Il solito, vecchio adagio che si legge quando si è in periodo di free agency è che le squadre si costruiscono via draft: in fondo, se una squadra rinuncia ad un proprio giocatore liberandolo sul mercato, un motivo ci sarà.
I Rams dello scorso anno, però, sono l’ultima dimostrazione del fatto che questo sia tutt’altro che un assioma. Con il flusso delle firme più importanti che si è ormai acquietato, vediamo quali sono stati i dieci affari più interessanti, per qualità del giocatore e contratto firmato, o che potrebbero portare più dividendi una volta che inizieranno le ostilità.
10. Adrian Amos, Safety, Packers (4 anni, 37 milioni, 21 milioni garantiti nei primi due anni)
Lo scorso anno, Adrian Amos è stato un protagonista, piuttosto silenzioso, della fantastica stagione disputata dalla difesa di Chicago. Amos è prevalentemente una box safety, che ama giocare vicino alla linea di scrimmage; nelle distanze corte ha reattività per capire in anticipo le intenzioni dell’attacco ed è un eccellente placcatore, soprattutto quando sopraggiunge dal backfield:
Qui è a uomo su Geronimo Allison e capisce subito che il suo uomo è il destinatario del passaggio di Rodgers, fermandolo per un guadagno minimo.
Qui invece non marca a uomo, ma il suo senso dell’anticipo è fondamentale per impedire la ricezione al tight end Nick O’Leary.
Il suo punto debole è sicuramente la velocità e il tempismo a fondo campo, dove fatica a coprire grandi distanze:
Qui deve ringraziare Osweiler per il passaggio troppo corto, finito preda di Fuller, che però si era fatto prendere il tempo dal ricevitore dei Dolphins. Se il passaggio fosse stato calibrato, né Fuller né Amos, in ritardo sull’aiuto, ci sarebbero potuti arrivare.
Se i Packers useranno l’ex Bears nella maniera migliore, potranno dire di aver fatto un gran bello sgarbo ai rivali storici.
9) Jordan Hicks, Linebacker, Cardinal (4 anni, 36 milioni, 20 garantiti)
Questa è una firma sulla carta piuttosto sottovalutata, come altre dei Cardinals in questa free agency (Philon per esempio). Il vero problema di Hicks è la sua salute, che lo ha costretto a saltare 19 partite sulle 64 delle sue prime quattro stagioni in NFL.
Salute a parte, Hicks è un eccellente placcatore che ha mancato solo 25 tackle nella sua carriera (Kwon Alexander pagato 54 milioni dai Bucs, ne ha mancati almeno 25 in ciascuna stagione da lui giocata finora), e ha ottimi istinti in coverage, soprattutto contro le tracce corte:
La sua chiusura sulla pivot route del tight end Ebron (numero 85) è eccellente.
Hicks è un middle linebacker con un gioco molto completo, ed è quasi un affare rispetto alle cifre spese in questa free agency per giocatori molto più limitati tecnicamente.
8. Thomas Davis, Linebacker, Chargers (2 anni, 10.5 milioni, 5.25 garantiti)
Lo scorso anno, il reparto linebacker dei Chargers è stato falcidiato dagli infortuni, compreso quello all’anima del reparto, Denzel Perryman (peraltro non nuovo a problemi fisici). Per aggiungere qualità e leadership ad un reparto che ha faticato a contenere le corse, è arrivato da Carolina il tre volte Pro Bowler Thomas Davis, anima dello spogliatoio dei Panthers.
Davis è piuttosto versatile; è un buon placcatore e sa giocare in coverage, anche contro running back e anche alcuni tight end.
Questa situazione, poi, è molto interessante, soprattutto per il tipo di personale che possiedono i Chargers nella secondaria:
Dalla posizione di middle linebacker, Davis finta il blitz, che invece viene portato da Shaq Thompson, che prima agiva come slot corner (il suo posto, in questo caso, viene temporaneamente preso da una delle due safety). Nel frattempo, Davis segue a uomo il running back, togliendo a Wilson la lettura di passaggio più facile e favorendo il sack del compagno. Questa situazione può facilmente essere replicata da Los Angeles con Derwin James, Dez King o anche Adrian Phillips al posto di Thompson.
L’età non è certo dalla sua, ma il contratto è agevole, e Davis sembra avere ancora benzina da spendere.
7. Tashaun Gipson, Safety, Texand (3 anni, 22.5 milioni, 11.25 garantiti)
L’acquisizione di Gipson da parte dei Texans è più che positiva per vari motivi. Innanzitutto, banalmente, il valore intrinseco del giocatore. Secondo, va a coprire una lacuna evidente nella difesa di Houston, che l’anno scorso ha messo in campo una delle peggiori secondarie della Lega, e in questa free agency ha pure perso il suo miglior giocatore nel reparto, Mathieu. Infine, le cifre, soprattutto se rapportate a quelle di altri pari ruolo.
Gipson può giocare sia come safety alta in una cover 1, con un compagno in cover 2 e può anche agire da linebackr in nickel (la formazione con 5 defensive back). È anche in grado di marcare anche i tight end uno contro uno (contro di lui, Gronkowski lo scorso anno non ha ricevuto un singolo pallone).
I Texans sono riusciti a sostituire Mathieu in maniera più che degna, a costi contenuti, per di più togliendo Gipson ad un rivale divisonale. Basta questo per considerare l’acquisto dell’ex Cleveland un bel colpo, in attesa di vederlo effettivamente all’opera.
6. Jared Cook, Tight end, Saints (2 anni, 15 milioni, 19 con bonus vari) –
È da Jimmy Graham, dopo il fallimento di Coby Fleener, che i Saints non hanno un tight end in grado di allargare il campo e creare mismatch contro safety e linebacker, ma ecco arrivare l’ex Raiders per risolvere sulla carta questo problema. Cook è un giocatore verticale, atletico, che guadagna yard anche dopo la ricezione e sa vincere i palloni 50-50.
Qui i Raiders sono in run formation, salvo poi sparigliare le carte e uscirsene con un passaggio. Cook parte mani a terra, come se dovesse appunto bloccare per una corsa, e si trova accoppiato con la safety John Johnson III. Contro la cover 2 dei Rams (due safety alte, gli altri a uomo), i Raiders usano una scissors concept con Amari Cooper – che corre una post route per tenere impegnate le altre safety, mentre Cook salta sulla testa del marcatore per ricevere il pallone da Carr.
L’ex Packers sarà utile anche in red zone: dentro le 10 yard, nella scorsa stagione Cook ha ricevuto 7 palloni su 11 target. Può rivelarsi un’importante aggiunta ad un attacco già temibile. Tra l’altro, si dà il caso che, sempre dentro le 10 yard, il secondo e il terzo miglior giocatore per percentuale di ricezioni completate siano Kamara e Michael Thomas, suoi nuovi compagni di squadra.
In questo sistema, Cook ha le potenzialità per essere un Pro Bowler.
5. Devin Funchess, Wide receiver, Colts (1 anno, 10 milioni)
Il contratto firmato da Funchess con i Colts è il più classico dei “prove it-deal”. Se l’anno sarà positivo, allora Funchess potrà firmarne un altro più lucrativo, a Indianapolis o altrove. Altrimenti, le loro strade si separeranno a prescindere.
Il problema di Funchess è sempre stata la continuità, motivo per cui i Panthers non gli hanno dato fiducia (nonostante il loro reparto ricevitori sia tutt’altro che fornito), e i Colts non si sono sbilanciati del tutto, ma le qualità ci sono.
L’ex università di Michigan è migliorato molto nella corsa delle tracce e nella fisicità con cui lotta per i palloni, oltre ad essere un atleta superiore alla media.
Qui, in alto a sinistra, finta la slant per ingannare il marcatore e correre una out. Primo down facile.
In questo caso, invece, è bravissimo a metterla sul fisico usando le mani per prendere vantaggio contro McCourty e correre una in route.
È inoltre dotato di una sorprendente velocità sul lungo, che ad esempio mette in mostra qui, unita ancora una volta ad un ottimo route running:
Funchess (in basso a destra) corre una out & up (cioè una traccia in cui si finta di andare verso l’esterno per poi tagliare verticalmente verso il centro) lasciando alle spalle il cornerback. Il lancio di Newton però è influenzato dalla pressione della difesa ed esce troppo corto, venendo intercettato.
I Colts stanno cercando un altro ricevitore da affiancare a TY Hilton, e Funchess è una buona scommessa.
4. Roger Saffold, Offensive guard, Titans (4 anni, 44 milioni, 22.5 garantiti)
Anche dopo la dipartita di coach Mularkey, i Titans non hanno mai abbandonato l’idea di essere una squadra profondamente votata alla corsa: non a caso, lo scorso anno Tennessee è stata la seconda squadra per percentuali di corse effettuate (48%, dietro Seattle).
Ecco perché la migliore guardia attualmente sul mercato, e una delle prime in NFL, è finita proprio a Nashville, per la gioia di Derrick Henry.
Negli ultimi due anni, Saffold ha concesso 2 sack e commesso una sola penalità per holding, ottima notizia per Marcus Mariota, che è ha subito un sack nell’11.3% dei dropback (cioè banalmente quando il quarterabck indietreggia col pallone in mano dopo aver ricevuto lo snap) ma è proprio nel run blocking che l’ex Rams dà il meglio di sé. Los Angeles ha terminato la stagione al primo posto sulle corse, merito di Gurley, ovviamente, ma anche dell’eccellente lavoro svolto dalla offensive line.
Il contratto è sicuramente corposo per un giocatore di 31 anni, ma anche qui bisogna fare attenzione ai soldi garantiti, 22 milioni, che permettono ai Titans e a Saffold di separare le loro strade dopo soli due anni, se necessario.
3. Le’Veon Bell, Running Back, Jets (4 anni, 52.5 milioni, 27 garantiti)
Finalmente, è proprio il caso di dirlo, la telenovela Bell si è conclusa, e a spuntarla è stata una delle favorite nella corsa all’ex Steelers.
Chiaro, gli infortuni patiti nella sua finora breve carriera sono un problema, ma non dimentichiamoci che l’ex Michigan ha solo 27 anni, ed è reduce da una stagione di “riposo”.
Bell si trova a proprio agio in qualsiasi schema. Gli Steelers si affidavano spesso ad un power O, che prevede l’uscita di due offensive linemen verso la direzione in cui la corsa si sviluppa.
In questo caso sono il centro e la guardia destra.
Mentre in quest’altro la guardia destra e il fullback, che cambia direzione all’ultimo per disorientare la difesa.
Anche per questo, ecco spiegato l’arrivo di un’eccellente guardia come Kelechi Osemele da Oakland.
Non dimentichiamoci anche che Bell è un ricevitore nel corpo di un running back e, se allineato “oltre i numeri” può benissimo battere il diretto marcatore così.
La stagione dei Jets passerà inevitabilmente dai miglioramenti di Darnold. L’arrivo di Bell (e anche del ricevitore Jamison Crowder da Washington) gli darà sicuramente una grossa mano nel processo di apprendimento.
2. Sheldon Richardson, Defensive Tackle, Browns (3 anni, 37 milioni, 21 garantiti)
Richardson è un altro giocatore di grande talento ma scarsa continuità, a cui negli ultimi due anni Seattle e Minnesota non hanno voluto dare più di un anno di contratto.
Dopo un’ottima stagione coi Vikings, però, ecco arrivare il triennale di Cleveland, che andrà ad arricchire una defensive line già talentuosa. Richardson ha un atletismo e una rapidità fuori dalla norma per il ruolo. Non è solo il classico space eater, visto che lo scorso anno ha finito alla settima posizione tra i defensive tackle per percentuale di pressioni portate ai quarterback avversari.
Guardate la forza nelle mani e la rapidità di esecuzione per respingere la guardia dei Niners e penetrare nel backfield e contribuire al sack.
Quest’azione non finirà nel suo tabellino, ma il suo apporto è fondamentale. Qui Richardson riesce a penetrare nel backfield, costringe Breida ad allargarsi e a finire tra le braccia di Griffen, che lo placca portandolo fuori dal campo.
Richardson si meritava un contratto consistente, e Cleveland non ci ha pensato due volte ad offrirglielo.
Earl Thomas, Safety, Ravens (4 anni, 55 milioni, 32 garantiti)
Questa off-season ha visto molte figure di spicco lasciare i Ravens. Da Ozzy Newsome, il General Manager artefice, tra le altre cose, del titolo 2012, a Flacco, altro protagonista ormai però di secondo piano, passando per il veterano della difesa Terrell Suggs.
Dopo tre anni, anche Weddle ha lasciato, ma il suo ruolo non è rimasto vacante per molto. Per descrivere l’impatto di Thomas sulla difesa di Seattle, bastano queste due immagini.
Questa, mostra la direzione dei passaggi dei quarterback avversari con e senza Thomas in campo: noterete che nel grafico a destra la parte centrale del campo è quasi completamente inesplorata, cosa che non si può dire nel secondo esempio.
Ed ecco le cifre complete di target, percentuale di completi, percentuale di target dei passaggi profondi (oltre le 15 yard) nella zona centrale del campo e percentuale di completi nella suddetta zona: il tutto con e senza il futuro Hall-Of-Famer in campo.
Le partenze nel front seven sicuramente pesano, ma vengono attutite dall’arrivo di un giocatore come Thomas a completare un reparto che lo scorso anno era terzo contro i passaggi, ma sedicesimo in quelli profondi, dunque migliorabile.
Unico neo, gli infortuni, che negli ultimi anni non gli hanno dato molta tregua. Dopo le defezioni subite nei primi giorni del mercato, però, Baltimore doveva rispondere, e l’ha fatto alla grande.