Sabato 8 febbraio al Saitama Stadium 2002 è iniziata la stagione del calcio giapponese con la Fuji Xerox Super Cup 2020 che ha messo di fronte gli Yokohama Marinos, vincitori della J-League, e il Vissel Kobe, vincitori della Coppa dell’Imperatore. La partita è finita 3-3 dopo 120 minuti tra tempi regolamentari e supplementari, per cui è stata necessaria una lotteria dei rigori per decidere il vincitore. Martins, Iniesta, Ogihara e Tanaka hanno segnato il loro rigore, poi sono arrivati 9 errori di seguito.
Alcune informazioni su Yokohama Marinos e Vissel Kobe e il calcio giapponese in generale
A questo punto, prima di andare avanti, vale la pena provare delineare un po’ il contesto in cui questo evento è accaduto. L’arrivo negli ultimi anni di diversi giocatori europei a fine carriera ha aumentato l’interesse generale verso il calcio giapponese. Proprio il Vissel Kobe ha avuto un ruolo fondamentale in questa crescita: nel 2017 mise sotto contratto Lukas Podolski, l’anno successivo Andres Iniesta e David Villa. L’ex centrocampista è ancora il volto più riconoscibile della squadra. Il calcio giapponese quindi è in crescita. Tuttavia rimangono centrali alcuni aspetti che al nostro occhio occidentale possono sembrare folkloristici.
Al termine della partita alla squadra vincitrice è stata consegnata una coppa e un assegno gigante da 30 milioni di Yen, mentre alla perdente una medaglia e un assegno gigante da 20 milioni di Yen.
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Poco prima la mascotte degli Yokohama Marinos era stata premiata come la favorita dai tifosi giapponesi in un sondaggio online. Marinosuke è un cucciolo di gabbiano antropomorfo con un cappellino portato all’indietro e un ciuffo di piume che gli spunta davanti alla testa. Istintivamente fa pensare a Qui, di Qui, Quo e Qua. La squadra ha anche un’altra mascotte che si chiama Marinos-kun ed è la versione adulta di Marinosuke. Si distingue per avere ai piedi gli scarpini, il becco più lungo e degli avambracci più muscolosi.
Per i giapponesi il legame tra squadra, città e tradizioni è davvero fondamentale. Yokohama e Kobe sono due delle più importanti città portuali del Giappone e quindi le due squadre si ispirano al mare, come evidenziato dai loro nomi: Vissel sta per vascello, mentre Marinos insomma non va neanche spiegato. Sul sito dei Yokohama Marinos è possibile leggere la filosofia del club in quattro punti. Tra le altre cose c’è scritto che la squadra “offre intrattenimento agli abitanti di Yokohama cercando di raggiungere la vittoria attraverso un calcio appassionato e attraente” e che “lottiamo fino al fischio finale per condividere sentimenti come “sogno”, “entusiasmo” ed “emozione” con tutti i tifosi”. Il Vissel Kobe invece sul proprio sito ci informa che l’obiettivo principale della squadra è creare felicità attraverso tre punti: utilizzando il calcio come una piattaforma per restituire alla società; migliorando la qualità del calcio nella regione attraverso lo sviluppo dei giovani e creando una squadra di calcio globale per cui vale la pena essere orgogliosi.
Prima dei 9 errori dal dischetto le due squadre avevano dato vita a una partita divertente e spettacolare. Iniesta ha servito l’assist per il primo gol con un passaggio di quelli che vede solo lui. Al termine della partita è stato eletto MVP. Per il Vissel Kobe è solo il secondo trofeo della sua storia, pochi mesi dopo aver vinto il primo. Gli Yokohama Marinos hanno invece perso la loro quinta finale della Supercoppa giapponese, su cinque partecipazioni.
Tutto questo però è stato spazzato dall'assurdità di una lotteria dei rigori con 9 errori consecutivi.
9 rigori sbagliati di seguito
È scontato dire che sbagliando 9 rigori consecutivi Yokohama Marinos e Vissel Kobe hanno battuto qualche tipo di record. Nella finale della Coppa di Namibia del 2004/05 tra il KK Palace e i Civics i rigori sbagliati furono 15, ma su 48 tentativi in totale. Anche se non è stato possibile trovare video a riguardo possiamo essere abbastanza certi, per semplice calcolo matematico, che non ne furono sbagliati 9 di seguito. Fino a sabato eravamo abituati che le serie di rigori ridicole fossero quelle in cui praticamente nessuno sbaglia, come i 27 rigori segnati su 30 tra Liverpool e Middlesbrough in Capital One Cup, o più recentemente i 26 rigori calciati da Milan e Manchester United nella ICC Cup.
Questo perché, ovviamente, è più facile segnare un rigore piuttosto che sbagliarlo, come ci dicono le statistiche, ma anche il buon senso. Ma ciò che rende unica la lotteria tra Yokohama Marinos e Vissel Kobe non è tanto il numero di rigori sbagliati, quanto il fatto di essere stati sbagliati tutti insieme, uno di seguito all’altro. Insomma, se qualcuno avesse sbagliato il primo rigore, poi ne avessero segnati un paio, poi magari 6 giocatori avessero sbagliato il loro rigore, per chiudere con due rigori segnati e due sbagliati saremmo stati costretti a parlare di 9 rigori sbagliati, di cui 6 di seguito e non sarebbe stata assolutamente la stessa cosa.
Nove persone diverse che sbagliano nove rigori di seguito è semplicemente assurdo, un bug meno grave solo della stessa persona che sbaglia nove rigori di seguito, un evento che non si realizzerà mai (per dire, una volta Martin Palermo ha sbagliato 3 rigori di seguito nella stessa partita e ancora se ne parla). A Cristiano Ronaldo, per esempio, sono serviti 69 rigori per arrivare a 9 errori. Anche voler citare la teoria della mancanza di memoria sarebbe ridicolo e sbagliato, visto che non stiamo parlando del lancio di una monetina (e comunque vi invito a mettervi a fare testa o croce e vedere quanto vi ci vuole prima di ottenere nove volte di seguito uno dei due).
Se vogliamo creare una scala delle probabilità di questo evento potrebbe funzionare più o meno così:
- il Liverpool che non vince la Premier League,
- Messi che non segna più un gol da qui alla fine della carriera,
- 9 calciatori professionisti che sbagliano 9 rigori di seguito.
Non sbagliare un rigore
Perché ci sono tantissimi modi per NON sbagliare un rigore. Già solo indirizzare il proprio tiro nello specchio della porta è un buon metodo: per la scienza infatti il portiere può coprire in tuffo solo il 72% della porta. Un rigore tirato con la giusta forza nel restante 28% dovrebbe essere tecnicamente imparabile. Se non vogliamo scomodare la scienza basta pensare che tirando a destra, si ha più o meno il 50% delle possibilità che il portiere si tuffi a sinistra. Se il portiere dovesse indovinare il lato giusto, deve comunque riuscire a intercettare un tiro che arriva da 11 metri in una porta lunga 7,32 metri. Ricordate sempre che stiamo parlando di calciatori professionisti. Insomma dai, come hanno fatto a sbagliare 9 rigori consecutivi?
A vedere il video dei 9 rigori consecutivi sbagliati (non mi stancherò mai di ripeterlo) sembra quasi realizzato con l’apposito scopo di diventare virale. Non so se siete abbastanza grandi da ricordare il video in cui Ronaldinho colpisce la traversa per 4 volte consecutive al volo, però ecco i due video sembrano far parte della stessa categoria: eventi improbabili resi possibili dalla tecnologia moderna.
Noi però sappiamo che è tutto vero, anche perché credere che fosse tutto organizzato è una delle poche cose più assurde che accettare che 9 persone abbiano sbagliato 9 rigori consecutivamente. Insomma, trovare una spiegazione logica è davvero impossibile. Può aiutarci a farcene una ragione leggere la lista di chi ha sbagliato e come:
- Edigar: parato,
- Ogawa: palo,
- Mizunuma: alto,
- Nishi: parato,
- Matsubara: traversa,
- Osaki: alto,
- Wada: parato,
- Vermaelen: alto,
- Endo: traversa.
Analizzando tecnicamente i 9 rigori è possibile dividerli in due categorie: i rigori parati dai portieri, 3, e i rigori calciati fuori dallo specchio della porta,6. Possiamo divertirci a trovare infinite sottocategorie, solo per passare il tempo. Dei 6 rigori calciati fuori, uno ha preso il palo, 2 la traversa e 3 sono stati calciati sopra la traversa. I 3 rigori parati sono stati respinti dai portieri tutti e 3 sul palo. Ribaltando le categorie possiamo dire che 6 rigori hanno colpito un legno della porta e 3 no, che se ci pensate è assurdo quasi quanto averne sbagliati 9 di seguito. Altre categorie: 8 rigori sono stati tirati con il destro, uno con il sinistro; dopo l’errore un calciatore si è inginocchiato a terra, 3 si sono messi le mani nei capelli, 3 non hanno fatto assolutamente nulla, 2 si sono portati la faccia tra le mani. Un giocatore ha sorriso prima di tirare il suo rigore, 8 no.
Sarebbe mai successo in Europa?
A questo punto bisogna affrontare l’elefante nella stanza: sarebbe mai successo in Europa? Spesso giudichiamo il calcio extra-europeo con una neanche troppo velata dose di scetticismo, per non dire proprio in maniera razzista, e la prima cosa che abbiamo pensato vedendo questa ecatombe di rigori sbagliati è che si trattava di “pippe”.
Il ragionamento però non regge. Certo sarebbe impossibile pretendere dal calcio giapponese lo stesso livello tecnico e tattico del miglior calcio europeo, ma l’esecuzione di un rigore quanto può essere collegata al contesto in cui viene tirato? Se ci pensate, le due squadre prima hanno segnato 6 gol, poi hanno calciato 4 rigori praticamente perfetti e solo a quel punto ne hanno sbagliati 9 di seguito. Se, per esempio, avessimo visto 9 persone prese dal pubblico sbagliare 9 rigori davanti ad un portiere professionista avremmo facilmente potuto giustificare gli errori davanti alla sproporzione tra chi doveva provare a segnare e chi doveva impedirlo, ma non è andata così.
L’unica cosa che possiamo fare è accettare che nell’infinita possibilità delle cose che possono accadere in ogni momento sulla terra, sabato è stata la volta di nove rigori consecutivi sbagliati. Magari la prossima volta in una lotteria dei calci di rigore in Russia due squadre segneranno 100 volte prima di sbagliare o magari da qualche altra parte nel mondo i portieri pareranno 25 rigori a testa prima di arrendersi, chi lo sa.