La gestione del Leeds United da parte di Massimo Cellino è paragonabile solo al passaggio di un tifone, di uragano o all'arrivo di uno tsunami sulle coste del calcio inglese. Se non sapete di cosa sto parlando, questa è una timeline utile per parlare di Cellino all'ora dell'aperitivo.
7 febbraio 2014: Cellino acquista il 75% del Leeds United.
24 marzo 2014: La Football League (la federazione che amministra Championship, League One e League Two) respinge il suo tentativo d’acquisto, dichiarando che l’imprenditore italiano non ha superato il cosiddetto owner’s test a causa di un procedimento penale in Italia per evasione fiscale.
5 aprile 2014: Cellino vince il ricorso contro la decisione della Football League.
30 maggio 2014: Cellino esonera il suo primo allenatore, Brian McDermott; al suo posto arriva Dave Hockaday.
24 agosto 2014: Dopo aver minacciato l'esonero dopo la sconfitta per 4-1 con il Watford, Cellino cambia idea e dichiara che sarebbe da codardi esonerare Hockaday.
28 agosto 2014: Cellino esonera Hockaday.
23 settembre 2014: Il Leeds ingaggia un nuovo allenatore, Darko Milanic.
25 ottobre 2014: Darko Milanic viene esonerato: a capo della prima squadra viene messo Neil Redfearn, allenatore delle giovanili.
1 dicembre 2014: La Football League torna sulla sua decisione e squalifica nuovamente Cellino.
19 gennaio 2015: Cellino perde il ricorso ed è costretto a lasciare la presidenza del Leeds fino alla fine della sanzione, il 2 maggio.
20 maggio 2015: Redfearn viene esonerato, al suo posto l’allenatore tedesco Uwe Rösler.
16 ottobre 2015: In segno di protesta contro la ripartizione delle dirette televisive in Championship, Cellino decide di ridurre al minimo legale la disponibilità di biglietti per le trasferte dei tifosi del Leeds (2mila). Quattro giorni dopo, dopo essersi incontrato con i tifosi inferociti, Cellino rimuove il limite ai biglietti disponibili per le trasferte.
18 ottobre 2015: Rösler viene esonerato, al suo posto Steve Evans.
19 ottobre 2015: Cellino viene squalificato dalla Football League per la seconda volta in un anno.
28 ottobre 2015: Cellino fa ricorso contro la decisione della Football League e la squalifica viene sospesa.
30 ottobre 2015: Cellino dichiara che al 100% venderà il Leeds ai suoi tifosi.
4 novembre 2015: Gli avvocati di Cellino dichiarano che il presidente del Leeds non ha intenzione di cedere il club ai suoi tifosi.
29 dicembre 2015: In segno di protesta contro la ripartizione delle dirette televisive in Championship, il Leeds impedisce agli operatori di Sky di entrare nel suo stadio. Poco dopo, per timore di nuove sanzioni, cede, ma “in maniera riluttante”.
13 aprile 2016: Il Leeds viene condannato per discriminazione sessuale per aver licenziato Lucy Ward, ex responsabile welfare ed educazione del club inglese, a seguito della sua relazione con l’ex allenatore Neil Redfearn (vedi alla data 20 maggio 2015).
20 aprile 2016: Edoardo Cellino, direttore del Leeds e figlio di Massimo Cellino, viene sospeso per tre partite e multato per 5mila sterline per aver chiamato ‘spastico’ un tifoso del Leeds che lo insultava su Facebook.
La maglietta ufficiale dell’organizzazione che gestisce la protesta dei tifosi del Leeds contro Cellino. La potete acquistare qui.
E adesso un tentativo di spiegazione grazie alla numerologia. Prenderò spunto da un'intervista al Telegraph, in cui Cellino racconta di essere ossessionato dal numero 17.
Il 17 giugno del 1984 Massimo Cellino è in strada con la sua Ferrari Berlinetta quando una Fiat 127 esce a fari spenti da una stazione di benzina: l’impatto devastante lo fa finire in coma. Da quel giorno, per lui “ogni 17 è una merda”.
“Ho combattuto ogni giorno contro questa maledizione, perché giuro su Dio che esiste”, ha dichiarato Cellino nella stessa intervista in riferimento all’incapacità della propria squadra di vincere in casa.
L'intervista con un po' di crudeltà è stata pubblicata dal Telegraph lo scorso 17 aprile.
A questo va aggiunto che la prossima stagione, quella in cui Cellino vorrebbe portare il Leeds in Premier League è proprio quella 2017.
E come non notare che il primo allenatore della gestione Cellino avesse iniziato ufficialmente il suo incarico il primo luglio? 1/7: era tutto chiaro.
Potrebbero essere tutte coincidenze, certo, ma è la stessa storia del Leeds a infilarsi nell'ossessione di Cellino. La data di fondazione è il 17 ottobre del 1919, il suo primo stemma è del ’34 (17x2).
Inoltre, per gli appassionati di Games of Thrones, non è privo di significato il fatto che il simbolo del Leeds è la rosa bianca di York, stemma dell’omonima casata inglese che perse disastrosamente la Guerra delle due Rose nel 15esimo secolo. George R.R. Martin l’ha presa come spunto per creare la famiglia Stark.
L’allenatore più importante della storia del Leeds è stato Don Revie, l’acerrimo nemico di uno dei più importanti allenatori inglesi di tutti i tempi, Brian Clough. Con lui in panchina, il Leeds è andato incontro al periodo più vincente della sua storia mettendo in bacheca due campionati inglesi, un FA Cup, un Charity Shield e una Football League Cup. L'anno in cui Don Revie ha preso possesso della panchina del Leeds era il 1961: 1+9+6+1=17.
Anche Revie era molto scaramantico: pensava che gli uccelli portassero male, al punto da convincere il Leeds a disfarsi dei tre gufi presenti fino a quel momento nel suo stemma.
I tentativi di Cellino di togliere il malocchio al Leeds, invece, sono stati deboli. Ritirare la maglia numero 17, cambiare il colore dei biglietti dello stadio (il viola porta jella, si sa), far benedire il campo cacciando i corvi neri, non è servito a niente.
Il problema di Cellino non è l’esser stato scaramantico, ma l’esserlo stato troppo poco.