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Chi è il rapper mascherato che gioca in Premier League
28 apr 2023
Un indagine su quale calciatore si nasconde dietro la maschera di Dide.
(articolo)
7 min
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Quando nel ‘97 l’Hip Hop compie il proprio Destino e vede atterrare sul proprio pianeta MF Doom, da Londra anziché dalla Latveria, segna una svolta epocale. Il volto parzialmente coperto, su un calco della maschera che proteggeva Russell Crowe nel ruolo di Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore, contribuì a creare un’iconicità ineguagliabile per uno dei produttori più prolifici della storia del rap prima europeo e poi mondiale.

Da allora la maschera è diventata un elemento fondante della cultura rap, declinata nelle forme più varie: c’è chi usa un passamontagna, chi delle bende che coprono porzioni del volto, chi rispolvera addirittura maschere medievali, chi usa banalmente degli occhiali da sole per coprire gli occhi.

Dide, invece, ha deciso di usare una maschera floreale. È una maschera strana, in quanto informe: non ha un’apertura per la bocca, né per gli occhi, sembra non avere un verso. Ricorda, un po’, il look di Kim Kardashian sfoggiato durante un Met Gala di qualche tempo fa, un look che qualcuno ha definito fetish, che personalmente mi rimanda a quel brivido di proibito e terrore che restituiscono pellicole come Eyes Wide Shut.

Ma chi è Dide? L’interesse intorno al nuovo fenomeno del rap inglese sta proprio qui: non lo sappiamo. Due settimane fa è uscito su YouTube il video di Thrill, il terzo singolo di questo Dide, che di sé dice di essere “rapper at home, footballer on the pitch”. Per citare il commento più quotato sul social: “Everyone is talking about who it is but no one's mentioning how hard it is”.

Grazie alla sua bio e a qualche indizio sparso qua e là, infatti, la cosa che ha attirato l’attenzione più di ogni altra su Dide è la sua identità celata. Un fenomeno che anche noi in Italia conosciamo molto bene, ma che qui, in qualche modo, ha inserito una componente non indifferente: il calcio. Dide infatti ha ammesso fin da subito di avere una doppia personalità, come infatti si evince dalla già citata bio. Il gioco, dunque, è scoprire chi sia Dide.

Visto che di lavorare non avevamo voglia, abbiamo deciso di giocare anche noi. Qui una serie di ipotesi, più o meno reali, proposte da noi o riprese tra quelle proposte dal popolo del web, tra più credibili, meno credibili e onestamente incredibili (nel senso di non credibili).

Indiziato #1: Phil Jones

Grado di possibilità: 0/10

L’indiziato Phil Jones è altamente improbabile che sia Dide. Il primo commento di YouTube però recita così: “Despite his troubles off the pitch, he's definitely delivering in the studio. Very inspirational. Well done Phil Jones”. È ovviamente un meme, tra i commenti si trovano gli altri che citano personaggi come Ten Hag o Sir Alex Ferguson. Unico motivo per cui è inserito in questa lista? Un noto produttore dell’underground romano, Mr. Phil, si chiama Preston di cognome. Jones è nato a Preston. Magari il difensore dello United non è Dide, ma vuoi vedere che invece…

Indiziato #2: Harry Maguire

Grado di possibilità: -1/10

Anche qui, non so perché internet si sia fissato con giocatori bianchi del Manchester United. Ma il secondo meme per ordine di importanza è il povero Harry Maguire. Questa mattina ho visto un video di un imprenditore che multa i suoi dipendenti che sbadigliano, ecco, mi immagino così gli hater di Harry Maguire.

Indiziato #3: Harry Kane

Grado di possibilità: 1/10

Harry Kane non mi sembra molto auto-ironico, eppure su internet qualcuno gli riconosce questa qualità. C’è un passaggio in cui Dide blasta il Tottenham e il suo attaccante, per questo qualcuno ha pensato che potrebbe essere un complicato gioco di leve e specchi, una barra messa lì per sviare i sospetti di quello che è invece proprio il vero nome dietro a Dide. In ogni caso non sembra una possibilità molto credibile, ma tranquilli: ci stiamo solo riscaldando, sappiate che non ci crediamo neanche noi.

Anche questo tweet del 2010 può essere un indizio.

Indiziato #4: Zaha

Grado di possibilità: 4/10

Ecco, siamo arrivati al grosso elefante nella stanza: di Dide non vediamo la faccia, vero, ma intravediamo delle parti del corpo, tra cui le braccia. Ecco, queste parti del corpo ci rivelano un elemento abbastanza importante per arrivare a capire chi sia Dide: è chiaramente nero. Per questo i primi tre indiziati ci sentiamo di escluderli. Tra le caratteristiche che Dide dice di avere, ce ne sono alcune che riguardano la sua velocità in campo, il che ha fatto pensare che fosse un’ala. Ala, di Londra, in molti hanno pensato a Zaha. Non ci sono altri elementi in grado di matchare questa identità.

Indiziato #5: Alex Iwobi

Grado di possibilità: 3/10

Siamo nell’epoca dei nepo-baby, per cui anche in questa rassegna non poteva mancare un “figlio di famosi”. Allora ecco Alex Iwobi, che in realtà non è figlio di nessuno, ma è nipote di Jay-Jay Okocha. L’unica cosa che potrebbe legarlo alla persona di Dide, però, è una breve parentesi all’Arsenal. Iwobi infatti ora gioca nell’Everton, Dide sembra davvero troppo legato a Londra per giocare poi a Liverpool. Però l’idea che il rapper sia anche legato a una leggenda del calcio, sicuramente è stuzzicante. Anche perché Dide sostiene che la sua squadra vince sempre. L’Everton ha vinto sei partite su trentatre, non proprio “sempre”.

Indiziato #6: Bukayo Saka

Grado di possibilità: 5/10

Come ogni rapper che si rispetti, Dide flexa i soldi. A un certo punto recita la frase “make 7 figures”, che letteralmente vuol dire raggiungere sette cifre, quindi il milione. C’è qualcuno però che sostiene che i riferimenti possano essere due: il primo un riferimento al suo salario, 70mila sterline a settimana (che effettivamente sono circa 3.5 milioni di sterline l’anno), l’altro il suo numero di maglia, il numero 7. In ogni caso tutti questi numeri potrebbero far pensare a Bukayo Saka. Sarebbe bello se uno dei più promettenti talenti del calcio inglese fosse anche lo stesso nel rap.

Indiziato #7: Reiss Nelson

Grado di possibilità 5/10

Inizia la sfilza di giocatori dell’Arsenal. Qui non c’è molto da dire, ma come per ogni indagine che si rispetti, bisogna anche ascoltare le persone informate sui fatti. Questo utente Twitter lo sembra, ergo lascio parlare lui.

Indiziato #7: Eddi Nketiah

Grado di possibilità: 7/10

“New thrill kickin' Back line sippin' Switch sides swiftly, then I'm onside chippin' Catch me online 'cause my team stay winning”. Finalmente si entra nella parte succosa dell’indagine. L’analisi del testo del rap è la base del rap 2.0, siti come Genius sono la versione aggiornata dei forum, dove personalità incontrastate di internet si chiudono e litigano sul reale significato delle barre. Tipo, cosa intendeva qui Dide? C’è chi sostiene che sia l’esatta descrizione del gol di Nketiah contro il Chelsea.

Per lungo tempo Nketiah è stato il principale indiziato: l’Arsenal stava andando alla grande, legittimo dire che la sua squadra “vince sempre”. Quando Dide dice che ogni partita deve essere una finale sembra il linguaggio (oltre che di tutti i calciatori e allenatori del mondo) di Arteta e Odegaard, rispettivamente allenatore e capitano dell’Arsenal che sembra(va) vicinissimo a vincere la prima Premier League dopo anni.

Poi, però, è arrivata la prova definitiva, e anche l’opzione Nketiah è sembrata demodé, un indizio vero, nel senso di reale, concreto, che toglie un po' di magia a questa ricerca.

Indiziato #8: Sheyi Ojo

Grado di possibilità: 9/10

Non esistono calciatori umili. Pensate a un calciatore di Championship che si dichiara come un calciatore di Premier (ha giocato per un po’ nel Liverpool), che dice di vincere sempre (gioca nella squadra 20esima nella serie B). Ecco, quello potrebbe essere Sheyi Ojo, al Liverpool nella stagione 2016-2017, oggi al Cardiff. Forse qualche cosa dello stile di gioco rispecchia Ojo, ma la realtà è che a tradirlo sembrerebbe principalmente un tatuaggio.

Se devo essere sincero, ci sono elementi del tatuaggio che paiono differire, eppure ormai le indagini sembrano convergere tutte su di lui come calciatore dietro Dide. In attesa di scoprire il suo volto,

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