Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Hudl, il blog di Wyscout, in inglese. Potete leggerlo qui.
La Serie B è sempre un campionato a cui guardare, quando si cercano nuovi talenti nel calcio italiano. Non tutti i ruoli, in Italia, però stanno vivendo la stessa fortuna. Sembra un periodo particolarmente florido per i centrocampisti: se in attacco e in difesa la Nazionale fatica a produrre talenti all’altezza delle proprie ambizioni, i centrocampisti interessanti e talentuosi continuano a spuntare ogni anno. La scorsa Serie B era stata quella della rivelazione di Niccolò Fagioli, che con la maglia della Cremonese ha mostrato tutta la sofisticazione del suo repertorio tecnico. In questo primo scorso di stagione è ancora un altro giovane centrocampista italiano a essersi messo in mostra. Si chiama Giovanni Fabbian, ha 19 anni, gioca nella Reggina ma è cresciuto nell’Inter.
Alla prima stagione tra i professionisti, dopo pochi mesi, è già sembrato più grande della categoria in cui gioca. Ha giocato 17 partite, segnato 5 gol e servito 1 assist: un contributo offensivo di spessore, per un centrocampista nemmeno così offensivo, che ha aiutato la Reggina nel campionato di vertice disputato finora. La squadra calabrese è al secondo posto, tre punti dietro l’incredibile Frosinone di Fabio Grosso (che sta stupendo per solidità e proposta di gioco).
Nel 4-3-3 di Filippo Inzaghi Fabbian gioca da mezzala destra, con un’interpretazione verticale e dinamica del ruolo. Accanto a lui gioca un mediano dai fondamentali ordinati come Zan Majer e un’altra mezzala come Hernani, che però rimane più statica e cerca di influenzare il gioco soprattutto col suo playmaking.
Fabbian invece gioca a pochi tocchi, in modo semplice, non deve gestire troppi palloni. La qualità che emersa in modo più prepotente in questi mesi è proprio il suo talento nel giocare senza il pallone. La sua intensità difensiva, ma anche l’intensità e la furbizia dei suoi movimenti senza palla. È un centrocampista che si esalta negli inserimenti, come detto anche dal tecnico Filippo Inzaghi: «È un 2003 che ha fatto cinque gol da mezzala, il nostro modo di giocare è atipico e lo esalta perché lui può entrare in area di rigore. Non lo conoscevo ed è stata brava la società, è stato bravo il suo procuratore che mi ha sfinito per questo giocatore. Sapendo come giocano le mie squadre, con le mezzali che entrano in area, mi diceva che se prendevo un calciatore così mi avrebbe dato soddisfazioni».
Dei 5 gol segnati, 4 sono arrivati di testa. Un fondamentale su cui Fabbian sfrutta il suo notevole tempismo, ma anche una tecnica non banale. In questo gol al Brescia, per esempio, fa un movimento e un contromovimento per guadagnare spazio sul difensore. Una giocata da vero centravanti. Fabbian finta il movimento sul secondo palo e poi entra sul primo.
[gallery columns="7" ids="87307,87308,87309,87310,87311"]
Se i gol sono la parte più appariscente del suo gioco senza palla, difensivamente Fabbian è già un giocatore di grande impatto in Serie B. Per l’intensità con cui aggredisce gli avversari, la forza dei suoi duelli corpo a corpo, ma anche per un’intelligenza pessimista nei recuperi sempre preziosa nel calcio italiana. In questa situazione, sempre nella partita col Brescia, si accorge che l’avversario davanti a lui si era costruito un pericoloso uno contro uno. Allora va a coprire per raddoppiare sul difensore che scappava verso la porta. Sbaglia il rinvio, troppo centrale, ma è rapido - di testa e di gambe - per correre sui piedi dell’avversario, anticiparlo e toccare per il compagno per far partire la transizione.
[gallery columns="6" ids="87312,87313,87314"]
Col pallone il gioco di Fabbian è piuttosto minimale. Non lancia lungo e non rischia molti filtranti, il playmaking è lasciato ai compagni. Nei duelli corpo a corpo però è molto forte e tecnico, se si mette a proteggere palla è difficile da spostare o da portare fuori equilibrio. La maturità delle sue letture col pallone è notevole per un giocatore della sua età. In questa situazione non si accontenta di un passaggio semplice, ma col dribbling si apre uno spazio interessante, e concede il tempo al terzino di sovrapporsi per servirlo con un passaggio in profondità. Insomma, sebbene Fabbian finora abbia spiccato più per le sue qualità senza il pallone che con, tecnicamente è un centrocampista pulito, ordinato, e che quando serve sa fare qualcosa in più.
[gallery columns="6" ids="87315,87316,87317,87318"]
In una recente partita di Serie B della Reggina sulle tribune era presente Simone Inzaghi. Era probabilmente lì a supportare suo fratello Filippo, ma anche per tenere d’occhio le prestazioni di Fabbian, il cui cartellino è di proprietà dell’Inter. Si vocifera di un possibile ritorno a Milano già a gennaio, per quanto sembri presto. Interrogato a riguardo, “Pippo” ha chiesto al fratello di pazientare: «Giovanni deve crescere piano piano e con calma, noi lo faremo crescere bene».