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Cosa serve all'Atalanta sul mercato
21 ago 2020
Consigli per gli acquisti a una squadra difficile da migliorare.
(articolo)
5 min
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L’Atalanta ha appena terminato la migliore stagione della sua storia, con una semifinale di Champions League mancata per un soffio e un terzo posto in campionato, conferma del risultato ottenuto la stagione precedente.

Per il mercato si può quindi ipotizzare la volontà di ricalcare la strategia dello scorso anno, quando è riuscita a confermare praticamente tutti i migliori giocatori, cedendo solo Mancini tra i titolari, e migliorando la profondità della rosa con alcuni acquisti mirati. Nei giorni scorsi però sono apparse le prime crepe a questo progetto: Hateboer ha fatto sapere di voler cambiare aria, considerano concluso il suo ciclo all’Atalanta, e non è detto che anche altri giocatori, anche più rilevanti, non stiano pensando la stessa cosa. Gosens e Zapata più di tutti sono al centro di moltissime voci di mercato e potrebbero generare grandi plusvalenze con le loro cessioni.

L’Atalanta avrà comunque circa 60 milioni di euro di ricavi dalla partecipazione alla Champions League da investire sul mercato, dove negli scorsi anni ha dimostrato di sapersi muovere in maniera valida per sostituire anche le cessioni dei giocatori più importanti.

Sarà difficile migliorare una squadra che sembra aver raggiunto il suo picco fisico ed emotivo. Il gioco di Gasperini è estremamente codificato e ogni acquisto deve trovarsi a suo agio con le precise richieste che arrivano dall’allenatore. Per questo negli ultimi anni gli acquisti di Sartori si sono rivelati o perfettamente adatti oppure sono finiti presto in panchina venendo ceduti appena possibile.

Per sostituire la probabile partenza di Hateboer, l’Atalanta ha già messo le mani sul terzino destro dello Standard Liegi Mergim Vojvoda. Alto 187 centimetri con il fisico di un corazziere, Vojvoda combacia con la figura che in questi anni si è occupata di arare le fasce dell’Atalanta - ovvero forza fisica e aggressività - ma è difficile giudicare il suo impatto in Serie A: anche Gosens e Hateboer hanno avuto bisogno di tempo prima di essere determinanti. Gli esterni di Gasperini sono figure quasi mitologiche difficili da individuare prima che finiscano nelle sue mani. Lazovic - già incontrato dall’allenatore a Genoa - è reduce da una stagione di alto livello e avrebbe le caratteristiche per fare bene a sinistra, dove tornerà anche Reca dopo il prestito alla SPAL. Insomma, difficile pensare a una Atalanta in crisi in quel ruolo.

L’altro profilo su cui l’Atalanta sembra determinata a investire è Aleksey Miranchuk, trequartista mancino della Lokomotiv Mosca che ha segnato anche due gol alla Juventus. L’assenza prolungata di Ilicic per problemi personali ha mostrato alcuni limiti della squadra di Gasperini nella rifinitura, e se Pasalic e Malinovskyi hanno fatto un ottimo lavoro come sostituti, nessuno dei due è un giocatore in grado di scardinare le difese avversarie con l’ultimo passaggio. Miranchuk, in questo senso, potrebbe essere il profilo adatto, con quasi 3 passaggi chiave ogni 90’ minuti nella scorso campionato russo. Ovviamente trovare un sostituto al livello di Ilicic è quasi impossibile, ma il trequartista della Lokomotiv Mosca è pronto al salto di qualità e l’Atalanta potrebbe essere il posto giusto per lui.

Il sinistro di Miranchuk è sensazionale.

Ci sono però altri due giocatori che potrebbero risolvere le necessità dell’Atalanta nella zona sinistra del campo: Federico Bernardeschi e Domenico Berardi, acquisti ambiziosi (e rischiosi) che certificherebbero la volontà di competere ancora a più alto livello. L’esterno della Juventus ha molto di quello che serve per brillare nel gioco di Gasperini e ultimamente Bergamo sembra il luogo ideale per far ripartire carriere inceppate. Bernardeschi addirittura potrebbe occupare il ruolo di esterno sinistro al posto di Gosens, posizione che ha occupato nei primi anni di carriera nella Fiorentina di Paulo Sousa. Il giocatore del Sassuolo invece è forse la figura che più si avvicina al gioco di Ilicic nel nostro campionato e in una squadra ambiziosa e motivata come l’Atalanta il suo talento potrebbe definitivamente fiorire.

In difesa è dove la Dea può in maniera più semplice migliorare la qualità degli interpreti, anche se è molto difficile inserire da zero un difensore nel sistema di Gasperini (la scorsa estate hanno fallito sia Skrtel che Kjaer, tanto che l’Atalanta a gennaio si è ripresa Caldara). Un difensore adatto al sistema di Gasperini è senza dubbio Armando Izzo. Il giocatore del Torino viene da una stagione in chiaroscuro - come tutta la squadra granata, d'altra parte - ma due anni fa si era messo in luce come uno dei migliori giocatori nel difendere in avanti di tutto il campionato, capace anche di essere un fattore in zona gol, tutte caratteristiche richieste ai propri difensori dal sistema dell’Atalanta.

Oltre a questi profili, ci sono anche altri innesti che l’Atalanta potrebbe fare per migliorare e allungare la rosa. Un altro centrale aggressivo, come Romero (appena comprato dalla Juve, che però potrebbe dare in prestito per un'altra stagione di rodaggio), per allungare le rotazioni del reparto difensivo. Oppure un centrocampista centrale che possa alternarsi alla coppia Freuler-De Roon, soprattutto dopo che l'Atalanta ha deciso di non riscattare Tameze nonostante il buon finale di stagione. Ibrahim Sangaré del Tolosa, ad esempio, è stato cercato dall’Atalanta in passato e nell’ultima Ligue 1 ha avuto ottime statistiche nelle palle recuperate e nei contrasti, così come Xaver Schlager, cresciuto alla scuola della Red Bull e ora in forza al Wolfsburg.

Più che mai per la squadra di Gasperini la miglior soluzione sarebbe un mercato conservativo, ma nel calcio di oggi non è facile. In ogni caso nessuna società è apparsa più pronta a cambiare uno per uno gli interpreti lasciati partire per necessità o scelta e non stupirebbe se ci riuscissero anche in questo mercato.

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