E quindi era tutto vero o almeno così pare. Venerdì il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha confermato che il combattimento a mani nude tra Elon Musk e Mark Zuckerberg si farà, e si farà in Italia. O meglio: ha confermato di averne parlato con Elon Musk, che è tutto un altro paio di maniche. Poche ore dopo, infatti, Zuck (sulla sua piattaforma, Threads) ha messo in dubbio le intenzioni del suo avversario: «Penso che possiamo tutti essere d’accordo sul fatto che Elon non sia serio e che sia tempo di andare oltre». Dal canto suo, però, Elon Musk è sembrato convinto e su Twitter (scusate non riesco a chiamarlo X) ha scritto che il combattimento sarà gestito «dalla mia fondazione e da quella di Zuck».
Ora, non possiamo sapere cosa sta davvero succedendo dietro le quinte, ma conoscendo gli sport di combattimento è probabile che questa non sia altro che una fase di dissing. I due fighter si punzecchiano, poi si insultano a vicenda, al taglio del peso arrivano quasi alle mani, come i duellanti che contano i passi prima di girarsi e sparare. L’incontro vero e proprio ormai sembra inevitabile, insomma, anche se apparentemente i due avversari si stanno allontanando uno dall’altro.
A conferma del fatto che verosimilmente l’incontro si potrebbe fare, nelle scorse ore si sono moltiplicate le candidature a ospitare l’incontro, dopo che Sangiuliano ha specificato che non si terrà a Roma - Musk d’altra parte aveva parlato di “Antica Roma” che insomma arrivava ben oltre il Grande Raccordo Anulare. Si è fatta avanti Taormina, con il suo antico teatro; Grumento Nova, in provincia di Potenza; Benevento, il cui sindaco, Clemente Mastella, nell’avanzare la candidatura ha definito la sua città: «Gemella di Roma Imperiale e straordinario scrigno di storia».
Forse la proposta più interessante, però, è quella arrivata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha immaginato un incontro «che richiami la sfida del 1504 tra Leonardo da Vinci e Michelangelo». Certo, il rinascimento italiano è solo un gradino sotto nella “scala Mamma Mia” degli universi stereotipici venduti ai turisti, ma è vero che, come dice Nardella, si «rischia di dare una rappresentazione pittoresca della storia italiana e soprattutto dell’Antica Roma».
È vero: l’Italia non è solo Roma, il Colosseo e i gladiatori. Ma a questo punto perché non portare questa ambizione di far conoscere un’immagine diversa del nostro Paese oltre gli scenari conosciuti dai turisti e sfruttare l’occasione per mostrare l’Italia per quello che è davvero?
Magari anche andando oltre la richiesta di Musk, secondo cui «tutto nell’inquadratura dovrà essere dell’Antica Roma», anche perché chiunque abbia giocato a Tekken sa che è importante avere più di una location per i propri incontri, non solo quella antica. Anzi, dopo l’ultimo restyling di Twitter (X!) ci sentiamo di dare a Musk qualche consiglio di natura estetica, speriamo non se la prenda.
Elon: eccoti altre x ambientazioni italiane da prendere in considerazione per il tuo incontro. Avremmo potuto “icsartele” ma sai com’è, non abbiamo la spunta blu.
A Piazza del Campo, Siena
Proprio in questi giorni si sta per correre il Palio dell’Assunta, il secondo annuale con cui Siena festeggia se stessa e la sua storia rimasta intatta nei secoli. Intatta ma fino a un certo punto, i fantini non sono più quelli di una volta, si sono professionalizzati e qualcuno lamenta anche che le rivalità di piazza non siano più accese come una volta. Allora perché non portare un po’ di sana (?) aggressività testosteronica con una bella sfida tra due dei maschi più ricchi e potenti del pianeta? Si potrebbe fare proprio davanti alla fontana, con in terra lo stesso tufo che si usa per il Palio e, al posto della rete, i senesi pronti a contenere entro determinati limiti spaziali i due contendenti. Già che ci siamo, se viene bene, si potrebbe fare tutti gli anni, nello stesso giorno, diciamo almeno per i prossimi 4 secoli, ovviamente coinvolgendo la discendenza di Musk e Zuckerberg.
Davanti alla statua di Indro Montanelli
Nessun posto ha reso plastico il dibattito politico in Italia più della piazzetta dentro i giardini pubblici di Milano che celebra la figura di Indro Montanelli grazie alla statua realizzata da Vito Tongiani. Musk e Zuckerberg potrebbero finalmente donare la propria carne, i propri denti e le proprie ossa per portare finalmente questa sfida ideologica nel reale. Il pubblico è autorizzato a gettare vernice rossa o rosa sui due fighter a ogni colpo significativo.
Da Muschio Selvaggio
Elon Musk e Mark Zuckerberg sono i campioni medievali scelti rispettivamente da Fedez e Luis Sal. Chi vince si prende il 100% del podcast.
Alle Vele di Scampia
Zuck e Musk, con indosso una maglia limited edition EA7 del Napoli con la loro faccia stampata sopra, se le danno di santa ragione sul cemento spaccato. Dai palazzi alle loro spalle bambini e mamme napoletane urlano e tifano, lanciando rotoli di carta igienica sul ring. Sullo sfondo, di fronte a una folla, c’è un concerto di Speranza.
Sulla Salerno-Reggio Calabria
Elon Musk e Mark Zuckerberg combattono su un senso di marcia, alle loro spalle un’enorme fila di macchine ferme. Il pubblico è lì, guarda l’incontro dai finestrini, alcune persone sono scese dalle auto per una tedesca col Super Santos, c’è anche una famiglia che ha messo la tovaglia sul cofano e si appresta a dividersi un’enorme parmigiana di melanzane. A rendere il setting ancora più spettacolare si può ambientare il tutto su uno dei tratti più spettacolari, per esempio il viadotto Favazzina, mentre il mare inghiotte il sole.
Sul ponte sullo stretto di Messina
Un semplice incontro a mani nude sulla spiaggia.
Nel bacino di San Marco, a Venezia
Elon Musk e Mark Zuckerberg che combattono su una piattaforma nel bacino di San Marco, con il pubblico che assiste da gondole e altre imbarcazioni di fortuna, mentre il resto della folla cerca devasta la città come durante il concerto dei Pink Floyd. Dopo la fine dell’incontro la piattaforma si inabissa come metafora del pericolo esistenziale che corre la città per via dell’innalzamento degli oceani.
Dentro lo studio di Porta a Porta
Bruno Vespa è al centro dello studio, sta presentando gli ospiti: Alessandra Mussolini, Stefano Bonaccini, Angelino Alfano, Alba Parietti e Mario Monti. Poi qualcuno suona alla porta e Vespa sembra sinceramente sorpreso. Parte la musica di Via col Vento. Musk e Zuckerberg arrivano al centro del “ring” passando per le iconiche porte bianche, alle loro spalle c’è un enorme plastico di loro stessi vestiti uno da Ryu e uno da M. Bison. Iniziano a combattere e gli ospiti commentano in diretta, Bruno Vespa si siede accanto a loro e gli fa domande sull’incontro. «Certo a Pompei sarebbe stata un’altra cosa», dice a un’Alba Parietti che allarga le braccia. Alla fine della prima ripresa, mentre i due fighter si riprendono, entra Renato Mannheimer e fa vedere i grafici sui cambiamenti alle intenzioni di voto in caso di vittoria di Musk e in caso di vittoria di Zuckerberg.
Al Billionaire
L’incontro al centro della pista, alle spalle un Flavio Briatore dal sorriso accecante, su un trono di plastica dorata. Ai suoi lati due file di donne con tuniche rosse e maschere nere alla Eyes Wide Shut. Quando uno dei due fighter va KO, Briatore grida: sei fuori!
Al Bentegodi
Di moderni Colossei, cioè di stadi che danno la stessa idea di imponenza e decadenza, in Italia ce ne sono molti, dal Maradona di Napoli al San Nicola di Bari. Nessuno però restituisce la sensazione di essere al centro della fine del mondo come il Bentegodi di Verona, soprattutto quando si gioca a dicembre, l’aria è pallida e grigia, e il campo è ghiacciato. Sarebbe bello se l'incontro tra Musk e Zuck si giocasse esattamente in queste condizioni, magari uno con la maglia dell’Hellas e l’altro con la maglia del Chievo, magari con un arbitro italiano a rendere ancora più credibile l’ambientazione, diciamo Daniele Chiffi, nella sua rituale divisa giallo catarifrangente della Legea. Ad ogni colpo significativo uno tra Sergio Pellissier e Luca Toni cercano di segnare uno shoot-out, con la porta difesa da Stefano Sorrentino.
Nel gabbione di Livorno
Il pubblico non si vede. Dietro a Zuckerberg e Musk c’è una sfilza di uomini livornesi senza maglietta, tra cui Massimiliano Allegri, che scommettono sull’incontro e borbottano qualcosa, probabilmente paragonandoli a dei cavalli.
Davanti al pontile ex SIR di Lamezia Terme
Antropocene in Italia significa in primo luogo ecomostri e qui ci si potrebbe sbizzarrire. Il ponte ex SIR (Società Italiana Resine) a Lamezia Terme dà però la possibilità di combattere direttamente sulla spiaggia, davanti a un mare d’acqua cristallina, e ovviamente un ponte di ruggine e cemento che scappa verso l’orizzonte - la perfetta rappresentazione del futuro che è fuggito. Dopo il suo abbandono è anche crollata una parte, rendendo lo scenario ancora più suggestivo, e sarebbe bello se l’amministrazione cittadina desse la possibilità di piazzare delle cariche esplosive su ciò che è rimasto, da far esplodere ad ogni colpo significativo. Poi, al primo KO, ciò che rimane si inabissa magari anche con qualche fuoco d’artificio: a forma di X se va a terra Musk, a forma di F se va a terra Zuckerberg. Sembra una grande idea anche per la sua definitiva demolizione ma in Italia non si sa mai, è un attimo che la soprintendenza ai beni culturali ti mette sopra un vincolo come sito di rilevanza storica.
Sull’Arno ghiacciato, a Firenze
Nel 1490 il calcio storico fiorentino si giocò eccezionalmente sull’Arno ghiacciato: ci pensate? Certo, probabilmente l’Arno non ghiaccerà mai più ma siamo sicuri che questa è una di quelle cose che Elon Musk e Mark Zuckerberg possono risolvere (no, non stiamo parlando dell’emergenza climatica purtroppo). In cambio devono solo indossare i tipici vestiti medievali, recarsi a Firenze e menarsi sotto il Ponte Vecchio mentre si gioca il calcio storico fiorentino.
A Villa Certosa
Si racconta che nella leggendaria villa sarda di Silvio Berlusconi il Cavaliere avesse fatto costruire varie cose, tra cui un vulcano artificiale. Visto che tra le idee c’è di ambientare questo incontro a Pompei, con tutto il carico di tragedia che si porta dietro, perché non ambientarlo qui, dove la rappresentazione del vulcano è solo metaforica? L’eruzione dopo il KO: lava nera in caso di vittoria di Musk, lava blu in caso di vittoria di Zuckerberg.
Nel covo di Matteo Messina Denaro
L’incontro tra Musk e Zuck come grande occasione per rinfrescare l’immaginario della mafia negli Stati Uniti, ancora fermo al Padrino. Non abbiamo infatti immagini dell’ultimo covo di Matteo Messina Denaro. Sappiamo solo che è un appartamento di 115 metri quadri a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, e che dentro sono stati ritrovati “scarpe e orologi di lusso, vestiti di lusso ma anche Viagra e preservativi”. Insomma, gli scenografi hanno carta bianca.