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Che partite guardare nel weekend del 9 novembre
09 nov 2019
Juventus-Milan, il derby di Siviglia e molto altro.
(articolo)
8 min
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Al Hilal-Urawa Reds, sabato 17:30

Perché guardare la finale di Champions League asiatica tra una squadra dell’Arabia Saudita e una del Giappone?

Innanzitutto perché domani piove in molte parti d’Italia e non so se avrete davvero qualcosa di meglio da fare. Dopodiché rendetevi conto che l’attacco dell’Al Hilal è formato da Andrè Carrillo, Sebastian Giovinco, Bafetimbi Gomis e Salem Al Dawsari, il Cristiano Ronaldo d’arabia. Un attacco che in Serie A arriverebbe tranquillamente in Europa, che potrebbe vincere i Mondiali di calcio tennis, e che non vorrete di certo perdervi.

Bayern Monaco-Borussia Dortmund, sabato 18:30

Ci eravamo lasciati alla grande vittoria del Borussia Dortmund in Supercoppa di Germania. A una squadra che era stata brava a chiudere gli spazi centrali a un’altra che non sapeva bene come attaccare. A una grande prestazione di Jadon Sancho, autore di 1 assist e 1 gol, che ci aveva fatto domandare se sarebbe stato l’anno della sua definitiva consacrazione (un giocatore di 19 anni!).

Il tempo, lo sappiamo, è relativo e non scorre in ogni luogo con la stessa velocità (in montagna, per esempio, va più veloce): se per il Borussia Dortmund siamo più o meno fermi allo stesso punto - ottime prestazioni alternate ad altre più deludenti, un secondo posto in campionato senza infamia e senza lodi - a Monaco c’è già stata la rivoluzione. La testa caduta è quella di Nico Kovac, che secondo quanto si dice avesse perso il polso dello spogliatoio. Eppure Manuel Neuer ha preso pubblicamente posizione in suo favore: «Mi tolgo il cappello di fronte a Niko e a suo fratello Robert. Penso che qualsiasi giocatore del Bayern possa guardarli negli occhi se li incontra e andarci anche a bere un caffè insieme. L’addio è stato emozionante perché ci siamo divertiti molto insieme. Gli auguriamo il meglio. Se avessimo giocato bene tutto questo non sarebbe successo». Dichiarazioni strane in uno spogliatoio che negli ultimi anni è fra i più complicati del calcio europeo.

L’esonero è arrivato dopo uno scandaloso 5-1 subito dall’Eintracht Francoforte, non esattamente l’Olanda del 74.

Nel frattempo in panchina contro il Dortmund sederà Hans Flick, l’irreprensibile Hans-Dieter Flick, che avrà il compito di sistemare una difesa disastrata e che dovrà fare a meno di Boateng, Sule ed Hernandez. Il Dortmund proverà ad approfittarne spremendo lo stato di forma trascendentale di Hachraf Hakimi, contro l’Inter parso la versione riuscita di un incrocio tra Maicon e Dani Alves.

Ajax-Utrecht, domenica 12:15

Se siete appassionati di calcio olandese o di partite piene di gol lasciate perdere Cagliari-Fiorentina e concentratevi su Ajax-Utrecht. L’Ajax segna 4 gol in ogni partita che ha giocato dal 27 ottobre in poi e ha giocatori pazzeschi in condizioni di forma eccellenti. Affronterà l’Utrecht, che comunque fa parte dell’alta borghesia del calcio olandese, che è quarto in Eredivisie e che viene da 6 gol rifilati al Fortuna Sittard. Anche nell’Utrecht gioca qualche talento per gusti raffinati, come Adam Maher, che esordì in Nazionale olandese a 19 anni e che ora è stato riconvertito in regista davanti la difesa; Bert Ramselaar, da anni una delle migliori mezzali del campionato olandese e Simon Gustafson, con la maglia numero 10, un tipico trequartista svedese tutto atletismo. Fratello di Samuel Gustafson, che oggi gioca alla Cremonese.

Cagliari-Fiorentina, domenica 12:30

Per tutti i feticisti delle partite la domenica alle 12:30, cioè le persone che vogliono avere una scusa per non parlare con i familiari a tavola, c’è una partita che deciderà le gerarchie della classe media della Serie A. Il Cagliari gioca in casa e ha l’opportunità, vincendo, di arrivare all’astronomica quota di 24 punti in 12 partite. A quel punto cominceremmo davvero a considerarla una candidata a tutti gli effetti per un posto in Europa League.

Dall’altra parte la Fiorentina ha ingrigito un po’ il suo rendimento nelle ultime partite ma rimane una squadra in salute, in cui Castrovilli sembra poter diventare più forte ogni partita che passa. Chiesa invece deve ritrovare la forma: una volta uscito Ribery - ancora squalificata - sembra essersi di nuovo ripiegato su sé stesso, nella stanza oscura fatta di scelte sbagliate e tiri a caso in cui abita nei suoi momenti peggiori.

Sarà una sfida interessante anche dal punto di vista tattico, tra la fluidità della Fiorentina e la rigidità del Cagliari; tra una squadra che punta molto sul talento individuale e tecnico dei propri giocatori e una invece molto fisica e con associazioni tecniche molto definite dal punto di vista tattico.

Liverpool-Manchester City, domenica 17:30

Dire che Liverpool-City è diventato ormai il classico del calcio inglese è riduttivo. Diciamo che la sfida tra Klopp e Guardiola è il classico tattico del calcio europeo, i due tecnici più originali, più all'avanguardia e per molti aspetti più efficaci. Le conferenze stampa prima della partita hanno restituito il giusto tributo alla grandezza della sfida, con Guardiola che ha definito Klopp il suo "miglior avversario di sempre". Chi è abituato agli elogi smielati di Guardiola non sarà sorpreso, ma è probabilmente anche il tentativo di mettere una linea di separazione tra Klopp e Mourinho, l'altro grande duellante di Guardiola.

Il Liverpool parte con sei punti di vantaggio sul Manchester City: un'anomalia negli ultimi anni in cui la squadra di Guardiola ha dominato il calcio inglese. I Reds vengono da una partita vinta negli ultimi 7 minuti di partita contro l'Aston Villa, ribaltando il risultato da 0-1 a 2-1. La capacità di vincere le partite all'ultimo minuto sta diventando qualcosa di mistico per la squadra di Klopp, che sembra determinata a portare a casa il trofeo che manca dopo la Champions League della scorsa stagione. Guardiola invece è stato penalizzato dai tanti infortuni di inizio stagione ma sta cominciando a riacquisire quella che sembra una vera difesa. Dovrebbe giocare Stones accanto a Fernandinho, con Mendy e Cancelo terzini. Dovrà invece continuare a fare a meno di Ederson.

Per Klopp invece c'è il dubbio tra Oxlade-Chamberlain ed Henderson a centrocampo; mentre Lovren dovrebbe prendere il posto di Matip in difesa. Come sempre il tecnico punta sul "Fattore Anfield", dove il campo sembra avere una pendenza speciale verso la porta avversaria: «Dovremo fare la partita perfetta e servirà che tutto Anfield sia in perfetta forma, a partire dai venditori di hot dog. Mi auguro che a prescindere dal risultato focalizzeremo tutte le nostre emozioni sulla partita, e penseremo a giocare a calcio».

Juventus-Milan, domenica 20:45

Il Milan sta passando in una lavatrice di calendario dal quale cercherà di uscire meno sgualcito e malconcio possibile. È doloroso perché dopo aver perso tantissimi punti contro squadre del tutto alla portata ora si ritrova ad affrontare le migliori del campionato. La sconfitta contro la Lazio, la scorsa settimana, ci può stare ma è arrivata proprio negli ultimi minuti a seguito di un’azione che è una catena d’errori e ingenuità scoraggianti. Ora affronterà la Juventus, allo Juventus Stadium: non esattamente il posto migliore dove ricominciare a fare punti. Eppure la Juve non è nel miglior momento di forma della propria stagione e 7 mesi fa, nell’ultimo confronto, il Milan era persino passato in vantaggio, prima di subire una rimonta guidata da Moise Kean.

Piatek segnava ogni partita, Kean pure.

Poco forse a cui aggrapparsi per sperare in un risultato positivo, ma ci sarà un fondo da toccare in questa spirale di dolore che pare infinita?!

Olympique Marsiglia-Lione, domenica 21:00

Il derby della decadenza tra OM e Lione è stato infiammato negli ultimi giorni da Dimitri Payet, che ha avuto parole di fuoco contro il suo ex allenatore, che ora è l’allenatore del Lione, Rudi Garcia. Un tecnico che ultimamente sembra rompere tutto ciò che tocca. Payet ha detto che gli fa strano vederlo sulla panchina del Lione: «Specie perché quando abbiamo giocato contro il Lione, qualche mese, e che ho visto accusarlo i giocatori del Lione, i tifosi del Lione, il presidente del Lione, è strano vederlo tre mesi dopo in quel club. Diciamo che non mi piacerebbe se parlasse così di noi».

Le due squadre sono separate da sei posizioni ma da appena 3 punti, in una classifica di Ligue 1 corta e indecifrabile, con l’Angers ancora secondo. Se vi piacciono le lotte nel fango tra due contendenti disperati, ex nobili, la partita fa per voi.

Betis-Siviglia, domenica 21:00

Il Betis quest’estate ha fatto uno degli acquisti più incredibili della sua storia: Nabil Fekir, che sembrava francamente fuori portata per una squadra come il Betis (l’anno prima stava per andare al Liverpool per 60 milioni di sterline). Quindi tutto bene. No: il Betis ha la peggior difesa della Liga, 21 gol subiti in 12 partite (!), ed è quindicesimo. Nell’ultima partita però ha vinto al novantesimo contro il Celta Vigo proprio con un gol di Fekir che ha esultato come fosse l’ultimo gol della sua vita (qui la foto e un bellissimo pezzo sul suo momento, sul Guardian).

Il Betis, insomma, arriva preoccupato al derby visto che il Siviglia è appena a un punto dalla vetta. La squadra di Lopetegui sta soffrendo l’assenza di una punta e forse non è stata un’idea geniale cedere Ben Yedder a fine mercato al Monaco. Viene da due pareggi contro Siviglia e Atlético, ma è una squadra con un gioco interessante e che sembra avere molti margini di miglioramento.

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