A cinque minuti dal novantesimo, l’Atalanta era ancora ferma sul 2-2 contro l’Empoli in casa.Una partita che si era rivelata più dura del previsto, la stanchezza che prende le gambe dopo i tanti impegni e un avversario terribilmente organizzato in fase difensiva. Insomma: la classica partita di Serie A in cui le pretendenti allo Scudetto cadono, o rallentano. L’Empoli è tutto chiuso attorno all’area, quando Charles De Ketelaere riceve un passaggio nel mezzo spazio di destra: una zona da cui sa essere molto pericoloso. Quando accelera, però, non sembra farlo con troppa convinzione. È per il suo stile di corsa sempre un po’ compassato, che lo fa apparire più innocuo di quanto non sia in realtà. Sembra quasi fare fatica a coordinare il suo corpo lungo per calciare la palla, e quando lo fa sembra un colpo improvviso; è un tiro non particolarmente forte, non particolarmente angolato, ma è il gol del 3-2 con cui l’Atalanta riesce a prolungare la propria striscia di vittorie consecutive in Serie A a 11.
In quella partita CDK aveva già segnato con un colpo di testa in area di rigore ma è questo secondo gol forse che sintetizza i suoi ulteriori miglioramenti di questa stagione. Se nella scorsa si era liberato della tensione del suo primo anno in Italia, diventando via via sempre più influente nell’Atalanta, oggi è uno dei giocatori del campionato che sposta di più i punteggi e la classifica. Era arrivato come un attaccante sofisticato, con un gioco pieno di dettagli, la cui eccezionalità andava ricercata nelle pieghe del gioco; oggi è diventato decisivo davanti alla porta. Per capirci: De Ketelaere aveva chiuso la scorsa stagione con 10 gol 12 assist in tutte le competizioni: numeri notevoli, ma in questa è già a 8 gol e 9 assist. Numeri migliorati anche perché gioca più spesso a destra, dove arriva a concludere più facilmente. È un ruolo più simile a quello che ricopriva al Milan - sebbene in un sistema del tutto diverso, e che lo scorso anno non sembrava ancora abbastanza maturo mentalmente per ricoprire.
Con lui a destra, però, l'Atalanta ha di nuovo un modo di attaccare bilanciato tra le due fasce, dopo un paio d'anni di dittatura della fascia sinistra, là dove agivano Koopmeiners e Lookman.
Rispetto allo scorso anno De Ketelaere gioca meno da punta. Tocca meno palle in area e ha meno occasioni a disposizione, ma le converte con un'efficienza decisamente superiore. È uno dei calciatori più in overperformance in Europa nel 2024. Di converso è aumentato il suo peso complessivo sul gioco; tocca più palloni.
Tutti i giocatori della “Dea” sono importanti per far funzionare il sistema di Gasperini, ma pochi giocatori sono importanti quanto Charles De Ketelaere.