Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
In quale squadra italiana potrebbe andare De Rossi
24 giu 2019
24 giu 2019
Abbiamo calcolato le percentuali.
Dark mode
(ON)

Non sembra poter mai finire, l’angoscia dei romanisti in quest’estate di cattive notizie. Il prolungamento infinito di una stagione, quella 2018/19, che ha fatto tornare il progetto Roma indietro di sei anni. Proviamo a ripercorrere brevemente le tappe di questa via crucis:

8 dicembre: Cagliari-Roma 2-2, col Cagliari che pareggia nei minuti di recupero con Sau mentre è in 9 uomini.

27 gennaio: La Roma si fa rimontare da 3-0 a 3-3 contro l’Atalanta a Bergamo. Un pareggio che si rivelerà fatale per la qualificazione in Champions.

30 gennaio: Tre giorni dopo becca 7 gol in casa della Fiorentina, con l’umiliazione della ricorrenza mistica del 7-1.

7 marzo: Dopo l’eliminazione in Champions League per mano del Porto, con un rigore assegnato col VAR nei tempi supplementari, Eusebio Di Francesco viene esonerato.

30 marzo: Monchi dà le dimissioni, a sancire un estate di calciomercato disastrosa, il cui simbolo è l’acquisto di Javier Pastore - che è il secondo giocatore più pagato della rosa della Roma.

14 maggio: Con un tweet la società annuncia l’addio di Daniele De Rossi, che in conferenza dichiara che è stata la Roma a non volergli rinnovare il contratto nonostante la sua disponibilità.

17 giugno: Francesco Totti, con una poco ortodossa conferenza-evento al Coni, dà il suo addio alla Roma anche da dirigente, due anni dopo averlo fatto da calciatore.

22 giugno: La Roma è ancora senza DS, dopo aver mandato via Ricky Massara (nel frattempo accasatosi al Milan). La società aveva scelto Petrachi, che però ha un contratto col Torino e non riesce a liberarsi. Per questo pare che la Roma stia dando al Torino il promettente giovane Freddi Greco.

23 giugno: Gianluca Di Marzio scrive che De Rossi non andrà a giocare all’estero - come si era pensato prospettando mete esotiche (Boca) e altre redditizie (Los Angeles) -ma rimarrà a giocare in Serie A. Un’altra brutta notizia per i tifosi della Roma, che dovranno sopportare l’immagine di De Rossi con un’altra maglia italiana; il peso di doverci giocare contro, vederlo esultare con altri colori, sotto i settori di altri tifosi.

Ma dove andrà a giocare De Rossi? Di Marzio ha detto che ci sono due o tre squadre interessate che avrebbero fatto un’offerta a De Rossi. In questo pezzo abbiamo provato a calcolare una percentuale di probabilità di arrivo di DDR in queste squadre.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Foto di Filippo Monteforte / Getty Images.

Juventus - 5%

De Rossi ha detto di sentirsi ancora una calciatore, e d'altronde è reduce da una stagione in cui, per quanto incerottato e spesso non disponibile, lo ha dimostrato sul campo con prestazioni di livello. Anche non allenandosi quasi mai durante la settimana, De Rossi era sempre fra i migliori in partita. Eppure risulta difficile immaginarlo nella Juventus di Sarri, sia per il livello ormai alieno che la squadra sta raggiungendo per il contesto della Serie A, sia per le peculiari caratteristiche che il playmaker deve avere nelle squadre di Sarri. Un giocatore che tocca tanti palloni, dinamico negli smarcamenti e che gioca sempre per facilitare il gioco. De Rossi ha avuto in carriera un’interpretazione più istintiva e verticale del ruolo, e non pare avere più l’età per sostenere tutti gli smarcamenti.

Parma 2%

Sinceramente non vedo neanche una ragione, se non andare in una squadra in cui può tornare a fare i lancetti lunghi dietro la difesa per Gervinho.

Lazio - 0%

Del resto il mondo rischia di finire nel 2050 e tutti i racconti biblici ci spiegano che prima dell'apocalisse le persone smettono di essere quello che sono e il mondo comincia ad andare al contrario. Daniele De Rossi alla Lazio - come lo scioglimento dei ghiacciai, la deforestazione, la riduzione della bio-diversità - sarebbe un altro segno inequivocabile della fine del mondo. I tifosi della Lazio suggeriscono l’ipotesi, trollando. Provate a immaginare De Rossi con la maglia della Lazio, provate a formare questa immagine nella vostra testa. È come una croce rovesciata, come i nazisti che vincono la guerra. Una negazione assoluta.

Verona - 2%

De Rossi col sistema di marcature a uomo di Juric, in una squadra che è tra le principali candidate a retrocedere il prossimo anno?


Sassuolo - 10%

Visto che De Rossi ha esplicitamente dichiarato di voler diventare un allenatore, e di voler studiare per diventarlo, quale miglior scuola a disposizione del tecnico con le idee più originali e radicali in Serie A oggi? Magari può passare un anno con De Zerbi per imparare la fase offensiva, mentre il prossimo potrebbe andare da Semplici a imparare quella difensiva.

Brescia - 3%

Come Guardiola e Baggio a fine carriera.

Milan - 30%

Alcune fonti sostengono che il Milan sia una delle mete più verosimili di Daniele De Rossi, uno dei club che avrebbe fatto una proposta concreta al giocatore. Ci sono del resto diversi indizi che suggeriscono questa idea: la presenza di Ricky Massara, l’unico - a quanto pare - che alla Roma aveva spinto per un suo rinnovo, con cui l’agente di De Rossi (Sergio Berti) avrebbe un ottimo rapporto. La presenza di Marco Giampaolo, che qualche settimana fa aveva rivelato che De Rossi lo aveva chiamato per lavorare con lui. Anche tatticamente De Rossi avrebbe un suo senso nel sistema di Giampaolo, che vuole una squadra corta e compatta che permetterebbe a De Rossi di non esaurirsi su distanze troppo grandi. Anche in termini di progetto la scelta avrebbe senso, visto che il Milan è sembrato mancare di leader carismatici in grado di trainare l’ossatura di giovani (i rossoneri sono tra le squadre con l’età media più bassa della Serie A).

C’è un’altra cosa. Andando al Milan De Rossi ripercorrerebbe le orme di fine carriera di Agostino Di Bartolomei, altro storico capitano della Roma che si era lasciato amaramente dai colori giallorossi. Di Bartolomei era stato portato al Milan da Liedholm, per aiutarlo ad applicare il suo sistema di gioco basato sul possesso palla. Di Bartolomei è rimasto in rossonero per tre stagioni, rendendosi protagonista anche di una specie di rissa con Graziani al primo incontro contro la Roma.

Siamo pronti a vedere De Rossi litigare con Pellegrini il prossimo anno in Milan-Roma?


Fiorentina - 35%

Con Montella in panchina e Pradè DS, la Fiorentina sembra la Roma del 2011 e De Rossi potrebbe andare quindi per sentirsi giovane, in una squadra piena di suoi amici.

Altri motivi per andare a Firenze: è vicinissima a Roma (da Corso Vittorio Emanuele, dove abita De Rossi, in taxi+treno sono un paio d’ore); non sarebbe una concorrente diretta della Roma in campionato; ma non sarebbe neanche una squadra in cui rischia di retrocedere e sporcare la sua reputazione.

Napoli - 1%

De Rossi è uno dei più forti simboli di romanità oggi, e sarebbe certo paradossale vederlo diventare il simbolo di una delle città più identitarie d’Italia come Napoli. La rivalità tra le tifoserie di Roma e Napoli, fra le più aspre in Italia oggi, rende questa ipotesi ancora più estrema. De Laurentiis ha già gentilmente mandato via Marek Hamsik, dimostrando di non essere particolarmente geloso delle proprie bandiere, perché dovrebbe prendersi quelle degli altri.

Certo, a Napoli si sta benissimo. È una città in cui oggi si vive meglio rispetto a Roma, si mangia alla grande e se ci finivano a svernare gli artisti maledetti dell’800 ci sarà una ragione. De Rossi come Leopardi.

Lecce - 10%

Lu sole, lu mare e lu ientu potrebbero essere ragioni più che sufficienti per trasferirsi in Salento, in più in una delle città dal patrimonio artistico e architettonico tra i più sottovalutati in Italia (e sappiamo che, da quel punto di vista, DDR ha il palato fino). A Lecce peraltro troverebbe l’unico giocatore che è riuscito a metterlo in panchina in carriera: Panagiotis Tachtsidis. De Rossi potrebbe provare a prendersi la vendetta sul vecchio pupillo del Boemo.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Torino - 8%

Rincon-Meité-De Rossi: come vi suona questo centrocampo per il Torino di Mazzarri che il prossimo anno proverà il suo centesimo assalto alla qualificazione europea? Col sistema reattivo e prudente del profeta di San Vincenzo De Rossi potrebbe incidere con la raffinatezza delle sue letture difensive, adeguatamente protetto dal sistema; in più il suo gioco lungo potrebbe essere valorizzato nel gioco di transizioni lunghe del Torino e per armare i pentatleti che Mazzarri mette solitamente sugli esterni.

Atalanta - 2%

Motivi per andare: la Champions.

Motivi per non andare: il sistema di marcature a uomo di Gasperini, a meno che non trapiantino a De Rossi i polmoni di Freuler; Bergamo è lontanissima da Roma, geograficamente e culturalmente. (A Roma si vocifera anche che la testa di De Rossi sia saltata proprio per accontentare Gasperini, in quei giorni vicino alla panchina giallorossa).


Sampdoria - 30%

Massimo Ferrero, detto “Er Viperetta”, nella sua carriera è stato già capace di comprare Samuel Eto’o, in uno dei colpi di calciomercato più random degli ultimi anni, perché non dovrebbe voler portare alla Samp “Er core de Roma” Daniele De Rossi. Anzi, ha già detto esplicitamente di voler portare sia Totti che De Rossi alla Sampdoria.

Le due bandiere della Roma si ricongiungerebbero quindi sotto la Lanterna e la Sampdoria diventerebbe quindi la versione nostalgica e sentimentale della Roma. Chissà, potrebbe nascere un gemellaggio tra le due tifoserie. Magari potrebbe anche essere una mossa strategica maliziosa di Ferrero, che ha più volte dichiarato di voler comprare la Roma in futuro: portare Totti e De Rossi nel suo club nel momento in cui la Roma li ha scaricati sarebbe una mossa politica populista ma con una furbizia tutta italiana.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Foto di Mario Carlini / Getty Images.

SPAL - 5%

C’è questo piccolo problema della maglia biancoceleste, ma il 3-5-2 è un sistema in cui De Rossi ha dimostrato di trovarsi a suo agio.

Genoa - 10%

Questo fatto di essere il club più antico d’Italia, oltre che tra i più titolati, continua ad esercitare un certo fascino. Fra le immagini di De Rossi con un’altra maglia forse quella con la maglia rossoblù è quella meno stonata, quella quasi affascinante. In più c’è Aurelio Andreazzoli, amico suo.


Bologna - 15%

Da quando è arrivato al Bologna Walter Sabatini ha la media di un acquisto al giorno. Ma intorno all’ossatura di giovani servirebbe un leader carismatico a guidare la rinascita dei rossoblù. De Rossi potrebbe essere il volto di questa ambizione. Del resto Mihajlovic lo aveva già chiamato un mesetto fa con parole dolcissime: «Un grande giocatore e soprattutto un grande uomo. Se vuole iniziare ad allenare, lo prendo volentieri con me».

Inter - 25%

È un’ipotesi di cui si parla poco nonostante sia per molti versi logica. De Rossi ha sempre parlato di Conte come l’allenatore che gli ha cambiato la carriera. Le sue dichiarazioni su Conte vanno oltre la semplice ammirazione e riguardano sia la componente mentale che quella tecnica: «Conte mi ha folgorato. Io amo le persone dirette, amo chi dice la verità. Tatticamente è un mostro, è un animale da campo. Non è facile essere un suo giocatore, ma è bello esserlo».

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Foto di Gabriele Maltinti / Getty Images.

All’Inter De Rossi potrebbe giocare quelle 10-15-20 partite che la Roma non gli ha potuto garantire e che lui pensa di poter fare ad alti livelli. Le potrebbe giocare anche in un sistema che conosce alla perfezione, e in cui ha già espresso alcune delle sue migliori prestazioni. Certo, ci sarebbe questo problemino che l’Inter è una delle squadre con cui i tifosi della Roma hanno la maggiore rivalità. Sarebbe poi piuttosto beffardo se De Rossi andasse a giocare agli ordini proprio del tecnico che la Roma voleva e che non ha potuto permettersi. De Rossi è davvero pronto per dare questo dolore ai suoi tifosi?




Roma - 15%

In questa Serie A che sembra sceneggiata da HBO, ci dovrà pur essere una storia con un lieto fine hollywoodiano in questa catastrofica stagione della Roma. Le storie hanno bisogno d'equilibrio emotivo: non può essere tutto cupo e cinico. Perché si consumi questo ritorno strappalarime bisogna che tutti rinuncino al proprio orgoglio. De Rossi che ritiene di essere stato trattato ingiustamente; la Roma che forse dovrebbe tenere il punto per non apparire ancora più confusa.

Nel momento, inatteso, dell'addio i tifosi della Roma si erano resi conto di non aver amato De Rossi quanto meritava. Una sua stagione postuma permetterebbe ai tifosi di tributargli un abbraccio lungo un anno, e a De Rossi di congedarsi nel modo più emotivo possibile.


Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura