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Federico Baschirotto, un difensore grande
27 ott 2022
Una delle rivelazioni di questo inizio di campionato.
(articolo)
7 min
(copertina)
Jonathan Moscrop/Getty Images
(copertina) Jonathan Moscrop/Getty Images
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È il 13 agosto e in Puglia per la prima volta non si pensa solo al mare. Alcuni salentini si dirigono al Via Del Mare di Lecce, altri si mettono davanti alla TV, a qualche maxischermo o davanti a un cellulare. Perché? Perché il Lecce dopo due anni di sforzi è tornato in Serie A e stasera gioca la sua prima partita stagionale nella massima serie.

Il Lecce ospita l’Inter, stesso esordio di tre anni fa (là l’attesa era stata molto più lunga), nel 2019 era finita 4-0 a San Siro, era la prima di Conte e di Lukaku con l’Inter. Sensi sembrava Modric e il Lecce era stato solo uno sparring partner dei neroazzurri. Questa volta non sembra promettere meglio: la rosa del Lecce è ancora incompleta, Corvino aspetta qualche occasione di mercato, sondando nuovi talenti provenienti da paesi scandinavi non ancora identificati. Baroni si aspetta ancora un centrocampista, un esterno alto, forse un terzino. Ma soprattutto ha bisogno di centrali difensivi, almeno due.

Qualche giorno prima il Lecce ha chiuso per Cetin, che sembra più un acquisto per agosto che per il resto dell’anno. Il giorno dopo il suo arrivo, in allenamento, il centrale turco sente un dolore muscolare: l’unico centrale a disposizione di Baroni per la prima di campionato è in dubbio. Anche Dermaku e Tuia, infatti, si erano fatti male poco prima. La situazione, insomma, non è delle migliori. Affrontare senza centrali difensivi la prima di campionato contro una squadra che l’anno scorso ha perso lo scudetto di due punti e che ha ritrovato Romelu Lukaku sembra un’impresa impossibile.

Chi giocherà al centro della difesa quindi? Cetin sembra farcela e lui è uno, ma bisogna trovarne comunque un altro. La seconda scelta ricade quindi su Federico Baschirotto, difensore preso a inizio mercato dall’Ascoli, ma per giocare sulla destra, ruolo che ha ricoperto durante tutta la scorsa stagione in B, la prima così in alto nella piramide calcistica italiana dopo anni tra prestiti in C e D. Baschirotto, classe ‘96, viene dalla Promozione ma non ha mai smesso di crederci.

Prima di arrivare ad Ascoli, Baschirotto ha giocato da difensore centrale, ma in Serie C, con la Viterbese. In una vecchia intervista aveva detto di trovarsi meglio in quel ruolo, “preferibilmente in una difesa a tre” (chissà che Baroni non possa provarla in futuro). L’anno scorso, però, dopo aver giocato 30 partite da laterale destro, trovando quattro gol, ammette di aver cambiato idea: meglio terzino. La Serie C era stato un upgrade per lui quell’anno. L’anno prima infatti, dopo esser stato scaricato dalla Cremonese, (che lo aveva girato in vari prestiti) era ripartito dal Vigor Carpaneto in Serie D. In passato ha anche ammesso di aver pensato di smettere in quel periodo, ma che non voleva avere rimpianti. Oggi possiamo dire che è stata la scelta giusta.

Rimane il fatto che Baschirotto non ha mai fatto il centrale sopra la Serie C e marcare Lukaku o marcare gli attaccanti della Turris non è la stessa cosa. Certo, almeno i chili per marcare l'attaccante dell'Inter non gli mancano. Baschirotto sembra un bodybuilder che gioca a calcio, e non è nemmeno altissimo (1,83). Può contare su circa il quadruplo dei muscoli di una persona normale, sul suo corpo compatto sembrano palloncini pronti a scoppiare.

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Qua Baschirotto innaffia i suoi addominali e pettorali in modo da favorirne la crescita.

Inizia la partita e Lukaku fa gol dopo 90 secondi. Si mette male. “Speriamo di non prenderne più di cinque” pensano i tifosi del Lecce, invece la partita prende una piega diversa. Il Lecce, con Baschirotto in campo, prende le misure e in tutto il primo tempo subisce solo 0,14 Expected Goals nonostante al 21’ Cetin abbia dovuto lasciare posto a Blin per un risentimento muscolare. Blin è un centrocampista centrale e al suo fianco, al centro della difesa, gioca un terzino destro eppure il Lecce soffre pochissimo.

Al 32’ Baschirotto entra duro su Lautaro, l’argentino prima si contorce e poi protesta, il VAR lo grazia. Primi 32 minuti della stagione, subito una sliding door importante per il campionato del Lecce. Il secondo tempo inizia come il primo e dopo 13 minuti il Lecce trova il gol con il suo nuovo centravanti: contropiede gestito alla grande da Di Francesco e Ceesay piazza il diagonale. Ma la favola è troppo bella per essere vera. L’Inter si rende poche volte davvero pericoloso ma Dumfries, al 95esimo, trova il gol del 2-1. Inzaghi entra in campo per esultare una vittoria difficile. Il Lecce torna a casa senza punti ma con l'impressione di poter fare qualcosa di più di sopravvivere e basta.

Sette giorni dopo si gioca a Reggio Emilia contro il Sassuolo, la coppia di difesa è ancora Baschirotto-Blin. Pinamonti è assente e il Sassuolo ha bisogno di un eurogol al volo di Berardi per portare a casa i tre punti. Nonostante questo, un'altra buona prestazione per il Lecce, che sembra una squadra molto meno naïf di quanto il calciomercato estivo non suggerisse. In settimana il Lecce fa due colpi da novanta. A fare notizia, ovviamente, è l’arrivo del campione del mondo Samuel Umtiti, in cerca di riscatto e di un ambiente più sereno di quello di Barcellona. Ma insieme a lui arriva a Lecce un altro profilo di buon livello: Marin Pongracic. Il croato, dopo una stagione in prestito al Borussia Dortmund (dove ha collezionato 23 presenze), arriva dal Wolfsburg perché in rotta con la società.

Corvino piazza quindi due grandi centrali e Baschirotto sembra poter venire ricollocato sulla destra. Tre giorni dopo l’arrivo, i due nuovi centrali però non sono ancora disponibili. Tocca allora a Baschirotto e Tuia provare a fermare l’egemonia azzurra del Napoli al San Paolo. E lo fanno. La partita finisce 1-1 con Osimehn che fatica tantissimo. Non sarà l'ultima partita in cui il centrale ex Ascoli non sfigura. Anzi, la forza fisica e l’attenzione di Baschirotto vengono fuori e nelle successive cinque partite Baroni lascia in panchina prima Pongracic e poi Tuia per dare spazio al suo “nuovo” centrale. In queste quattro partite il Lecce subisce solo due gol su azione, portando a casa sei punti.

Dopo undici partite l’impatto sulla Serie A di Baschirotto è impressionante: non è un centrale che cerca molto l’anticipo abbandonando la posizione (forse deve ancora prendere le misure per questo) ma è un giocatore veloce, potente, fisico, attento e con grande senso della posizione. A contrasto è semplicemente eccezionale e non viene mai superato in dribbling. Nonostante il fisico, ha uno stile di intervento molto pulito, il suo idolo è infatti Alessandro Nesta. «La fisicità va comunque fatta sentire all’attaccante ma per il difensore entrare in modo pulito è molto più bello», ha detto una volta. Baschirotto tenta in media 1,5 contrasti a partita (quasi sempre nel terzo difensivo del campo) di cui ne vince 1,2. In Europa, tra i pari ruolo, è nel 76esimo percentile per tiri bloccati (2 ogni 90 minuti), nel 93esimo per spazzate (5.82 per 90 minuti) e nell'85esimo per duelli aerei vinti (3.73 per 90 minuti). Secondo fbref non ha commesso nessun errore che ha portato a un tiro dell’avversario.

Baschirotto, essendo un terzino, almeno in teoria, ha ottima capacità anche palla al piede, non ha paura di far partire l’azione e giocare la palla anche in zone pericolose e in questo inizio di campionato non ha ancora perso un pallone. Non è solo una questione tecnica però: Baschirotto si è subito preso la guida della sua difesa, sembra sia lui a riprendere i compagni che fanno un errore.

Arrivato dall’Ascoli per fare il terzino Baschirotto si è imposto come uno dei centrali più sorprendenti della Serie A, aprendo un dibattito su una sua possibile chiamata in Nazionale che lui considera ancora un sogno. Chissà che possa trovarla insieme al suo amico Udogie, conosciuto al “Circolo Noi” di Novara, dove Baschirotto faceva da animatore all’esterno dell’Udinese. Nel frattempo Baschirotto studia. Il difensore del Lecce infatti è iscritto a “Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali” un po’ per aiutare l’azienda agricola di famiglia e un po’ per capire come inserire nel suo corpo nuovi muscoli non appartenenti alla specie umana.

Aspettando la sua convocazione vi consiglio di visitare il suo profilo Instagram dove si possono trovare due cartelle di storie in evidenza: “Farm”, dove riprende le sue attività tra i campi dell’azienda di famiglia e “Gym” dove si allena tra palestre improvvisate con qualche attrezzo trovato in garage. Se non fosse anche un ottimo difensore sarebbe divertente seguirlo anche solo così.

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