatori per squadra, armi da trovare in giro, mine e altre trappole (quando mai), un’arena che è l’interno di mezzo uovo, steroidi per personalizzare i propri beniamini, la decapitazione che non è più una causa di morte – tant’è che se perdi la testa è possibile che questa divenga il nuovo pallone con cui giocare, comodo. E quindi via di frustate con poligonali braccia-spade, mentre si cerca di raggiungere la porta avversaria e segnare un gol, stando attenti all’incombere della labirintite e, ovviamente, alle mine.