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Chi ben comincia
31 ago 2019
31 ago 2019
Dopo due settimane difficili, l’Italia si ritrova e supera nettamente le Filippine, portandosi a una vittoria dalla qualificazione al prossimo Preolimpico.
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Foshan. Quando capitan Gigi Datome segna la quarta tripla consecutiva degli azzurri, la quinta dall’inizio del match, e l’Italia si trova sul 28-4 con 2:51 ancora da giocare nel primo quarto, il parziale aperto recita 19-0. Il miglior modo possibile di presentarsi a un Mondiale a cui l’Italbasket non arrivava certamente col vento in poppa, per sei sconfitte consecutive che avevano incrinato convinzioni e umori del gruppo.

La partita che ha segnato il ritorno dell’Italia a un Mondiale per la prima volta dal 2006 di fatto finisce con quella tripla del giocatore del Fenerbahce, e forse anche prima. Finisce ancora prima di iniziare perché gli azzurri, sin dalla palla a due, hanno messo in campo l’atteggiamento giusto, quello che si chiedeva a una squadra il cui obiettivo minimo dipendeva, per metà, dalla partita di oggi.

Italy Got Game
Partita dall’inizio con il quintetto che ci si aspettava alla vigilia - Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari, Biligha -, l’Italia sin dal primo possesso ha mostrato il suo abito migliore, provando ad alzare il ritmo ad ogni occasione possibile. Nel primo quarto, poi, gli azzurri hanno davvero fatto circolare il pallone come Sacchetti si aspettava, puntando con continuità sullo stesso assetto tattico: gli 11 assist su 15 canestri segnati nei primi 10 minuti sono un ottimo segnale per una squadra che ha pareggiato il record storico di punti segnati nel primo periodo di una partita del Mondiale (37 come il Brasile contro l'Egitto cinque anni fa). Anche l'attenzione difensiva, seppur contro un avversario di livello nettamente inferiore, è incoraggiante: i tanti palloni recuperati (13) e le palle perse dagli avversari (23) testimoniano il lavoro sulle linee di passaggio fatto dagli azzurri, e ancor più importante è che il primo a farlo sia stato Marco Belinelli, eccellente per atteggiamento e leadership nel debutto azzurro.

«Siamo una squadra che non può permettersi passi falsi» ha detto dopo la partita Belinelli, che ha chiuso con 9 punti e 4 assist in 19 minuti. «Dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse l’ultima della nostra vita». Gli fa eco Gigi Datome, premiato a fine match come migliore in campo (17 punti e 7/7 dal campo in 16 minuti): «Dovevamo fare questo oggi, e l’abbiamo fatto molto bene. La prima non è mai una partita semplice, per una giornata però possiamo sorridere. Con il passato che abbiamo non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno».

https://twitter.com/FIBAWC/status/1167779980547248128

L'esperienza e la creatività dell'unico reduce dal Mondiale 2006.



Che l’Italia fosse sul pezzo sin da subito era nei piani del CT Sacchetti: «Mi aspettavo questa partenza, ci speravo. Avevamo un po’ di timore di questi giocatori frizzanti, in grado di arrivare sempre al ferro, ma li abbiamo contenuti molto bene, trovando canestri importanti muovendo bene la palla, cercando sempre il compagno libero». Sacchetti ha poi posto l’attenzione sull’emozione del debutto iridato, per una squadra che - escluso Belinelli - aveva solo debuttanti in questa competizione: «Penso che fare i Mondiali con la Nazionale sia qualcosa in più, ti trasmette qualcosa di diverso. Quando perdi tante partite di fila, come ci è successo nelle amichevoli, un po’ di malumore può rimanerti. In questo senso abbiamo fatto il nostro».

Emozione del debutto condivisa anche da Daniel Hackett: «È stato bello vedere come il lavoro fatto in questi 40 giorni ci abbia portato qui. L’emozione, però, dobbiamo metterla da parte e pensare alla prossima gara. Abbiamo dato sin da subito un buono stampo alla sfida, muovendo bene il pallone e trovando tiri aperti: non era facile dopo sei sconfitte consecutive».

Danilo Gallinari, invece, individua quasi immediatamente la chiave del match: «L’intensità, rimasta uguale sin dall’inizio anche da parte di chi è entrato dalla panchina. Il tiro, poi, è la nostra arma fondamentale: quando va dentro così come oggi è difficile vincere contro di noi. È stata una partita semplice, ma penso sia sempre meglio iniziare queste competizioni così: la prendiamo come una vittoria importante, la preparazione che abbiamo fatto ci ha reso pronti per oggi».

La mente avanti
Per gli azzurri domani sarà già tempo di pensare all’Angola, rivale lunedì nella mattinata italiana per una partita che potrebbe già sancire la qualificazione al Preolimpico: «Penso che l’Angola sia più forte delle Filippine», sottolinea Sacchetti. Hackett, poi, pone particolare enfasi sulla voglia di riscatto degli angolani, usciti con le ossa rotte dal confronto con la Serbia: «Arriveranno belli determinati, pronti a giocare una partita ruvida dopo aver perso malamente contro la Serbia: vogliamo arrivare a mercoledì con due vittorie, per giocarcela a viso aperto».

La mente degli azzurri è concentrata sulla sfida di lunedì - a motivare il gruppo azzurro domani arriverà in ritiro Marcello Lippi, in tribuna oggi invitato dalla FIP - ma il pensiero corre inevitabilmente anche alla sfida di mercoledì contro la Serbia, partita a cui l’Italia potrebbe arrivare forte di una qualificazione al Preolimpico già acquisita. «Da domani inizieremo a vedere qualcosa sull’Angola, poi penseremo alla Serbia», ha detto Marco Belinelli. «Speriamo di dare fastidio un po’ a tutte, soprattutto dopo aver centrato il nostro obiettivo»

Guardando al resto del girone, è soddisfatto Boban Marjanovic al termine di Serbia-Angola, finita con lo stesso identico scarto di Italia-Filippine, +46: «Tutti gli avversari meritano rispetto e oggi l’abbiamo dimostrato», ha detto il centro di Dallas. «Sapevamo che erano una squadra dura e che dovevamo dare del nostro meglio, rimanendo concentrati sul match. Non è importante lo scarto, dobbiamo mettere in campo lunedì di nuovo quello che abbiamo prodotto oggi».

https://twitter.com/FIBAWC/status/1167711922185297920

Bogdanovic ha da subito indirizzato la sfida contro l’Angola, prima partita ufficiale del Mondiale.



Poche sorprese, poi, negli altri match di giornata: Portorico si salva contro l’Iran rimontando da -11 a 2:47 dalla fine, mentre la Spagna dilaga nel secondo tempo contro la Tunisia (dal +3 dell’intervallo al +39 finale). Sorridono anche Argentina e Russia, rispettivamente su Corea del Sud e Nigeria, mentre è vittorioso il debutto dei padroni di casa della Cina che regolano la Costa d’Avorio del coach italiano Paolo Povia con un buon secondo tempo. A chiudere il programma di giornata, infine, la vittoria in scioltezza della Polonia sul Venezuela: domani spiccano Canada-Australia e i debutti di Team USA (a Shanghai contro la Repubblica Ceca) e Grecia (contro il Montenegro a Nanchino).

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