Dato che questa potrebbe essere l’ultima puntata del mio diario - spero proprio che non lo sia, ma è una possibilità - lasciatemi essere più sincero del solito. Più diaristico del solito. Forse non potrei fare altrimenti, dato che in questi giorni non riesco a non pensare a questioni, diciamo così, di contesto, che però in modo neanche troppo sottile si collegano alla Nazionale italiana e a questo Europeo. Noi tifiamo l’Italia, la rappresentativa del posto in cui (per la maggior parte) siamo nati e in cui (per la maggior parte) abitiamo. Una squadra composta da italiani. Ma più ci penso più non sono sicuro di cosa sia l’Italia e di cosa siano gli italiani.
L’Italia è quel Paese in cui anni e anni di razzismo sempre più normalizzato e istituzionalizzato, hanno portato, pochi giorni fa, un italiano che più italiano non si potrebbe, un lavoratore, un contadino, ad abbandonare un suo dipendente senza diritti, straniero, mezzo morto, con un braccio strappato da un macchinario, anziché fare il possibile per salvarlo. Perché non era mica una vera persona, anche se aveva una moglie, erano solo schiavi, meno che umani. La nostra presidentessa del consiglio ha commentato dicendo che queste non sono cose da italiani, cioè da italiani veri, istituzionalizzando una nuova sotto-categoria da discriminare, da odiare, gli italiani che non si comportano da italiani. Forse è più da italiani fare accordi con torturatori e assassini, e ostacolare chi soccorre migranti in mare, chissà.
Purtroppo, quando tifiamo Italia, tifiamo questo Paese qua, non uno ideale. Tre anni fa, prima dell’Europeo che poi abbiamo vinto, si era tolto vita un ragazzo adottato, Seid Visin, di cui i giornali avevano parlato perché aveva giocato nelle giovanili del Milan con Donnarumma. Nella sua lettera diceva che l’Italia negli ultimi anni era peggiorata, era diventata più razzista. Tre anni dopo, come siamo messi? Quell’Europeo l’Italia avrebbe dovuto giocarlo con il lutto al braccio per Seid Visin; contro la Croazia, stasera, dovremmo giocare con il lutto al braccio per Satnam Singh.
___STEADY_PAYWALL___