Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
Guida al Cagliari 2024/25
09 ago 2024
Dopo le imprese di Ranieri, un'eredità pesante per Davide Nicola.
(articolo)
9 min
(copertina)
IMAGO / ABACAPRESS
(copertina) IMAGO / ABACAPRESS
Dark mode
(ON)

Piazzamento lo scorso campionato: 16°.

Chi in più: Alen Sherri, Sebastiano Luperto, Mattia Felici, Roberto Piccoli, Răzvan Marin, Nadir Zortea, Michel Adopo.

Chi in meno: Boris Radunovic, Christos Kourfalidis, Ibrahim Sulemana, Alberto Dossena, Nahitan Nández, Andrea Petagna, Eldor Shomurodov, Gaetano Oristanio, Gianluca Gaetano.

Una statistica interessante dalla scorsa stagione: Il Cagliari è stata una delle squadre dal PPDA più alto: solo Sassuolo, Udinese e Salernitana rinunciavano più al pressing concedendo passaggi alla squadra avversaria. Nicola riuscirà nella sua impresa copernicana impostando una squadra più aggressiva?

Formazione tipo: (3-5-2) Scuffet; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Makoumbo, Prati, Deiola; Augello; Luvumbo, Piccoli.

Per la seconda volta a distanza di anni Claudio Ranieri è riuscito a salvare il Cagliari e a tenerlo così nella massima serie del calcio italiano. Tornato alla guida dei sardi oltre trent’anni dopo la prima volta, il tecnico romano ha infatti ripetuto l’impresa di portare il Cagliari in Serie A e di salvarlo da neopromossa nel campionato seguente.

Il risultato è stato raggiunto con le qualità che hanno da sempre caratterizzato il Ranieri allenatore: sano pragmatismo, volontà di semplificare i concetti ad un gruppo squadra che, a parte qualche eccezione, non poteva contare su una elevata cifra tecnica complessiva.

Il Cagliari 2023/24 ha avuto problemi soprattutto da un punto di vista offensivo, basti pensare al fatto che il principale marcatore della squadra, a fine campionato, è stato Nicolas Viola con la miseria di 5 gol segnati.

Stai cercando una guida che ti svolti l'asta del Fantacalcio? Su Ultimo Uomo una mega-guida in continuo aggiornamento riservata ai nostri abbonati. La leggi qui. Sostienici anche per la stagione 2024/25.

Da sempre un maestro nel fare le nozze con i fichi secchi, però, Ranieri ha sopperito alla mancanza di un attaccante che anche solo si avvicinasse alla doppia cifra provando a compensare attraverso il gioco collettivo. Alla fine, grazie a questo, sono stati in tanti i giocatori che sono riusciti a trovare la rete: Gaetano, Luvumbo e Pavoletti (4 gol); Lapadula e Shomurodov (3 gol); Dossena, Mina, Nández, Oristanio e Sulemana (2 gol). Alla fine i gol totali segnati dai sardi sono stati 42, non male per una squadra che doveva salvarsi. Per dire, non sono molte altre le squadre dello stesso rango del Cagliari ad avere questo score - il Monza ha segnato 39 gol, il Verona 38, l'Udinese 37, il Torino 36, il Lecce 32, la Salernitana 32 e l'Empoli 29.

È grazie alla sua prolificità, in fin dei conti, che il Cagliari è riuscito a salvarsi, visto che la fase difensiva è stata piuttosto carente, concedendo ben 68 gol agli avversari. Soltanto le retrocesse Frosinone (69), Sassuolo (75) e Salernitana (81) hanno fatto peggio della squadra di Ranieri.

Dopo il ritiro del leggendario allenatore romano, il presidente Tommaso Giulini ha deciso di affidare la panchina rossoblù a Davide Nicola, che inizialmente sembrava vicino a rimanere a Empoli (dove, da terzo tecnico dell’anno, ha conseguito un’altra salvezza insperata al momento del suo arrivo).

Per Nicola quella di Cagliari rappresenta una nuova opportunità per dimostrare di non essere un Nedo Sonetti 2.0, cioè un allenatore buono solo per salvare squadre disperate in corsa. L’ultima esperienza di Nicola come allenatore in sella fin da agosto, alla Salernitana, non si è conclusa positivamente. Era la stagione 2022/23 e, dopo una salvezza miracolosa alla fine della stagione precedente, Nicola veniva esonerato a febbraio per far posto a Paulo Sousa.

Al dispetto di questa piccola maledizione che grava su di lui, Nicola è un tecnico all’avanguardia, uno dei primi a sfruttare i mezzi spazi quando nessuno, in Italia, parlava di queste zone di campo da occupare. Tutto questo avveniva ai tempi del Crotone, quando il tecnico piemontese, partendo da un 4-4-2 di base, andava a sviluppare 4-2-2-2 con le ali che andavano appunto a stringere nei mezzi spazi alle spalle degli attaccanti.

Nelle ultime annate, forse dovendo far fronte a situazioni di classifica precarie, Nicola si è invece proposto per un approccio più reattivo, con squadre attente a coprire gli spazi per poi agire in contropiede. Partendo ora dall’inizio, non è da escludere che il suo Cagliari torni a esercitare quella pressione forte con linea difensiva alta che si è vista durante il passaggio del tecnico a Salerno. Il tutto senza però mettere da parte la difesa a tre.

Il Cagliari 2024/25 dovrebbe infatti partire da un modulo base 3-5-2 (con possibile sviluppo 3-4-2-1), con una linea arretrata che farà perno su due giocatori: Luperto e Mina.

L'immediata riaggressione in avanti del Cagliari durante l’amichevole estiva contro il Como.

L'ex capitano dell'Empoli, a sorpresa, ha infatti deciso di seguire Nicola in Sardegna nonostante nella squadra azzurra avesse ormai raggiunto uno status invidiabile. Forte fisicamente, Luperto ha buone qualità anche in conduzione e in fase di gestione della palla e questo potrebbe tornare utile al Cagliari qualora Nicola decidesse di utilizzare una fase di costruzione più ragionata.

Un momento della fase di costruzione da parte della difesa a tre del Cagliari.

Importante sarà anche il rendimento di Mina. Il difensore colombiano è arrivato in Sardegna a gennaio, dopo una prima parte di stagione non all’altezza delle aspettative alla Fiorentina. Al Cagliari, però, Mina ha trovato un ambiente ideale per esprimersi al meglio, a cominciare dal contesto tattico che gli permette di esaltarsi nella difesa bassa. In questo contesto l’ex difensore dell’Everton ha potuto imporre la sua fisicità (195 centimetri per 94 chili), lavorando anche sporco quando necessario. Il suo apporto è stato fondamentale per il raggiungimento della salvezza e ci si aspetta che anche quest'anno - infortuni permettendo - il colombiano sarà uno dei leader tecnici della squadra. Questo, sempre che si verifichino due condizioni.

Le corsie esterne (che hanno un ruolo fondamentale nel gioco di Nicola) sono state sistemate con la conferma di Tommaso Augello e con gli arrivi di Nadir Zortea e Mattia Felici. Quest’ultimo, proveniente dalla Feralpisalò, potrebbe giocare da esterno d’attacco qualora Nicola optasse per una sorta di 3-4-3 (magari interscambiandosi con Augello in fase di possesso) ma anche diventare, alla lunga, un titolare sulla fascia sinistra come quinto.

Il Cagliari deve invece fare ancora qualcosa in mezzo al campo, dove l’unico che appare certo di una maglia da titolare al momento sembra essere Antoine Makoumbou, il cui contributo all'ultima salvezza è stato forse sottovalutato, soprattutto in fase di possesso.

Da questo punto di vista, potrebbero pesare le partenze di Nahitan Nández (che ha firmato con i sauditi dell'Al-Qadisiya) e di Ibrahim Sulemana, dalla cui cessione all’Atalanta però il Cagliari ha ricavato una cifra consistente (7,5 milioni di euro) che potrebbe permettergli di avviare il mercato in entrata, che per adesso, oltre all'acquisto a titolo definitivo di Zortea, Luperto e Felici, ha visto gli arrivi in prestito anche di Michel Adopo e Roberto Piccoli.

Proprio Adopo potrebbe entrare in corsa in mediana per una delle due maglie da assegnare per far compagnia a Makoumbou nell’undici di partenza. La concorrenza però è molta. Ci sono infatti anche il nazionale Under 21 Matteo Prati, l’enfant du pays, Alessandro Deiola (interno di sostanza nato a San Gavino Monreale), e il talentuoso rumeno Răzvan Marin, di ritorno dal prestito a Empoli e in grado di fungere sia da mezzala che da play.

Per quanto riguarda Piccoli, l’attaccante bergamasco spera che quella di Cagliari sia la stagione della definitiva affermazione. Passato l’anno scorso da Lecce, Piccoli veniva utilizzato prevalentemente come alternativa al centravanti titolare Nikola Krstović. Questo fino all’arrivo sulla panchina salentina di Luca Gotti, che ha prima testato Piccoli in un ruolo alla Mario Mandžukić nella Juve (da esterno alto a sinistra) e successivamente in coppia col montenegrino.

Indipendentemente da dove verrà utilizzato, comunque, da Piccoli ci si aspettano quei gol che serviranno al Cagliari per trovare la salvezza. Non in tutte le stagioni è possibile sostituire una punta da dieci o quindici gol con il lavoro del collettivo. Da questo punto di vista sarà importante anche la crescita di Zito Luvumbo e l’arrivo di un altro attaccante in grado di poter garantire un discreto numero di realizzazioni (si parla anche del possibile ritorno di Gaetano), visto che le alternative attualmente presenti in organico (l’iconico ma non più giovanissimo Leonardo Pavoletti e il mai troppo prolifico Gianluca Lapadula) non danno garanzie.

Miglior scenario possibile

Nicola sorprende tutti e presenta un Cagliari arrembante: pressing alto, ripartenze sul corto, fase offensiva relazionale con inserimento di molti giocatori in area. L’aggressività senza palla dei sardi e il modo innovativo di costruire le trame di gioco in possesso sorprendono gli avversari e portano i rossoblù praticamente in salvo già alla fine del girone d’andata. Luvumbo e Piccoli trovano da subito feeling in attacco: il primo chiude la stagione a quota 12 gol. In difesa Mina e Luperto sono una sicurezza mentre in mediana Makoumbou sfodera una stagione di altissimo livello e, sul finire del campionato, viene già ufficializzata la sua cessione a peso d’oro alla Juventus in vista del campionato successivo. Al termine del torneo Nicola lascia il Cagliari per andarsi a giocare un campionato da zone alte della classifica alla Lazio, dopo la stagione poco convincente chiusa con Marco Baroni.

Peggior scenario possibile

La stagione del Cagliari si incarta subito e dopo le prime tre partite la squadra di Nicola è ancora a zero punti, con una rosa incompleta e con troppi giocatori in organico, rendendo complesso anche lo svolgimento del lavoro settimanale. L'allenatore piemontese decide forse troppo presto di rifugiarsi nel bunker del calcio italiano: il 3-5-2 reattivo, con Pavoletti a fare da ariete. Purtroppo però a Cagliari si ripresenta il problema di sempre: non c’è nessuno che segni. La difesa fa acqua con Mina sempre infortunato e Luperto non si rivela pronto alle pressioni della piazza. A gennaio Giulini tenta la mossa della disperazione sollevando Nicola dall’incarico per affidarsi a Ballardini ma è tutto inutile. A fine anno il Cagliari è in B.

Giocatore chiave

Antoine Makoumbou, nel silenzio generale, potrebbe essere la chiave per rendere finalmente realtà le idee proattive di Davide Nicola. Magari insieme a Marin potrebbe rappresentare una coppia di centrocampisti dal tasso tecnico inaspettato e soprattutto resistente alla pressione avversaria, cosa che per una squadra che deve salvarsi è grasso che cola.

Giocatore da prendere al Fantacalcio

Come detto, nel Cagliari si segna poco e quindi probabilmente a livello di Fantacalcio non si pescherà molto (sempre che non siate tifosi sardi). Se proprio volete fare una scommessa forse potreste mettere qualche credito su Piccoli e sperare che finalmente, a Cagliari, riesca a trovare la dimensione che lo aiuti a segnare con più continuità. Un'altra buona chiamata, da prendere rigorosamente a uno, potrebbe essere Nicolas Viola, che può tirare punizioni e rigori. Va visto se sarà titolare con continuità, ma il suo piede delicato potrebbe togliervi più di una soddisfazione.

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura