A poche ore dall’apertura del mercato invernale, il Venezia aveva comprato dal Bayern Monaco Michael Cuisance. Era stato strano, ma dopotutto ci eravamo abituati. Il mercato dei lagunari ha preso da subito questa piega un po’ surreale, acquisti o troppo hipster o troppo improbabili. Cuisance dopotutto è un calciatore di talento che si è perso per strada, una scommessa che per il Venezia ci può stare. Qualche giorno dopo, però, in città è arrivato Nani. Sì, quel Nani. Come giustificare il suo ritorno in Italia (forse vi ricordate la parentesi non proprio gloriosa con la Lazio 2017/18)? Nani, un calciatore di 36 anni che negli ultimi 3 anni se ne era andato a svernare in Florida, agli Orlando City. Tornare dalla MLS, può farlo qualcuno oltre Ibrahimovic? Intanto Nani, alla prima partita con la maglia del Venezia contro l'Empoli, ha servito l'assist per il pareggio a Okereke a pochi minuti dal suo ingresso in campo. Sarà un fuoco di paglia? Difficile dirlo, intanto però il nostro campionato sembra perfetto per questo tipo di calciatori, più storia che presente, e il Venezia sembra la squadra ideale per dargli un occasione. Dopotutto, per assicurarsi la salvezza, possiamo dire che vale tutto.
Non sappiamo che succederà nelle prossime due settimane, ma questi sono un po’ di acquisti che possiamo consigliare, se non tutti per risollevarsi in classifica, quanto meno per mantenere questo spirito totalmente fuori dal mondo (del calcio).
Diego Costa
Se la lotta per la salvezza è una guerra, voi chi vorreste al vostro fianco in battaglia? Magari Diego Costa non sarà più la furia vista con le maglie di Atletico e Chelsea, ma se c’è da rendere uno scontro salvezza un vero scontro nessuno è migliore di lui.
Clément Grenier
La squadra con la maglia più bella, lo stile più patinato, l’idea che oltre al campo una società debba essere un brand di tendenza. Chi più di Grenier potrebbe rappresentare questo Venezia? Un giocatore di talento, senza muscoli e forse senza più niente da dare al calcio di alto livello, ma che starebbe benissimo con la maglia del Venezia addosso mentre passeggia al centro del campo.
Hatem Ben Arfa
Ben Arfa che arriva al Penzo con il suo vaporetto, scende direttamente in campo, con gli scaldamuscoli e la barba di un paio di giorni. Ben Arfa che prova dribbling e giocate sempre più barocche. Non sempre gli riescono, ma che spettacolo.
Sebastian Giovinco
Sebastian Giovinco è disoccupato da sei mesi. Dopo aver conquistato l’America e il Medio-Oriente non c’è più posto per lui nel nostro paese? Alla "Formica Atomica" basta poco: qualche minuto sulla trequarti, un calcio di punizione sulla mattonella giusta, la salvezza passa anche da questi piccoli dettagli.
Iago Falque
Quanto può essere malvagio un attacco Nani-Thomas Henry-Iago Falque?
Jérémy Ménez
Qua saremmo alla pura mistica: Menez con la maglia del Venezia, pensateci, cosa può andare storto?
Forse molto ma il rischio fa parte di questo gioco.
Vágner Love
Forse l’avete visto dominare la Conference League (vabbè, si fa per dire) con la maglia del Kairat Almaty. Più bolso, senza treccine, ma con quell'irresistibile allure da attaccante che può spuntare al momento giusto al posto giusto in qualunque angolo del mondo.
Cheick Diabaté
Al Benevento aveva funzionato alla grande, perché non riprovare?
Hernanes
Messo davanti alla difesa, col suo passo lento ma imprevedibile, quanto può fare male? Inoltre col suo soprannome Il Profeta starebbe benissimo in una città dove la religione ha sempre svolto un ruolo fondamentale e arcano. Magari a fine stagione i Wu Ming ci fanno un romanzo di 700 pagine.
Jack Wilshere
In estate si allenava col Como, poi non si è saputo più nulla. Ultimamente è ricomparso con un video simpatico in cui lascia intendere che è allenato, motivato e che cerca squadra, una qualunque squadra tranne il Tottenham. È strano che nessuno voglia dare un'occasione a Wilshere, un calciatore martioriato sì dai problemi fisici ma che ancora non ha compiuto 30 anni. Se l'inglese ha ancora qualcosa da dare al calcio, Venezia è il posto perfetto per scoprirlo.
Iniesta
Alcune cose che forse non sapete su Iniesta: ha appena concluso una stagione da 27 partite, 7 gol e 5 assist. Ha 37 anni, ma se c’è un calciatore su cui il decadimento fisico quasi potrebbe non notarsi quello è lui. Il Venezia non gli chiederebbe neanche di correre, solo di mettere ordine in una squadra che certe volte sembra avere troppa fretta. Iniesta come maestro di Busio, che si connette con Aramu per far risalire il gioco, che mette filtranti per le corse di Okereke. Iniesta, insomma, il nuovo Doge di Venezia, una città perfetta per rendere iconici gli ultimi colpi della carriera di uno dei centrocampisti più grandi della storia.
Adebayo Akinfenwa
Motivi per comprare Akinfenwa: è una persona simpatica, aperta, che lotta per garantire un futuro ai propri figli, che ha avuto una carriera nel calcio nonostante gli avessero detto che non sarebbe stato possibile; è un calciatore che sa strapparti un sorriso con un balletto durante un’esultanza;
https://twitter.com/wwfcofficial/status/1480188596447494148
Motivi per non comprare Akinfenwa: tutto ciò che vi viene in mente e che ha a che fare con il calcio vero e proprio;
Ma, insomma, volete rendere la Serie A un posto migliore o preferite passare per quelli che sanno solo di calcio?
Igor Akinfeev
Una volta che hai preso Akinfenwa, non puoi esimerti dal prendere Akinfeev.
Andrea Bertolacci
Davvero non c’è posto in Serie A per Andrea Bertolacci, un giocatore che in questa stagione ha segnato 7 gol in 15 partite giocando a centrocampo nel Karagümrük? Sette gol sono due in più del miglior marcatore del Venezia, Aramu, quattro in più del centravanti Thomas Henry.
Bruno Alves
Il Venezia ha tanti centrali giovani di ottime prospettive che hanno bisogno di una guida. Quella guida ha un iconico ciuffo di capelli bianchi, lo sguardo tenebroso e il vizio del gol. Bruno, non te ne pentirai.
Filippo Falco
Ci scordiamo troppo presto di alcuni calciatori. Filippo Falco fino a poco tempo fa era uno dei giocatori più divertenti del nostro campionato. Mancino, ultra tecnico, poteva saltare chiunque solo con un movimento impercettibile dell’anca. La Serie A ha mai visto un calciatore più simile a Messi? Arriva da un’esperienza agrodolce alla Stella Rossa e sembra pronto a tornare in Italia in questo mercato. Certo, gioca nella stessa posizione del calciatore più influente del Venezia, Aramu, ma avere una soluzione B è una prerogativa delle migliori squadre.
Adnan Januzaj
La speranza è l’ultima a morire, soprattutto se è gennaio e sei una squadra che sta cercando di disperatamente di rimanere in Serie A. E allora perché non puntare sulla rinascita del Macaulay Culkin del calcio europeo, Adnan Januzaj? Titolare della Real Sociedad, addirittura due gol in campionato, potrebbe essere la scommessa più solide tra tutte queste. E poi con quella malinconia nello sguardo, quel viso efebico, come starebbe bene con il kit arancio-nero-verde dentro uno dei saloni del Ca’ Rezzonico.
Mauro Zárate
È davvero difficile giustificare l’acquisto di Mauro Zarate, ma è proprio questo il senso, no?
Laurent Koscielny
Pochi giorni fa il Bordeaux ha perso in casa contro il Marsiglia per la prima volta dopo 44 anni e la cosa ha fatto precipitare la situazione. La squadra francese è quartultima in classifica, ha vinto solo due delle ultime dieci partite in campionato, e, in cerca di capri espiatori, la dirigenza ha deciso di mettere fuori squadra una serie di giocatori, tra cui Laurent Koscielny che fino a quel giorno era il capitano della squadra. Il presidente, Gerard Lopez, è stato molto duro: gli ha vietato l’ingresso alle strutture della prima squadra motivando la decisione per "scarso rendimento", e poi ha dichiarato che ormai la decisione è presa, Koscielny lascerà il Bordeaux a gennaio. Insomma, ci sono tutti i segnali per una pessima mossa di mercato, ma chi siamo noi per rovinare i sogni effimeri della sessione di gennaio? Stiamo pur sempre parlando di uno dei pilastri dell’ultimo Arsenal di Wenger, che nonostante tutto sembrava una squadra più solida di questo Venezia.
Kwadwo Asamoah
Esperienza, esperienza, esperienza. Per una squadra giovane e inesperta come il Venezia di Zanetti, Asamoah può essere una guida nel caìgo della salvezza. Terzino, mezzala, esterno: quando serve un jolly che conosce i ritmi di una partita di Serie A pochi sono i giocatori migliori a cui arrivare a zero. Forse sarà un caso, ma la scorsa stagione il Cagliari era in difficoltà, a gennaio ha firmato Asamoah e poi si è salvata.
Bas Dost
Belle le protezioni palla di Henry, le cavalcate di Johnsen, la magia di Okereke, ma per salvarsi servono gol, concretezza. Bas Dost, quasi due metri di attaccante vecchio stampo, è già a quota 8 gol in Belgio con il Brugge, dopo averne segnati a valanga nelle stagioni precedenti tra Germania e Portogallo: dategli il Penzo e vi trasformerà Venezia nella sua isola dei pirati.
Javier Pastore
Dopo appena sei mesi, 11 partite e poco più di 500 di gioco, per Pastore l’avventura all’Elche sembra già finita. Si parla di un nostalgico e decadente ritorno in Argentina, ma perché non dare un’ultima chance all’unico calciatore capace di far piangere Zamparini con un tunnel d’esterno? A Venezia ce l’ha fatta Aramu, figuriamoci se non ce la può fare Pastore.
Carlos Tevez
Carlos Tevez è in quella fase della vita in cui non è un giocatore del Boca Juniors. Non sappiamo quanto può durare, ma il Venezia non dovrebbe lasciarsi scappare quello che è stato il miglior giocatore della Serie A per tutte le 66 partite giocate nel nostro campionato.
Joaquín Larrivey
Magari vi ricordate di Larrivey come di quell’attaccante che con la maglia del Cagliari non segnava neanche con le mani. Beh, le cose sono molto cambiate da allora: nell’ultima stagione, all’Universidad de Chile, ha segnato 20 gol in 34 partite. Allargando lo sguardo nelle ultime otto stagioni è sempre andato in doppia cifra. Se avete bisogno di qualcuno che vi faccia un gol di testa, Larrivey è sempre un nome che potete spendervi.
Jonjo Shelvey
Esiste un calciatore più adatto di Jonjo Shelvey per interpretare il Doge di Venezia in una campagna pubblicitaria?
Michy Batshuayi
Al Chelsea non ha mai avuto davvero la sua occasione, ma Batshuayi non ha mai smesso di cercarla. Ora ci sta provando in Turchia, con il Besiktas, e non è così strano leggere che le cose gli vanno abbastanza bene: 17 partite in campionato, 8 gol e 5 assist. Al Venezia darebbe una nuova dimensione. Meno abile nel gioco spalle alla porta di Henry, ma sicuramente più abile nell'allungare la squadra e nel finalizzare il gioco.
Mario Balotelli
I numeri di Balotelli in stagione: 20 partite, 8 gol, 4 assist. Why not?
James Rodriguez
In estate siamo stati tutti rattristati dalla notizia del passaggio di James Rodriguez dall’Everton all’Al-Rayyan a 30 anni appena compiuti. Davvero il colombiano ha già dato tutto quello che doveva dare al calcio europeo? Impossibile. Forse l’avrà capito, in questi pochi mesi passati in Qatar. L’ultima notizia lo ha visto soccorrere un avversario che ha avuto un infarto in campo. Coi capelli blu e una maglia arancione che non gli riconosciamo è stato stranissimo vederlo così. Se ci avesse ripensato, Venezia è il posto perfetto per ripartire: casa in Campo Santa Sofia, motoscafo personale e assist a Thomas Henry.
Paulo Henrique Ganso
Fra un anno c'è il mondiale in Qatar e Paulo Henrique Ganso sogna ancora una convocazione. Di recente non lo dice più, ma lo sappiamo che in cuor suo ci crede ancora. Nato trequartista, col tempo Ganso ha abbassato il proprio raggio d'azione assecondando la sua pigrizia. Vi piacerebbe un centrocampo Vacca Jr.-Busio-Ganso? E se non vi piacerebbe, che problema avete col gioco del calcio?
A questo punto vale la pena ricordare che Ganso in brasiliano significa "oca" per il suo collo lungo, e le oche in laguna ci stanno piuttosto bene.
Rodrigo Ely
Vi ricordate che a un certo punto, lo stesso punto in cui Sinisa Mihajlovic era l'allenatore del Milan, Rodrigo Ely sembrava un difensore promettente? La sua carriera non è finita, comunque. Ha giocato qualche stagione altalenante all'Alaves, e quest'anno è passato a giocare in Championship, al Nottingham Forest. Il Venezia però, dopo aver riabilitato Caldara al calcio, potrebbe pensare di fare lo sforzo estremo anche per Rodrigo Ely.
Salih Ucan
Visto che il Venezia sembra particolarmente innamorato di questi centrocampisti utopici, muscoli leggeri e tecnica deliziosa, perché non portare in laguna Salih Ucan, che in quella categoria - almeno in Serie A - è stato fra i grandi principi? Chiudete gli occhi e provate a immaginarlo - baffi e pizzetto da pirata, boccoli di cioccolato - con la maglia nera del Venezia, la riuscite a vedere, la perfezione?
Patrick Roberts
Nel 2015 aveva 18 anni ed era considerato il Messi inglese. Ala destra mancina dal baricentro basso pronta a saltare tutti con la sua corsa in diagonale verso la porta. A quell'età è passato al Manchester City, che lo ha girato in prestito al Celtic. Una cinquantina di presenze senza infamia né lode, che non lasciavano presagire il crollo pazzesco successivo: Girona, Norwich, Middlesbrough, Derby County, Troyes. Senza mai giocare. Oggi è nella squadra riserve del Troyes, ha appena 24 anni, potrebbe essere un buon vice-Aramu.
Vitor Hugo
Certo, città d'arte, nome d'arte. L'idea di prendere Vitor Hugo sarebbe prima di tutto per quel nome così simile a Victor Hugo, lo scrittore del romanticismo francese. Ci uscirebbe qualche bel gioco di parole, una specie di connessione intellettuale esistente solo su carta. Ma Vitor Hugo è anche un difensore roccioso, di quelli imperfetti ma gagliardi. Al Venezia, se c'è qualcosa che manca, è un po' di rotazione in difesa, trovare qualcuno in grado di difendere con efficacia anche dentro l'area di rigore per lunghi periodi. Insomma, sarebbe il più classico dei due piccioni con una fava. Magari non proprio piccioni spettacolari, ma insomma: questo passa il convento.