Siamo nel bel mezzo di una pandemia, l’economia è sull’orlo della recessione, le nostre abitudini cambiate per sempre (?), eppure sui giornali sportivi si continua a scrivere, e quindi leggere, di calciomercato: uno dei pochissimi argomenti che nemmeno il coronavirus sembra poter scalfire. Una specie di supereroe con la pelle a prova di proiettile. Anzi, sembra che questa pandemia abbia riacceso le fantasie di calciomercato dei giornalisti, come se il campionato si fosse fermato per una sessione di mercato a sorpresa. Come potrete ben capire, con molte squadre già oggi in difficoltà economica per quello che sta succedendo, verificare le notizie di mercato che stanno uscendo in questi giorni è ancora più difficile di quanto non lo sia normalmente. D’altra parte, però, proprio l’assenza di un orizzonte temporale entro il quale il calcio tornerà alla normalità sembra autorizzare chi scrive di calciomercato a eccedere in fantasia.
Dato che la scrittura è anche immaginazione, possibilità di viaggio in mondi lontani e/o paralleli - soprattutto in questo momento in cui non possiamo uscire di casa - abbiamo deciso di omaggiare questa nuova fioritura della letteratura sul calciomercato. Raccogliendo le notizie migliori uscite in questo periodo e classificandole in ordine crescente di assurdità: dalla più plausibile alla più pazza.
Chiesa alla Juventus
Federico Chiesa, per esperienza accumulata e talento, è il giocatore italiano più vicino a poter fare il salto in una grande squadra. Il suo trasferimento alla Juventus, d’altra parte, sembrava cosa fatta all’inizio della scorsa estate, sfumando poi probabilmente per volontà della nuova proprietà rappresentata da Rocco Commisso. Insomma, in un periodo in cui parlare di calciomercato è incredibilmente diventato normale non c’è nulla di strano che giri questa voce, anche se le cifre richieste dalla Fiorentina nell’era post-coronavirus forse potrebbero essere inarrivabili per chiunque (e infatti si parla anche di un possibile inserimento di Mandragora nella trattativa). Normale anche che si parli di una possibile competizione dell’Inter, squadra a cui vengono associati circa il 95% dei giocatori professionisti in Italia. Più strano, invece, che questa voce sia stata rilanciata anche da Matteo Renzi.
Giovinco al Parma
Che bella storia sarebbe quella di Seba Giovinco, la “Formica atomica” che dopo aver conquistato il mondo, re delle Americhe e dell’Arabia, torna nella piccola, provinciale Italia. Un paese che non lo ha mai compreso fino in fondo, dove esultava mimando una spanna mancante per rispondere a chi diceva fosse troppo basso per giocare a calcio.
Lui però si è detto pronto a tornare: «La voglia c’è, voglio chiudere il cerchio in Italia». Quindi insomma, in questa lista di voci questa pare tra le meno campate in aria. Di recente ha cambiato agente: prendendo un’agenzia che fa spesso affari con il Parma. La squadra a cui era stato accostato già alla fine del mercato di gennaio. L’unica squadra con cui è riuscito a esprimere il proprio talento in Italia. Tre indizi, come dice Agatha Christie, fanno una prova.
Felipe Anderson al Napoli
Questa è una notizia dal basso grado di assurdità. Felipe Anderson, parliamoci chiaro, è fortissimo, in Italia ha dimostrato di saper spaccare le partite come pochi altri ed è il tipo di giocatore che servirebbe al Napoli. Lo sapeva anche il Napoli, però, quando giusto la scorsa estate ha acquistato Lozano.
Tonali all’Inter
Stando a Don Balon, Tonali avrebbe scelto l’Inter. Ora non è chiaro perché la conferma di una faccenda tutta italiana debba arrivare dalla Spagna, ma insomma la globalizzazione non ha toccato solo le industrie manifatturiere, ma anche quelle dei sogni: si possono dare notizie di mercato da ogni angolo del mondo! Tonali è al centro di voci di mercato da almeno un paio d’anni, da quando ci siamo accorti della sua somiglianza con Andrea Pirlo. Al momento è vicinissimo all’Inter, il Milan ha avviato i primi contatti con il Brescia e promesso sposo della Juventus. Anche il Napoli ci pensa.
Alla prima stagione di Serie A, finché è durata, Tonali ha mostrato qualità tecniche e caratteriali uniche per un diciannovenne. Seppure il paragone con Pirlo inizia a deviare verso altri tipi di giocatori, può diventare un affare che le squadre italiane non vogliono mancare. Qualche anno fa lasciarono andare Verratti al PSG, mancando il miglior centrocampista italiano della sua generazione, un errore che non possono più permettersi.
Andrà quindi all’Inter per creare il centrocampo turbo-italiano con Barella? Oppure la spunterà il monopolio della Juventus sui migliori talenti della Serie A? O magari la rinascita del Milan passerà dal suo acquisto? O De Laurentis punterà su Tonali per ricostruire un nuovo Napoli? Insomma, nessuno lo sa, ma abbiamo fretta di scoprirlo.
Icardi alla Juventus
Nell’estate del 2018 Mauro Icardi è stato effettivamente vicino alla Juventus, e anche noi abbiamo ragionato sull’eventuale fit tattico del suo arrivo, ma poi non se n’è fatto più niente. Basta questo per rendere credibile questo rumor?
A far pendere la bilancia dalla parte del sì, secondo i giornali italiani, ci sarebbe anche la risposta che Wanda Nara ha dato a Maxi Lopez, che non ha gradito il suo ritorno in Italia con i figli nel momento in cui diventava l’epicentro della pandemia: «Qui c’è la mia casa, mentre a Parigi dovevo lasciare quella in affitto, scadeva il contratto. Noi ormai siamo italiani, il mio Paese è l’Italia».
Un altro elemento che potrebbe far pensare a un suo ritorno in Italia è il gravosissimo diritto di riscatto che pesa sulla testa del PSG, che dovrebbe spendere 70 milioni di euro per tenerselo. Nell’epoca di vacche magre che aspetta il calcio dopo l’emergenza è ancora una cifra sostenibile? Questo, però, vale ancora di più per la Juventus. È forse per questo motivo che nelle ultime ore si è arricchito di un ulteriore livello di complessità.
Secondo Sport Mediaset, infatti, pur di arrivare a Icardi, la Juventus sarebbe disposta a cedere all’Inter Cuadrado e Bonucci, con quest’ultimo che andrebbe a prendere il posto del declinante Godin nell’undici titolare. La narrazione di questo rumor di mercato si chiuderebbe così in maniera perfetta con Conte che riabbraccia uno dei giocatori più iconici della sua Juventus, mettendolo al centro della sua nuova Inter. Torna tutto. O no?
Lautaro al Barcellona
Di Lautaro Martinez al Barcellona se ne parlava già prima che la pandemia cancellasse gli orizzonti del calcio. Non solo l’argentino ha giocato una partita pazzesca contro gli spagnoli, quel tipo di eventi che folgora i dirigenti delle squadre che possono comprare chi vogliono, ma ha mostrato anche una potenziale intesa con Messi, nei pochi momenti condivisi in Nazionale. L’assenza improvvisa di Suarez, che durante la stagione ha deciso di operarsi al ginocchio (dimostrando grande preveggenza), ha mostrato le crepe nell’attacco del Barcellona, che si è dovuto attaccare ad una arcaica regola della Liga per non rimanere spuntato.
Lautaro potrebbe essere il futuro dell’attacco del Barcellona, dividendo anche alcune qualità con Suarez (almeno in potenza) e studiando da suo successore. Certo è difficile credere che l’Inter si priverà del suo giocatore con più futuro e anche uno dei più amati dei tifosi facilmente, anche se al momento la loro idea per tenerlo sembra quella di ribaltare le carte in tavola, ovvero prendere Messi. Una scelta rischiosa, ma chi siamo noi per giudicare?
I giganti al Bologna
E che fa il Bologna mentre il calcio è fermo? Pensa ai giganti. Secondo Gazzetta piace il croato Erlic, difensore croato che gioca nello Spezia ma che è cresciuto nel Sassuolo, da poco convocato nell’under-21 croata. Ma anche Riccardo Marchizza, armadio a sei ante che gioca in difesa e ha un discreto sinistro.
Vertonghen alla Roma
Le vie che portano alla nascita di un rumor di mercato sono spesso oscure e imperscrutabili. Ma a volte anche pigre. Non è che nel caso di Vertonghen la scelta di accostarlo alla Roma dipende dal fatto che è un centrale di difesa belga tecnico del Tottenham e in scadenza di contratto proprio com’era stato Alderweireld sei mesi fa? Chissà che la seconda stagione di questa saga non abbia un finale diverso dalla prima.
Coates e Kumbulla alla Lazio
La Lazio ha bisogno di nuovi centrali difensivi e i due nomi che stanno circolando non possono essere più diversi. Uno, Coates, fa parte di una categoria classica dei calciomercati di Lotito: “Calciatori forti a Football Manager 2011”. L’altro, Kumbulla, è al contrario la stellina dei centrali difensivi della Serie A: un nome accostato a quasi tutte le squadre di calcio professionistiche negli ultimi tre mesi.
Paquetà al Benfica o alla Fiorentina
Oh, questo avrebbe senso. Parliamoci chiaro Paquetà al Milan ha fallito, “troppo brasiliano” ha detto Giampaolo, prima che arrivasse Pioli e lo mettesse direttamente in panchina. Il Benfica ha una grandissima tradizione di giocatori tecnici e nel calcio lento e cerebrale del campionato portoghese Paquetà si rilancerebbe, con le sue protezioni palla raffinate e i tocchi di suola. Vogliamo vederlo. Se si tratta però di rilanciare un giocatore caduto in disgrazia, la Fiorentina non può tirarsi indietro, quindi Repubblica parla di un interessamento dei viola.
Scambio Vecino-Allan
Matias Vecino sembra circondato da una street cred di mercato difficilmente comprensibile. Per dire, nel mercato di gennaio sembrava essere un obiettivo del Tottenham, la contropartita scelta nell’affare Eriksen. Magari c’è qualcosa che ci sfugge nel talento di un buonissimo centrocampista come Vecino. Qualcosa che lo rende meglio di quanto pensiamo. Altrimenti non si spiegherebbe il perché si stia tornando a parlare di scambiarlo con uno dei migliori centrocampisti del campionato.
Allan viene da una stagione di flessione, ma è difficile immaginare il perché il Napoli dovrebbe non dico privarsene, ma quanto meno rinunciare ai soldi della sua eventuale cessioni per prendere VECINO. (Con tutto il rispetto per Vecino, sia chiaro).
Haaland al Real Madrid
Come ci starebbe il fisico da troll di Haaland dentro l’elegante maglietta storica del Real Madrid? E come si concilierebbero le sue cavalcate gobbe e spaventose con il gioco tecnico e raffinato di Zidane? Se la vostra risposta è “non troppo bene” sappiate che invece la dirigenza del Real Madrid la pensa diversamente, almeno secondo As.
Il rumor di Haaland al Real Madrid, che coinvolgerebbe anche uno scambio con Jovic, che passerebbe al Borussia Dortmund, rientra tra quelli implausibili ma che vorremmo vedere avverarsi perché il risultato va al momento oltre la nostra immaginazione. È il gusto di vedere mischiarsi due cose che ci sembrano troppo lontane per poter stare insieme, lo stesso che ci ha spinto ad abbinare i DNA di animali diversi solo perché era fico. Avete presente il giaguone (giaguaro+leone)? O il zebrallo (zebra+cavallo)? Sono animali ibridi di cui fatichi a credere l’esistenza finché non leggi la loro pagina Wikipedia. Ecco, Haaland al Real Madrid potrebbe essere un beefalo, un incrocio tra un bue e un bisonte americano. Una cosa fichissima, insomma.
Hakimi alla Juventus
Certe volte il calciomercato è facile, matematica: A+B=C. Alla Juventus serve un terzino destro visto il fallimento di Danilo e l’adattamento a fasi alterne di Cuadrado? Bene cercherà di comprare il terzino migliore tra quelli che non sono ancora nell’olimpo (Alexander-Arnold, Kimmich). Hakimi ha dimostrato di essere uno dei terzini più interessanti tra i giovani, ma il suo cartellino è del Real Madrid.
La Juventus può comprare dal Real Madrid giocatori che non siano Cristiano Ronaldo? Zidane lascerebbe partire un terzino di 21 anni che in neanche una stagione piena ha segnato 3 gol e fatto 10 assist? Certo, quel ruolo sembra lucchettato da Carvajal, ma quanto può chiedere il Real per Hakimi? La Juventus con la cessione di Cancelo ha fatto capire che non è quello il ruolo dove fare pazzie e al momento le congiunture astrali non sembrano favorire questo tipo d’investimento. Anche se la doppietta segnata da Hakimi all’Inter in Champions League potrebbe essere letta come un segno del destino.
Carrasco al Milan
Carrasco è relativamente giovane, ha lasciato un ricordo sostanzialmente positivo in Europa e negli ultimi anni ha giocato in un campionato che non vede nessuno (ok, è da poco tornato all’Atletico Madrid ma non ha praticamente mai giocato). Insomma, ha tutte le caratteristiche per far fantasticare i tifosi di praticamente qualsiasi squadra e quindi è il soggetto perfetto per un rumor di mercato. Tanto più per il Milan verticale di Pioli che avrebbe bisogno di un’iniezione di qualità sulle fasce. Certo, non capiamo esattamente perché il Milan dovrebbe essere più in grado dell’Atletico Madrid di pagare gli 11 milioni di euro chiesti dal Dalian per il riscatto, ma le cose formali le lasciamo a Gazidis.
Inzaghi vuole Insigne alla Lazio
A metà dell’articolo che riporta la notizia, sensata, di Inzaghi che vuole Insigne alla Lazio, si parla della richiesta economica del Napoli: 60 milioni. Ora è vero che il mercato lo fa il mercato, per cui il valore di Insigne non è una cifra reale e dipende da mutevoli fattori, ma pensare che la Lazio possa sedersi al tavolo delle trattative con quella cifra scritta è difficile. Lotito potrebbe però avere in tasca i soldi di Milinkovic-Savic e in cuor suo sognare una nuova Pescara, dove Insigne e Immobile distruggevano tutto quello che gli si parava davanti. Ripeterlo alla Lazio sarebbe un buon modo per restare nei piani alti della classifica.
Odriozola all’Inter
Io credo a questa notizia, se non altro perché non mi viene in mente nessun redattore di calciomercato con una fantasia abbastanza accesa da accostare due mondi così distanti come Alvaro Odriozola, esterno destro basco del Bayern Monaco in prestito dal Real Madrid, e l’Internazionale Milano. Un fun fact di qualche mese fa che avvicina però questi due mondi: Odriozola ha infortunato Perisic con un intervento in allenamento qualche mese fa. Ha dovuto scrivergli su Instagram: «Non solo un giocatore straordinario, ma anche un incredibile compagno. Ti auguro una pronta guarigione. Tornerai presto in campo, Ivan!».
In ogni caso, se guardiamo solo al lato tecnico, Odriozola all’Inter avrebbe molto senso, aggiungendo una profondità tecnica al ruolo di esterno che al momento non esiste nell’Inter.
La Juventus pensa a Cristante
La Juventus vorrebbe fare di Cristante l’erede di Khedira, ma Fonseca vuole tenerlo. Sul piatto anche Mandragora, che sarebbe l’erede di Bentancur, che però è nato solo 4 giorni prima di lui. Insomma ci sono molte cose che sembrano non collimare con la realtà in questa notizia di mercato, ma non sarebbe la prima volta che il mercato ci sorprende come un vicino sconosciuto che mette a tutto volume la nostra canzone preferita.
Scambio alla pari Donnarumma-Bernardeschi
Gli scambi alla pari sono uno dei grandi topos del giornalismo sportivo, ma esistono nella realtà? I casi si contano sulla punta delle dita e spesso sono motivati più da ragioni economiche (di plusvalenze più o meno credibili) che non tecniche. L’idea che un portiere di 21 anni e un trequartista-esterno-mezzala-falsonove di 26 siano interscambiabili è difficile da comprendere e sembra utile solo a far discutere i tifosi dell’uno con i tifosi dell’altro. Insomma Donnarumma gioca in un ruolo in cui le squadre - di solito - non sono disposte a spendere troppo (anche se la Juventus con Buffon ha dimostrato che può valere la pena), ma è più giovane; Bernardeschi è un talento, ma in declino; uno forse non vuole rinnovare, mentre l’altro ama suonare la chitarra. A pensarci, forse, lo scambio ci sta.
Mario Gotze alla Roma
Mario Gotze è una specie di Macaulin Culkin del calcio: un talento bruciato precocemente, che ha vissuto il suo punto più alto appena prima di precipitare. Un uomo dall’aria ancora infantile nonostante il viso si sia imbolsito, portando i segni e le cicatrici delle delusioni e dei fallimenti, ma anche dei tanti problemi fisici.
Che ci crediate o meno, Gotze ha ancora 27 anni. Un’età in cui i migliori giocatori sono al culmine della carriera, ma che per un talento bruciato come Gotze significa un trasferimento malinconico. In Cina, in MLS, magari in una squadra minore tedesca dove può ritrovare la classica dimensione a misura umana. Se ci pensate, qualsiasi squadra europea accostata al futuro di Gotze ha il potere di suonare assurda, grottesca. Gotze all’Aston Villa: strano; Gotze al Lione: non ci credo; Gotze alla Real Sociedad: no way!
In questi giorni di mercato Gotze è stato accostato addirittura a due squadre italiane, la Roma e il Milan. Due maglie con cui sarebbe sinceramente incredibile vederlo. Lo vedete meglio a sfruttare la propria tecnica in spazi stretti nella Roma associativa di Fonseca oppure a mettere a frutto la sua esperienza in squadre verticali nel nuovo Milan dello strano duo Rangnick-Pioli?
Gotze percepisce 8 milioni di ingaggio al Borussia Dortmund: una cifra con cui chi lo vuole dovrà scendere a compromessi.
David Silva al Milan
Sì, magari. David Silva ha già fatto capire che lascerà il Manchester City in estate, alla scadenza del suo contratto (o almeno, quando finirà questa stagione). Per il Milan sarebbe quindi un colpo a parametro zero, che intaccherebbe le precarie finanze rossonere solo per quanto riguarda l’ingaggio (comunque vicino ai 7 milioni). Negli ultimi anni abbiamo visto diversi campioni arrivare in Italia nella parte finale della loro parabola - Ribery alla Fiorentina, Ibra al Milan - spesso avendo successo. Il Milan ha una cronica mancanza di talento nell’ultima trequarti di campo (ha segnato meno gol di Lecce, Genoa e Parma), di un giocatore in grado di dettare l’ultimo passaggio, di guidare la fase offensiva con le sue qualità e il suo carisma.
Kean e Kovalenko alla Roma
Alcuni rumor sono talmente assurdi che sembrano creati ad arte solo per poter fare un bel titolo. A questo proposito, CALCIOMERCATO ROMA, PETRACHI PENSA IN '2K' ci sembra effettivamente una ragione sufficiente per accostare Moise Kean e Viktor Kovalenko alla Roma. Ma a questo punto rilanciamo: perché non portare il pensiero di Petrachi da 2 a 4K - sì, proprio come le televisioni ;) - aggiungendo Kovacic e Kumbulla?
Werner al Milan
Subito prima dello stop del calcio, Werner era arrivato ai quarti di finale della Champions League con il Lipsia. Il suo nome, in quei giorni, era stato accostato a Liverpool, Barcellona e Bayern Monaco, squadre che nell’immediato ambiscono a vincere tutto e che possono spendere quanto bisogna spendere per comprare uno dei migliori attaccanti under 25 d’Europa. L’idea che possa essere invece attratto dall’offerta del Milan, una squadra che - è ancora da capire - nella prossima stagione al massimo farà l’Europa League e che non sembra pronta a competere per lo Scudetto suona un po’ ridicola. Ma il calciomercato amalia, incastra, prevede: la carta segreta del Milan per arrivare a Werner diventa Rangnick, che il bomber tedesco l’ha visto crescere quando era plenipotenziario del talento in casa Red Bull, e che negli ultimi mesi è stato fortemente indiziato come futuro padre e padrone del Milan. La sola possibilità di questo incastro dovrebbe tirarci su almeno per qualche ora in questi giorni difficili.
Scambio Romagnoli-Icardi
Il romanzo degli scambi tra Milan e Inter (ci abbiamo anche fatto un articolo con esattamente questo titolo) si era troncato all’improvviso, sopraffatto dal rischio, che dico l’umiliazione, di dar via un campione per prendere un bidone. Erano stati anni di plusvalenze fittizie e di furti conclamati, ma tutti ci avevano messo una pietra sopra, almeno fino allo scoppio di questa pandemia. Ora è certo che l’Inter si ritrova in Icardi un problema: qualora il PSG decidesse di non riscattarlo - e insomma non possiamo dare per scontato che questo accada - deve trovare un modo per piazzarlo, senza perderci troppo, ma come è possibile che questo modo sia Romagnoli? Lo scambio tra il capitano del Milan e l’ex capitano dell’Inter sembra davvero troppo, più fantascienza che fantamercato. Ma siamo sicuri? Con questo scambio l’Inter potrebbe valutare il giocatore quanto necessario per avere una bella plusvalenza e lo stesso farebbe il Milan. Conte guadagnerebbe il terzo difensore da affiancare a Skriniar e De Vrij, mentre Pioli - o chi per lui - avrebbe finalmente quel numero 9 che a Milanello è ormai maledetto. Insomma: un win-win.
De Ligt per Marcelo
Beh, insomma, che dire? Florentino Perez, pare, brami De Ligt, la Juventus, invece, lo sappiamo brama tutti gli ultratrentenni del Real Madrid. L’idea è che il difensore olandese valga sempre intorno agli 80 milioni di euro, mentre il terzino brasiliano si attesti ad una cifra tra i 20 e i 30 milioni. Se son rose, fioriranno.
Higuain al Napoli, si può fare
Il ritorno di Higuain al Napoli, tra tutte le notizie di calciomercato, è la più assurda - ma in qualche modo anche la più rassicurante. Mentre il mondo fuori cambia, siamo ancora disposti a puntare in alto, lanciare bombe per sorprendere i lettori. Secondo i bookmakers (quando un articolo inizia con queste parole, il divertimento è assicurato) il Napoli sarebbe la destinazione più probabile per Higuain dopo il ritorno a casa, al River Plate. Ora è più facile immaginare la fine di questa pandemia che il ritorno di Higuain al Napoli, la città che lo ha ripudiato, diseredato, trasformato in una orecchiabile offesa trap. Ma forse i bookmakers sanno che una volta fuori da questa quarantena, saremo più disposti a perdonare, dimenticare il passato per organizzare un futuro migliore, dove anche Higuain può tornare al Napoli, fare felice il San Paolo, i tifosi, tutti quelli che credono nelle seconde opportunità.
Messi all’Inter
Voce smentita su Instagram dallo stesso giocatore, che comunque è Messi e può fare quello che vuole però, ecco, in questo momento smentire voci di calciomercato mentre non esiste lo sport è quanto meno di cattivo gusto: dateci qualcosa a cui pensare. Il rumor era nato da una dichiarazione di Moratti, l’unico presidente storicamente così innamorato da poter dire, vi porto Messi senza risultare ridicolo, anche se non è più presidente. Anche lui è tornato sui suoi passi, smentendo la possibilità - ciclica - di vedere Messi all’Inter. Quindi siamo al momento di stallo in cui tutti smentiscono la possibilità di vedere Messi all’Inter, che è anche storicamente il momento in cui le possibilità che questo accada sono più alte.