
Certo deve essere scioccante, per alcuni, guardare la foto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, canuto e con un un sorriso sempre un po’ ironico, insieme a una ragazza dalla pelle scura e i capelli fucsia, e pensare: questi due sono entrambi italiani. La ragazza è Zaynab Dosso, nata in Costa d’Avorio e arrivata in Italia a nove anni per raggiungere i genitori, ha avuto la cittadinanza nel 2016 ed è arrivata terza nei 100 metri piani, agli ultimi Europei di atletica leggera.
L’Italia ha concluso con 24 medaglie (di cui 11 ori) e le foto degli atleti in pettorina azzurra, tutti giovani e sorridenti, hanno riempito i nostri social per tutto il weekend e oltre. Tutti diversi, questi italiani, alcuni più diversi degli altri oppure, come direbbe un neo-parlamentare europeo, statisticamente non normali. Certo c’è chi non ci avrà fatto nemmeno caso, chi vive già in quell’Italia, ma non è difficile immaginare a quante persone abbiano dato fastidio i successi di questi giorni.
Per quelle persone, appunto, bastano le foto. Io, invece, vorrei rivolgermi a chi di fronte al sorriso di Simonelli, che telefona ai nonni in Swhaili, o a quello che arriva fino alle gengive di un disidratato Yeman Crippa, o di fronte ai capelli di Dosso, appunto, non prova disappunto ma, anzi, ci vede un’altra normalità.
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