Mason Greenwood è un caso particolare. Da una parte parliamo di un giocatore giovane e di grande talento che potenzialmente ha ancora tutto per diventare una stella. Dall'altra, però, il suo rappresenta anche un episodio fondamentale nel racconto della cosiddetta rape culture nel calcio e delle tante complessità che il fenomeno si porta dietro. Prima d’ora, mai così tanti elementi a supporto della colpevolezza di un calciatore accusato di violenza su una donna erano stati resi pubblici; eppure Greenwood è libero, non è stato nemmeno processato, e in queste ore si parla di un suo possibile trasferimento alla Juventus.
Martedì sera, intervenuto su Sky Sport per parlare di questo imminente colpo di mercato, Massimo Marianella si è spinto a dire che Greenwood è stato «ingiustamente» incarcerato, dato quello che è poi stato «il verdetto finale». Un pensiero che si ritrova spesso nei dibattiti online tra i tifosi, ma che dimostra enormi lacune nella conoscenza di questo caso. Greenwood non è mai stato giudicato, e quindi non c’è mai stato alcun «verdetto finale», e sentire queste parole pronunciate da parte di uno stimato giornalista mette in chiaro come ci sia un problema nel modo in cui questi fatti vengono non solo raccontati, ma innanzitutto approfonditi dagli addetti ai lavori nel nostro Paese.
Sul caso di Greenwood, come su altri casi simili, si ha il diritto di essere garantisti, ci mancherebbe, ma bisogna quanto meno sforzarsi di non riportare notizie false. Allora proviamo a spiegare il caso giudiziario e il suo sviluppo.
Le accuse contro Mason Greenwood: cosa è successo
La storia comincia la mattina di domenica 30 gennaio del 2022. Harriet Robson, la compagna di Greenwood, pubblica nelle proprie storie di Instagram delle foto e dei video che mostrano numerosi lividi e segni di violenza, denunciando che il responsabile sarebbe l’attaccante del Manchester United. Robson pubblica anche un audio, nel quale si può ascoltare un litigio tra i due, durante il quale Greenwood forza Robson ad avere un rapporto sessuale: per essere chiari, la stupra. Nel corso dell’audio, lei lo accusa velatamente di avere relazioni con altre donne; lui la minaccia, dicendole: «Spingimi ancora una volta e vedi cosa ti succede».
Il materiale è stato rimosso da Instagram poco dopo, ma nel frattempo era già stato salvato da altri utenti e diffuso anche su altri social. Ancora oggi è possibile trovare online le foto - pubblicate da molte testate, anche in Italia - dei video e l’audio, e anche delle trascrizioni di ciò che si sente. Il caso Greenwood sta essenzialmente tutto qui: la veridicità di questo materiale non è mai stata seriamente oggetto di discussione, ma col tempo tutto ciò ha finito lo stesso per essere ignorato.
Sempre il 30 gennaio 2022, dopo la diffusione delle immagini sui social, la polizia di Manchester ha arrestato Greenwood e il Manchester United lo ha in seguito sospeso dalla squadra. L’attaccante è stato rilasciato su cauzione pochi giorni dopo, ma non è più sceso in campo per i "Red Devils". Il 15 ottobre 2022 è stato nuovamente arrestato per aver cercato di contattare Robson. I due sono una coppia storica, nonostante la loro giovane età: sono entrambi di Manchester, si sono conosciuti alle scuole superiori e stanno insieme da allora. Nel 2020 sembravano essersi separati, dopo che Greenwood era stato allontanato dalla rosa dell’Inghilterra assieme a Foden, dato che i due avevano invitato nelle proprie stanze d’albergo durante una trasferta due modelle islandesi, infrangendo i regolamenti anti-Covid.
Poi, però, sono tornati insieme. Sono sempre stati descritti come una coppia molto unita, e lui ha sempre avuto un ottimo rapporto coi genitori di lei. Una delle prime dichiarazioni sull'episodio, dopo l’arresto del giocatore, è stata quella del padre della ragazza al Daily Mail. L’uomo riferì al quotidiano che il cellulare della figlia era stato hackerato e che lei non voleva che quelle immagini fossero rese pubbliche; aggiunse che erano stati lui e sua moglie a dirle di togliere subito tutto da Instagram e che Harriet era «devastata» per il fatto che quelle immagini fossero state diffuse. Il signor Robson parlò poi di Greenwood: «Lo conosciamo dai tempi dell’Under 21. Fa parte della nostra famiglia da due o tre anni»; «[Lui ed Harriet] sono stati tanto innamorati».
Greenwood non è stato assolto
Quello che succede tra il secondo arresto di Greenwood, il 15 ottobre 2022, e il 2 febbraio 2023, non è noto. In questa seconda data, però, la polizia di Manchester comunica che le accuse contro il calciatore sono completamente cadute, a causa di “una combinazione tra il ritiro di un testimone chiave e nuovo materiale venuto alla luce” che hanno reso evidente che non c’erano più “realistiche prospettive di condanna”. Non sono stati più diffusi ulteriori dettagli sul caso: il “nuovo materiale” emerso non è mai stato rivelato, mentre è stato da subito chiaro che il “testimone chiave” che si era tirato indietro era Harriet Robson.
La coppia è infatti tornata insieme e nel luglio 2023 il calciatore ha reso noto sui suoi social di essere divenuto padre per la prima volta. Facendo due calcoli grossolani, si può presumere che il bambino sia stato concepito nell’ottobre 2022, cioè più o meno quando Greenwood è stato arrestato perché stava cercando di contattare nuovamente Robson.
A metà agosto, il Manchester United ha scelto di reintegrare Greenwood nella propria rosa, da cui mancava dal 22 gennaio 2022, otto giorni prima del suo arresto. La decisione del club ha subito generato forti proteste, e nel giro di appena tre giorni hanno cambiato idea, stabilendo che invece l’attaccante non sarebbe rimasto. Contestualmente sono successe altre due cose: la prima è che lo United, nel decidere l’allontanamento di Greenwood, ha segnalato di aver condotto un’indagine interna, da cui era emerso che il giocatore non era colpevole delle accuse che gli erano state rivolte. Questo comunicato ha fatto molto discutere, anche perché l’indagine non è stata condotta da soggetti indipendenti e perché l’amministratore delegato Richard Arnold ha ammesso che il club non aveva avuto accesso a molto del materiale relativo al caso.
La seconda cosa è che Greenwood, pur continuando a dirsi innocente, ha ammesso di aver «commesso degli errori» nella sua relazione con Robson e di avere le proprie «responsabilità per la situazione che ha portato al post sui social» (le storie Instagram della compagna del gennaio 2022). Nemmeno in questo caso è stato mai chiarito a cosa si riferisse il calciatore e quale sarebbe il confine tra l’essere responsabile per ciò che si è visto in quelle immagini e in quell’audio e l’essere innocente rispetto alle accuse. Il 2 settembre 2023 Greenwood ha accettato il prestito annuale al Getafe; il suo contratto con il Manchester United dura fino al 2026, ma la società inglese non intende riaccoglierlo, come confermato a inizio maggio dal presidente del Getafe, Ángel Torres.
Postilla italiana
Le più recenti informazioni di mercato danno Mason Greenwood vicino a un trasferimento a titolo definitivo alla Juventus. Nonostante tutto ciò che è stato raccontato fino a qui, il calcio italiano è apparso fin da subito quello maggiormente attratto dall’attaccante inglese: nel settembre 2023 ci aveva provato la Lazio, per prima, a portarlo in Serie A; i biancocelesti ci hanno riprovato a gennaio, mentre lo scorso maggio, prima della Juve, anche il Napoli si era interessato alle sue prestazioni. Nel frattempo, in Spagna a gennaio aveva ricevuto insulti e minacce dai tifosi dell’Osasuna, che gli avevano rinfacciato le accuse di violenza, mentre il mese successivo il connazionale del Real Madrid, Jude Bellingham, lo ha chiamato «stupratore» in campo.
In Italia, la prospettiva di un ingaggio di Greenwood, a prescindere dal club che lo vuole mettere sotto contratto, non sembra rappresentare un problema di alcun tipo, il che per lo meno denota una sensibilità molto diversa su questi temi tra il nostro Paese e l'Inghilterra. Al di là di quale sia il vostro pensiero sulla storia che vede protagonista Greenwood, è importante fare un informazione corretta sul tema, piuttosto che fare, più o meno consapevolmente, confusione su temi così delicati e importanti nel dibattito pubblico che dovremmo affrontare come società. Anche se parliamo di calcio e non di giurisprudenza, è qualcosa di cui possiamo beneficiarne tutti.