Intanto subito una questione generale: cosa intendiamo per “brutta figura”? Non è un concetto facile a intendersi perché ha tutto a che fare con la percezione. Eppure le brutte figure ricoprono una porzione molto grande dei nostri discorsi sui social network. In particolare su Twitter, il ciclo dei discorsi sembra ruotare tutto attorno alle brutte figure, con la legge che solo una nuova brutta figura può sostituire nella nostra attenzione quella di cui stiamo parlando in quel momento.
Abbiamo un’idea intuitiva di cosa intendiamo per “brutta figura”. Diciamo che una brutta figura si manifesta quando qualcuno dice o fa qualcosa che è in violento contrasto con la sensibilità comune. Le brutte figure a cui mi riferisco qui sono le “brutte figure” pubbliche, che quindi finiscono nel circo mediatico. Mi sono messo in testa di raccoglierle perché mi sembra che raccontino qualcosa, siamo in un’epoca di grande sclerotizzazione delle idee e ciò che per qualcuno è una figuraccia, per qualcun altro non lo è. Ma la situazione ha un altro effetto, e cioè che spesso i personaggi pubblici ostentano una certa sicurezza nel dire o fare cose che potrebbero metterli in cattiva luce (solo perché la bolla sociale in cui vivono magari ha una sensibilità del tutto diversa). Infine, la frequenza con cui si verificano queste figuracce, nel discorso pubblico, ci dice qualcosa anche di noi, che sui social non perdiamo nemmeno la scivolata più stupida, l’uscita più frivola. Tutto e tutti alla gogna.
Per alcuni di loro la definizione di “brutta figura” è eufemistica, per altri è solo l’effetto collaterale della loro notorietà e di un moralismo un po’ lezioso. Siccome siamo un sito sportivo, come sapete, ho raccolto le peggiori figure dell’anno sportivo. Non sono ordinate seguendo un qualche ordine particolare ma sono, diciamo così, in ordine sparso. Ne troverete di più o meno stupide, gravi, sgradevoli, incomprensibili. Tutte ci mostrano quante facce può assumere la realtà.
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