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Porno Morfeo
25 set 2020
10 assist che raccontano il suo talento nell'ultimo passaggio.
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10 min
(copertina)
Foto di Mario Marmo / LaPresse
(copertina) Foto di Mario Marmo / LaPresse
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C’è una cosa di Domenico Morfeo che anche chi lo detestava, chi non sopporta la retorica del talento bruciato, chi non tollerava il suo carattere, le litigate, le battute velenose e la sua pigrizia, chi semplicemente lo riteneva un sopravvalutato, non può fare a meno di riconoscere, ovvero il suo talento prodigioso per l’assist. Morfeo aveva molti difetti, aveva uno stile basato esclusivamente sulla tecnica che non contemplava lo sforzo fisico, ma anche toccando la palla una sola volta poteva mettere un compagno davanti al portiere e cambiare la partita. Nell’ultimo passaggio Morfeo è stato davvero tra i migliori giocatori della sua generazione, e se non siete d’accordo ho scelto dieci assist che sono sicuro vi faranno cambiare idea, tutti trovati mentre stavo scrivendo il racconto dedicato a lui che trovate ne La caduta dei campioni, il nostro libro uscito per Einaudi.

Sono rimasti fuori alcuni altrettanto belli e difficili come questo fatto in una partita tra Atalanta e Lazio del 1997, in cui cambia passo all’ultimo per sorprendere il difensore passando la palla col destro, questo cross al volo con il piede teoricamente debole, il destro, o questo contro la Juventus fatto pochi secondi dopo essere entrato in campo, al primo pallone toccato. Di esempi del suo talento nell’ultimo passaggio ce ne sono a decine, qui ho scelto alcune tra le sue giocate più indecifrabili.

10. Milan - Salernitana 3-2, stagione 1998/99

C’è poco da ricordare della parentesi di Morfeo al Milan, anche se proprio con la maglia rossonera il trequartista abruzzese ha vinto l’unico titolo della sua carriera, se si escludono le competizioni giovanili, lo scudetto del 1999. Nella squadra di Zaccheroni, Morfeo è stato una presenza marginale, ha giocato solo sei volte da titolare e si è fatto notare solo per due giocate: un autogol procurato contro il Bologna, in una partita fondamentale per il percorso del Milan in campionato, e un assist contro la Salernitana. Anni dopo, poco dopo essere passato all’Inter, dirà con sarcasmo di non essere stato capito da Zaccheroni: «Volevano che andassi sul fondo per i cross, figurarsi». Eppure il suo unico assist con il Milan fu proprio un cross, per uno dei migliori colpitori di testa della storia, Oliver Bierhoff.

Morfeo riceve da Ba sulla destra, usa la sua sovrapposizione per liberarsi dall’avversario e crearsi lo spazio per la giocata, e poi crossa a rientrare mettendo la palla sulla testa di Bierhoff. Non è l’assist più difficile o stupefacente della carriera di Morfeo, ma è notevole la precisione con cui trova Bierhoff, prendendosi il tempo per calcolare forza e traiettoria da dare alla palla. L’attaccante tedesco era marcato e aveva un altro difensore davanti a lui, e non era semplice fargli arrivare la palla in modo così preciso.




9. Udinese - Atalanta 2-4, stagione 2000/01

Quella sera contro l’Udinese, la prima partita dopo il ritorno all’Atalanta in prestito dalla Fiorentina, Morfeo era decisamente ispirato. In venti minuti aveva propiziato il primo gol di Ventola con una giocata splendida dal lato destro dell’area, aveva segnato un gol dopo un controllo al volo, di collo con il sinistro, e infine aveva servito un assist a Ventola. La palla gli arriva all’altezza del centrocampo, decentrato a sinistra, mentre un avversario si sta avvicinando per pressarlo alla sua destra. Morfeo però è velocissimo a lanciare Ventola e a calcolare l’effetto da dare alla palla. A uscire ma non troppo, per impedire che il pallone venga intercettato ma senza costringere Ventola ad allargarsi. L’attaccante nerazzurro infatti con il primo tocco si porta la palla in area e con il secondo segna superando il portiere con un pallonetto. Prima dell’intervallo Morfeo segnerà un altro gol, addirittura in controbalzo di destro al limite dell’area piccola, a chiudere una delle migliori partite della sua carriera.




8. Parma - Lazio 3-1, stagione 2004/05

In questa vittoria del Parma sulla Lazio a ottobre del 2004 Morfeo firma tutti gli assist della sua squadra. Il primo da calcio d’angolo per Marchionni, il secondo con un filtrante per Bresciano dopo essersi allargato verso sinistra e aver disorientato due avversari. L’ultimo è il più sfacciato, uno sfoggio di abilità con la Lazio aperta e senza centrocampo. Morfeo può avanzare tranquillamente, alzare più volte la testa per guardare i movimenti dei compagni e leggere la situazione davanti a lui, prima di trovare il giocatore più lontano alla sua sinistra, Gilardino, libero dietro il terzino biancoceleste. Morfeo gli fa arrivare la palla dando un’esibizione della sua tecnica, con un passaggio di esterno a mezza altezza, che Gilardino controlla col petto prima di segnare calciando al volo con il sinistro.




7. Parma - Livorno 6-4, stagione 2004/05

Un’altra partita in cui Morfeo sembrava poter trasformare in un assist ogni palla che toccava, una sfida di fine campionato contro il Livorno finita 6-4, con Gilardino e Cristiano Lucarelli in lotta per la classifica cannonieri, entrambi autori di quattro gol. Morfeo regala tre assist a Gilardino ed è decisivo anche per il quarto gol, con una punizione battuta rasoterra verso Bovo, autore dell’assist con un bel passaggio girato spalle alla porta. Dei tre assist per Gilardino, il più appariscente è il secondo.

Morfeo corricchia a centrocampo e guarda una sola volta Gilardino davanti a lui, poi si gira ad aspettare il passaggio di Pisanu. Quando effettivamente quest’ultimo gli passa la palla, Morfeo sa già come trovare Gilardino, senza guardarlo o dover controllare il pallone. Sul rimbalzo allunga la gamba sinistra e con l’esterno mette il compagno davanti al portiere. Gilardino ovviamente segna e qualche anno dopo, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dichiarerà che Morfeo è stato il miglior compagno con cui ha giocato.




6. Atalanta - Cagliari 4-1, stagione 1996/97

Anche se è ricordato come uno dei migliori finalizzatori degli ultimi decenni, Filippo Inzaghi è stato il capocannoniere della Serie A solo una volta, quando ha giocato insieme a Morfeo all’Atalanta. Due caratteri incompatibili che però in campo si completavano in modo perfetto. Uno era un rifinitore geniale e l’altro un attaccante che giocava con un solo obiettivo, fare gol. Nella stagione passata insieme all’Atalanta, Morfeo e Inzaghi hanno litigato in diverse occasioni, la più famosa durante una partita contro la Sampdoria per battere un rigore. I due sono anche venuti alle mani in allenamento. In campo però riuscivano a capirsi e a segnare gol come questo in una vittoria per 4-1 sul Cagliari.

Morfeo non sembra aver bisogno di guardare il movimento di Inzaghi, avanza dritto senza girare la testa, mentre invece il numero nove si sposta dietro il difensore centrale con lo sguardo costantemente rivolto al compagno, impaziente di ricevere il passaggio. Alla fine Morfeo lo accontenta ma a modo suo, con un’idea ingegnosa, un assist a cucchiaio dietro i difensori. Forse non era la palla che si aspettava, ma Inzaghi si coordina in un attimo e la infila nell’angolo più lontano con un tiro al volo a incrociare. I gol di Inzaghi in quel campionato saranno 24, Morfeo gliene fa segnare quattro.




5. Inter - Parma 2-2, stagione 2004/05

Tra i piedi di Morfeo l’azione rallenta e sembra fermarsi. Anche Cordoba, un difensore famoso per la sua aggressività, non si avvicina, forse perché Morfeo sta portando la palla a destra, verso il suo piede debole, e il difensore colombiano lo ritiene poco pericoloso, più facile da controllare. Invece Morfeo danza a piccoli passettini aspettando il momento giusto per il passaggio filtrante e proprio con il destro va a servire il taglio di Marchionni dietro Favalli. Gianni Cerqueti, autore del servizio per 90° minuto, definisce «geniale» Morfeo, che in effetti sorprende la difesa dell’Inter con un’intuizione difficile da anticipare, mostrando di saper dosare filtranti perfetti anche con il destro.




4. Atalanta - Vicenza 3-1, stagione 1996/97

In questo caso, da mancino che riceve sul piede preferito spostato verso sinistra, Morfeo avrebbe in teoria due opzioni: un cross di interno verso il compagno più lontano che sta entrando in area, Foglio, oppure un passaggio corto su Inzaghi, che è davanti a lui in area ma girato spalle alla porta. Ovviamente Morfeo sceglie una terza via, e gli basta uno sguardo veloce in area per decidere cosa fare. Alza la palla ma non la fa girare verso il secondo palo, mirando invece una zona più centrale al limite dell’area piccola, a metà tra la difesa e il portiere. Foglio deve tagliare verso il centro ma la palla di Morfeo è lenta abbastanza da dargli il tempo di arrivarci. Dopo il rimbalzo gli basta allungare la gamba per segnare. Foglio e Morfeo erano i compagni a cui era più legato Federico Pisani ed è molto significativo che a produrre quel gol contro il Vicenza siano stati proprio loro due, a quattro giorni di distanza dalla morte di Pisani, a 22 anni, in un incidente stradale.




3. Empoli - Parma 1-2, stagione 2005/06

Il video mostra solo il finale dell’azione, il colpo di tacco di Morfeo e il tiro di Bresciano che bacia il palo prima di entrare in porta, e non dà altri riferimenti per capire come sia arrivata a Morfeo quella palla, se prima dell’assist era riuscito a vedere Bresciano alle sue spalle. Fidandomi dei miei ricordi, basati su un video ora offline, la palla arriva in area da un cross da sinistra e viene contesa da Corradi prima di raggiungere Morfeo, che non si gira mai e non dà l’impressione di poter vedere Bresciano dietro di lui. Comunque sia, anche senza sapere altri dettagli, resta un’idea così brillante che anche Morfeo, dopo il gol, si gira compiaciuto per quanto ha appena fatto. Un assist di tacco mentre era rivolto verso la linea laterale, con un avversario alle spalle che lo pressa, una situazione da cui era difficile anche solo pensare di ricavare qualcosa di buono e che invece è riuscito a trasformare nella giocata decisiva della partita.




2. Verona - Atalanta 2-1, stagione 2000/01

Di solito a Morfeo bastava uno sguardo e un tocco per mettere un compagno davanti al portiere, qui però riceve spalle alla porta ed è il giocatore più avanzato della sua squadra, quindi deve tenere la palla un paio di secondi e fare qualcosa di più elaborato per dare tempo al compagno di inserirsi. Con un primo tocco di suola controlla la palla e si gira, con il secondo tocco, ancora con la suola, si sposta la palla verso sinistra per allontanarla da Apolloni, che lo affronta alla sua destra. In realtà Morfeo non lo dribbla, resta fermo, ma con una finta lo fa cadere per terra prima di dare l’assist a Doni, alzando leggermente la palla per fargliela colpire più forte, di controbalzo. Senza muoversi, Morfeo attira le attenzioni di un’intera difesa e poi mette il pallone alle sue spalle, esattamente il tipo di giocata capace di definire in un paio di secondi il suo stile di gioco, le sue abilità da prestigiatore.




1. Parma - Perugia 3-0, stagione 2003/04

Alla seconda partita con il Parma, l’unica altra squadra, dopo l’Atalanta, in cui è rimasto per più di una stagione, Morfeo esibisce il colpo forse più inspiegabile della sua carriera. Non è difficile spiegare solo la traiettoria assurda che dà alla palla, ma anche la stessa intuizione. Al momento del passaggio, infatti, Morfeo non può vedere o intuire il movimento del compagno, semplicemente perché Bresciano ancora non si è mosso ed è rivolto verso di lui. Spesso dei grandi rifinitori si dice che sanno leggere in anticipo il gioco, vedere linee di passaggio inaccessibili agli altri, qui però siamo su un altro livello.

È Morfeo che crea quel movimento, che ribalta il normale rapporto per cui è sempre il movimento di chi riceve la palla a dettare il passaggio. Prima Morfeo lancia e poi Bresciano segue la palla, sorpreso anche lui di quello che succede dopo il rimbalzo. Il pallone infatti cambia improvvisamente traiettoria, curva verso l’area, acquista velocità e manda a vuoto anche il difensore che prova a contrastare Bresciano. Non so se Morfeo volesse proprio dare quell’effetto, se è stato solo fortunato a colpire una zolla che ha cambiato totalmente il suo lancio, resta comunque uno degli assist più incredibili e misteriosi che io abbia mai visto, con una carica simbolica che rende bene l’idea del talento magico di Morfeo per l’ultimo passaggio.




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