L’arbitro ha appena fischiato il calcio d’inizio e Nicolò Barella sta già correndo. Sul verde brillante di San Siro, con lo stadio pieno e le sciarpe alte sopra le teste, possiamo quasi vedere la sua energia, come se fosse un aura o la barra verde sopra la testa in un videogioco di calcio. L’Inter ha iniziato la partita in maniera aggressiva, non accettando di subire il palleggio del Benfica, e nessuno è più aggressivo di Barella. Dopo un minuto recupera un pallone, sbaglia un passaggio, poi insegue la ripartenza dei portoghesi per 50 metri, fino a costringerli a tornare indietro. Pressa tutti Barella, anche il portiere, anche i compagni - viene da pensare - come se volesse pressarli a essere come lui, come se con le sue corse dovesse mantenere accese le mille luci di San Siro.
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