
C’è un piccolo dettaglio nel gol di Tammy Abraham che vale la pena notare. Certo c’è il filtrante lungo di Pulisic e il movimento senza palla di Rafa Leao. Un Leao che è al tempo stesso quello di sempre: quello che sembra sorridere mentre gioca; ma che ha qualcosa di nuovo, come se a un certo punto di questa stagione abbia deciso di provare a fare qualcosa in più, di darsi più da fare perché il tempo vola e le carriere dei calciatori in fin dei conti non sono eterne. Qualcuno dice sia merito della paternità, magari è solo una questione di maturità (Leao in fin dei conti ha solo 25 anni). Ma queste sono cose di cui parliamo tutte le settimane da anni ormai, il dettaglio di cui vorrei parlare adesso è un altro.
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