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Guida agli Europei femminili 2025
01 lug 2025
Come arriva l'Italia, quali sono le favorite, le giocatrici da seguire e molto altro ancora.
(articolo)
23 min
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IMAGO / Colorsport
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Domani cominciano gli Europei femminili. L'obiettivo, da qui al 27 luglio, quando si giocherà la finale al Jakob-Park di Basilea, è scoprire qual è la migliore Nazionale femminile d'Europa, titolo che al momento è in mano all'Inghilterra.

A pochi giorni dall’inizio della manifestazione sono stati già venduti oltre mezzo milione di biglietti e 190 paesi si sono assicurati i diritti per trasmettere le 31 partite in diretta, con una stima di mezzo miliardo di telespettatori. Cresciuti, rispetto all'ultima edizione anche i premi totali (passati da 16 a 41 milioni di euro), con un massimo di 5 milioni (più del doppio rispetto a tre anni fa) per la Nazionale vincitrice.

Sarà un torneo molto attento alla sua sostenibilità ambientale. La programmazione delle partite è stata studiata per limitare gli spostamenti delle squadre, favorendo il recupero delle giocatrici e riducendo l’impatto ambientale. Negli stadi non sarà presente la plastica monouso e avverrà una donazione del cibo avanzato durante le gare, oltre all’utilizzo dell’energia rinnovabile e di acque grigie per limitare i consumi.

I GIRONI
Ma passiamo al campo. Le sedici squadre qualificate sono state divise in quattro gironi, di cui passeranno ai quarti di finale le prime due classificate.

Il gruppo A è sulla carta quello più equilibrato, con la Norvegia in leggero vantaggio sulle altre tre Nazionali (cioè Svizzera, Islanda e Finlandia) per conquistare uno dei due pass per la fase ad eliminazione diretta. Le norvegesi infatti possono contare su giocatrici di prima fascia come Caroline Graham Hansen, ala del Barcellona, e Ada Hegerberg, punta dell’Olympique Lione. La coesione tra le stelle della squadra sarà la chiave per evitare quanto accaduto nel 2022, quando la Norvegia uscì contro ogni aspettativa già nella fase a gironi. Le padrone di casa della Svizzera potranno contare su un gruppo di talenti emergenti, tra cui Sydney Schertenleib e Iman Beney, neoacquisto del Manchester City, ma a pochi giorni dall’inizio della manifestazione ha perso una delle sue giocatrici più rappresentative, Ramona Bachmann, per la rottura del legamento crociato anteriore.

L'Italia è stata sorteggiata nel gruppo B insieme alle campionesse del mondo in carica della Spagna, e due possibili outsider, Belgio e Portogallo. Sarà fondamentale l’esordio del 3 luglio contro il Belgio per poter partire con il piede giusto ed evitare lo spettro dell’eliminazione ai gironi come nelle ultime due edizioni.

Nel gruppo C le favorite alla partenza sono Germania e Svezia, forti candidate anche per la vittoria finale, ma non bisogna sottovalutare Danimarca e Polonia. Finalista nell’edizione del 2017, la Danimarca fonda il suo gruppo storico sulle giocatrici che persero la partita decisiva contro l’Olanda otto anni fa, tra cui Nadia Nadim, Pernille Harder e Sanne Troelsgaard, attuale centrocampista della Roma. Chissà magari sarà anche la volta buona per l'esplosione di almeno una delle giocatrici che fanno parte della "nuova" generazione di calciatrici danesi, la maggior parte nata tra il 1999 e il 2003, che giocano stabilmente fuori dai confini nazionali e possono creare la base per un futuro di alto livello.

Infine nel gruppo D il Galles dovrebbe essere la vittima sacrificale di Francia, Inghilterra e Olanda che si dovranno contendere i due posti per la fase finale.

COME ARRIVA L'ITALIA
«Non è calcio femminile, è calcio» con queste parole Andrea Soncin aveva aperto l’intervista post-partita dopo la vittoria contro la Svizzera nel dicembre 2023, pochi mesi dopo la sua nomina da commissario tecnico della Nazionale. Dopo una carriera da attaccante, con oltre 500 partite e 150 reti tra i professionisti, e un’esperienza sulla panchina del Venezia da allenatore ad interim, Soncin ha accettato l’incarico di CT in un periodo piuttosto complesso per l'Italia.

Soncin è infatti arrivato dopo due cocenti delusioni che hanno un po' spento l'entusiasmo sportivo e mediatico creato dal Mondiale del 2019: l’uscita ai gironi agli Europei del 2022 e quella ai Mondiali dell’estate successiva. Questi due fallimenti avevano segnato la fine del ciclo di Milena Bertolini, in carica dal 2017.

Nell’estate del 2023, Soncin ha trovato insomma una squadra sfiduciata e con un gioco da ricostruire. «Mi sono prefissato l’obiettivo di mettere la persona al centro, non solo le atlete», ha detto Soncin poco dopo essere arrivato «Un percorso, questo, condiviso anche con lo staff. Conoscere a fondo le ragazze significa scoprirne i desideri, le ambizioni, le paure, creare un ambiente ideale in cui la gente si sente libera di esprimersi, senza avere paura del giudizio. Con le ragazze la gestione dell’errore è un aspetto molto importante, perché spesso si colpevolizzano tanto: per questo, ci siamo concentrati sul dare valore alla soluzione e non all’errore».

Il cambio di guida tecnica ha rigenerato le azzurre, che hanno iniziato ad acquisire la consapevolezza di potersela giocare con le migliori Nazionali d'Europa. Poco più di un mese dal suo arrivo l’Italia ha vinto contro la Spagna campione del mondo, con il risultato di 2-3. Il trend positivo è rimasto anche per tutto il 2024, che poi è ciò che ha permesso all'Italia di qualificarsi a questi Europei. Il risultato è stato per molti versi strabiliante: la Nazionale di Soncin ha conquistato la qualificazione da prima in un girone complicatissimo, con Olanda, Norvegia e Finlandia - quest'ultima battuta nella gara decisiva per 4-0 allo stadio Druso di Bolzano.

COME GIOCA
La volontà di giocare alla pari con le migliori Nazionali d'Europa si basa su un’attenta organizzazione tattica, che ha caratterizzato il biennio di Soncin. L'allenatore lombardo ha alternato magistralmente diversi sistemi di gioco per schierare le migliori giocatrici a disposizione, oltre a curare molto la preparazione delle singole partite.

Nelle ultime due sfide di Nations League l’Italia ha affrontato la Svezia in casa con un 4-3-3, mentre in Galles ha optato per il 3-4-3. Esemplificativa è stata la sfida contro la Danimarca di aprile, vinta con tre reti a zero in trasferta. In fase di possesso l'Italia costruiva con il 4+1, mentre in fase di non possesso difendeva con il 5-4-1. I quinti lavoravano in maniera asimmetrica in possesso: a destra Di Guglielmo rimaneva bassa e Cantore, esterno destro, occupava l’ampiezza, mentre a sinistra si allargava il braccetto, Boattin, e si alzava sull’ultima linea il quinto, Serturini. L’obiettivo era quello di dilatare la prima linea di pressione danese e creare superiorità numerica e posizionale con le cinque giocatrici alte.

Più che il sistema, comunque, sono importanti le relazioni che si instaurano tra le giocatrici. In questo senso, un’arma determinante per le azzurre all’Europeo sarà la capacità di combinare tra le linee per sopperire al divario di fisicità e atletismo con le principali Nazionali europee. È accaduto, per esempio, nella rete del momentaneo 0-1 in Danimarca di Caruso, sviluppata attraverso un uno-due al limite dell’area con Giugliano.

La capacità di adattarsi al piano strategico e di mettersi a disposizione della squadra, senza individualismi, è stata spinta dall’atteggiamento positivo che ha avuto il gruppo, o almeno questo ha detto Soncin. «È un qualcosa di unico, impareggiabile, ogni raduno c’è un continuo scambio di emozioni: nelle ragazze ho trovato grandissima disponibilità, molta attenzione nel volere risposte e spiegazioni, a cui segue una massima applicazione per fare quello che si chiede loro».

Mercoledì scorso Soncin ha diramato la lista delle 23 convocate, a cui sono state aggiunte quattro riserve (Gilardi, Bergamaschi, Galli e Rosucci) che possono subentrare nella lista per l’Europeo in caso di infortunio o malattia di una compagna entro la mezzanotte del giorno precedente alla prima partita.

Tra le assenze di maggior rilievo c'è quella di Valentina Giacinti, attaccante della Roma. Al suo posto, lo staff tecnico azzurro ha deciso di puntare su Cristiana Girelli, numero dieci dell’Italia e della Juventus, Michela Cambiaghi, passata in estate dall’Inter alla Juventus, e Martina Piemonte, punta strutturata che può risultare decisiva sui calci piazzati e da subentrante. A guidare l’attacco sarà però Sofia Cantore, recentemente acquistata dagli Washington Spirit e diventata la prima giocatrice italiana a firmare per un club di NWSL, la prima divisione americana.

Le giovani talenti da seguire, invece, sono Chiara Beccari, Emma Severini ed Eva Schatzer, tutte e tre Under 23. Le ultime due si contenderanno una maglia da titolare con Giada Greggi ed Eleonora Goldoni per affiancare Arianna Caruso e Manuela Giugliano in mezzo al campo.

In base al sistema di gioco scelto, Soncin ha diverse alternative sulle corsie: Barbara Bonansea ed Annamaria Serturini possono giocare sia da esterno alto che da quinto con compiti offensivi, mentre Lisa Boattin, Lucia Di Guglielmo ed Elisabetta Oliviero serviranno nelle partite più difensive. Le quattro difensore centrali convocate sono Martina Lenzini, Elena Linari, Julie Piga e Cecilia Salvai, mentre in porta Laura Giuliani, portiera del Milan, dovrebbe partire favorita su Francesca Durante e Rachele Baldi.

Il risultato migliore dell’Italia all’Europeo è il secondo posto nelle edizioni del 1993 e del 1997. Un altro calcio, sicuramente, ma le azzurre non devono porsi limiti. «Vogliamo essere protagoniste, dove arriveremo non lo so, ma sicuramente potremo giocarcela e battere tutte le avversarie».

LE AVVERSARIE DELL’ITALIA
Sul suo cammino europeo l’Italia dovrà affrontare Belgio, Portogallo e Spagna. Le tre avversarie delle azzurre si sono affrontate nel Gruppo 3 di Nations League (insieme all’Inghilterra) che ha delineato un quadro di forze chiaro. La Spagna, dominatrice del girone con cinque vittorie in sei gare, è ovviamente la favorita, mentre il Belgio e il Portogallo hanno terminato rispettivamente con sei e quattro punti, e nei due scontri diretti hanno ottenuto una vittoria a testa.

La prima avversaria sarà il Belgio. Nella scorsa edizione della competizione questa sfida nella terza gara dei gironi, vinta dal Belgio per 1-0, decretò la fine del deludente percorso delle azzurre al tempo allenate da Milena Bertolini. Nell’ultima amichevole disputata prima dell’Europeo, il Belgio ha mostrato grossa difficoltà contro la Francia, con cui ha perso per 5-0.

Il punto di forza del Belgio è Tessa Wullaert, esperta attaccante dell’Inter. Giocatrice tecnica e abile nel legare il gioco, viene sfruttata per attrarre i difensori e creare spazi per gli inserimenti alle sue spalle su giocate dirette. In alternativa, le giocatrici belga attaccano esternamente con palle laterali dei quinti. Inutile nascondersi: l’Italia è favorita in questa sfida e partire con tre punti nello scontro diretto potrebbe risultare decisivo per la qualificazione ai quarti di finale.

La seconda avversaria dell’Italia sarà il Portogallo. Per la Nazionale lusitana è stato un 2025 altalenante: a febbraio la vittoria contro il Belgio e il pareggio contro l’Inghilterra l'aveva portata momentaneamente in vetta al loro girone di Nations League, insieme alla Spagna, ma poi nelle successive quattro partite ha inanellato quattro sconfitte, subendo la bellezza di venti gol.

Il periodo negativo è coinciso con l’assenza di Kika Nazareth, attaccante del Barcellona. Ferma ai box dal 12 marzo per un infortunio ai legamenti della caviglia, Nazareth è stata comunque inserita nella lista delle 23 convocate. La loro presenza, come avrete capito, è fondamentale per il passaggio del turno.

Difensivamente il Portogallo rimane comunque una squadra piuttosto vulnerabile, soprattutto quando deve difendere la profondità con un baricentro alto, dopo che è stata superata la sua prima fase di pressing. L’Italia può metterlo in difficoltà con le palle laterali e i tagli alle spalle della linea, ma dovrà stare attenta alla qualità tecnica delle giocatrici offensive e alle combinazioni con inserimenti che sviluppano in zona di rifinitura.

Il grande spauracchio è ovviamente la Spagna. Finalista al Mondiale del 2023, vincitrice delle ultime edizioni di Europeo e della Nations League, l'Italia ha almeno la fortuna di affrontarla nell'ultima gara della fase a gironi. Delle 23 convocate della Spagna, dieci giocano nel Barcellona. Tra quelle che non indossano la maglia blaugrana spicca Mariona Caldentey, vincitrice della Champions League con l’Arsenal (proprio contro le sue compagne di Nazionale) ed eletta miglior giocatrice del campionato inglese. Ha fatto scalpore l’esclusione di Jenni Hermoso, storica numero dieci e coinvolta a suo discapito nello scandalo che ha travolto la Federazione spagnola dopo la finale dello scorso Mondiale.

Va detto che a meno di una settimana dall’esordio la Spagna ha perso quella che è probabilmente la sua giocatrice più forte: Aitana Bonmati. La centrocampista del Barcellona era stata esclusa dall’amichevole contro il Giappone dello scorso venerdì a causa di una febbre alta che l’aveva tenuta ferma per due giorni, e successivamente è emersa la diagnosi di meningite virale. I tempi (e le modalità) di recupero non sono state definite, come sottolineato da Montse Tomè, selezionatrice spagnola, e quindi non è chiaro se alla fine Bonmati potrà prendere parte agli Europei. «Aitana è una giocatrice molto importante e la aspetteremo fino alla fine. L’unica informazione che ho è che non conosciamo i tempi. Se dicessi qualcosa, sbaglierei perché non sono un medico».

La Spagna imposta il suo gioco di possesso sul tradizionale 4-3-3, caratterizzato da fraseggio sul corto che passa con costanza dal centrocampo. L’Italia dovrà provare a mettere la sabbia negli ingranaggi dell'alto numero di giocatrici che la Spagna porta nella trequarti avversaria. Per farlo, nelle precedenti sfide contro le spagnole, Soncin ha optato per la difesa a cinque con l’obiettivo di coprire i mezzi spazi ben occupati dalle spagnole. Le azzurre cercheranno di essere pericolose con le ripartenze, oltre ad un saggio utilizzo del pressing. Nella sfida del dicembre 2023, due delle tre reti decisive per la storica impresa contro le campionesse del mondo nacquero proprio da conquista alta su costruzione avversaria.

LE FAVORITE
-INGHILTERRA
Le campionesse d’Europa in carica hanno vissuto un avvicinamento all’Europeo ambivalente. Da una parte l’hype per l’inaspettata vittoria dell’Arsenal in Champions League ha attirato nuovamente i riflettori sulla crescita del movimento inglese, dall’altra alcune giocatrici “storiche” hanno scosso il ritiro britannico annunciando la loro auto-esclusione dalla lista delle convocate.

La prima è stata Mary Earps, portiere, che ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale a trentadue anni, forse per la decisione della CT Sarina Wiegman di relegarla a seconda scelta in favore di Hanna Hampton, portiere del Chelsea. Fran Kirby, centrocampista del Brighton, ha preso la stessa decisione dopo le gare di Nations League: «È un pensiero che ho da un anno. Sapevo che sarebbe stato il mio ultimo torneo con la Nazionale, ma dopo aver parlato con Wiegman ho saputo di non fare parte della squadra per l’Europeo. È stato difficile da accettare, ma allo stesso tempo mi ha tolto un peso dalle spalle. È stato emozionante per entrambe parlarne e abbiamo avuto grande rispetto reciproco». La terza esclusione è stata quella meno attesa e anche la più pesante per gli equilibri della squadra. Millie Bright, difensore centrale del Chelsea e capitano nella Nazionale inglese al Mondiale 2023, ha deciso di non partecipare all’Europeo per “motivi personali” con la necessità di un “esteso periodo di riposo”. La giocatrice ha dichiarato di non sentirsi fisicamente e mentalmente al 100% e si è sottoposta ad un intervento di pulizia del ginocchio pochi giorni dopo la sua scelta.

Nonostante le assenze, l’Inghilterra può fare affidamento sul gruppo storico che l’ha portata a vincere l'ultima edizione degli Europei e a raggiungere la finale dello scorso Mondiale. In extremis Wiegman ha recuperato Georgina Stanway, centrocampista centrale del Bayern Monaco, reduce da un infortunio al legamento collaterale del ginocchio a gennaio. La sorpresa è stata l’inclusione di Michelle Agyemang, attaccante diciannovenne del Brighton in prestito dall’Arsenal, che aveva ricevuto la prima convocazione in Nazionale maggiore solo ad aprile. Al suo esordio, dopo appena 41 secondi, ha siglato la sua prima rete con le "Lionesses".

-GERMANIA
Con otto vittorie in tredici edizioni la Germania è la Nazionale più titolata nella storia dell’Europeo. Dopo la sconfitta in finale nell'ultima edizione, il suo percorso è stato altalenante: ai Mondiali del 2023 non ha superato per la prima volta la fase ai gironi, mentre nel 2024 ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi.

Negli ultimi anni ha vissuto un cambio generazionale che ha portato agli addii di giocatrici rappresentative come Svenja Huth, Alexandra Popp e Lina Magull. La capacità di programmazione della federazione tedesca ha però permesso alle nuove leve di essere coinvolte in Nazionale maggiore sin da giovanissime e questo torneo potrebbe essere il palcoscenico per la loro consacrazione definitiva. Giulia Gwinn, Lena Oberdorf, Lea Schuller e Klara Buhl, che hanno fatto parte della spedizione del Mondiale 2019 quando avevano tra i ventidue e i diciotto anni, ora sono tra le colonne portanti della squadra.

Il commissario tecnico è Christian Wuck, ex calciatore e allenatore della nazionale maschile Under 17 con cui ha vinto l’Europeo e il Mondiale nel 2023. Il trend della squadra nel 2025 è stato molto positivo, con cinque vittorie ed un pareggio in sei gare. Oltre ai risultati, colpiscono le ventisei reti realizzate, con una media di 4,3 gol a partita - una statistica su cui pesano le ultime due vittorie di Nations League, arrivate con i netti risultati di 4-0 e 0-6 contro Olanda e Austria. Una Nazionale contro cui è importante difendere bene, insomma, soprattutto quando attacca l'area con cut-back o cross tagliati.

-FRANCIA
Nos differences nous unissent”, "le nostre differenze ci uniscono", è la frase incisa sulla seconda maglia della Francia per questo Europeo. Dopo la semifinale della scorsa edizione, le transalpine partono tra le favorite per la vittoria finale nonostante due assenze fondamentali.

Tra le ventitré convocate, annunciate in un video dai giocatori della Nazionale maschile, mancano infatti Wendie Renard ed Eugenie Le Sommer. Le due storiche giocatrici dell’Olympique Lione sono state tra le colonne portanti del calcio femminile francese negli ultimi quindici anni, vestendo la maglia della loro Nazionale rispettivamente in 168 e 201 occasioni.

Il commissario tecnico Laurent Bonadei, in carica dallo scorso agosto, ha deciso di dare priorità alle giocatrici «che rappresentano il futuro». Tra le convocate ha inserito la portiera della Juventus, Pauline Peyraud-Magnin, che sarà la titolare e Kelly Gago, conoscenza del calcio italiano dopo aver vestito le maglie di Sampdoria e Parma.

Nel 4-3-3 di Bonadei il punto di forza è l’attacco, anche a partita in corso, vista l’abbondanza di talenti offensivi in rosa. A centrocampo spicca la presenza di Sakina Karchaoui, che nasce come terzino con caratteristiche propositive, mentre in Nazionale viene utilizzata come mezzala di inserimento. Da seguire anche Selma Bacha, esterno basso dell’Olympique Lione, che serve alla Francia ad equilibrare la catena di sinistra.

-SVEZIA
Dopo due secondi posti alle Olimpiadi e due terzi posti ai Mondiali, la Svezia vuole ribaltare la narrazione sulla sua generazione d’oro con la vittoria in una manifestazione internazionale. Per diverse giocatrici potrebbe essere l’ultima grande occasione per conquistare un trofeo che manca al 1984, quando la Svezia vinse la prima edizione dell’Europeo femminile.

Sedici giocatrici delle ventitré convocate hanno fatto parte anche della spedizione di tre anni fa, segno di una squadra compatta e rodata nei suoi interpreti. Tra queste è stata recuperata Fridolina Rolfo, terzino o esterno sinistro del Barcellona, che aveva subito un infortunio ai legamenti della caviglia nell’ultima gara di Nations League. Tra i punti di forza della Svezia anche tre campionesse d’Europa per club con l’Arsenal, tra cui la marcatrice della finale di Lisbona, Stina Blackstenius, oltre ad Amanda Ilestedt e Lina Hurtig, che giocheranno la prossima stagione in Serie A, rispettivamente all’Inter e alla Fiorentina.

La Svezia ha tra i suoi punti di forza i centimetri delle sue interpreti e la loro abilità sui calci piazzati. Al Mondiale 2023 tre delle cinque reti contro l’Italia nacquero proprio da situazione di calcio d’angolo, tuttavia nelle ultime due gare di Nations League le azzurre sono riuscite finalmente a capire come difenderle, attraverso una struttura a zona e due giocatrici a schermare il movimento delle avversarie più pericolose. L’altra arma della Svezia è la posizione di Kosovare Asllani, esperta trequartista che ha vestito anche la maglia del Milan, abile a muoversi tra le linee di difesa e centrocampo avversario per creare superiorità e velocizzare l’azione offensiva.

LE GIOCATRICI PIÙ ATTESE

-LEAH WILLIAMSON
Sul biglietto da visita di Leah Williamson compare: campionessa d’Europa in carica con Inghilterra ed Arsenal. Poche giocatrici possono vantare questo curriculum e ancor meno si possono presentare all’Europeo dopo una prestazione da 14 spazzate, cinque palloni recuperati, due intercetti e un tackle decisivo per impedire alla sua squadra di subire reti nella finale di Champions League.

Difensora con un passato da centrocampista centrale, oggi Williamson ha una predisposizione unica alla costruzione del gioco: nella partita contro il Barcellona ha effettuato ben 13 passaggi che hanno superato una linea di pressione avversaria, e di questi uno ha creato direttamente un'occasione da gol. Sulle spalle di Williamson peserà l’assenza della sua compagna di reparto in Nazionale, Millie Bright, e le sue prestazioni quindi saranno ancora più importanti per guidare la difesa delle "Lionesses". Dopo aver saltato lo scorso Mondiale per la rottura del legamento crociato, Williamson vuole riprendersi il palcoscenico internazionale anche con la maglia della Nazionale inglese e la fascia da capitano al braccio.

-SVEINDIS JONSDOTTIR
Come detto, il girone A sarà il più come combattuto sulla carta, e una delle variabili che potrebbe cambiare le carte in tavola potrebbe essere Sveindis Jane Jonsdottir, attaccante dell'Angel City (squadra americana di Los Angeles) e della Nazionale islandese. Dopo quattro stagioni al Wolfsburg, Jonsdottir ha attirato a sé le attenzioni di diversi club europei, ma ha scelto di passare oltre oceano per provare ad incidere nella National Women’s Soccer League, il massimo campionato statunitense.

Jonsdottir ha origini ghanesi da parte di madre, mentre suo zio paterno ha giocato con la Nazionale islandese maschile come portiere negli anni Ottanta. Jonsdottir occupa la posizione di esterno su entrambe le fasce grazie alla sua fisicità - per via delle sue lunghe gambe è quasi imprendibile in velocità e quando si crea l'uno contro uno sull'esterno può sempre succedere qualcosa. L’altra sua caratteristica determinante è una magistrale esecuzione delle rimesse laterali. L’Islanda crea molte occasioni da rete attraverso la sua gittata, che rende le sue rimesse laterali praticamente equiparabili a dei calci d'angolo.

-MARIE ANTOINETTE KATOTO
Le possibilità di un successo europeo per la Francia passano soprattutto dai piedi e dai gol di Marie-Antoinette Katoto. Dopo aver saltato la scorsa edizione della manifestazione per la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco, le luci dei riflettori sono puntati su di lei per raggiungere il tanto agognato riconoscimento internazionale dopo una carriera ad alto livello. Attaccante classe 1998, Katoto cresce e matura nel Paris Saint-Germain, di cui ne diventa la miglior marcatrice nella storia con 162 reti in 205 partite. Al termine della stagione, ha annunciato il suo passaggio alle acerrime rivali dell’Olympique Lione dopo che in dodici stagioni ha conquistato un solo campionato francese. Nel 4-3-3 della Francia viene schierata come punta centrale per sfruttare la sua velocità nell’attacco alla profondità. Katoto calcia con qualità con entrambi i piedi, in particolare in corsa dopo un taglio alle spalle dei difensori. Per le difese avversarie equivale alla prova di maturità definitiva

LE GIOVANI DA SEGUIRE

-SIGNE GAUPSET
«È un talento unico. Lavora così bene che ci si dimentica che abbia solo 17 anni. Nessuna parola può descrivere quanto sia forte», ha detto Tuva Hansen, esperta giocatrice norvegese, della sua giovane compagna di squadra al Brann Signe Gaupset dopo la finale di coppa di Norvegia del 2022.

Ancora sedicenne, Gaupset decise quella gara con una doppietta decisiva per il 3-1 finale. La scorsa stagione, Gaupset ha fatto ancora meglio, segnando la rete del 2-2 nel recupero contro l’Olympique Lione che ha consentito al Brann di qualificarsi ai quarti di finale della Champions League per la prima volta nella sua storia. È evidente come Gaupset non senta la pressione nei momenti decisivi, ma nonostante questo ha deciso di posticipare il salto in una big europea per completare il suo percorso di sviluppo senza pressioni. «Credo di dover migliorare ancora molto in Norvegia e al Brann. Voglio giocare qui finché non sarò pronta per un club giusto per me». Nel 2025 ha realizzato dieci reti e sei assist in sedici partite disputate, nel Brann gioca come mezzala o trequartista in base al sistema di gioco, mentre in Nazionale è subentrata anche come ala per sfruttare le sue qualità nell'uno contro uno e nell'esplosività. Per le avversarie potrebbe essere una sorpresa.

-WIEKE KAPTEIN
Trentatré presenze nella sua prima stagione al Chelsea, Wieke Kaptein si candida per essere una delle centrocampisti più forti nel panorama calcistico femminile dei prossimi anni. Nata nel 2005 ad Hengelo, cresce calcisticamente nella vicina Twente, dove ha esordito in prima squadra a sedici anni in Champions League attirando su di sé l’interesse dei maggiori club europei. Nel 2023 è stata acquistata dal Chelsea, che però l'ha lasciata in prestito per un’altra stagione al Twente. Nello stesso anno è stata convocata per il Mondiale ed è diventata la più giovane debuttante olandese nella competizione. A luglio 2024 si è trasferita definitivamente nel Nord di Londra e ha partecipato alla vittoria del "triplete nazionale" (cioè il campionato, la FA Cup e la coppa di lega) con un assist decisivo nella finale di Women’s FA Cup. Rappresenta il prototipo di centrocampista moderna, dotata di grande dinamismo e predisposizione all’inserimento in area per finalizzare con entrambi i piedi. Titolare nelle sei gare disputate dall’Olanda nel 2025, Kaptein può essere l’arma in più per la sua Nazionale in vista degli scontri decisivi contro Inghilterra e Francia nella fase a gironi dell’Europeo.

-SYDNEY SCHERTENLEIB
Oltre alla storica cura della Masia, il Barcellona ha investito recentemente nell’acquisto di giovani calciatrici da inserire nella seconda squadra con l’obiettivo di farle esordire tra le grandi dopo un periodo di adattamento. Questo percorso è stato pensato, tra le altre, per Giulia Dragoni, ma anche per la svizzera classe 2007 Sydney Schertenleib.

Dopo aver esordito nella prima divisione nazionale a quindici anni con lo Zurigo, Schertenleib ha giocato nell’annata 2023/2024 nel Grasshopper per poi passare al Barcellona a luglio 2024. A novembre l’allenatore delle blaugrana Pere Romeu le ha dato fiducia aggregandola alla prima squadra e ha terminato la sua prima stagione all’estero con ventidue presenze, quattro gol e tre assist. Nel suo esordio internazionale ha messo in luce le sue abilità con la rete dell’1-4 contro il Wolfsburg nei quarti di finale di Champions League: pressione aggressiva, controllo, sterzata con tunnel e tiro a giro sul secondo palo. Non male per essere un primo gol.

Schertenleib è una giocatrice duttile che può giocare come centrocampista offensiva o attaccante. Può essere già considerata la stella della Svizzera in questo Europeo casalingo, e il bello deve ancora venire.

LE DATE DA SEGNARSI SUL CALENDARIO
Partita inaugurale (Islanda-Finlandia): 02/07/2025 ore 18

Belgio-Italia: 03/07/2025 ore 18

Francia-Inghilterra: 05/07/2025 ore 21

Portogallo-Italia: 07/07/2025 ore 21

Italia-Spagna: 11/07/2025 ore 21

Svezia-Germania: 12/07/2025 ore 21

Olanda-Francia: 13/07/2025 ore 21

Quarti di finale: dal 16/07 al 19/07

Semifinali: 22/07 – 23/07

Finale: 27/07/2025 ore 18

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