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Dove potrebbero andare i giocatori del Manchester City
20 feb 2020
Qualche consiglio per scappare dalla sentenza della UEFA.
(articolo)
17 min
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Come un fulmine a ciel sereno, il giorno di San Valentino una sentenza della UEFA ha escluso il Manchester City dalle coppe europee per 2 anni, oltre ad infliggergli una multa da 30 milioni di Euro. Una punizione che, se dovesse essere confermata dal TAS, rivoluzionerebbe il futuro della squadra inglese, che tra le altre cose si troverebbe ad essere presa di mira da tutti i migliori club d’Europa, pronti come condor a strappargli i pezzi più pregiati della rosa.

Il City predica calma, ma è naturale ipotizzare un’estate bollente dalle parti di Manchester. Quanti dei loro giocatori possono rinunciare alla Champions League per due anni? Un torneo che sta acquistando sempre maggiore importanza non solo per le squadre, ma anche per la legacy di chi vi partecipa. C’è poi anche l’aspetto economico: il City potrà continuare a sostenere un monte ingaggi tanto alto senza i soldi della Champions? Insomma, sono nere le nubi che si addensano sulla società inglese e i direttori sportivi di tutta Europa saranno già chiusi nelle loro stanze, impegnati a decidere su quale giocatore puntare le loro fiches. Perché anche quando si compra ai saldi in un negozio di lusso, bisogna scegliere bene cosa comprare. Abbiamo quindi provato ad ipotizzare il possibile futuro dei giocatori del City: chi rimane? Chi parte? Dove può andare?

Kevin De Bruyne

Quanto è facile strapparlo al City: NON FACILE

Dove potrebbe andare: JUVENTUS, REAL MADRID, BAYERN, RB LIPSIA ( :( )

Uno come Kevin De Bruyne dovrebbe rinunciare a due anni di Champions?

Non dovrebbe volerlo lui, ma neanche noi. Anzi: dovrebbe subentrare un editto della UEFA che imponga a una squadra in Champions League di acquistare Kevin De Bruyne e al City di lasciarlo andare. E quale squadra che gioca la Champions in questo momento avrebbe proprio bisogno di un centrocampista tecnico, creativo, in grado di far segnare anche vostro cugino facendogli semplicemente sbattere fortissima la palla sulla testa?

La Juventus dovrebbe fare carte false per averlo, letteralmente qualora servisse, anche rischiando di finire come il City tra qualche anno. Certo, tutte le squadre del mondo dovrebbero provare a comprare KDB, il belga sembra però il giocatore creato in laboratorio per sbloccare finalmente il gioco di Sarri (anche qui, bisogna credere che sarà lui il tecnico bianconero per la prossima stagione).

In questa stagione Kevin De Bruyne ha servito già 16 assist, i due trequartisti originariamente previsti dal 4-3-1-2 della Juventus, Ramsey e Bernardeschi, sono fermi a zero. Tutta la squadra messa insieme ha fatto poco più del doppio dei suoi assist, 34 (Certo, bisognerebbe vedere se KDB potrebbe continuare a fare il bello e il cattivo tempo anche contro le fortissime difese italiane. Scherzo).

Ora cominciamo a immaginarci le classiche palle forti e tagliate di KDB dietro la difesa, là dove le andrà a raccogliere Cristiano Ronaldo dopo i suoi classici tagli. Il calcio potrebbe diventare un gioco semplice. Poi certo, la Juventus potrebbe dover battere la concorrenza di altre squadre, tipo per esempio il Real Madrid. Modric comincia ad avere un’età e KDB potrebbe essere l’unico a sostituirlo senza scendere di qualità.

Speriamo invece che De Bruyne non si vada a rinchiudere nella prigione dorata del Bayern Monaco, dove gli verrebbero chieste giusto un paio di partite l’anno di alto livello, poi riposo. Nel Red Bull Lipsia invece sarebbe interessante sia a livello tattico - come manichino onnipotente nelle mani di Julian Nagelsmann, una versione deluxe di Forsberg - che di immaginario: in fondo la componente futuristica del gioco di De Bruyne - un numero 10 che gioca a mille all’ora - si sposerebbe bene con il futurismo apocalittico del progetto Red Bull.


Raheem Sterling

Quanto è facile strapparlo al City: DIFFICILISSIMO

Dove potrebbe andare?: LA PROSSIMA SQUADRA DI GUARDIOLA, MANCHESTER UNITED, TOTTENHAM

Negli ultimi 3 anni Sterling ha segnato più di 20 gol. Quest’anno per raggiungere questo traguardo gli è bastata meno di mezza stagione. Sterling è forse il successo più grande di Guardiola, a livello di trasformazione dei giocatori. Prima di incontrare il tecnico spagnolo, era un attaccante esterno rapidissimo, ma anarchico, imprendibile ma arruffone. Uno che sbagliava gol facili, scelte facili, uno di quelli per cui segnare più di 10 gol l’anno era un’utopia. Grazie al lavoro con Guardiola è diventato invece un giocatore totale, con delle letture tattiche sopraffine che gli permettono di entrare dentro al campo e associarsi con i compagni e una capacità di riempire l’area di rigore da centravanti vero che lo rende un incubo per le difese avversarie. Ha migliorato non solo la sua capacità di muoversi, ma anche quella di calciare, con un tiro sporco ma efficace.

Se Guardiola dovesse lasciare il City (anche se ieri ha detto che se ne andrà da Manchester solo se lo cacciano), dovrebbe portarsi dietro Sterling come fossero uno di quei pacchetti tutto compreso che si vendono negli Smart Box. Vogliamo davvero correre il rischio di vedere Sterling in un altro sistema? Con un altro allenatore, rischiando di vederlo sgroppare sulla fascia alla ricerca del lancio giusto? Certo Sterling farebbe comodo davvero a tantissime squadre, le sue caratteristiche sono quasi uniche. In Premier ad esempio, migliorerebbe in un baleno squadre che hanno difficoltà in zona gol, come il Manchester United o il Tottenham (vedere un prodotto di Guardiola finire nella squadra di Mourinho sarebbe atroce, ma interessante). Qualche giorno fa se ne è parlato come di un possibile obiettivo del Real Madrid, anche se la squadra di Zidane è più che coperta nel ruolo, ma ovviamente Sterling sarebbe un affare, soprattutto se il City fosse costretto a cederlo a cifre “normali”. Tuttavia separare Sterling e Guardiola sarebbe un delitto: i due si migliorano l’un l’altro, come Bong Joon-ho e Song Kang-ho.


Joao Cancelo

Quanto è facile strapparlo al City: TRANQUILLO

Dove potrebbe andare: INTER

Quanto sono meno felici Joao Cancelo e l’Inter da quando si sono separati? È ora di ricongiungere le due strade.


Ederson

Quanto è facile strapparlo al City: POSSIBILE, ALLA FINE IL PORTIERE È SEMPRE IL PRIMO SACRIFICATO

Dove potrebbe andare: PSG, LIVERPOOL, JUVENTUS (per giocare qualche partita anche a centrocampo)

Ederson ha un contratto lungo, fino al 2025, ma anche un valore di mercato importante. Oggi un portiere con le sue caratteristiche è molto ricercato, meno di due anni fa il Chelsea ha speso 80 milioni per Kepa, qualche mese prima il Liverpool aveva speso poco meno per Alisson e insomma guadagnare una cifra simile da un portiere per una squadra che dovrà rinunciare ai soldi della Champions per due anni non sarebbe male.

Chi non vorrebbe un portiere capace di servire un assist, che completa oltre 4 lanci lunghi ogni 90’, che partecipa attivamente alla manovra con passaggi precisi ed efficienti e - oltretutto - para anche? Da qualche parte in Europa c’è sempre una squadra pronta a rivoluzionare il suo stile di gioco e abbracciare un portiere come Ederson. Il PSG, per esempio, ha i soldi e la volontà di avere un portiere così, con queste qualità che tanto Keylor Navas è bistrattato da tutti. Sarri non lo preferirebbe a Szczesny, per avere un portiere anche più abile a difendere lo spazio alle spalle della difesa o magari da impiegare a centrocampo quando avrà perso la fiducia in tutte le sue mezzali? Altrimenti potrebbe comprarlo il Liverpool, così Ederson diventerebbe definitivamente il cosplayer di Alisson: suo secondo in Nazionale, suo secondo al Liverpool, arrivato alla ribalta prima, con caratteristiche simili, ma semplicemente meno forte.


Ilkay Gündogan

Quanto è facile strapparlo al City: PIUTTOSTO FACILE

Dove potrebbe andare: BORUSSIA DORTMUND, HERTHA BERLINO (MEH).

L’esperienza di Gundogan al City è stata condizionata dagli infortuni, che comunque non gli hanno impedito di mostrare un talento indiscutibile, anche se fragile. Ora, a 29 anni, Gundogan deve pensare bene alla sua ultima mossa. Il nostro suggerimento è fare il classico percorso da vecchia gloria del Borussia Dortmund che torna all’ovile, come Hummels, come Sahin, come Gotze. Oppure Gundogan potrebbe provare ad andare a rendere grande l’ambizioso Hertha Berlino come ha già fatto col City.


Sergio “Kun” Agüero

Quanto è facile strapparlo al City: FACILE MA NON FACILISSIMO

Dove potrebbe andare: REAL MADRID (OMG), BARCELLONA, NAPOLI

Quanto può valere Aguero? Il “Kun” che quest’anno segna un gol ogni 70 minuti circa, che in carriera ne ha segnati quasi 400, che “non lascerà il City fino a che non vincerà la Champions”, come ha detto lui stesso qualche tempo fa. Ma in fondo, chi l’ha detto che una carriera si giudica da un trofeo? L’argentino ha vinto campionati e coppe nazionali, ha vinto Europa League e Supercoppa Europea, ha vinto pure l’oro olimpico, che chissà perché consideriamo così poco. E poi chi ci dice che la Champions League non la vince quest’anno e vissero tutti felici e contenti da un’altra parte?

Aguero ha il contratto in scadenza nel 2021 e potrebbe far comodo a tutti anticipare di un anno i saluti. Così nella seconda parte della sua carriera - dopotutto ha solo 31 anni - Aguero potrebbe godersi la nobiltà del Real Madrid come un giusto premio al suo valore sempre un po’ sottovalutato. Certo, sarebbe alto tradimento all’Atletico, che l’ha portato in Europa, ma insomma se nessuno può permettersi Aguero tranne il Real non può diventare una colpa di Aguero. Aguero insieme a Benzema potrebbe diventare una delle coppie d’attacco più forti in Europa; in alternativa c’è la possibilità di trasferirsi in Catalogna (i tifosi colchoneros la prenderebbero meglio?) e fare mille gol su assist di Messi, facendo impazzire i tifosi argentini che continueranno a chiedersi per sempre come hanno fatto a non vincere neanche una Copa América. Ancora in alternativa, proprio per cambiare aria e fare una scelta di cuore, potrebbe venire in Italia, a Napoli. Così lui può far rosicare l’ex suocero che lo odia mentre suo figlio Benjamín Agüero Maradona potrà crescere in una splendida città.


Bernardo Silva

Quanto è facile strapparlo al City: QUASI IMPOSSIBILE

Dove potrebbe andare: PSG, BAYERN MONACO, BENFICA (<3)

Se c’è un giocatore da cui ripartire tra due anni è Bernardo Silva: perché ne avrà solo 27 e il contratto gli scade nel 2025. Bernardo Silva è l’ingranaggio meno visibile del palleggio del City, ma non per questo meno importante: partendo da destra la sua tecnica e la sua intelligenza tattica permettono alla squadra di Guardiola di creare superiorità in quella zona di campo per poi provare a finalizzare a sinistra. È un giocatore che può fare tutto: in questo momento in Premier League (per 90’) tira 2.4 volte, dribbla con successo gli avversari 2.2 volte ed effettua 2.1 passaggi chiave. Ha segnato 5 gol e servito 4 assist, ma esegue anche poco più di un intercetto e 1.6 contrasti, sempre per novanta minuti. Lo scorso anno, in assenza di De Bruyne, ha fatto egregiamente la mezzala ed è stato nominato Player Of The Year dal 48% dei tifosi del City.

Se proprio si dovesse muovere, perché alla fine due anni sono lunghi e i soldi sono soldi, potrebbe andare a chiedersi chi siamo e da dove veniamo al PSG, mentre Neymar (se restasse) e Mbappé (se restasse) pensano a fare tutto. Ogni tanto un assist per Icardi, un dribbling forzato giusto per non dare palla a Verratti che poi se la tiene, e tra tre o quattro anni può già pensare al ritiro. In ogni caso, dove potrebbe andare un giocatore così costoso se non in un altro grande club senza anima come il PSG, o come il Bayern Monaco, per completare la trequarti più assurda d’Europa con Coutinho e Coman? L’unica scelta coraggiosa sarebbe tornare al Benfica, pagandosi lo stipendio da solo, puntando a diventare una leggenda del club e a concentrarsi sulla Nazionale portoghese. Come no.


Rodri

Quanto è facile strapparlo al City: ABBASTANZA DIFFICILE

Dove potrebbe andare: ATLETICO MADRID (perché no?), BAYERN MONACO (bello)

Rodri è appena arrivato al Manchester City e possiamo solo immaginare che seccatura deve essere per lui questa storia della squalifica dalle coppe europee. Insomma, è difficile pensare che se ne possa andare proprio adesso che ha iniziato ad ambientarsi nel centrocampo di Guardiola. Ma nel calcio mai dire mai. Alla fine stiamo parlando di un giocatore di 23 anni in piena ascesa verso il calcio europeo d’élite ed è veramente strano pensarlo fuori dalla Champions League. E quindi perché non un ritorno all’Atletico Madrid? D’altra parte quello dei giocatori ex Atletico Madrid di ritorno dalla Premier League sta diventando un topos, basti pensare alle storie di Diego Costa, Filipe Luis o Courtois. E quindi perché non anche Rodri? Il centrocampista spagnolo ritroverebbe il contesto tattico che lo ha fatto splendere, aggiungendo a sua volta quella qualità che troppe volte sembra mancare al centrocampo di Simeone. E poi con un ritorno all’apice della sua carriera diventerebbe automaticamente un idolo dei tifosi. Insomma, sembra una win-win situation.

Una soluzione alternativa, ma non priva di fascino, sarebbe il trasferimento al Bayern Monaco. La squadra bavarese è alla ricerca di un modo per colmare il vuoto, tecnico ma anche emotivo, che a breve lascerà la probabile partenza di Javi Martinez, giocatore che è passato come un fantasma nel calcio contemporaneo ma che ha retto con la sua intelligenza tattica e il suo dinamismo il centrocampo del Bayern per quasi otto anni ormai. Rodri potrebbe essere il suo erede naturale, con un pizzico di qualità tecnica e atletica in più, facendo salire ulteriormente il livello generale della rosa del Bayern Monaco, in questa lunga era di transizione che sta vivendo.


Leroy Sané

Quanto è facile strapparlo al City: MA PERCHÉ STA ANCORA AL CITY?

Dove potrebbe andare: BARCELLONA, MILAN, BAYERN MONACO

Negli ultimi tempi ci siamo un po’ dimenticati di Leroy Sané, forse a causa di un infortunio al ginocchio che lo tiene lontano dal campo da agosto. In quei giorni sembrava dovesse passare al Bayern Monaco per una cifra importante, ma l’interesse dei tedeschi pare si sia raffreddato e adesso si aprono altre possibilità. Negli ultimi due anni Sané è stato uno dei giovani giocatori più eccitanti del calcio mondiale, con un controllo della palla in velocità paragonabile a pochissimi e un’imprevedibilità costante. Un giocatore elettrico, che al Barcellona potrebbe alternare i propri infortuni con quelli di Dembelé e sfruttare i filtranti di Messi con le sue corse in profondità. Ammesso che il Milan trovi i soldi o che lui trovi il modo di forzare uno sconto, potrebbe giocare da stella della squadra e vivere di dribbling fine a se stessi, godersi la settimana della moda e, se le cose vanno, bene innalzare il proprio status ad “anti-Cristiano Ronaldo”. Va detto che, in quanto tedesco, potrebbe comunque, banalmente, finire al Bayern Monaco, che di trequartisti non ne ha mai abbastanza.


Phil Foden

Quanto è facile strapparlo al City: FACILE

Dove potrebbe andare: BARCELLONA, ROMA, SASSUOLO

Phil Foden non ha compiuto nemmeno 20 anni eppure nel nostro immaginario è già vecchio per le volte in cui Guardiola l’ha nominato, esaltando le sue qualità, facendoci sognare sulle sue prospettive future. Il tecnico catalano, però, fino ad adesso l’ha fatto giocare pochissimo, e Foden sembra soffrire della situazione, almeno leggendo i commenti passivo-aggressivo che periodicamente rilascia. La loro relazione sembra ricalcare quella che in Game of Thrones legava Ramsey Bolton a Theon Greyjoy, con meno mutilazioni corporali ma più sindrome di Stoccolma. E com’è noto, questo tipo di relazioni di solito si prolunga fino all’inverosimile, fino al punto cioè in cui diventano insostenibili. È facile quindi immaginare che Guardiola se lo possa portare dietro anche nella sua prossima avventura, magari in quel ritorno al Barcellona che qualcuno in Catalogna auspica. Una situazione in cui il loro rapporto morboso continuerebbe in situazioni ideali: Guardiola potrebbe continuare a non far giocare Foden, perché insomma come si fa a togliere il posto a Messi, e Foden potrebbe continuare a rosicare tramando segretamente di uccidere il suo padrone adorandolo incosciamente.

Se invece Foden riuscisse finalmente a commettere il suo personale parricidio magari potrebbe venire in Serie A, ormai definitivamente campionato di crescita dei talenti in attesa di sbarcare in Premier League. Alla Roma, ad esempio, dove troverebbe un folto gruppo di eterni incompiuti che lo capirebbe alla perfezione. O al Sassuolo, che d’altra parte è allenato dal tecnico italiano che più si ispira a Guardiola, e tutti sappiamo che ogni nuova relazione non è altro che un tentativo di imitazione del nostro primo amore.


Gabriel Jesus

Quanto è facile strapparlo al City: DIFFICILINO

Dove potrebbe andare: PSG, JUVE, BARCELLONA

L’impressione è che si parli un po’ troppo poco di Gabriel Jesus, che comunque ha la media di quasi un gol ogni due partite da quando è arrivato al Manchester City. Gli attaccanti raggiungono il pieno della maturità dopo i 25 anni e Gabriel Jesus, a 23, sembra ancora avere grandi margini di miglioramento. Anche perché è un giocatore che sa fare tante cose, persino troppe, tanto che non si riesce bene a capire in cosa è speciale Gabriel Jesus.

La sua sensibilità nei movimenti senza palla, comunque, lo rende un profilo piuttosto ricercato sul mercato. Pensate a quanto potrebbe far comodo alla Juventus un attaccante che, finalmente, non vuole la palla sui piedi. Sarebbe una rivoluzione copernicana, e in effetti dell’interessamento dei bianconeri si sta parlando in questi giorni. Jesus però sembra essere il profilo ideale per sostituire la partenza di uno tra Neymar e Mbappé al Paris Saint Germain. Una grande squadra, sì, ma senza troppe pressioni, in un campionato in cui difensori non sembrano aspettare altro che cadere vittime delle sue finte.

Per il Barcellona, invece, un modesto suggerimento per sostituire Suarez.


Benjamin Mendy

Quanto è facile strapparlo al City: FACILISSIMO

Dove potrebbe andare: LIONE, OLYMPIQUE MARSIGLIA, MONACO.

Riassunto sintetico dell’esperienza al City di Mendy?

Infortuni: tanti.

Rendimento: scarso.

Social: benissimo.

Mendy fa parte di quella categoria di calciatori-atleti mostruosi che sono stati svuotati dai loro poteri dagli infortuni, e quindi dalla sfortuna. Ci dispiace Benjamin, lo sappiamo che hai solo 25 anni, ma è già ora di andare in un campionato più tranquillo, tipo quello francese. Tornare nella comfort zone del Monaco di Jardim sarebbe scontato, banale. Perché invece non nel Lione di Rudi Garcia, di solito bravo a rianimare calciatori che sembravano morti.


Kyle Walker

Quanto è facile strapparlo al City: DIPENDE

Dove potrebbe andare: TOKYO 2020.

Magari Kyle Walker si è stancato di giocare a calcio e vuole portare i suoi talenti in un’altra disciplina, tipo l’atletica leggera. Walker ha dei quadricipiti grossi come i toraci delle persone normali ed è uno dei giocatori più veloci al mondo. In una partita di Premier ha superato i 35 km/h. Siamo sicuri sarebbe un ottimo duecentometrista.


Aymeric Laporte

Quanto è facile strapparlo al City: CALCOLANDO QUANTO CI HANNO SPESO, NON FACILE.

Dove potrebbe andare: BARCELLONA, ATHLETIC (<3).

Sarebbe anche ora che il Barcellona comprasse un centrale difensivo forte. Lenglet sta giocando un’ottima stagione, ma “ottimo” non è il parametro richiesto al Barcellona. Umtiti ha un ginocchio sbriciolato e Piqué, insomma, comincia ad avere un’età. Laporte diventerebbe subito il miglior centrale del Barcellona, e sembra del resto nato per esserlo. Con questo cognome mezzo francese, l’istinto naturale per il gioco coi piedi e l’intelligenza. Poi Guardiola non sta tornando al Barcellona? Perfetto.

Laporte potrebbe anche fare una scelta di cuore e tornare all’Athletic, che sta vivendo una grande stagione.


Riyad Mahrez

Quanto è facile strapparlo al City: NON IMPOSSIBILE SE QUALCUNO VUOLE “CACCIARE I SOLDI VERI”

Dove potrebbe andare: ATLETICO MADRID, LEICESTER

Pare che Samuel Eto’o abbia consigliato al Barcellona di comprare Riyad Mahrez. Beh: bravo Samuel, ti piace vincere facile. Eppure tra tutte le migliori squadre al mondo, il Barcellona dovrebbe essere l’ultima ad interessarsi a Mahrez (a meno, certo, di non liberarsi di Lionel Messi).

C’è invece una squadra in Spagna che ha bisogno di un giocatore in grado di creare attacco quasi dal nulla ed è l’Atletico Madrid. La squadra di Simeone troverebbe in Mahrez l’innesco perfetto per il suo gioco di ripartenza: in coppia con Joao Felix renderebbero nuovamente eccitante una squadra in cerca di nuovi stimoli.

Oppure Mahrez potrebbe fare come il figliol prodigo: chinare il capo e tornare al Leicester, una squadra che in questa stagione sembra aver fatto il definitivo salto di qualità atteso dopo l’incredibile vittoria della Premier del 2016. Troverebbe anche Jamie Vardy e - chiunque abbia un cuore - non può non voler rivedere la coppia Vardy-Mahrez distruggere la Premier League (e magari anche l’Europa tutta).


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