La 29esima giornata offriva una serie di scontri decisivi in chiave qualificazione alla Champions League: nell’ordine Sampdoria - Milan, Roma - Napoli, Inter - Lazio. Tre partite fra sei delle otto squadre che possiamo considerare ancora in corsa per un posto nell’Europa che conta, che non hanno fatto altro che aumentare l’incertezza.
Il 4-1 esterno del Napoli ha pressoché garantito l’assegnazione del secondo posto agli azzurri, complicando la situazione della Roma, scavalcata dalla Lazio (che ha tuttora una gara in meno) trionfatrice a San Siro con l’Inter: i giallorossi conservano ormai soli tre punti di distanza dalla Samp, che ha sfruttato il brutto errore di Donnarumma per rilanciare le proprie ambizioni.
Dopo la vittoria sul Parma, l’Atalanta ha di nuovo il quarto posto del Milan nel mirino, mentre il Toro ha strappato un punto a Firenze, facendosi raggiungere dai blucerchiati. Così ora tra il quarto posto del Milan e il nono dei granata ci sono solo 6 punti, e persino l’Inter (2 punti sopra i cugini) rischia di vedere la propria posizione in discussione.
Il margine di errore è ormai minimo per tutte le squadre coinvolte, ma ci sono ancora 27 punti in palio, un vero e proprio patrimonio in termini di classifica. Per provare a comprendere quali squadre rappresenteranno l’Italia assieme a Juventus e Napoli nella prossima edizione della Champions League, abbiamo analizzato i trend statistici principali che hanno caratterizzato il percorso di tutte le candidate.
Inter (3° posto, 53 punti)
Probabilità di qualificazione bookmaker nazionali: 69%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: 74%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: 76%
L’Inter sembrava essersi messa alle spalle i fantasmi con la vittoria del Derby, ma la sconfitta con la Lazio ha vanificato la vittoria della stracittadina ed è doppiamente pesante, visto che i biancocelesti sono una concorrente diretta, ormai distante solo 5 punti (e, come detto, deve ancora recuperare la partita con l’Udinese). Secondo gli xG l’Inter merita uno dei primi quattro posti (+16,7 la differenza xG senza rigori), ma anche in termini prestazione attese la Lazio le è particolarmente vicina.
Ad una prima analisi, sembra scontato che la vicenda Icardi abbia compromesso il potenziale offensivo dell’Inter, visto che l’argentino in media generava 0,42 xG per 90 minuti (anche se, va detto, è la sua seconda peggior media da quando è arrivato all’Inter: si tratta comunque di una stagione negativa anche al di là degli screzi con la dirigenza). Ma Lautaro Martinez non lo ha fatto rimpiangere, facendo anzi meglio di lui (0,43 xG) su base stagionale.
E più in generale l’Inter non ha faticato a creare occasioni da quando non ha più il suo numero 9: da quando Icardi è fuori la squadra di Spalletti genera 1,55 xG per 90, contro gli 1,52 xG senza rigori generati in media fin quando non è stato messo fuori rosa. E non ne ha risentito nemmeno la conversione, anzi: 1,26 i gol senza rigori in media fino alla gara con il Parma (l’ultima di Icardi), 1,5 quelli da quando non gioca più.
Più che altro questo ci dà una conferma delle caratteristiche di Icardi: non un attaccante che crea da solo le proprie occasioni, piuttosto un finalizzatore del gioco della squadra, le cui segnature sono direttamente proporzionali al numero e alla qualità dei palloni decisivi che è messo in condizione di finalizzare. Quest’anno ha tirato 2,92 volte ogni 90 minuti, praticamente gli stessi dell’anno scorso, quando però aveva occasioni nettamente più pericolose (0,69 xG ogni 90 minuti).
All’Inter finora è mancata la capacità di convertire le occasioni di una squadra da terzo posto, anche per il calo di Perisic, che dopo due stagioni in nerazzurro con 22 gol equamente distribuiti, ora è fermo a 3 reti realizzate. Per assicurare la qualificazione urgono gol prima ancora che punti.
Milan (4° posto, 51 punti)
Probabilità di qualificazione bookmaker nazionale: 62%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: 42%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: 32%
Il Milan occupa attualmente l’ultimo posto valido per la qualificazione in Champions League, ma le ultime prestazioni non sono particolarmente incoraggianti, con la sconfitta nel Derby di Milano e nella partita di sabato con la Sampdoria, dopo una striscia da cinque vittorie consecutive.
Se si esaminano gli expected goals, i rossoneri sono solo settimi nel ranking offensivo e sesti in quello difensivo. Durante la stagione le statistiche avanzate suggerivano che il Milan avesse raccolto meno di quanto meritasse, ma adesso, anche se Piatek è Paquetà hanno fatto dimenticare in fretta Higuain, non c’è certezza del quarto posto. Lo stesso Gattuso è corso ai ripari con un cambio di modulo e il 3-4-1-2 visto nel finale di gara a Marassi potrebbe persino essere riproposto in questo finale di stagione. Un sistema di gioco più offensivo, con Paquetà alle spalle di Piatek e Cutrone, che rappresenterebbe una svolta e probabilmente costringerebbe il Milan ad aggredire più alto, strategia che finora non è stata propriamente abituale.
Tra le squadre in lotta il Milan è nettamente la squadra con il PPDA (l’indice che misura la capacità di portare pressione dopo aver perso palla: il numero di passaggi effettuati dall’avversario, diviso il numero di azioni difensive nella metà-campo avversaria) più basso: 12,3 è un dato simile a quello di Bologna, Chievo e Frosinone, piuttosto che alle squadre in cima alla classifica.
Cambiare ora potrebbe essere un arma a doppio taglio, ma l’effetto Piatek - per ora un’iradiddio da 0,81 gol senza rigori e 0,69 xG ogni 90 minuti - potrebbe non durare, visto che il polacco, pur essendosi dimostrato un finalizzatore implacabile, fa registrare meno di 2,5 tiri di media. Forse quello che ci vuole è proprio un altro attaccante al suo fianco.
Suso, Calhanoglu e Castillejo tirano tutti più dell’ex centravanti Genoa, ma anche messi tutti e tre insieme non raggiungono nemmeno lontanamente la sua produzione media di xG (il che significano che tirano in situazioni meno convenienti di lui). Il passaggio al 3-4-1-2 potrebbe consentire minori sprechi, canalizzando il gioco su due attaccanti, Piatek e Cutrone, che sanno finalizzare anche le poche occasioni che gli vengono offerte.
Gattuso si giocherà tanto nelle prossime nove partite: di fronte ad una dirigenza che non l’ha scelto, la qualificazione alla Champions potrebbe valere anche la sua permanenza.
Lazio (5° posto, 48 punti, una gara in meno)
Probabilità di qualificazione bookmaker nazionale: 47%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: 42%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: 39%
La squadra di Inzaghi è stata più volte a centro delle critiche in questa stagione, ma è stata anche capace di rilanciare le proprie ambizioni: nelle ultime sette partite ha vinto cinque volte, Derby compreso, con un pareggio e una sola sconfitta, contro il Genoa. La vittoria sull’Inter è stata il punto esclamativo sulla rincorsa Champions dei biancocelesti, che con una partita da recuperare rappresentano una serissima contendente ai primi quattro posti.
A livello di prestazioni attese la Lazio è quinta sia nel ranking offensivo che in quello difensivo. Ha inoltre un’ottima capacità di creare gioco in zona pericolosa: è terza per passaggi effettuati negli ultimi 18 metri e quarta per passaggi concessi negli ultimi 18 metri.
Né Immobile (quest’anno solo 13 gol dopo i 29 dell’ultimo campionato), né soprattutto Milinkovic-Savic e Luis Alberto, sono riusciti a confermarsi sugli stessi livelli dello scorso campionato: eppure il gol decisivo a San Siro è arrivato proprio dall’asse tra lo spagnolo e il serbo, con grande traversone del trequartista pennellato per il colpo di testa di Milinkovic.
C’è da considerare la variabile Correa, formidabile quando si tratta di guadagnare campo, sia per la sua abilità nel passare il pallone in zona pericolosa, che per la sua eccezionale prodezza nel dribbling (3,1 per 90 minuti, primo tra tutti i giocatori con almeno 900 minuti giocati).
Dopo aver cullato la qualificazione per tutta la passata stagione, se l’era fatta sfuggire proprio all’ultima giornata contro i nerazzurri: chissà che questo non sia l’anno della rivincita per la Lazio. Secondo il modello predittivo di FiveThirthyEight, la Lazio ha le stesse probabilità del Milan di qualificarsi alla prossima Champions League (42%).
Atalanta (6° posto, 48 punti)
Probabilità di qualificazione bookmaker nazionale: 21%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: 24%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: 26%
L’Atalanta di Gasperini, 10 punti nelle ultime quattro gare, è ormai una realtà del nostro campionato e anche quest’anno si sta meritatamente giocando una posizione di alta classifica, oltre che l’approdo alla semifinale di Coppa Italia. I nerazzurri sono la squadra con il miglior attacco del campionato a pari merito con la Juventus (60 reti segnare), ma nettamente la squadra con il numero più alto di xG generati.
I bergamaschi rappresentano un mix entusiasmane tra attacco potente e difesa equilibrata, tra ritmo e geometria. L’Atalanta ha la percentuale di possesso media (56,7%) più alta del campionato anche perché per gli avversari è difficile superare la propria metà-campo palla al piede (il PPDA di 8,4 è il migliore della Serie A dopo quello del Torino: l’Atalanta recupera molto presto palla). Soprattutto, abbondano le azioni in zona pericolosa: nessun’altra squadra ha completato tanti passaggi in un raggio di 18 metri dalla porta avversaria (264, cross esclusi).
Duvan Zapata ha giocato una stagione da attaccante top, con 18 gol senza rigori e una media di 0,63 xG ogni 90 minuti. Ilicic (0,76 xA + xG senza rigori per 90 minuti, e una capacità impareggiabile di far giungere la palla nella “danger zone”) ha ormai raggiunto la maturità tecnica e mentale e trovato la sua dimensione, esattamente come il “Papu” Gomez (0,64 xA + xG senza rigori di media e ben 3,4 occasioni create per 90).
Va detto che da qui alla fine della stagione l’Atalanta dovrà ancora affrontare Inter, Napoli, Lazio (che le è virtualmente davanti con la gara da recuperare) e Juventus, non esattamente un calendario semplice, anche se nel girone di andata è stata capace di raccogliere 7 punti contro quelle stesse squadre (vittorie con nerazzurri e biancocelesti, sconfitta con i partenopei, pareggio con la capolista).
Se si confermerà nuovamente “ammazzagrandi” l’Atalanta ha ancora buone probabilità di concludere una stagione da ricordare con una qualificazione storica, anche se Ilicic ha espressamente ammesso di preferire il trionfo in Coppa Italia.
Roma (7° posto, 47 punti)
Probabilità di qualificazione bookmaker nazionale: 19%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: 12%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: 21%
Nonostante tre sconfitte nelle ultime quattro partite, tra cui il 3-0 contro la Lazio e l’1-4 casalingo con il Napoli, la Roma di Ranieri è ancora virtualmente in corsa per la Champions League (12% la probabilità di qualificazione secondo FiveThirthyEight). Ma il quadro offerto dagli Expected Goals è piuttosto preoccupante: se i giallorossi mantengono il quarto attacco del campionato nel ranking, la fase difensiva è stata fin qui disastrosa e incompatibile con le ambizioni del club (10a posizione per xG concessi).
La squadra di Di Francesco, ora a disposizione di Ranieri, non è stata in grado di proporre la stessa intensità del pressing vista nella passata stagione: il PPDA è salito da 8,57 (il secondo miglior dato registrato nella passata stagione) a 10,62, che colloca la Roma solo all’undicesimo posto in classifica. Stessa posizione anche in termini di passaggi concessi negli ultimi 18 metri, 167, che sottolineano la facilità con cui la difesa giallorossa viene penetrata.
Dzeko è peggiorato nettamente: pur producendo più xG rispetto alla passata stagione (0,57 xG per 90 minuti, contro gli 0,51 della passata stagione) ha visto crollare la sua media realizzativa, passata da 0,47 a 0,33 gol senza rigori in media ogni 90 minuti. Ancora peggiore da questo punto di vista è stata la stagione di Schick, capace di segnare una media di 0,24 gol senza rigori a fronte di una media xG quasi doppia (0,44). Persino Zaniolo sta viaggiando parzialmente al di sotto delle aspettative in termini realizzative.
Inoltre, rispetto alla scorsa stagione, in cui la Roma aveva performato decisamente sotto le aspettative, quest’anno la conversione dei giallorossi è quasi perfettamente in linea con quanto prodotto.
Sampdoria (8° posto, 45 punti) e Torino (9° posto, 45 punti)
Probabilità di qualificazione bookmaker: entrambe 4%
Probabilità di qualificazione FiveThirtyEight: Samp 4%; Torino 3%
Probabilità modello xG Alfredo Giacobbe: Samp 4%; Torino 1%
Sampdoria e Torino sembrano avere poche chance di qualificarsi alla Champions League, ma stanno sicuramente disputando una stagione di alto livello, dimostrando di poter dire la propria anche in ottica top 4. Entrambe stanno andando nettamente oltre le aspettative, anche grazie ad un’organizzazione tattica superiore alla media el nostro campionato.
Se i blucerchiati, trascinati da Quagliarella (0,46 xG senza rigori per 90 e 6 realizzazioni dal dischetto sulle 21 complessive) lo stanno facendo grazie all’efficienza del proprio attacco (la discrepanza tra gol fatti e xG è di circa +10, mentre a livello difensivo i gol incassati sono 38 di fronte a 42,8 xG), il Torino deve buona parte del suo bottino di punti alla prodezza difensiva.
La squadra di Mazzarri ha concesso 39,5 xG a fronte di soli 27 gol effettivamente concessi: nessuno in campionato è stato in grado di produrre una prestazione nemmeno paragonabile. I granata hanno dimostrato solidità impressionante e fatto registrare un PPDA di 7,42, il dato di pressione relativa migliore delle ultime tre stagioni e sono sesti per passaggi concessi negli ultimi 18 metri, altro dato che sottolinea quanto sia difficile superare la difesa del Toro e arrivare in zona pericolosa.
Le statistiche ci possono dare indicazioni interessanti su quello che potrebbe essere l’esito finale di questa corsa entusiasmante, ma ci sarà obiettivamente da fare i conti anche con le ambizioni e le motivazioni delle altre squadre coinvolte nel campionato, che non fanno altro che aumentare l’incertezza.
Non resta che godersi l’ultimo quarto di un campionato che ci ha regalato una delle corse alla Champions più indecifrabili degli ultimi anni.