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6 curiosità della nona giornata di Serie A
28 ott 2019
Fatti strani da rivendervi in sala scommesse.
(articolo)
7 min
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Nel calcio italiano che annega nel VAR Mediterraneo, esistono pur sempre delle inaffondabili scialuppe di salvataggio: i nostri Fatti Strani che anche questa settimana vi elargiremo con generosità. Iniziando perché no dalla Premier League, dove li chiamerebbero Strange Facts e dove ieri è tornato alla ribalta il protagonista di uno degli episodi più iconici del decennio: il portiere olandese Tim Krul, che ricordereteeroe di un quarto di finale Olanda-CostaRica ai Mondiali 2014, lanciato da Louis Van Gaal al posto del titolare Cillessen al minuto 119, spacciandolo ai costaricani per un grande para-rigori (cosa non vera, visto che al Newcastle ne aveva parato solo uno su 20).

La tattica psicologica ha funzionato a tal punto che ieri, oltre cinque anni dopo quella notte, da portiere del Norwich Krul ha parato due rigori in un quarto d'ora a Rashford e Martial, ovvero due giocatori lanciati al Manchester United proprio da Van Gaal. E in Inghilterra rimaniamo per una circostanza ancora più curiosa.

District 9

Southampton-Leicester di venerdì scorso è stata la seconda partita della storia della Premier League finita con il punteggio di 9-0 (in questo caso addirittura in trasferta). La prima era stata un Manchester United-Ipswich 9-0 del 4 marzo 1995. Cosa hanno in comune queste due partite? Che i portieri delle due squadre vincitrici sono padre e figlio: Peter Schmeichel nel 1995, Kasper Schmeichel nel 2019. Ma anche il povero Angus Gunn, sforacchiato nove volte da Vardy e Compagni, ha qualcuno in famiglia che sa come ci si sente: il 3 ottobre 1992, da portiere del Norwich, suo padre Bryan aveva subito sette gol dal Blackburn di Shearer e compagnia bella.

Il mattatore del 9-0 all'Ipswich era stato Andy Cole, autore di una cinquina.




La leva calcistica del 2002

È stata una mossa Kansas City davvero ben eseguita: guardavamo tutti dalla parte di Sebastiano Esposito, scommettendo che sarebbe stato lui il primo 2002 della storia a segnare un gol in serie A, e invece dal pentolone magico di Gasperini è saltato fuori Amad Traoré, attaccante della Primavera nato l'11 luglio 2002 (nove giorni dopo Esposito) e fratello di Hamed del Sassuolo (complimenti ai genitori per la fantasia). Il suo gol all'Udinese è doppiamente storico: non solo è il primo marcatore della storia della serie A nato dopo – per esempio – “il 5 maggio”, Byron Moreno e l'uscita diAserejé, ma è anche il gol che consente all'Atalanta di segnare sette gol in serie A dopo 67 anni, curiosamente anche allora a una squadra del Friuli Venezia-Giulia: Atalanta-Triestina 7-1, con poker dello svedese Jeppson. Un7-1 in serie Ainvece non si vedeva dal 2017 e anche quella volta c'era andato di mezzo Gasperini, però nel ruolo di vittima: a banchettare era stata l'Inter allenata da Stefano Pioli (sic transit gloria mundi).

Ma quello di Traoré è davvero un record di cui vantarsi a scuola con i compagni? A scorrere la lista dei “primi marcatori” di ogni anno solare dal 1990 a oggi, qualche dubbio viene.




Primi marcatori per anno di nascita

1988: Foti

1989: Okaka

1990: Forestieri

1991: Ragatzu

1992: Camporese

1993: Babacar

1994: Vittiglio

1995: Romagnoli

1996: José Mauri

1997: Sadiq

1998: Locatelli

1999: Brignola

2000: Kean

2001: Pellegri

2002: AMAD TRAORE'

Però, se allarghiamo il raggio, qualche nome illustre lo troviamo. Per esempio Antonio Cassano, primo 1982 ad andare in gol in serie A –e che gol! - con qualche mese d'anticipo su Alberto Gilardino. Oppure Andrea Pirlo, primo 1979 a rompere il ghiaccio contro il Vicenza,con un gol molto poco alla Pirlo. O ancora, per restare in casa Atalanta, la stellina Domenico Morfeo, primo 1976 con sei mesi d'anticipo su Totti, addirittura conuna doppietta contro il Lecce; o Riccardo Montolivo, sul cui passo lento si è spesso ironizzato, ma che fu il più veloce tra tutti i suoi coetanei del 1985 a finire su un tabellino di serie A, nella stessa porta di Traoré.




Beautiful Dea

Con la scorpacciata all'Udinese l'Atalanta si porta a 28 gol in campionato e consolida anche il proprio status di miglior attacco: come già osservato ieri pomeriggio da Sky, prendendo in esame i dieci principali campionati europei, nelle prime nove giornate solo l'Ajax e il Manchester City hanno segnato di più (29 gol a testa, solo uno in più). E in serie A, dal 1960/61 solo una squadra è stata all'altezza delle 28 reti della banda-Gasp: il travolgente Milan degli Invincibili 1992/93 allenato da Fabio Capello, quando Van Basten somigliava più a una divinità pagana che a un calciatore e i rossoneri allentavano con facilità disarmante un 3-7 alla Fiorentina, un 5-1 al Napoli, un 5-4 al Pescara, un 5-3 alla Lazio…

Visto che nel prossimo turno l'Atalanta è ospite al San Paolo, un reperto storico del Milan 1992/93.

Bisogna invece tornare alla stagione 1959/60 per trovare chi ha fatto meglio: la Juventus di Sivori e Charles, allenata da Carlo Parola e capace di 29 gol nelle prime nove giornate (a fine stagione saranno 92). Una squadra leggendaria con cui l'Atalanta condivide un altro record: sono le uniche due squadre di serie A degli ultimi sessant'anni ad aver fatto almeno due gol in ognuna delle prime nove giornate di campionato. Quella Juve rallentò alla decima, perdendo 2-1 a Napoli nel giorno dell'inaugurazione del nuovissimo stadio San Paolo, proprio il campo dove mercoledì sera la Dea è chiamata a prolungare il suo stato di grazia.

Una ciliegia tira l'altra: occhio alle eccellenti statistiche da rigorista del colombiano Luis Muriel, che con i due gol di ieri è giunto a 9 reti su 9 dal dischetto in serie A. Occhio perché al prossimo centro raggiungerà il club esclusivo dei soli quattro giocatori che hanno tirato almeno 10 rigori in Serie A segnandoli tutti: Adelio Moro (10/10), Eder (10/10), Gaetano D'Agostino (10/10) e il sorprendente David Suazo, accreditato di un 14/14 molto difficile da eguagliare. Ma per quest'Atalanta niente sembra impossibile.




Thiago in tutte le lingue del mondo

Un colombiano, un ivoriano e un macedone al servizio di un brasiliano naturalizzato italiano: il nuovo Genoa di Thiago Motta sembra proprio un felicissimo blockbuster internazionale. Il record è noto da diverse ore e fa già bella mostranella biografia di Wikipedia, ma non smette di strabiliarci: al suo esordio da professionista, Motta è diventato il primo allenatore a veder andare in goltutti e tre i giocatori entrati dalla panchina (Agudelo, Kouamé e Pandev) nella storia della serie A. O meglio, dal 1995/96, cioè da quando è consentito sostituire tre giocatori in una partita. Di fronte all'eccezionalità di una prima volta non possiamo che toglierci il cappello, ricordando che tante volte si era arrivati a un massimo di due “riserve” in gol (l'ultima nel turno precedente, quando De Zerbi aveva tentato la rimonta sull'Inter pescando dalla panchinai gol di Djuricic e Boga). Il caso più famoso è certamente Juventus-Roma 2-2, partita-scudetto del campionato 2000/01, quando Capello agguantò il pari grazie ai gol di Nakata e Montella, entrati a metà secondo tempo.

Una Fiorentina per sette

A Vincenzo Montella lo0-0 della sua Fiorentina contro la Juventus dello scorso 14 settembre deve essere piaciuto talmente tanto che contro la Lazio ha schierato per la settima volta di fila il medesimo undici titolare: Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert, Chiesa, Ribery. Dal 1994/95 solo un allenatore è riuscito a fare meglio: curiosamente il suo avversario di ieri, Simone Inzaghi, che dal 14 ottobre al 10 dicembre 2017 propose otto Lazio consecutive in fotocopia (Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto, Immobile). Ora però, proprio a un passo dal record, per Montella si fa durissima, non solo per il turno infrasettimanale che potrebbe obbligarlo a un minimo di turnover, ma anche a causa dell'infortunio muscolare di Caceres e della possibile squalifica di Ribery. Vincenzino, riprovaci!

La serie della Fiorentina di Montella è iniziata contro la Juventus proprio come la serie della Lazio di Simone Inzaghi, che prese il via da questa storica vittoria per 2-1 allo Stadium.




Con te e contro di te

E infine un Fatto Strano interattivo in cui chiediamo espressamente il vostro aiuto: sapreste dirci se esiste un altro giocatore come Yann Karamoh? Spieghiamo. Sabato pomeriggio l'attaccante del Parma ha segnato il suo secondo gol in serie A nella stessa porta (quella di San Siro sotto la Curva Nord) in cui aveva segnato il primo, in un Inter-Bologna 2-1 del 12 febbraio 2018.

E dunque sì, Karamoh ha segnato finora due gol in serie A: uno CON l'Inter, uno CONTRO l'Inter, nella stessa porta! Sappiamo per certo che è un unicum nell'ultra-secolare storia nerazzurra, ma ci aiutereste a scovare qualcuno capace di fare altrettanto con altre squadre? Dopo lunghe e perigliose ricerche, noi non ne abbiamo trovato nessuno.




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