Come vivete l’asta del Fantacalcio? Siete tra quelli che si preparano per mesi mentre intorno a loro tutto cambia, oppure studiate come matti nelle ultime 24 ore come se fosse uno di quegli esami universitari in cui per qualche ragione vi sentite geneticamente preparati? E poi, voi e i vostri amici aspettate la fine del mercato oppure vi radunate alla prima possibilità e poi il resto si vede dopo, che tanto la tecnologia ci aiuta a limare eventuali dettagli? Fate in busta chiusa col notaio o a rilanci col banditore neutrale preso in Svizzera? Mantra, non mantra o l’algoritmo del vostro amico che lavora nella Silicon Valley?
Insomma, se siete qui lo sapete meglio di noi, l’asta per il Fantacalcio è tutt’altro che una serata da passare insieme ad altre x persone a bere birra, sudare e parlare di massimi sistemi tra un difensore e un centrocampista. L’asta è piuttosto un concorso per un posto statale: qualcosa per cui prepararsi al meglio possibile e poi incrociare le dita, che le variabili sono molte. Se l’azzeccate, però, la vostra vita è svoltata. E come svoltarla? Con la nostra guida, ovviamente.
Purtroppo non è del tutto vero questo statement, stiamo parlando di Fantacalcio, più filosofia che scienza. C’è molto del caso e della fortuna nell’asta, ma quello che trovate di seguito sono consigli, dati, statistiche, classifiche, sensazioni, previsioni, anche solo informazioni. È un articolo in continuo aggiornamento, quindi stategli dietro, che noi proviamo a starvi vicini fino all’ultimo momento, il momento dell’asta. Per quello, lo sapete, siete soli davanti alle vostre scelte. Possiamo solo dirvi che - magari - potete prendere il Fantacalcio per un gioco: sarebbe questo. Sappiamo che è difficile, quindi non vi giudichiamo, anzi. Se qualcuna delle nostre previsioni sarà sbagliata, potete insultarci. Dopotutto queste guide servono anche a questo: a scaricare la responsabilità delle vostre scelte su qualcun altro.
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Giocatori da prendere a 1 e non di più
di Marco D'Ottavi
Non ricordo più da quanti anni Ultimo Uomo pubblica questo articolo mentre l’estate sta finendo. Questa volta è riservato a voi abbonati: che onore, che ònere. Negli anni abbiamo (ho) preso qualche cantonata (tante, ma che volete) ma anche consigliato nomi che poi avrebbero svoltato il Fantacalcio dei fortunati possessori (pochi). Sta a voi scovarli tra le pieghe di questa lista. In ogni caso i giocatori presi a 1 sono più compagni di viaggio, amici, spiriti affini.
Come al solito, riporto qui una mini-guida alla lettura.
- nomi sono settati per un’ideale asta per una lega da 10 squadre con una rosa di 24-26 giocatori con 500 crediti e che non usa il mantra. Per i calciatori che arrivano dalla B, e che magari potete pensare di prendere a 1 credito, guardate più in basso.
- Voglio che sia chiaro che qui trovate proprio i nomi della disperazione non degli affari. Per fare un esempio Duda no, Dani Silva sì.
- Da quando faccio questa guida mi porto dietro una piccola riflessione su cosa ci spinge a prendere un giocatore a 1. Ci sono tre motivi, che riporto giusto per allungare questo intro:
Sicurezza: titolare di basso livello fantacalcistico che posso schierare quando sto con l’acqua alla gola;
Intuito: giocatore scarso/panchinaro ma in cui ho visto qualcosa di speciale e spero esploda;
Affabulazione: giocatore che fallirà, ma che è un feticcio/pupillo/amore giovanile e allora ci spendo un credito lo stesso.
Difensori
Mattia Viti
Sicurezza: 8/10
Intuito: 0/10
Affabulazione: 0/10
Mattia Viti è l’ultimo arrivato (tornato) in Serie A dell’ideale difensore centrale italiano di media/bassa classifica. È l’erede dei Luperto, dei Sabelli, dei Bani, dei Barba, dei Bonifazi. Sono tutti alti e filiformi, mai troppo fisicati, mai troppo poco. Hanno tutti i capelli castani e la barba corta, l’espressione di chi è sempre un po’ scocciato. Sono tutti ottimi da prendere a 1 al Fantacalcio, perché alla fine giocano sempre e fanno sempre campionati medi, che è proprio quello che volete per un credito. Viti dalla sua ha l’età (appena 22 anni) e un passato recente da promessa e magari può ancora smarcarsi da questo insieme. Forse ve lo ricorderete: quando andò al Nizza sembrava che ci avessero rubato la Gioconda (forse esagero). In ogni caso, Viti è tornato in estate all’Empoli per sostituire Luperto e nella nuova difesa a 3 di D’Aversa dovrebbe essere titolare. Finora 3 partite, 3 presenze e un 6 di media. A guardare il reparto, il suo posto non sembra essere particolarmente in pericolo.
Martin Frese
Sicurezza: 4/10
Intuito: 3/10
Affabulazione: 7/10
Nella brillante vittoria del Verona contro il Napoli, Frese è sembrato l’unico a remare contro. Ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare e si è portato a casa un cambio e un bel 4.5. Schierato terzo di difesa, sarebbe teoricamente un esterno a tutta fascia. Dove giocherà in futuro? Panchina, difesa o lungo tutta la fascia? Contro la Juventus è finito subito in panchina, ma non è che i suoi compagni siano sembrati più attrezzati. Col Genoa è tornato nei tre di difesa. Se lo guardate con attenzione, però, non sembra potersi chiudere in questo banale ruolo da “braccetto”: corpo sano forgiato dal welfare scandinavo, leve lunghe, taglio di capelli sempre fresco. L’anno scorso, da terzino sinistro, 6 gol e 5 assist nel Nordsjaelland.
Saud Abdulhamid
Sicurezza: 2/10
Intuito: 5/10
Affabulazione: 10/10
Negli ultimi anni i terzini della Roma sono come la caldaia che si rompe il giorno più freddo dell’anno, come un vino che sa di tappo, come le ferie e piove tutti i giorni. Che sia uno sconosciuto arrivato dall’Arabia Saudita a cambiare questo destino? Non fingerò di conoscere Saud Abdulhamid o di saper calibrare i suoi numeri nel campionato meno interessante del mondo col nostro. Secondo i maligni dietro al suo arrivo ci sono i rapporti economici tra la Roma e i sauditi, ma non fatevi scoraggiare. Prendete invece questo video in cui Abdulhamid mostra una resistenza alla fatica di prim’ordine. Soprattutto pensate che si gioca il posto con Celik.
Altri nomi di difensori sparsi da prendere a 1:
Pietro Comuzzo: Palladino sembra si sia fissato con questo centrale di appena 19 anni. Da prendere soprattutto se volte in squadra uno che somiglia davvero a un ragazzino.
Marco Palestra: un difensore che si chiama Palestra e gioca nell’Atalanta di Gasperini: must buy (soprattutto visto che le gerarchie dietro sembrano tutt’altro che stabilite).
Saba Goglichidze: non il primo, ma il secondo difensore centrale georgiano più forte dell’Empoli (il primo è Saba Sazanov).
Ridgeciano Haps: nome ancora imbattuto in Serie A, terzino di spinta del Venezia, non posso promettervi grandi cose.
Un difensore a caso del Parma: i difensori del Parma sono tutti forti, se ve ne lasciano uno a 1, voi prendetelo.
Centrocampisti
Vasilije Adzic
Sicurezza: 1/10
Intuito: 3/10
Affabulazione: 10/10
Adzic è un fenomeno, lasciatevelo dire da chi ha visto qualche decina di minuti delle sue giocate nel campionato montenegrino. Non lo penso solo io però: anche Thiago Motta ha lasciato intendere che il ragazzo si farà e certo non ha le spalle strette. È invece un trequartista alto e grosso che ancora prima di diventare maggiorenne ha segnato una decina di gol tra i professionisti. Potrebbe non essere questo il suo anno (è comunque un 2006 e la Juventus sta comprando mille giocatori offensivi), ma è il classico profilo da acaparrarsi in anticipo per poi poter dire: io c’ero prima.
Suat Serdar
Sicurezza: 6/10
Intuito: 9/10
Affabulazione: 6/10
Capire le gerarchie del Verona, o anche solo i nomi della rosa, è più difficile che capire la trigonometria, ma Serdar rispetto ai suoi compagni sembra avere una specie di aplomb differente. Ha l’espressione e il carisma del titolare, di chi si è preso il posto nel centrocampo del Verona e lo lascerà tra 10 anni, da leggenda minore della Serie A. All’Herta Berlino segnava (7 gol in 62 partite), da quando è al Verona niente, magari è solo un caso. Sta in questa lista perché Duda e Suslov vi costeranno più di 1 credito.
Pierret Balthazar
Sicurezza: 6/10
Intuito: 10/10
Affabulazione: 9/10
Puntare su un mediano al Fantacalcio, a meno che non facciate il mantra, è un po’ una scemenza, ma è anche vero che uno la rosa la fa anche ispirando a un ideale più alto dei semplici bonus. Balthazar sembra proprio il giocatore da prendere perché vorresti fosse tuo amico, che quando sei giù ti porta fuori a bere e ti fa svagare. Che ti consiglia film e serie TV, con cui andare in vacanza (organizza tutto lui). Alcune info extracalcistiche: è nato in Francia, ma cresciuto in Turchia, Ungheria, Romania e Polonia al seguito del padre, impiegato in varie istituzioni culturali francesi in giro per l’Europa. Sua madre fa la scrittrice. Corvino l’ha scovato chissà dove e in questo inizio di campionato è parso abbastanza solido da fare il titolare.
Warren Bondo
Sicurezza: 7/10
Intuito: 8/10
Affabulazione: 6/10
Warren Bondo è arrivato a Monza subito dopo la storica promozione in Serie A. Promessa del calcio francese, frequentatore delle Nazionali giovanili, il suo approdo alla corte di Galliani e Berlusconi era sembrato indicare per il Monza un futuro fatto da colpi estemporanei. Alla fine il Monza si è costruito il suo paradiso su una visione quasi opposta: mercato solido, progetto serio. Bondo intanto si faceva le ossa in panchina, o in prestito alla Reggina, prima di entrare nelle rotazioni della squadra la scorsa stagione lasciando intravedere un buon futuro. Il Milan, per dire, era interessato.
Da quest’anno Nesta sembra averlo promosso titolare nei due di centrocampo. Il pro è che per 1 credito avete un giovane virgulto che sembra forte e che vuole farsi notare, quindi intraprendenza e impegno; il contro è che gli si chiede più lavoro di fatica che non di fioretto in una squadra che già non è che stia proprio attaccando molto. Inoltre, quanto scommettereste sulla permanenza di Nesta al Monza? (che non necessariamente è un male per Bondo e il vostro credito).
Altri nomi di centrocampisti sparsi da prendere a 1:
Máximo Perrone: tutti i vostri rivali punteranno su Nico Paz, voi puntate su Máximo Perrone. Fa il mediano (pochi bonus), di lui Guardiola ha detto: «Va più veloce nella sua testa che di gambe, si muove molto bene e ha molta visione. È molto, molto bravo in spazi limitati».
Faustino Adebola Rasheed Anjorin, meglio noto come Tino Anjorin: è cresciuto nelle giovanili del Chelsea, ha vinto la Champions e poi è andato in prestito in Russia. Che altro vi serve sapere?
Gvidas Gineitis: ora è fuori per infortunio, ma a Torino dicono che sia forte vero.
Dani Silva: il giocatore che più di tutti fa pensare che il Verona (o forse la realtà tutta?) sia una simulazione. Nome medio, faccia media, fisico medio, talento medio, ruolo mediano.
Attaccanti
Ali Jasim
Sicurezza: 0/10
Intuito: 3/10
Affabulazione: 10/10
Ali Jasim arriva dall’Iraq e già questo basterebbe, ma è anche uno di quei giovani calciatori divertenti, che hanno tecnica e creatività. Jasim dribbla, sguscia, è agile e vede la porta. In patria ha esordito tra i professionisti a 14 anni e in patria è giustamente considerato un fenomeno. Sembra un po’ presto per vederlo fare le fiamme in Italia, ma sapete anche voi che in attacco per un credito tanto vale puntare su una bella storia e incrociare le dita che possa essere anche qualcosa in più.
Santiago Perotti
Sicurezza: 3/10
Intuito: 7/10
Affabulazione: 7/10
Nel 4-2-3-1 di Gotti Santiago Pierotti può giocare praticamente ovunque: da esterno destro e sinistro, da centravanti o da trequartista. Questa estrema duttilità non è un buon segno per gli attaccanti e al momento Pierotti non parte così avanti nelle gerarchie. Per il vostro Fantacalcio, però, può tornare utile: se manca qualcuno, magari è il suo turno e se sfrutta il suo turno… chissà. La scorsa stagione in una singola partita è sembrato un fenomeno: un po’ poco, però fatevelo bastare.
Gianluca Scamacca
Sicurezza: 3/10
Intuito: 10/10
Affabulazione: 2/10
Non mentirò: l’infortunio di Scamacca è clinicamente brutto. Ma avete visto quanto è grosso e quanto sta tirato? Di solito essere grossi non aiuta a rientrare prima in questo tipo di infortuni, ma Scamacca sembra di quegli esseri umani che può smentire la medicina, tornare a correre tra una settimana e giocare tra un mese. Buttarci un credito sarebbe una specie di investimento sul futuro in anticipo, uno che magari vi trovereste a pagare di più nell’asta di riparazione di gennaio, visto che, anche se anche non dovesse anticipare i tempi, il rientro è previsto a febbraio 2025. Un credito per un credito, potrebbe essere una buona idea.
Altri nomi di attaccanti sparsi da prendere a 1:
Caleb Ekuban: non segna tanto, non gioca titolare, ma il Genoa ha così pochi attaccanti che se proprio avete un credito che vi avanza, tanto vale provarci.
Riccardo Sottil: nessuno vuole davvero prenderlo nella sua squadra del Fantacalcio, per cui se lo chiamate a 1 magari ve lo lasciano. Sono almeno 3 anni che Sottil è a 1 anno da essere a 1 anno dalla maturazione.
Adrian Benedyczak: ora è infortunato, ma sta per tornare. Bonny sembra insostituibile in questo inizio stagione, ma nell’ultima stagione in B Benedyczak è stato molto utile, finendo anche per giocare in coppia con il compagno.
Arek Milik: Sembra finito dentro una buca, ma in teoria è lui il vice Vlahovic, l’unico, in una stagione in cui la Juventus dovrebbe giocare 600 partite. L’anno scorso, comunque, 8 golletti.
Giocatori da NON prendere al Fantacalcio (o che rischiate di pagare troppo)
di Emanuele Atturo
Come ogni anno, il destino della vostra stagione non si deciderà sui giocatori che sceglierete di acquistare - venendo a capo di complessi compromessi in sede d’asta - ma su quelli che sceglierete di NON comprare. Come ogni anno, sono qui per questo.
Attenzione: ho compilato questa lista non mettendoci i nomi di giocatori che “andranno male”, ma di quelli che, credo, siano circondati da un hype sproporzionato rispetto a quello che io immagino che sarà il loro rendimento. Voglio sconsigliarvi soprattutto i giocatori che rischiate di pagare troppo, non quelli che non dovreste proprio prendere in assoluto. Li saprete distinguere da soli, in questa lista.
Zion Suzuki
Lo percepisco, avete una voglia irresistibile di comprare Zion Suzuki all’asta. Magari fate pure l’asta per ruoli ed è il primo nome matto che potete chiamare, può essere il vostro statement, il vostro bizzarro pugno sul tavolo. Se leggete Ultimo Uomo, del resto, siete probabilmente quel tipo di persona, e questo articolo serve precisamente a questo: a dissuadervi dal commettere questo errore di entusiasmo.
La questione non è se il Parma reggerà, perché la rosa è all’altezza di una salvezza tranquilla (fate i vostri scongiuri), ma quanto potete sopravvalutare queste giornate. Il Parma ha comunque subito 4 gol ed è la terza squadra con più xG subiti in queste prime 3 giornate. Sono poche ma qualcosa vogliono dire. In tutto questo non ho nemmeno menzionato l’espulsione ingenua rimediata col Napoli.
Certo, Suzuki ha giocato delle belle partite escluso quel momento di follia, ma non bastano per essere all’altezza del nostro hype.
Lucas Martinez Quarta
A un certo punto lo scorso anno Lucas Martinez Quarta, come spazientito di vedere i suoi compagni non riuscire a segnare, partiva dalla difesa. Con tempi sempre esatti riusciva a inserirsi in area e a staccare su uno dei tanti cross a casaccio della Fiorentina. Un trend tattico singolare, che lo ha reso uno dei difensori più produttivi dello scorso anno: 5 gol e 1 assist. Su calcio d’angolo continuerà a essere pericoloso, ma è difficile immaginarlo così spesso nell’area avversaria in una normale dinamica di gioco.
Teun Koopmeiners
Negli ultimi anni la distribuzione del budget, ormai lo saprete, è cambiata. Il reparto più pregiato - per continuità di media e apporto di bonus - è diventato il centrocampo. Koopmeiners, autore di 10 e 12 gol in Serie A nelle ultime due stagioni. Giocatore peraltro amatissimo dai pagellisti. Ci sono dubbi sulla sua integrazione nella Juventus? Se consideriamo lo spessore del giocatore, il curriculum, la sua esperienza, le sue caratteristiche e il gioco di Motta, la risposta è chiara: no. Però senza chiamate coraggiose questo pezzo non ha senso di esistere. Koopmeiners andrà bene, ma quanto bene? E soprattutto: quanto bene al fantacalcio? Roba da 12 gol e 5 assist?
Per prenderlo dovrete accendere un mutuo, siete sicuri? Siete sicuri che Motta non immagina per lui un ruolo da mediano, che non gli arretrerà il raggio d’azione, che lo farà stare meno vicino alla porta? Le squadre di Motta segnano quanto quelle di Gasperini? Per ora la storia dice di no, e chi siete voi per opporvi alla storia.
Lorenzo Pellegrini
La vera cassaforte di bonus del centrocampo della Roma, il giocatore che anche da altre parti in questa asta qualcuno vi avrà consigliato. Gioca quasi sempre, tira molto, produce molti bonus. Lo scorso anno 8 gol e 3 assist. Eppure è sempre molto discontinuo nella sua stagione, e lo scorso anno tutti i gol li ha accumulati più o meno nel giro di due mesi. Ha iniziato la sua stagione sbagliando un paio di gol sanguinosi - contro Empoli e Cagliari. La Roma ha allungato le rotazioni del centrocampo e per quanto Pellegrini - fascia di capitano al braccio - sarà senz’altro titolare, l’impressione è che sia meno indispensabile che in passato.
Visto l’inizio difficile, suo e della Roma, magari potete spuntarlo a un prezzo ragionevole, e in quel caso ha senso, ma se c’è da spendere come per un top di centrocampo magari meglio lasciar perdere.
Henrikh Mkhitaryan
Questa chiamata è davvero una di quelle cose da “prima o poi…” senza più o meno alcuna base. Sappiamo tutti che giocatore incredibile sia Mkhitaryan e ha già iniziato il suo campionato come al solito: intelligenza, solidità, nessuna lettura sbagliata. Il fatto che Zielinski possa rubargli il posto è tutto da vedere, soprattutto perché il polacco non possiede le sue letture difensive, la stagione da 3 gol e 8 assist dello scorso anno, però, quanto è ripetibile? A 36 anni verrà centellinato di più da Inzaghi? I problemi fisici inizieranno a comparire? Anche in questo caso, occhio al prezzo.
Matteo Brescianini
Ogni singolo giocatore dell’Atalanta è buono per il Fantacalcio. Mi dispiace andare contro questa regola aurea che rispetto profondamente. Il misto di attesa comica e attesa sincera che circonda Brescianini, però, va smontato. Lo scorso anno ha segnato 4 gol e oggi ne ha fatti già 2: difficile che non si superi. Da qui a pagarlo più o meno quanto paghereste Koopmeiners, però…
Vanja Milinkovic-Savic
Un rigore parato e un’influenza tattica immensa, in una squadra che costruisce dal basso con un’ostinazione davvero radicale. Sembra la grande annata del riscatto di Vanja Milinkovic-Savic, che a dire il vero anche nella scorsa stagione ha giocato meglio - almeno secondo i dati - di quanto il sentimento dei suoi tifosi dicesse.
Il Torino, in più, è stata una delle squadre difensivamente più affidabili con Juric in panchina. Lo scorso anno è stata la quarta migliore difesa del campionato. Quest’anno però il Torino sembra avere un’identità più ambiziosa ed è difficile immaginare che non sacrificherà un po’ di quella compattezza difensiva. Pur con un calendario duro, annotiamo che è stata la terza squadra per xG subiti.
Ange-Yoan Bonny
C’è un centravanti circondato da più hype di Bonny in queste prime giornate? Un hype, diciamolo subito, legittimo. È sembrato non soffrire in alcun modo il salto di categoria, i difensori più fisici, i ritmi più alti. Prende posizione, non si fa spostare, trova lo spazio. Non sembra nemmeno fare fatica.
Qui però arriva il punto in cui devo ricordarmi la differenza tra calcio e fantacalcio, particolarmente valida per un centravanti.
Bonny è buono al calcio ma non necessariamente, non ancora, al fantacalcio. O almeno non quanto l’hype che lo circonda rischia di farvelo pagare all’asta. Lo scorso anno 8 gol in Serie B, misbilancio e vi dico che magari ne segnerà più o meno lo stesso numero in Serie A.
Albert Gudmunsson
Uno dei giocatori più in overperformance della scorsa stagione: ha la qualità e il talento per ripetersi? Sì, ma il Fantacalcio è un gioco di scommesse e magari può avere una stagione meno redditizia dal punto di vista dei bonus: 14 gol e 4 assist sono numeri davvero difficile da raggiungere e listato “A” magari non vale la pena pagarlo come un top.
Riccardo Orsolini
Fan di Orsolini al Fantacalcio dal giorno uno, per la regola secondo cui un buco nero di tiri bisogna sempre avercelo in rosa. Lo scorso anno tutti noi che compriamo Orsolini al Fantacalcio siamo stati ripagati; ora meglio di così non si può fare. «O smetti di comprare Orsolini in tempo o compralo abbastanza a lungo da vederlo underperformare con Vincenzo Italiano in panchina».
Andrea Belotti
«Quel* ragazz* è problematic*, ma è così carin*, come fare? Forse posso guarirl* io!» Magari siete quel genere di persone. Belotti ha smesso di segnare e voi ci chiedete come si fa così, di punto in bianco, a smettere di segnare. Una parte del vostro cervello proverà a convincervi che si tratta di un buon investimento, e che lui ricomincerà a segnare. Come vi sentirete, però, quando non lo farà? Quando ci ricascherà di nuovo? Cosa penserete di voi stessi, a quel punto?
Come la Tier List ci aiuta a comprendere il Fantacalcio 24/25
di Antonio Laudante
Per i Fantallenatori ancora in attesa della fatidica asta arriva il momento di prendere in mano un quaderno (o presunto tale) e segnarsi i nomi su cui si vuole assolutamente puntare.
Nomi che però creano dei veri e propri dilemmi: qualcuno la giornata prima ha fatto il fenomeno (Marcus Thuram ne sa qualcosa) e altri che sembrano una promessa nel deserto nonostante il curriculum (il suo compagno d’attacco Lautaro Martinez o Artem Dovbyk).
Allora che fare, depenniamo chi ha segnato e scriviamo chi non lo ha fatto che tanto si rifarà?
Negativo. C’è un metodo più sensato.
La Tier List come fusione tra fasce e slot.
Se non sai che cos’è una Tier List non hai vissuto a pieno il periodo covid nel quale ne esisteva una anche per il cibo della tavolata di Pasqua, in cui classificare dolci e salati con un grado che va dalla A alla F, un po’ come i voti nei Due Fantagenitori, e sopra a tutti l’Olimpo dei migliori calciatori segnati come S.
Ad ogni modo, col Fantacalcio c’entrano benissimo: è possibile vedere calciatori di ogni forma e tipo, da Zanos Savva che ha segnato lo scorso anno da subentrato al noiosissimo Stefano Sabelli che ara quella fascia come se fosse un turno di guardia.
“Alcuni soggetti forse è meglio perderli” come diceva Fibra assieme a Dj Lugi, ed è il motivo principale per cui devi basare il tuo Fantacalcio sulla Tier List: avere la percezione di dove si colloca un calciatore qualitativamente ti da il percepito di cosa stai acquistando e, che faccia meglio o peggio, dove può ricadere in una seconda considerazione.
Se è facilmente intuibile come il sistema Fasce non abbia la stessa flessibilità della Tier List, gli slot potrebbero portarti a pensare che gli S sono simili ai primi slot e gli A simili ai secondi slot, ma nulla è più sbagliato.
Alcuni nomi di spicco nelle Tabelle del Fantacalcio 24/25
Cominciamo dai difensori: nella categoria S è possibile inserire Theo Hernandez e Dimarco (8-10% del budget) che nella classica divisione a slot sarebbero un 1°. Ma non è possibile definire Buongiorno, anche lui tra i migliori per Media/Fantamedia lo scorso anno come un 2°. Più intuitivo invece definirlo come un A+ e assegnare al suo livello una fascia di prezzo consona (3,5-7% del budget), che lo separa dalle spese folli date dal ragionamento di slot (del tipo che se hanno già preso Dimarco e Theo io devo per forza prendere Buongiorno). C’è il ritorno di Gosens e anche quello di Bellanova all’Atalanta (entrambi A+) che ad un costo molto inferiore potrebbero rivelarsi degli S nascosti.
Sui centrocampisti sembrerebbe più semplice siccome gli slot sono addirittura 4, ma il centrocampo ha una costruzione spesse volte sbilenca. C’è chi si carica di mediani da buoni voti e chi lo vede come un secondo attacco. Le Tier list ci permettono di scandire la differenza di prezzo che c’è tra comprare un Koopmeiners (15-18% della spesa) o tre di centrocampisti di buon livello a 1/3 del suo prezzo come magari Fabbian, Brescianini e Pellegrini. Impossibile non segnalare tra gli A+ Dennis Man e Scott McTominay.
Per quanto riguarda gli attaccanti, la percentuale di spesa non può essere inserita nel sistema Tier List siccome al Fantacalcio comprare un attaccante ad un preciso valore rasenta l’impossibile. Possiamo però definire i Tier S di quest’anno:
-Lautaro Martinez non sarà normalizzato per così tanto, e anzi è un attaccante noto per la sua discontinuità da improvviso fiume in piena.
-Dusan Vlahovic da l’impressione di poter segnare anche sbagliandone 10, e resta ancora per ora il rigorista.
-Romelu Lukaku, perché Antonio Conte lo conosce nei suoi difetti e nei suoi grandi pregi ed è praticamente inamovibile (anche in campo).
-Ademola Lookman, che ricopre lo slot lasciato dal compianto Domenico Berardi, in quelli che si comportano da S ma che non vengono mai riconosciuti tali.
Vi consiglio di pescare dai tantissimi calciatori presenti nella categoria A siccome sarà difficile sbagliare di tanto, tenendo conto anche dei colori che rappresentano la loro posizione in campo e cercando di non esagerare con le presunte ali.
Per concludere, in queste tabelle è possibile controllare anche se i calciatori che avete adocchiato faranno le coppe, sono arrivati quest’anno o sono dei buoni nomi per il Modificatore, oltre ad una sezione dedicata al Mantra (per non sbagliare di troppo in questo mare di M/C).
La tabella organizzata è linkata anche sotto, ma ve la rimetto qui. Stampatela, studiatela, è la vostra arma.
Vi auguro infine un buon Fantacalcio, sperando che la Fortuna sia il vostro Tier S aggiuntivo.
8 calciatori da prendere dalla B
di Angelo Pisani
Le insidie del calcio moderno hanno fatto sì che ci siano rimasti solo due momenti per fare l’asta del Fantacalcio: troppo tardi o troppo presto. Gli amanti della seconda opzione solitamente sono quelli che si preparano di più, e sperano che prima dell’inizio del campionato – con le squadre che devono ancora vedere il campo e le gerarchie non pienamente definite – possano avere un vantaggio competitivo. I fantallenatori che vogliono l’asta a mercato chiuso sono generalmente i più all’antica, che vogliono ragionare a bocce ferme, e vedere le gambe dei loro cavalli prima di spenderci fantamilioni. Tuttavia, purtroppo o per fortuna, la differenza di metodo non porta necessariamente una differenza in quello che poi succede all’asta: puoi puntare i tuoi fantamilioni su Man perché sono due anni che l’hai visto giocare al Parma, passando le notti a rivedere i video delle sue skills, o puoi puntarlo perché l’hai visto di sfuggita in una lista di “scommesse” lette in un articolo consultato dieci minuti prima dell’asta.
Negli ultimi anni il Fantacalcio è diventato un gioco sempre più scientifico, e questo lato analitico è diventato accessibile a tutti, a vari livelli: ci sono siti dedicati interamente al Fantacalcio, con tool statistici e algoritmi “per l’asta perfetta”, c’è la rubrica di Nicola Santolini su L’Ultimo Uomo, e i social sono pieni di contenuti sui giocatori da prendere, sulle scommesse da fare, sulle strategie da adottare.
Chi si vuole informare ha tutti gli strumenti per farlo, forse troppi, e come spesso accade – in un mondo sempre più sovraccarico di informazioni – la vera forza non sta nel leggerle, ma nel saperle scegliere e interpretare. Fare questa lista a fine agosto significa fare nomi forse già sentiti o già conosciuti, ma sappiate questa rubrica non serve solo a informarvi (molte informazioni le avete già), ma a saper scegliere.
PS. Sono stati esclusi i giocatori con almeno 10 presenze in Serie A (niente Strefezza, niente Man, niente Mihăilă), e non saranno considerati gli acquisti delle neopromosse, che non vengono dalla B.
Alessio Iovine
Un motivo per prenderlo: Ve lo ricordate Padoin? Questo potrebbe essere il nuovo Padoin.
Un motivo per non prenderlo: Al momento è titolare, ma quanto ci vorrà prima che Fabregas trovi un altro ex Barcellona da prendere al suo posto?
Fantallenatore tipo: L’amante del fantacalcio operaio, quello che si fa la squadra con tre centravanti forti e 8 gregari.
Se il Como è una squadra di FM andata troppo avanti Alessio Iovine è un bug del sistema. Negli ultimi anni il Como si è fatto sempre più glamour, alla ricerca di un’appetibilità che va oltre il rettangolo verde, e con la salita in Serie A ha sovraccaricato la squadra di nomi a effetto, da Reina a Varane fino a Sergi Roberto. Eppure, nonostante i tanti cambiamenti, Iovine è rimasto un punto fermo del Como anche quest’anno, quando a 33 anni compiuti farà il suo esordio in Serie A. Nato come centrocampista, riciclato terzino, Iovine è uno di quei calciatori solidi e affidabili, capaci di far e un po’ tutto, senza essere eccezionale. Lo scorso anno è stato uno degli attori non protagonisti della squadra di Fabregas, mostrando grandi qualità nella lettura di gioco e nella gestione del possesso, rivelandosi utile sia in rifinitura che nella costruzione dal basso. Ha chiuso la stagione mettendo a referto 6 assist in 25 partite, prendendo solo 5 cartellini gialli. Quest’anno il livello si alzerà, e queste prime partite dimostrano che per il Como sarà difficile creare come lo scorso anno, ma se volete un difensore affidabile, che può portare un voto dignitoso a casa, con lui andate sul sicuro. Per citare quel vecchio meme, It’s not much, but it’s honest work.
Alessandro Circati
Un motivo per prenderlo: Centrale che entra sempre in scivolata come Maldini? 20 crediti!
Un motivo per non prenderlo: Bisognerebbe evitare di prendere troppi calciatori dalla stessa squadra, e forse tra lui e Bernabé…
Fantallenatore tipo: Quello che l’anno scorso ha avuto Calafiori in squadra, e ora che Riccardo è partito cerca disperatamente di rivivere le stesse emozioni.
È difficile vedere giocare Circati e non sentire almeno una piccola eccitazione: Faccia cattiva, capello da personaggio di Sons of Anarchy, leve lunghissime che sembrano arrivare sempre sul pallone. Lo scorso anno, il primo da titolare, il centrale italo-australiano ha mostrato di essere un difensore molto solido, con buon senso della posizione, bravo sia nell’uno contro uno in area che nel gioco di anticipo. Nel Parma dello scorso anno – una squadra aggressiva, che puntava a dominare gli avversari – Circati ha fatto vedere il meglio delle sue qualità, diventando per rendimento uno dei migliori centrali della B. Quest’anno il Parma avrà partite più complicate, e un periodo di adattamento sarà naturale, ma queste prime partite di Serie A lasciano impressioni positive. Perché non crederci?
Jay Idzes
Un motivo per prenderlo: L’anno scorso è stato un punto fisso del Venezia, con cui ha segnato tre gol.
Un motivo per non prenderlo: È difensore in una squadra di Di Francesco, che media potrà mai avere?
Fantallenatore tipo: Quello che ama sentirsi chiedere “Chi???” dopo aver chiamato un calciatore.
Alto 190 centimetri, origine esotica, faccia spigolosa il giusto, taglio di capelli simile a quelli predefiniti dei videogame: Jay Idzes è uno di quei calciatori che sembrano usciti da un’intelligenza artificiale, potrebbe tranquillamente passare per un regen di Football Manager. Lo scorso anno è arrivato a Venezia e si è imposto come uno dei centrali più affidabili della categoria, mettendo a referto anche tre gol. Nell’ultimo campionato ha giocato sia a tre che a quattro, e nel corso della carriera è stato schierato anche a centrocampo, a testimonianza della sua duttilità. Nonostante l’altezza lo porti a essere leggermente macchinoso, in alcuni momenti, è un calciatore solido nell’uno contro uno, affidabile anche a campo aperto, dove comunque ha passo per tenere botta. Quest’anno il Venezia ha cambiato allenatore, ma lui dovrebbe restare un punto fermo della difesa. Non bisogna aspettarsi molto, però dà quel che promette: presenze e voti intorno al 6.
Mattia Felici
Un motivo per prenderlo: Quando esploderà potrete vantarvi di averlo avuto al Fantacalcio.
Un motivo per non prenderlo: Non è detto che esploda.
Fantallenatore tipo: Quello che solitamente vede più partite di Serie C che Serie A.
Quella di Mattia Felici è una di quelle storie che sembrano venire da un tempo passato: l’infanzia all’oratorio, giocando a pallone fino a sera; il girotondo nelle squadre di quartiere, l’allenatore che lo scopre e lo porta in una squadra di Serie A. A 17 anni Felici ha lasciato Roma per andare al Lecce, su richiesta di Liverani, e da lì ha iniziato una carriera che l’ha portato dall’Interregionale alla Serie A, passando per tutti i gradini del calcio italiano. Un campionato di D vinto con il Palermo (con cui poi ha esordito tra i professionisti), una stagione da protagonista in C con la Triestina, la Serie B con la Feralpisalò dello scorso anno. Questa estate Felici ha ricevuto la chiamata del Cagliari, terminando una scalata rapidissima in cui ha mostrato – anno dopo anno – che nonostante il livello si alzasse lui ci poteva stare. Alto 182 cm, gambone lunghissime che lo fanno sembrare più alto, un destro educato che gli permette di essere pericoloso anche da fuori. Non parte titolare, ma Nicola non ha paura di lanciare i giovani, ed è probabile che riuscirà a ritagliarsi uno spazio. Alla prima stagione da titolare in C ha messo a referto 4 gol e 3 assist; lo scorso anno, all’esordio in B, 4 gol e 5 assist; quest’anno farà qualcosa? Difficile saperlo, ma sarebbe bellissimo potersene vantare.
Lucas Da Cunha
Un motivo per prenderlo: Esterno piccolo e ipertecnico di una neopromossa dal gioco spagnoleggiante: what else?
Un motivo per non prenderlo: L’anno scorso ha segnato 7 gol in 35 partite di B, quanti ne potrà fare in Serie A?
Fantallenatore tipo: Chi è ancora innamorato dello Strefezza dalla stagione 2022-23, ma ha paura di essere ferito di nuovo.
Lucas Da Cunha è uno di quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero avere: tecnico, diligente, bravo e leggere il gioco e gli spazi. Nel gennaio dello scorso anno il Como ha deciso di puntare su di lui, strappandolo a un Nizza che dopo averlo portato via da Rennes gli aveva fatto fare solo una manciata di presenze prima di mandarlo in prestito al Lausanne-Sport e al Clermont. Con l'arrivo di Fabregas Da Cunha ha iniziato angioc se te stabilmente sulla fascia sinistra, sul piede forte, con il compito di creare superiorità sulla fascia in isolamento, con la possibilità di tagliare dentro per scambiare coi compagni. L'uso dell'esterno del piede gli permette di essere efficace e imprevedibile anche quando taglia dentro al campo, e se l'occasione c'è non esita a tirare anche col piede debole, con cui ha già segnato un paio di gol. Lo scorso anno Da Cunha è stato uno dei protagonisti del Como, favorito da un contesto che lo portava a toccare molti palloni, con tanti compagni vicini con cui scambiare e aprire spazi nelle difese avversarie. Ha chiuso la stagione con 7 gol e 6 assist, mostrando qualità tecniche che lo rendevano pericoloso praticamente in ogni zona di campo. L'impatto (soprattutto fisico) con la Serie A non sarà semplice, ma Da Cunha ha abbastanza qualità per fare bene. Al primo anno in Serie A non bisogna aspettarsi molti bonus, ma un C così a basso costo rappresenterebbe un gran colpo.
Adriàn Bernabé
Un motivo per prenderlo: Se devo convincervi a prenderlo significa che non lo meritate.
Un motivo per non prenderlo: C’è molto hype, rischia di costare troppo.
Fantallenatore tipo: Chi pensa che la bellezza salverà il mondo.
Adriàn Bernabé è un centrocampista dallo stile unico. Elegante, raffinato, con un mancino capace di disegnare traiettorie che sembrano uscite dalla matita di Gaudì. Tre anni fa il Parma ha deciso di puntarci nonostante fosse infortunato, e dopo qualche mese di attesa è stato ripagato con gli interessi. In questi tre anni di B Bernabé si è affermato come uno dei giovani più interessanti del panorama europeo, tanto da meritarsi la chiamata della Spagna Under-21 prima e della Nazionale olimpica poi, con la quale ha vinto l’oro a Parigi. Ora che ha 23 anni e già una buona esperienza alle spalle, Bernabè arriva in Serie A per trovare la definitiva consacrazione. Le prime partite di campionato hanno mostrato che lo spagnolo non sente particolarmente il salto, e quest’anno il Parma promette bene. Lo scorso anno ha messo a referto 8 gol e 4 assist, numeri che sarà difficile ripetere in Serie A, anche se lasciano sperare in qualche bonus. Il Parma ha tanti giocatori interessanti, specie dal centrocampo in su, ma se volete un giocatore di stile non serve guardare oltre.
Ange-Yoan Bonny
Un motivo per prenderlo: Potrebbe essere il nuovo Zirkzee.
Un motivo per non prenderlo: Lo scorso anno 5 gol in 35 partite di B, quanti ne vorrà segnare in A?
Fantallenatore tipo: Quello che non è riuscito a prendere nessun calciatore del Parma, ma crede al Parmigiano meccanico di Pecchia e vuole assolutamente partecipare alla giostra.
A prima vista Bonny sembra ricalcare l’archetipo del centravanti sgobbone, bravo nel coprire palla, fare sponda e prendersi fallo mentre gli altri raccolgono i frutti del suo lavoro oscuro. Ma Ange-Yoan è anche un attaccante tecnico, che sa saltare l’uomo e giocare la rifinitura sulla trequarti, con un buon piede e la capacità di leggere il gioco. Lo scorso anno i tanti giocatori di qualità del Parma gli hanno girato intorno, buttandosi sugli spazi che apriva e raccogliendo i palloni che lui puliva o mandava in area di rigore: è raro che un centravanti superi il numero dei suoi gol con gli assist, ma Bonny lo scorso anno ne ha segnati 5, facendone segnare 10. A 20 anni non è ancora chiaro il livello a cui può arrivare, ed è possibile che diventi improvvisamente più prolifico.
Joel Pohjanpalo
Un motivo per prenderlo: Ha segnato 41 gol nelle ultime due stagioni di B
Un motivo per non prenderlo: Gioca al Venezia
Fantallenatore tipo: Quello che almeno una volta nella vita ha chiamato la sua squadra Birrareal, Aston Birra e simili.
Pohjanpalo è uno di quei giocatori che tutti già conoscono, per le caterve di gol segnati nelle ultime stagioni di B e (soprattutto) per la sua fama da centravanti di provincia, capace di imprese esuberanti e vizi spettacolari. Nell’ultimo campionato ha segnato 22 gol in 33 partite, diventando il giocatore simbolo del Venezia di Vanoli, che in un anno e mezzo è passato dalla zona retrocessione alla promozione in Serie A. Pohjanpalo sembra davvero un attaccante uscito dagli anni ’90: ha un buon fisico, ma non è particolarmente grosso o tirato, non è velocissimo e non mostra grandi virtuosismi tecnici. La sua forza è qualcosa di intangibile: nell’uso del corpo, nella capacità di muoversi sempre un attimo prima degli altri, nella capacità di trovare sempre la soluzione giusta per tirare in porta. Nelle ultime due stagioni ha segnato un po’ in tutti i modi: destro, sinistro e testa; in mischia e dal limite dell’area, in inserimento sul primo e sul secondo palo. Nel video qui sotto c’è una carrellata di gol, su tutti quello segnato al Parma al minuto 1:27: in allungo, graffiando la palla con la suola, in anticipo sul difensore. Un gol che solo per come è pensato vi dovrebbe spingere a entrare nel culto del Doge finlandese.
Statistiche definitive per la vostra asta
di Nicola Santolini
Statistiche definitive per prepararvi all'asta
Bentrovati con l’episodio 39 di “Cosa cambia al Fantacalcio”, la newsletter per prepararsi all’asta. Allora, se state già giocando, come sono andate le prime due giornate di campionato? Se invece siete ancora in attesa di fare l’asta, quanti dei nomi che ritenevate fossero “vostri” si stanno bruciando facendosi notare fin troppo? So che state pensando a una certa ala mancina, ma purtroppo fa parte del gioco. Intanto cercate di avere ancora un po’ di pazienza: probabilmente questo è l’ultimo weekend prima che possiate finalmente costruire la vostra squadra, poi saremo tutti in ballo.
Overperformer&Underperformer
I due giocatori che hanno fatto meglio dal punto di vista realizzativo nella 2a giornata sono stati Kvara e Pinamonti, che hanno segnato un gol dopo aver accumulato gli stessi xG, 0.1 secondo il modello di StatsBomb.
Il georgiano è stato il più fortunato dei due, è il caso di dirlo, perchè oltre ad aver segnato con un tiro statisticamente meno pericoloso - da 0.06 npxG - ha anche beneficiato della deviazione di Beukema, che ha ingannato il portiere.
Chi invece ha fatto di tutto per segnare ma non ci è riuscito è stato Duvan Zapata, che contro la sua Atalanta ci ha provato parecchio, con 5 tiri e 0.99 xG accumulati, ma ha sempre trovato Carnesecchi o Hien sulla sua strada.
Rimanendo in tema di attaccanti che non riescono a segnare registriamo anche il ritorno di uno specialista, Alberto Cerri, che nel finale della partita contro il Cagliari ha sciupato un’occasione che valeva da sola 0.43 xG, su un bel cross di Nico Paz. La prossima sarà la volta buona?
Un po’ di statistiche avanzate per prepararsi all’asta
Questa sarà probabilmente l’ultima giornata di Serie A in cui ancora tanti fantallenatori se ne staranno in panchina, a meno di aste in contemporanea con le partite di questo turno. Il mercato infatti chiude proprio stasera e poi la Serie A tornerà il 15 settembre, dopo la pausa per le nazionali. Se c’è un momento in cui prepararsi è proprio questo, e un modo per farlo è cercare di utilizzare le statistiche avanzate come strumento per contestualizzare un po’ le percezioni e le idee che ci siamo già costruiti, soprattutto in virtù el recente passato. Oggi in particolare daremo un’occhiata ai numeri della scorsa stagione di chi ha giocato nei principali campionati europei, più quello olandese. Ci avvarremo principalmente di due indicatori: non-penalty bonus e bonus attesi (o expected bonus). Il calcolo è semplice: i non-penalty bonus sono dati dal numero di gol - rigori esclusi - moltiplicati per 3 e sommati agli assist, mentre per calcolare i bonus attesi si sostituiscono con non-penalty xG e xG assistiti.
Come sempre, le statistiche non sono la sfera di cristallo che vi permetterà di prevedere il futuro, ma potete usare queste informazioni e dargli un peso proporzionale a quanto state in fissa con i dati e al tipo di preparazione all’asta che preferite fare. Potete partire da qui per la preparazione dei vostri slot o le fasce, oppure appuntarvi qualche nome che vi era sfuggito se vi piace arrivare all’asta con solo un elenco di obiettivi. O se proprio non vi fidate delle statistiche avanzate, oltre a ignorarle, potreste usare alcune di queste indicazioni in cui non credete per fuorviare i vostri avversari: sparate qualche dato altisonante prima dell’asta, qualcuno ci cascherà.
Detto questo, cominciamo.
Difensori
Per iniziare ho messo in relazione minuti giocati e bonus attesi per 90 minuti: proprio quello del minutaggio è un aspetto importante al Fantacalcio, soprattutto negli ultimi anni, da quando sono state introdotte le cinque sostituzioni. Ci sono infatti sempre più giocatori importanti, magari anche statisticamente interessanti, che entrano quasi sempre ma non accumulano minuti sufficienti per prendere voto, a meno che non portino un bonus, e diventano particolarmente difficili da gestire al Fantacalcio.
Ne sono un esempio anche i primi due difensori della scorsa stagione per xB: Dimarco non ha avuto un minutaggio elevatissimo perchè viene sempre sostituito, ma parte titolare regolarmente, senza troppe grane di gestione, mentre lo stesso non si può dire del suo dirimpettaio olandese. Già da un paio di stagioni la situazione di Dumfries è ambigua: sulla carta si tratterebbe di un ottimo difensore per il Fantacalcio - anche statisticamente - ma al di là di eventuali under o overperformance l’alternanza con Darmian complica parecchio le cose, e la stessa appetibilità dell’italiano è cresciuta nel tempo.
Tra i difensori di fascia alta c’è poi Theo: la scorsa stagione un po’ negativa avrebbe potuto abbassare un pochino le aspettative su di lui, ma la possibilità di calciare i rigori è troppo stuzzicante perchè il suo prezzo non salga comunque molto in alto. Proprio Theo, Dimarco e Dumfries sono i tre difensori con il potenziale di bonus più alto e, assieme a Di Lorenzo, saranno probabilmente i più pagati alle aste, forse anche per distacco. Visto il numero ristretto di top nel ruolo, con prezzi che potrebbero salire molto, potrebbe avere senso impostare strategie molto nette: o tentare di aggiudicarsene uno, coprendosi poi con qualche titolare a basso costo, oppure girarci intorno e lasciare investire gli avversari, cercando di lavorare su altri nomi. Non volendo - o potendo - puntare su un difensore di primissima fascia ci sono comunque altre opzioni, e ovviamente molto dipende dal vostro regolamento, soprattutto se e come usate il modificatore. Vedo principalmente due possibilità: cercare di pescare difensori che potrebbero portare bonus, accollandosi il rischio di prendere qualche granchio o pagare troppo qualcuno, oppure cercare di almeno un paio di centrali di rendimento con eventuali 2-3 gol di potenziale.
Un candidato perfetto per la prima strategia è Patrick Dorgu, anche se credo che le prime uscite stagionali giocate da esterno alto abbiano già fatto salire fin troppo l’hype. La scorsa settimana avevamo parlato dei possibili scenari per la coppia Bellanova-Retegui, e se l’esterno entrasse effettivamente in modalità Candreva, con un volume esagerato di cross, potrebbe esserci spazio per avvicinarsi ai top del ruolo, soprattutto grazie agli assist. Un altro difensore - almeno nominalmente - potenzialmente interessante in termini di bonus è Cambiaso, che in questa stagione potrebbe anche giocare di più, ma anche qui probabilmente le aspettative sono già salite fin troppo.
Se invece più che sul cercare bonus volete fondare la vostra difesa sulla costanza di rendimento, i centrali di squadre difensivamente solide sono sempre un’ottima scelta, anche se costosa: ci sono quelli dell’Inter, ma attenzione all’alternanza Acerbi-De Vrji e all’hype forse un po’ eccessivo su Bisseck, oltre ovviamente a quelli della Juventus e magari a del Napoli, in base a quanta fiducia avete in Conte e nelle sue possibilità di riuscire a far funzionare la difesa.
Un secondo utilizzo interessante dei bonus attesi è il calcolo dell’overperformance - o underperformance - di ciascun giocatore per quanto riguarda i bonus: chi rischiamo di sopravvalutare guardando solo a gol e assist, e chi invece potrebbe avere un credito con la fortuna da riscuotere quest’anno?
Lasciando da parte i giocatori in overperformance ma con volumi di xB bassissimi - per capirci, quelli in alto a sinistra - nella parte centrale del grafico troviamo un po’ di giocatori che sono andati ben oltre le aspettative, ad esempio Martinez Quarta - 5 gol da 2.31 xG - e Mancini, che ne ha segnati 4 a fronte di 1.75 xG: prestazioni non semplici da ripetere.
Ci sono però anche difensori che nella scorsa stagione sono stati un po’ sfortunati sotto porta, come Godfrey e Jaka Bijol, che non ha segnato nonostante i quasi 2 npxG accumulati, oppure Vazquez e Carlos Augusto, che hanno pagato anche l’imprecisione dei compagni per quanto riguarda gli assist.
Centrocampisti
Nelle ultime stagioni c’è stata abbondaza di bonus tra i centrocampisti, e anche nelle prime due giornate i gol non sono mancati: Dennis Man - che non è compreso in questi grafici - sta catalizzando molta attenzione, e potrebbe togliere un po’ di hype da qualche collega.
Anche a centrocampo, come abbiamo appena visto in difesa, molte scelte dipenderanno dal tipo di strategia che vorrete impostare. Ci sono effettivamente tanti centrocampisti con molti bonus potenziali, da Orsolini e Koopmeiners passando per Zaccagni, Pulisic e il nuovo arrivato McTominay, che può avere senso affiancare a giocatori con meno picchi ma più costanza di rendimento.
Vista l’abbondanza dell’offerta a centrocampo, in questo caso può essere utile tenere in considerazione anche il grado di underperformance e overperformance nella scorsa stagione di alcuni giocatori, e aggiungere questa informazione sulla bilancia mentre soppesiamo come ordinare i centrocampisti nella nostra prima fascia.
Ad esempio bisogna considerare che, a fronte di un volume di bonus attesi paragonabili, Koopmeiners e Pulisic hanno superato le attese statistiche più di Politano ed Orsolini, anche se nel caso soprattutto dell’olandese pesano anche alcuni gol segnati con tiri molto difficili. Se invece vi piace guardare a questi numeri come a una fonte di ispirazione per pescare dal cesto degli underperformer con potenziale per migliorare, Dan Ndoye - a parte l’attuale infortunio - è il vostro uomo: sta a voi decidere se la sua difficoltà nel segnare è recuperabile o meno, ma nella scorsa stagione il volume di occasioni avute a disposizione era piuttosto buono. Tra i giocatori in credito con la fortuna ci sono sicuramente Barella - che però difficilmente si porta mai via a poco - Anguissa, Lovric e Thuram. Attenzione poi a Strefezza: negli ambienti più esoterici del Fantacalcio su X l’ho visto collocare anche tra i primissimi slot, ed è vero che la scorsa brutta mezza stagione a Lecce - almeno fantacalcisticamente - è stata legata a una notevole underperformance, ma ci andrei comunque cauto.
Attaccanti
La prima cosa che probabilmente vi sarà saltata all’occhio è la presenza di due attaccanti che sui 90 minuti nella scorsa stagione hanno avuto numeri sui bonus attesi addirittura superiori a quelli di Lautaro. Vengono entrambi dalla Liga, e sono Artem Dovbyk e Alvaro Morata.
L’attaccante ucraino ha segnato tantissimo, ma i suoi gol non sono stati frutto di un’overperformance improbabile, e i suoi xG sono lì a confermarlo. Dovbyk ha dimostrato di saper segnare, ma è stato certamente aiutato da un contesto molto favorevole, quello del Girona, che nella scorsa stagione di Liga riusciva a costruire un volume di occasioni da gol secondo solo a quelli di Barcellona e Real. Dovbyk non ha dovuto fare molto altro che preoccuparsi di segnare, e non credo che al Fantacalcio non sarà uno di quegli attaccanti in grado di prendere buoni voti anche senza fare gol, ma probabilmente non ne ha bisogno. Non è un attaccante che riempie le sue partite di giocate lontano dall’area, e in quelle in cui la Roma non funzionerà potrebbe sparire un po’, ma non è comunque solo un ariete. Nella scorsa stagione ha realizzato anche 7 assist, segno che negli ultimi metri è un giocatore pericoloso in assoluto, ed è lecito aspettarsi che anche in Serie A riesca a trovare qualche assistenza per i compagni. Le domande qui sono due: quanto bene pensate che girerà la Roma, e quanti romanisti ci sono nelle vostre leghe?
Morata invece nell’ultima Liga è andato un po’ oltre le attese statistiche, con 15 non-penalty gol da 12.54 npxG, un’overperformance non così estrema e comunque inferiore a quelle dei vari Lautaro, Lukaku, Scamacca e Nico Gonzalez. Di per sè l’eventuale concorrenza di Abraham non dovrebbe essere troppo problematica, ma potrebbero esserlo i problemi fisici e le tante partite da giocare.
Se invece la vostra idea è di puntare su qualche attaccante potenzialmente sottostimato che potrebbe migliorare il proprio bottino di bonus, Cambiaghi sarebbe stato il profilo ideale, ma purtroppo starà fuori a lungo. Ci sono però delle alternative: Castellanos è probabilmente la più appetibile ma anche costosa, ma anche Krstovic se riuscisse a convertire meglio le proprie occasioni potrebbe segnare qualche gol in più. Un altro underperformer della scorsa stagione è Sanabria, che però non posso consigliarvi, un po’ perchè la mia teoria sul suo rendimento a stagioni alterne è stata derubricata a magia nera su Pendolino, ma principalmente perchè non sono così convinto che possa spuntarla nel duello con Che Adams per il posto accanto a Zapata.
Se invece volete provare a scommettere un po’, Vitinha potrebbe fare al caso vostro: i suoi numeri sui bonus attesi sono interessanti, anche se in realtà soprattutto grazie al contributo delle partite giocate nella prima parte di stagione in Francia. In generale il portoghese ha underperformanto un po’, ed è uno di quegli attaccanti che si sbattono come pazzi e cercano di riempire le proprie partite di cose, e già nel 2023/24 i pagellisti lo avevano premiato con un bel 6.42 di media voto: ora che c’è anche Pinamonti, che ha segnato subito, forse riuscirete a strapparlo per qualche credito in meno.
5 (+1) grafici per non dimenticare l’importanza dei rigoristi
di Nicola Santolini - Questo contributo è già stato pubblicato nella newsletter "Cosa cambia al Fantacalcio", riservata agli abbonati di Ultimo Uomo
Quando si tratta di statistiche - ed in particolare quelle avanzate - i rigori vengono quasi sempre esclusi, per questo ad esempio parliamo quasi sempre di non-penalty xG. Ma al Fantacalcio ci interessano i gol, per cui non possiamo permetterci di dimenticare completamente i calci di rigore. Sappiamo tutti che un giocatore che li calcia - o che potrebbe farlo - ha un appeal fantacalcistico più alto di quello che avrebbe normalmente, anche quando si tratta di giocatori che altrimenti di bonus non ne porterebbero molti. Quanto è giusto pagare di più un possibile rigorista? Non c’è una formula magica per poterlo calcolare - e se ci fosse sarebbe parecchio complicata - ma i numeri possono aiutare a farci un’idea della rilevanza dei penalty.
Quanti se ne calciano? Dopo il picco astronomico della stagione 2019/20 - dove il VAR veniva probabilmente abusato - le indicazioni ricevute dagli arbitri sono state di fischiarne meno, ed in effetti nel 2022/23 il loro numero si era ridotto di oltre i 40%. Nella scorsa stagione c’è stato un po’ di rimbalzo, e il numero di rigori assegnati è risalito, ed è tornato su un volume in linea con quello delle stagioni pre-pandemia. In assenza di direttive diverse impartite ai direttori di gara, è lecito aspettarsi un numero simile anche per questa stagione.
Di pari passo col numero di rigori assegnati va anche la loro incidenza in percentuale sul totale dei gol segnati in Serie A: forse a volte dimentichiamo che circa 1 gol su 10 viene segnato dal dischetto.
Nei tre grafici di seguito, che mettono a confronto i numeri delle ultime nove stagioni per gol segnati e fantamedie, i pallini colorati più intensamente rappresentano i “rigoristi”, che ho selezionato come i giocatori che in una stagione ne hanno segnati almeno 3.
Come prevedibile di difensori rigoristi ce ne sono storicamente pochi, o almeno di “prime scelte”, ma ogni tanto ce n’è qualcuno che entra nelle rotazioni come secondo o terzo tiratore. Difficile indovinarli, ma in questa stagione un candidato c’è: quanti ne tirerà Theo?
Tra i centrocampisti è più facile trovare rigoristi, ma spesso sono super-inflazionati: nelle primissime aste i prezzi dei vari Calhanoglu, Zaccagni e Orsolini stanno comprensibilmente schizzando. Occhio però a quelli che potrebbero passare un po’ sotto traccia: ci sono anche i Marin e i Pessina.
I rigori sono spesso responsabilità degli attaccanti, e i numeri delle ultime stagioni ci dicono che è piuttosto difficile - ma non impossibile - riuscire a sfondare il tetto dei 20 gol senza calciarli: quando si mettono in fila gli attaccanti di una certa fascia, anche i rigori sono un criterio da considerare.
Ok i bonus, ma i rigori portano con loro anche qualche rischio. Quanto è frustrante perdere per un rigore sbagliato? Parecchio, ma nelle ultime stagioni gli errori sono più o meno in linea con le attese. E sì, è anche per via di questi numeri che convenzionalmente un calcio di rigore viene valutato tra 0.74 e 0.77 xG.
Guida nella guida alle aste tematiche
Siete quel genere di persona? Quella che per sottrarre spirito competitivo al Fantacalcio decide di fare delle squadre tematiche? Se siete riusciti a non farvi cacciare dalla vostra lega, da amici infastiditi dal fatto che inquinate le aste e create caos e togliete serietà al gioco, siamo qui anche in vostro aiuto. Abbiamo immaginato per voi X squadre che potete costruire nella vostra asta poco seria.
Solo giocatori nati prima del 17 luglio del 1994
Un mio amico sostiene che non si possano avere reali rapporti d’amore o d’amicizia con persone nate dopo il rigore di Baggio a Pasadena: il vero spartiacque generazionale. Forse non si possono fare nemmeno squadre del Fantacalcio con giocatori nati dopo. Eccovi allora un undici possibile di giocatori nati dopo.
Yann Sommer; Danilo, Leonardo Spinazzola, Berat Djimsiti; Milan Badelj, Darko Lazovic, Remo Freuler, Henrich Mkhitaryan, Nicolas Viola; Stephan El Shaarawy, Alvaro Morata, Duvan Zapata.
Solo giocatori della ex Jugoslavia
Fate le vacanze in Croazia, siete stati 7 volte a Sarajevo, conoscete tutti i locali di Belgrado, ascoltate musica neo-melodica serba, l’unica montagna che conoscere è il Triglav, l’unica città italiana che rispettate è Trieste (Gorizia non è italiana). Dietro il letto dormite con un poster di Tito. Questa è la squadra per voi.
Vanja Milinkovic-Savic; Jaka Bijol, Sead Kolasinac, Marin Pongracic, Borna Sosa; Mario Pasalic, Lazar Samardzic, Ivan Ilic, Sandi Lovric; Dusan Vlahovic.
Solo giocatori grossi
La forza fisica è tutto. Scordatevi la tecnica, l’astuzia, l’intelligenza: solo giocatori che alzano 300 chili in panca piana, senza compromessi. Gente con cui fare la guerra.
Michele Di Gregorio; Ben Godfrey, Bremer, Yann Bisseck, Federico Baschirotto; Davide Frattesi, Tommaso Pobega, Tanner Tessman; Artem Dovbyk, Lorenzo Lucca, Milan Djuric.
Solo giocatori scandinavi
Siete rimasti sotto con l’indie svedese, il black Metal norvegese, i film di Kaurismaki, sognate di andare a vivere a Bergen un giorno. Credete ancora nella socialdemocrazia.
Jesse Joronen; Isak Hien, Patrick Dorgu, Martin Frese; Jesper Karlstrom, Emil Bohinen, Morten Thorsby, Morten Frendrup; Casper Tengstedt, Joel Pohjanpalo, Ola Solbakken.
Squadra solo stile
Gente che gioca in modo stiloso, o che si veste bene o che è cool in un modo o nell’altro.
Mike Maignan; Benjamin Pavard, Saul Coco, Kialonda Gaspar; Tijani Reijnders, Matteo Guendouzi, Enzo Le Fée, Jurgen Ekkelenkamp; Andrea Colpani, Rafael Leao, Paulo Dybala.
Solo giocatori strani
Persone stravaganti, poco raccomandabili, che non vorreste presentare ai vostri genitori, che vi fanno chiedere: “che starà facendo in questo momento Sazonov?”. Deviati sociali, personaggi borderline.
Vanja Milinkovic-Savic; Federico Gatti, Saba Sazonov, Yerri Mina, Rick Karsdorp; Leandro Paredes, Jean Daniel Akpa-Akpro, Denzel Dumfries; David Neres, Alexis Saelemakers, Andrea Belotti.
Solo giocatori elegantissimi
Giocatori che giocano in modo elegante: testa alta, piedi educati, gioco tecnico e poco fisico. Tutte quelle cose là. Consigli per la vostra squadra d’alta moda.
Maduka Okoye; Pierre Kalulu, Raphael Varane, Alessandro Bastoni; Nikola Moro, Adrian Bernabé, Amir Richardson, Yacine Adli; Kenan Yildiz, Sebastiano Esposito, Paulo Dybala.
Giocatori sottovalutati
Squadra per dimostrare che la sapete più lunga degli altri.
Lorenzo Montipò; Mario Gila, Cristiano Biraghi, Antonino Gallo, Petar Stojanovic; Razvan Marin, Ederson, Remo Freuler, Martin Payero; Dany Mota, Mattia Zaccagni.
Solo talenti sprecati
Squadra di giocatori che a un certa sembravano forti e poi è successo qualcosa. Squadra perfetta per giocare sempre in dieci.
Simone Scuffet; Mattia Viti, Luca Pellegrini, Angelino, Brandon Soppy; Daniele Baselli, Gaetano Castrovilli, Roberto Gagliardini, Simone Verdi; Paulo Dybala, Niccolò Zaniolo.
Il mistero dei centravanti dell'Hellas Verona
L'Hellas in questa sessione estiva ha comprato tre centravanti sconosciuti e nelle prime due partite ufficiali hanno segnato tutti e tre: la situazione perfetta per farvi ammattire prima dell'asta. Ora vi trovate di fronte a una scelta labirintica fra tre porte praticamente identiche. Chi scegliere fra Casper Tengstedt, Dailon Livramento e Daniel Mosquera?
3. Daniel Mosquera
Daniel Mosquera ha segnato una doppietta in Serie A all'esordio contro il Napoli. Questo è già il picco della sua carriera finora. Arrivato al Verona senza praticamente curriculum, ci sarebbe da chiedersi seguendo quali giri esoterici Sean Sogliano ha deciso il suo acquisto. Vi sarete accorti che Mosquera ha doti fisiche notevoli, ma finora in carriera ha segnato poco anche in Colombia, dove comunque non ha accumulato chissà quale esperienza. È difficile capire il suo impatto in un campionato come quello italiano e fra i tre il suo acquisto e decisamente il più rischioso. Prendetelo solo se vi fidate al 100% delle capacità mistiche di Sogliano.
2. Dailon Livramento
Livramento potrebbe funzionare bene da scommessa nel vostro roster. Contro il Napoli ha giocato con notevole controllo e pulizia tecnica, e in carriera ha dimostrato di vedere bene la porta. Viene da una stagione in cui ha segnato parecchia e andando in crescendo. Non c'è davvero nessuna garanzia, ma fra i tre attaccanti è quello che finalizza di più.
1. Casper Tengstedt
Tengsted è in un momento di declino della sua carriera ma quando il Benfica lo ha prelevato dal Rosenborg, nel 2022, sembrava un altro centravanti mezzo fenomenale venuto dalla scandinavia. È il miglior calciatore fra i tre, Zanetti ha detto che è arrivato per "alzare il livello". È un giocatore con una buona tecnica, intenso nei movimenti, abbastanza preciso nelle associazioni con i compagni. È quello col posto da titolare un po' più garantito. Il Verona gli chiederà tanto lavoro e non è detto che resterà lucido sotto porta; la sua esperienza al Benfica non è stata positiva. Se non dovesse funzionare lui vorrebbe dire che il mondo del Verona gira davvero al contrario.
Quanto ci devo credere?
La prima giornata di campionato è l’incubo dell’asta del Fantacalcio. Può far crollare tutte le nostre certezze, oppure uccidere il sogno di prendere quello specifico giocatore per pochi crediti. In più col mercato aperto e molte squadre ancora in divenire è un incubo nell’incubo, perché magari una cosa che sembra vera dopo la prima giornata tra due settimane non lo sarà più. Insomma, il consiglio sarebbe non lasciarsi ingannare, andare dritti con le proprie idee in maniera equilibrata e sana. Ma lo sappiamo: non andrà così. Non lasciarsi influenzare sarebbe come non lasciarsi influenzare dal giudizio degli altri o dall’ansia, dall’umore, dalle tasse appena pagate, insomma quelle cose che puoi fare davvero se sei il Gandhi del Fantacalcio e, se lo sei, forse non hai bisogno di questa guida (ma di tutti gli altri contenuti extra per gli abbonati sì). Di seguito allora una piccola lista di giocatori che sono andati particolarmente bene e quanto il loro successo è riproducibile sul lungo periodo (tolti i centravanti del Verona di cui si parla sopra).
Marco Brescianini (C, M, C)
Marco Brescianini aveva segnato una decina di gol in tutta la carriera, poi è andato all’Atalanta di Gasperini e ha fatto doppietta alla prima partita. Di cosa vi stupite? Di nulla. I giocatori orobici sono buggati per il calcio vero e per il Fantacalcio. Brescianini si è trovato titolare sulla trequarti anche per una serie di contingenze: Koopmainers rifiuta di allenarsi e anche Lookman si è tirato indietro per il mercato. Come finiranno queste storie? Difficile credere che l’Atalanta farà tutta la stagione con Brescianini e CDK come unici trequartisti. Più probabile che il nuovo giocatore dell’Atalanta entri in quel loop Pasalic, ovvero che nessuno sà davvero quando giochi, ma quando giochi sicuramente segni. Una cosa un po’ snervante per un fantallenatore, ma valutate voi (e comunque monitorate bene l’andamento dei trequartisti dell’Atalanta).
Mateo Retegui (A, Pc)
Qui invece potete andare più o meno diritti. Retegui sarà il centravanti di Gasperini e le squadre di Gasperini riempiono l’area di palloni. Contro il Lecce Retegui ha dimostrato di essere quel giocatore: uno che segna quando gli piovono i cross. Magari non avrà la finezza nelle sponde di Scamacca o la sua visione di gioco, ma a voi fantallenatori interessa relativamente.
Duvan Zapata (A, Pc)
Eccoci qui, sempre ai centravanti di Gasperini si torna. Contro il Milan Zapata è sembrato nella sua versione più tirata a lucido, micidiale terminale del calcio di Paolo Vanoli. L’allenatore è appena arrivato in A ma sembra già il suo posto e nelle precedenti esperienze ha fatto segnare caterve di gol ai centravanti (vedi Pohjanpalo l’anno scorso a Venezia). Certo, fino a tre giorni fa sarebbe stato un centravanti di terza/quarta fascia, oggi vi tocca sborsare, ma potrebbe essere una bella presa, infortuni permettendo.
Darko Lazović (C, W)
La redazione di Ultimo Uomo sta in fissa con Lazovic da quando era uno dei 100 esterni del Genoa di Preziosi, quindi forse non siamo obiettivi. L’anno scorso era sembrato un po’ alla fine della sua storia col Verona, quest’anno è ripartito con due assist, di cui uno di trivela. Per noi è un grande sì, ma fate i conti con la vostra coscienza (soprattutto mantra, dove è una W)
Samuel Mbangula (A, A)
Ora ci tocca anche pensare a Mbangula. Giocherà? Non giocherà? Motta ama molto il turnover e la stagione per la Juventus sarà lunga. Dal mercato però dovrebbero arrivare i titolari in attacco nei prossimi giorni. Mbangula però sembra davvero il tipo di giocatore che può tornare utile a Motta. Farci un pensierino, però, non è sbagliato anche se non è uno che segna tantissimo (l’anno scorso due gol con la Next Gen).
Fisayo Dele-Bashiru (C, C, T)
Non ha segnato o fatto assist, ma Dele-Bashiru ha fatto una grande partita di quelle che ti fanno pensare che Baroni non lo toglierà più dal campo. Ha giocato da mezzala, ma con grande libertà di attaccare, che per il Fantacalcio è sempre una buona notizia. Sarà titolare? Il centrocampo della Lazio non è fornitissimo al momento e si gioca il posto con Vecino e Castrovilli, ma sembra avere una marcia in più.
5 nuove regole possibili per la vostra lega di Fantacalcio
di Nicola Santolini
Saranno state le distrazioni portate da campionati europei e Olimpiadi, ma quasi senza accorgercene ci siamo ritrovati, un po’ bruscamente, nella settimana del ritorno della Serie A. Questo significa che sia che siate dei puristi che fanno l’asta rigorosamente prima dell’inizio del campionato, sia che preferiate aspettare la chiusura del calciomercato estivo, il Fantacalcio è già tornato nei vostri pensieri. Da giorni - più probabilmente settimane - sulle chat di Whatsapp si tenta di trovare la quadra su una data per l’asta che possa accontentare tutti, in presenza o da remoto, si cercano sostituti dell’ultimo minuto per chi non può partecipare, e si cerca di organizzare la nuova stagione. Tra i vari argomenti, si parlerà di certo anche di regole, un aspetto forse a volte sottovalutato ma cruciale al Fantacalcio come in ogni altro gioco.
Anche al Fantacalcio è importante fissare le regole prima di iniziare, sia che si preferisca farlo in modo rigoroso e preciso - magari per iscritto e con largo anticipo - o che tutte le decisioni vengano rimandate a una semplice alzata di mano direttamente al tavolo pochi istanti prima di iniziare l’asta.
Non bisogna dimenticare che una delle chiavi del successo del Fantacalcio è stata la possibilità di costituire e gestire leghe private: poter gareggiare con i propri amici, colleghi, o conoscenti di vario tipo ha dato ulteriore spinta alla sua diffusione, portando anche alla nascita di tantissime varianti della versione classica del gioco.
Col tempo sono nate anche tante piattaforme per la gestione delle proprie leghe, e più o meno tutte permettono un certo grado di flessibilità e personalizzazione, e attraverso le proprie regole si possono customizzare tutti i principali aspetti del gioco, come la struttura delle competizioni, le possibilità di costruzione della squadra, lo svolgimento delle aste e il calcolo dei punteggi delle singole partite.
E visto che il momento è propizio, oggi vi proponiamo cinque possibili regole o varianti da provare a introdurre nelle vostre competizioni private.
La struttura delle competizioni
Quando si discute delle regole da applicare per una nuova stagione, uno dei primi passi è definire il tipo di competizione - o anche più di una - che si vuole giocare. Il format più comune è quello classico del campionato, a cui spesso si affiancano una o più coppe, utili per aggiustare il numero di partite e gironi rispetto a quello delle squadre partecipanti, e anche a mantenere viva la competizione su più fronti. E proprio quello del coinvolgimento di tutti i partecipanti sul medio-lungo periodo è un tema importante. Soprattutto nell’ultimo terzo di stagione, quando anche le speranze del mercato di riparazione si infrangono, il rischio è quello della perdita di motivazione di qualche partecipante, con un progressivo allontanamento dalle dinamiche di gioco che tipicamente sfocia nella mancata consegna della formazione, che mina la competitività del torneo.
A tutti sarà capitato almeno una volta di dimenticare la formazione, finendo per essere sanzionati in qualche modo, ma piuttosto che pensare a come punire i giocatori inadempienti è più utile cercare di mantenere il più alto possibile il coinvolgimento di tutti, dando sempre nuovi stimoli ai partecipanti. Prevedere una o più coppe da affiancare ed alternare alla competizione principale è sicuramente utile, ma le piattaforme attuali permettono di gestire facilmente anche più competizioni contemporaneamente.
Può essere un’idea portare avanti parallelamente al classico campionato una competizione di tipo diverso, magari privilegiando una modalità che premi maggiormente la costanza nei punteggi e riduca un po’ la componente di casualità legata agli incroci di calendario, per esempio in formato “tutti contro tutti” o “Formula 1”. Certo, i giocatori con squadre particolarmente deboli andranno male anche in questo tipo di competizioni, ma in questo modo sarà possibile mantenere alto il coinvolgimento dei fantallenatori un po’ penalizzati dal calendario e dalla sfortuna nel campionato classico. Un’altra possibile soluzione è quella di suddividere la stagione in due parti, ad esempio tra girone di andata e ritorno, predisponendo dei campionati di “apertura” e “clausura” sul modello delle leghe sudamericane, e dando modo ai partecipanti di rifare - almeno parzialmente - le squadre tra le due competizioni. In questo modo, oltre a raddoppiare il divertimento del momento dell’asta, si dà la possibilità di rimettersi in gioco anche a chi ha completamente sbagliato la squadra in estate, riducendo le fasi di stanca della stagione in cui alcune squadre non hanno più obiettivi. Certo, competizioni più brevi significa anche maggiore incidenza del caso: su un’ipotetica durata di 18 giornate, è assoltamente possibile che a vincere non sia la squadra più forte, ma la più fortunata. Come vi ponete sul ruolo del fato nel vostro Fantacalcio?
Le conferme
Probabilmente nel corso degli anni il Fantacalcio si è anche lasciato contaminare da altri media, in particolare i videogiochi, portando molte leghe a prendere una direzione sempre più vicina a giochi di simulazione di stampo manageriale.
La forma più estrema di questo tipo di sistemi è il cosiddetto “Fantacalcio continuativo”, in cui le squadre vengono costruite con una prima asta e successivamente solo modificate periodicamente, per gestire nuovi arrivi in Serie A e giocatori che lasciano il nostro campionato. Si tratta chiaramente di una scelta molto limitante, che elimina quasi del tutto il momento dell’asta estiva, e non adatta a tutte le leghe e giocatori.
Esistono però delle vie di mezzo, e la soluzione più semplice è di introdurre di piccoli elementi di continuità tra le stagioni, per esempio permettendo di conservare i crediti non spesi per le sessioni di mercato successive, fino a dare la possibilità di confermare 1 o più giocatori da un campionato all’altro. In questo caso non c’è una formula perfetta, e la soluzione migliore può anche essere sperimentare un po’ fino a trovare il punto di equilibrio ideale per il proprio gruppo di gioco.
Ci sono però diverse variabili su cui agire per regolamentare le conferme. La prima riguarda i crediti: quanto costa confermare un giocatore? Nulla, una cifra fissa in base al ruolo, o legata alla sua quotazione di mercato? Di nuovo, tutte le opzioni possono essere valide, ma bisogna tenere conto dei riflessi sull’economia del gioco: l’introduzione delle conferme, da sola, è in grado di generale un forte meccanismo di inflazione per i giocatori migliori di ogni ruolo. Quando ci si trova a fare asta per un giocatore di alto livello si può essere disposti a spendere molto, ma se si pensa che questo investimento potrà essere anche ammortizzato nelle stagioni successive grazie alle conferme - mercato permettendo - si è naturalmente portati a investire ancora di più. Ci sono comunque dei modi per mitigare questi effetti, per esempio legare il costo della riconferma alla quotazione di mercato - magari moltiplicata x2 o x3 - rendendo meno scontata la scelta di confermare giocatori di prima fascia, o limitare la possibilità di conferma solo per giocatori giovani.
Un secondo aspetto da tenere in considerazione è quello della durata: i giocatori possono essere confermati un numero illimitato di volte oppure no? Bisogna considerare che dare la possibilità di confermare giocatori impoverisce un po’ l’asta, privando i partecipanti dell’opportunità di sfidarsi per accaparrarsi dei nomi potenzialmente importanti: farlo per troppo tempo rischia di togliere un po’ di interesse all’asta.
Un possibile punto di partenza per provare a introdurre le conferme nei vostri regolamenti può essere quello di permettere fino a 3 conferme - lasciando un ruolo scoperto - a una cifra legata alla quotazione di mercato, per una o due stagioni. Questo tipo di regole di stampo manageriale possono aggiungere grande profondità al gioco e risultare molto divertenti se inserite in leghe con un pool di giocatori adatto, ma quando vengono pensate e introdotte la stella polare deve essere quella del mantenimeno dell’equilibrio nella competitività, evitando che certe squadre se ne avvantaggino eccessivamente, così come il bilanciamento del sistema economico della lega, che non deve sfaldarsi, portando ad eccessive disparità.
La modalità draft
Di modalità di costruzione della rosa ne esistono da sempre tante: buste chiuse, liste di nomi, a chiamata, random. Probabilmente quella principe è l’asta a chiamata, e negli ultimi anni anche grazie a software e piattaforme che rendono molto semplice l’implementazione, si sono diffuse parecchio le aste random, magari per ruolo. Personalmente non ne sono un fan, ma riconosco che possa essere un modo per portare un po’ di novità all’interno delle aste e costringere i giocatori a ragionare in modo diverso ed applicare strategie nuove.
Una modalità interessante introdotta in anni più recenti è quella draft, o a pick. Con questo sistema la costruzione delle rose si effettua attraverso una serie di round di chiamate, in cui ciascun partecipante sceglie un giocatore e lo inserisce nella propria squadra senza nessuna asta o rilancio. Diventa quindi determinante l’ordine con cui ogni partecipante fa la sua pick in ciascun round: al primo giro l’ordine può essere casuale o scelto in base a un qualsiasi criterio - ad esempio l’ordine di arrivo inverso della stagione precedente - mentre per quelli successivi si segue quello del valore della rosa. In questa modalità a ogni giocatore di Serie A è associato un valore di mercato, e la somma dei valori di tutti i giocatori selezionati costituisce quello complessivo della rosa, e a ogni round le prime squadre a effettuare le loro pick sono quelle col valore complessivo minore. Questo comporta che, per esempio, se il primo a chiamare nel round iniziale sceglie di prendere il giocatore dal valore più alto del listone, al secondo round sceglierà per ultimo, e dovrà quindi attendere, nell’ipotesi di una lega a dieci, la ventesima pick. Si tratta di una modalità profondamente diversa da quella dell’asta tradizionale, che toglie la possibilità di rilanciare sulle chiamate degli avversari, e che proprio per questo tra i suoi vantaggi ha quello di essere molto più rapida, permettendo di completare le rose in tempi relativamente brevi. Insomma, anche se con logiche completamente diverse rispetto a quelle abituali, quello del draft è un sistema che richiede comunque abilità strategiche, e magari può essere la ventata di novità che le vostre aste stavano aspettando.
Il modificatore di difesa
Il modificatore di difesa non è di certo una regola di introduzione recente, ed è sicuramente già applicato in tantissime leghe. Se così non fosse il consiglio è quello di provare a introdurlo, ma anche nelle leghe in cui viene già utilizzato potrebbe esserci spazio per dargli un po’ più di peso. Come? Sfruttando le possibilità offerte dalla piattaforme, che permettono di aumentare il numero di fasce, aggiungendo ulteriori sfumature tra il relativamente semplice da soddisfare 6.5 di media - con +3 di bonus - al difficilissimo e giustamente molto impattante +6 quando la media supera il 7, inserendo anche gli slot del +4 e +5. Aumentare le fasce possibili per il modificatore di difesa rende più redditizio il suo utilizzo, influenzando anche le logiche di costruzione delle rose, le dinamiche di prezzo dei difensori e dei portieri, e le scelte di formazione. Se siete stanchi di budget esageratamente sbilanciati su centrocampo e attacco e di difensori che - a parte rare eccezioni - non vengono praticamente rilanciati, il modificatore è la scelta che fa per voi.
I prezzi di partenza
In questi giorni vi starà capitando spesso di veder scorrere sugli schermi dei vostri dispositivi articoli, video, e contenuti di vario tipo sui “giocatori da prendere a 1”. Quello che si vuole solitamente sottointendere è che ci sono giocatori di buon valore che, magari perchè poco conosciuti, possono finire per essere sottovalutati all’asta, o addirittura venire del tutto ignorati, rimanendo svincolati fino alla fine. Questo può succedere, ma non è detto che debba necessariamente essere possibile. Far partire le aste per tutti i giocatori da 1 solo credito può causare diversi squilibri, soprattutto in leghe poco numerose, permettendo a chi si tiene molti slot liberi in rosa per la parte finale di asta di riempirli con giocatori potenzialmente titolari e anche di buon livello spendendo pochissimi crediti. Certo, qualcuno può sostenere che si tratti di una strategia totalmente lecita, e lo è, ma può generare situazioni non troppo simpatiche. Per esempio quando solo due o tre fantallenatori restano in gioco, magari per riempire ancora molti slot, accordandosi per spartirsi buoni giocatori senza rilanciarli. Si tratta di comportamenti certamente non molto sportivi ma leciti, che spesso si finisce per cercare di evitare o arginare in qualche modo attraverso il regolamento.
Un altro aspetto critico riguarda chi utilizza regole continuative: dare modo alle squadre di acquistare giocatori a 1, a seconda delle modalità di recupero dei crediti con gli svincoli, può semplicemente rompere l’equilibrio del sistema economico. Per tutte queste ragioni può avere senso provare a impostare un diverso prezzo di partenza per le aste, per esempio la metà del valore di quotazione. In questo modo è sempre garantito che nessun giocatore possa essere acquistato a un prezzo davvero irrisorio e che non siano possibili “plusvalenze” artificiali attraverso gli svincoli. Un altro beneficio apportato da regole di questo tipo è restituire valore alle capacità di scovare giocatori veramente utili tra quelli a 1 o 2 crediti di valutazione: trovare una di queste gemme nascoste non è forse una delle soddisfazioni più grandi al Fantacalcio? Chiaramente un prezzo di partenza delle aste più alto deve essere associato a una sufficiente disponibilità di budget: se ci sono troppi pochi crediti, diventa difficile pagare più di 1 credito anche per gli ultimi slot di ciascun ruolo.
Insomma, il limite è praticamente solo la fantasia. Non bisogna però dimenticare che il Fantacalcio è un gioco, e per quanto serio e competitivo, deve avere lo scopo primario di far divertire i suoi partecipanti. Attraverso il regolamento si può cambiare radicalmente il tipo di esperienza offerta dal gioco, ma è importante capire che non tutte le regole sono adatte a ogni lega e gruppo di giocatori. Per esempio non ha molto senso imporre un sistema di costruzione della rosa più profondo e che richiede una buona conoscenza dei giocatori di Serie A - come quello della modalità Mantra - a una platea di partecipanti che non segue attentamente il campionato, oppure introdurre regole di stampo manageriale se all’interno della lega c’è un elevato turnover tra i partecipanti, con tanti fantallenatori che escono ed entrano ad ogni stagione. Allo stesso modo, regole troppo semplici e basilari possono portare alla noia i giocatori più appassionati e in fissa col Fantacalcio: qui sì che si può spingere sull’acceleratore proponendo varianti più complesse.
Infine, qualunque siano le regole che scegliete di utilizzare, cercate di fare in modo che siano il più possibile semplici e lineari, e che vengano spiegate in modo chiaro a tutti i partecipanti. Ovviamente è impossibile andare a coprire tutte le possibili zone grigie, ma è fondamentale ridurle il più possibile: ogni volta che ci si creano spazi per interpretazioni diverse e ambiguità di qualsiasi tipo, soprattutto quando la competizione è accesa, possono nascere incomprensioni, e il ruolo di chi si occupa di organizzare e gestire una lega privata rischia di sfociare in quello della gestione di conflitti. Avere regole chiare e semplici permette di limitare tensioni e discussioni, cose che non hanno ragione d’essere al Fantacalcio.
Come fermare la ricorsività: una guida verso l’asta perfetta
di Antonio Laudante
Il Fantacalcio è un gioco che molti individui praticano da anni, ma che soprattutto viene praticato da molte persone allo stesso modo per anni. L’asta è come un’eterna prima volta: c’è chi lo fa partire da una sbronza e chi si prepara al massimo per il primo appuntamento col listone, salvo poi raccogliere imprevisti e viverla nei suoi alti e bassi. Rompere le proprie abitudini provando a concedersi qualche birra in meno non è garanzia di successo, e per riprendere una frase celebre di Giovanni in Tre Uomini e una gamba “a volte dorme più lo sveglio che il dormiente”.
Senza indugiare ulteriormente, vi darò tre mezzi per risolvere le problematiche e risvegliare definitivamente il vostro potenziale da fantallenatore nella forma di scudo, armatura e spada.
Lo scudo: la strategia
Levatevi dalla testa di poter vincere un fantacalcio senza una strategia precisa. Puntare il vostro pupillo, spendere tutto sul bomber di turno, stare ore su tiktok segnandosi i colpi low cost non costituisce una strategia. Se dovete prepararvi ad una battaglia di gruppo non lo fate scegliendovi un lottatore “con un’aura particolare” o consultando le top 10 battaglie vinte con meno risorse possibili. In un gioco dove le risorse sono nella maggior parte dei casi uguali (escludendo le aste con riconferma) bisogna comprendere come incidono le scelte che fate: 11 calciatori che prendono una votazione di 6,5 costituiscono 5.5 punti bonus al di sopra del 66, una soglia ti porta a mezzo punto dalla magica soglia del 72, quella che costituisce una vittoria del fantacalcio nella maggior parte dei casi; Questo ci insegna che prendere troppi new entry del listone seppur altisonanti può esporci a dei cali di punteggio imprevedibili, chiamiamolo “Teorema di De Ligt” La squadra che vincerà il campionato di Serie A 24/25 porterà una Fantamedia voto (il dato che conta gol e assist) più alta della Top 11 per Fantamedia formata dai top di altre squadre; questo vi fa capire che non è solo il bomber designato a ricevere un boost ma soprattutto porta, difesa e centrocampo, possiamo chiamarlo “Teorema di Calhanoglu”
Il costo dei nostri calciatori oltre che da un fattore regionale o di tifo è influenzato dai content creator, quindi puntare le possibili sorprese può rivelarsi una battaglia senza senso ed è più sensato puntare su quelle certezze spesso definite noiose, chiamiamolo “Teorema di Acerbi” Considerando anche l’impatto di determinati allenatori su certi calciatori la strategia diventa quindi completa, dopo aver sovvertito i 3 punti più comuni da cui parte il Fantallenatore medio dei tempi moderni.
L’armatura: la tabella organizzata
Se pensate di andare in battaglia con l’armatura di un fabbro che lavora solo rame, verrete bucati dalla prima spada di acciaio appena uscirete dal villaggio. Questa immagine deve suscitare in voi il dubbio di essere organizzati e di dover sempre ricorrere a delle risorse esterne in fase d’asta. La scelta è l’unica cosa che possiamo compiere in fase d’asta siccome non abbiamo un rapporto diretto col calciatore, e non si tratta solo di una lista di nomi. Facciamo un esempio: chi puntereste come primo nome dalla Roma? Ce ne sono tanti, ma chi sceglierete dirà tanto di quelle che sono le vostre basi di ragionamento (anche nel caso in cui tifiate Lazio). Partendo dal presupposto che non esistono bandiere, comprare un calciatore non è deve essere un atto di fiducia ma una volontà di acquisirlo secondo un ragionamento del tutto. Sul mio profilo X ho fatto la stessa domanda e mi sono reso conto del forte hype su Soulè ma anche della tendenza al “capiscerismo” legata a Le Fee o Baldanzi. Per me l’intenzione deve sempre essere di puntare su Lorenzo Pellegrini, senza scomodare le aste feroci che possono coinvolgere attaccanti come Paulo Dybala.
Eccovi una tabella organizzata con un sistema di tier list, in continuo aggiornamento. Non sarà probabilmente l'unica di questa guida di Ultimo Uomo, ma questa è la mia.
La spada: gli Elefanti in fase d’asta
Ci sono due elefanti nella stanza in cui si svolge l’asta del Fantacalcio: uno è l’elefante della Sfortuna, l’altro è l’elefante dell’Asta. Usando questa celebre metafora, intendo che essi sono dei chiari problemi per noi mentre si svolge questo incontro e vanno saputi dominare, ma anche che rimangono lì nel momento in cui finisce. Il nostro obiettivo deve essere di vivere questo momento con serenità ed essere abbastanza intelligenti da non addormentarci lì, finendo per essere schiacciati da loro. La Sfortuna è la spada di damocle del Fantacalcio, ma grazie ai metodi moderni è possibile tenere a bada questo fattore tenendosi aggiornati su degli spostamenti, che non riguardano noi ma il nostro modo di reagire in modo equilibrato alle notizie, capendo quanto aspettare un giocatore infortunato o come ricalibrare la rosa liberandosene (se un calciatore molto forte subisce uno stop di 6 mesi, rischia di rimanere fuori per tutto un fantacalcio e forse due, esempio cardine Deulofeu). Non vi fate abbattere troppo da questa dinamica, è già tanto che giochino per noi! Infine, c’è un discorso da fare sul numero di partecipanti e le regole: tendenzialmente, l’obiettivo è di CONOSCERE TUTTE LE REGOLE per costruire una squadra che sia quanto più efficace negli scontri diretti (a Gironi) e che faccia più punti degli altri (modalità Formula Uno).
I calciatori che togli agli altri sono più importanti di quelli che prendi per principio, poiché al Fantacalcio ci sono calciatori Unici, come lo sono per le loro squadre, ma soprattutto di accumularne tanti per costruire una rosa che buchi l’equa distribuzione del talento fantacalcistico: secondo un mio studio, in 8 partecipanti premia avere un’ottima difesa e porta, mentre in 10 avere 4 attaccanti solidi e un centrocampista top. Per il Mantra, è necessario uno studio approfondito dei possibili “bug dell’asta”. L’asta richiede invece di essere vigili su tutti i nomi chiamati e di ridare pan per focaccia a dei fantallenatori furbi, individuando i loro pupilli attaccando i punti attorno alla loro strategia, disturbandoli anche e soprattutto sui calciatori che gli costerebbero poco. Solo così potrete liberarvi di questo Elefante ed uscire dalla stanza soddisfatti del vostro lavoro. Se state leggendo questa guida, è troppo tardi. Questo lo direbbe più o meno Drake, ma per un fan di Fabri Fibra tutto è possibile, basta soltanto cambiare i piani prima che sia Domani (dell’asta).
Come mi regolo durante l’asta per quanto riguarda l’alimentazione
di Marco D'Ottavi
Questo è un errore che si fa spesso: arrivate preparatissimi, ma poi sbagliate l’alimentazione. Corpo e testa non sono separati e conoscere nel dettaglio le statistiche avanzate delle squadre di Paolo Vanoli per poi sbagliare coi carboidrati sarebbe un errore tremendo. L’asta ti mette davanti a delle scelte: solitamente si fa durante la cena, si mangia male, si beve molto. Ecco quindi 10 regole per provare a stare sul pezzo.
- Bere tanta acqua e mai troppo fredda: soprattutto se la fate nei giorni più caldi, questo è il consiglio più importante. Vale dalla mattina: essere idratati è tutto. Inoltre vi darà un paio di pause bagno per andare a ripassare o fare quelle cose che fa Djokovic in bagno quando svolta le partite.
- Se c’è un aperitivo, non toccate le patatine e gli arachidi. Voi sarete quelli delle olive. Per i taralli, dipende dalla vostra capacità di deglutimento: non vorrete giocarvi l’asta per un pezzo di tarallo.
- Che pizza ordino? Se si va di pizza, preferite sempre la versione romana (bassa e scrocchiarella) alla napoletana. Per i gusti orientatevi tra questi: margherita, ortolana (ma senza melanzane), focaccia rucola e pachino, primavera, pizza col mais, pizza coi gamberetti (ma senza maionese).
- E i fritti? Fritti categoricamente esclusi, al massimo un dolcetto dopo (una fetta di torta della nonna, non mi prendete il tiramisù o la panna cotta)
- Se siete voi a scegliere l’asporto, breve lista di cosa preferire: 1) Poké, 2) hamburger (no bacon), 3) Kebab (ma voi prendete il felafel), 4) Cinese (riso ananas e pinoli), 5) Antico Vinaio (voi scegliete la Beatrice)
- Per quanto riguarda l’alcool. Una birra prima dell’asta è consigliata (se avete l’età minima per bere) per sciogliere la tensione. No: Double IPA, no belghe, no blanche, no stout; sì: Pils, APA, Porter, Altbier, Lambic.
- E se non mi piace la birra? Vino no che fa acido, spritz no che poi finisci per prendere tutti i giocatori del triveneto. Ok l’Americano e Old Fashion: sentirsi dentro Mad Man può aiutare all’asta.
- Potete bere una seconda unità di alcool mentre ci sono gli attaccanti. NON PRIMA. La seconda unità può essere anche qualcosa di forte come un superalcolico (ma con moderazione)
- La Coca-Cola tenetela dai centrocampisti in su. Può essere un valido alleato, ma se iniziate a berla troppo presto poi arrivate corti e l’effetto diventa inutile. Bevete a piccoli sorsi.
- Sono le 4 del mattino e ho fame, che mangio? Ecco il vero trucco: per gli attacchi di fame, portatevi i gel isotonici dei ciclisti. Ve ne schiaffate 4 o 5 in tasca e li prendete prima della salita.
Qualche statistica sui bonus al Fantacalcio
Negli ultimi anni si sta segnando meno?
di Nicola Santolini
Mettendo a confronto i dati su gol e non-penalty gol segnati dal 2015 a oggi è evidente come nelle ultime due stagioni di Serie A si sia segnato meno rispetto al recente passato. Il numero di gol dal dischetto è variato parecchio, ma è influenzato da quanti ne vengono assegnati, diretta conseguenza delle direttive ricevute dagli arbitri, e per questo ha più senso concentrarsi sui non-penalty gol, anche loro in calo.
Al di là delle ragioni alla base di queste fluttuazioni, che potrebbero essere di vario tipo, in parte anche tecniche e tattiche, è difficile non considerare come anomale le stagioni 2019/20 e 2020/21 - le più impattate dalla pandemia - in cui si è segnato di più, ma il trend è comunque presente anche rispetto alle stagioni pre-COVID. Ma come dobbiamo prendere questo dato, e cosa se ne può dedurre in ottica fantacalcistica?
La conclusione più banale è che in un contesto in cui si segna di meno e ci sono meno bonus, riuscire ad accaparrarseli diventa ancora più cruciale, e questo si può riflettere nelle dinamiche di prezzo dei giocatori più preziosi. Un altro fattore da considerare è che se si segnano meno gol possono bastare meno punti per vincere le partite, rendendo potenzialmente più premianti la costanza di rendimento - attraverso buoni voti e pochi malus - e altri meccanismi in grado di portare punti, come il modificatore di difesa. Se gli avversari si fermano più spesso sotto al 72, poter contare con frequenza su un +3 - o più - grazie alla difesa può rivelarsi determinante.
…e un po’ è colpa degli attaccanti
Nelle ultime due stagioni di Serie A si sono persi circa un centinaio di gol, ma da quale tipo di giocatori stanno arrivando meno bonus?
Guardando al numero di giocatori in doppia cifra - di gol o non-penalty gol - i grafici mostrano come le barre relative di quelli da oltre 15 reti siano andate assottigliandosi negli ultimi anni. Nel 2022/23 e 2023/24 gli unici giocatori ad aver superato i 15 gol complessivi sono stati Lautaro Martinez (due volte), Osimhen (due volte), Dia, Leao, Vlahovic e Giroud; tra il 2019 e 2021 ci erano riusciti 15 giocatori diversi.
Il minor numero di gol segnati dagli attaccanti si riflette in una flessione delle loro fantamedie. Nel grafico, le barrette orizzontali indicano la media delle fantamedie di centrocampisti e attaccanti nelle ultime stagioni: è già capitato anche in passato, ma in questo momento le medie di centrocampisti e attaccanti sono particolarmente vicine. Per la verità le fantamedie dei centrocampisti negli anni sono state piuttosto stabili, quindi è difficile ipotizzare a un travaso di bonus da attacco a centrocampo, ma il contributo dei centrocampisti in termini di bonus e fantamedie è stato sicuramente maggiore nelle ultime stagioni, e molti fantallenatori hanno cercato lì la soluzione alla scarsità di attaccanti prolifici sul mercato.
Esistono ancora le fasce?
Nelle ultime stagioni ha preso piede nel mainstream, soprattutto per le leghe con un buon livello di competitività, la strategia degli slot o fasce. Prima dell’asta ci si prepara una lista, suddividendo i giocatori in gruppi tipicamente da 8-10 elementi - in funzione del numero di squadre partecipanti - in base al rendimento atteso. In sostanza si raggruppano e mettono in fila i giocatori che ci si aspetta abbiano un valore fantacalcistico simile e di conseguenza una simile quotazione di mercato, in modo da avere un supporto durante l’asta che aiuti a regolare i rilanci e ottimizzare la gestione del budget in funzione della rosa che si sta costruendo.
Questa strategia è sicuramente efficace (e anche in questa guida vi proporremo le nostre griglie), ma il rischio è quello di applicarla in maniera troppo rigida: è inutile - se non controproducente - forzare 10 giocatori in un ipotetico “primo slot” dal valore fantacalcistico e quotazione simile, quando non ci sono 10 elementi dal rendimento omogeneo.
Per questo di solito i giocatori vengono messi anche in un ordine di priorità all’interno della propria fascia, ma queste sono ancora realistiche?
Guardando al numero di giocatori in fasce di fantamedia simili (in questo caso in un intervallo di 0.25) c’è una certa omogeneità in difesa, dove rispetto ad alcune stagioni fa si sono anche leggermente ridotti gli outlier con fantamedie estremamente alte: a qualcuno mancano i veri esterni di Gasperini?
C’è una certa uniformità anche tra i centrocampisti, dove storicamente si presenta sempre un gruppo di 7-8 giocatori con fantamedie alte (superiori a 7) seguito da una trentina di nomi con un rendimento tra il 6.5 e il 7. Per la verità nelle ultime due stagioni i centrocampisti “da bonus”, con una fantamedia vicina al 7, sono addirittura aumentati rispetto alle stagioni più vicine alla pandemia, in cui si è segnato di più in generale.
Come sempre il ruolo più difficile da decifrare è l’attacco, in cui per poter costruire fasce da 8-10 giocatori si devono raggruppare attaccanti con oltre 1 fantapunto di media di differenza. Insomma, ha senso pagare un attaccante da 7.5 di fantamedia quanto uno che si avvicina al 9? Probabilmente no, e questo ci fa capire perché negli ultimi anni in molte aste i rilanci si sono concentrati principalmente su 2-3 attaccanti - Lautaro e Osimhen, in precedenza Immobile - rispetto a tutti gli altri, con distanze a volte enormi in termini di prezzo di acquisto.
Molte strategie si sono quindi orientate o sulla gestione del budget per arrivare a un top reale, oppure sull’abbandonare quell’idea in partenza e gestire i crediti per diversificare le risorse, andando magari ad acquistare due o tre attaccanti di medio livello. Ma ovviamente tutte le strategie preparate in anticipo devono scontrarsi con la presenza degli avversari.
Queste sono alcune delle cose che ci dicono i numeri delle scorse stagioni, ma sappiamo che il Fantacalcio è un un gioco che si basa principalmente sulla previsione del futuro, con tutti i problemi che ne conseguono
Quindi, come sarà la Serie A 2024/25, e all’asta quale strategia si rivelerà vincente? Si ripeterà lo scenario visto nelle ultime stagioni o si ritorneranno a vedere più attaccanti superare nettamente la doppia cifra?
La risposta a questa domanda passa dalla somma di quelle a tante domande più piccole: Vlahovic segnerà davvero di più senza Allegri? oppure, chi segnerà di più tra Morata e Leao? Dovbyk può fare 20 gol? Castellanos esploderà senza Immobile davanti? E se davvero Lukaku tornasse da Conte?
E potrei continuare a lungo.
Più risposte corrette riuscirete a indovinare, maggiori saranno le vostre probabilità di successo, anche se il Fantacalcio trova sempre nuovi modi per sparigliare le carte.
I bug del listone sono davvero bug?
Ogni volta che esce il listone c’è qualche nome che non sta dove dovrebbe stare. Un attaccante a centrocampo, un difensore in attacco. In quella zona grigia voi pensate di poter prosperare, ma Lui (lui inteso come entità divina che compila il listone) non lo fregate. Le scelte sono oculate, algoritmiche. Andiamo allora a vedere se vi conviene davvero puntare o non puntare su questi presunti bug.
Dennis Man, listato centrocampista
Man sarà il segreto per nulla nascosto di tutti i fantallenatori. Poter schierare a centrocampo uno da doppia cifra fa vincere il Fantacalcio, lo sappiamo. Che impatto avrà con la Serie A però? Nel 2021 non era andata bene e anche dopo in B Man è stato un giocatore molto fumoso. La scorsa stagione sembra però aver cambiato passo (11 gol e 6 assist) e anche in queste amichevoli sta scoppiando di salute: guardatevi la sua partita con l’Atalanta. Averlo vi costerà parecchio e torniamo sempre lì: quante delle vostre fortune volete affidare a un giocatore di una neopromossa? (non è una domanda retorica, me lo chiedo spesso anche io)(l’anno scorso Man era Gudmundsson se ci pensate)(ma l’islandese è più forte).
Valentin Mihăilă, listato attaccante
Gioca dall’altro lato rispetto a Man, ma è listato attaccante. Perché prenderlo? Perché vi costerà due spicci e perché ogni tanto il Fantacalcio funziona in maniera totalmente controintuitiva rispetto alla realtà (non così spesso però).
Charles De Ketelaere, listato attaccante
Ho visto gente disperarsi per CDK listato attaccante. Ma dove eravate l’anno scorso? Il belga dovrebbe andare di diritto a chi ci ha creduto nella scorsa asta e dovrebbe schierarlo in attacco perché è un attaccante.
Loum Tchaouna, listato centrocampista
Tchaouna è stata l’unica nota lieta della Salernitana. Ha segnato 4 gol da 2.6 xG in Serie A e l’idea è che possa fare anche meglio. Baroni ha detto che «deve affinare i movimenti» ed è quasi scontato che non partirà come titolare. Alla Lazio però la situazione è fluida, gli uomini che guideranno l’attacco sono ancora da decidere e in questa bagarre, magari più in là nella stagione, potrebbe infilarsi anche Tchaouna e a quel punto poterlo mettere a centrocampo sarebbe un affare.
Jesper Karlsson, listato centrocampista
Questo è un tocco di classe: prendo un’ala che l’anno scorso aveva tanto hype ma che praticamente non ha giocato e la sposto a centrocampo. Chi ci casca? Il cambio di allenatore del Bologna è ovviamente la fiammella in questa storia. Karlsson sarà titolare con Italiano? Era Thiago Motta che lo odiava o è lui che è scarso? Italiano dà tante responsabilità ai suoi esterni (ma fa anche tanto turnover) e Karlsson era un’ala con estro e qualche gol nei piedi. Potrebbe funzionare.
Patrick Dorgu, listato difensore
«Dorgu? Potrebbe fare come Bale». Queste parole di Gotti hanno alzato le antenne di tutti i fantallenatori: immaginate di poter schierare un esterno alto che gioca in moto in difesa. Nell’amichevole contro il Galatasaray, però, Dorgu è stato schierato centrale di difesa. Gotti, che messaggio ci stai mandando?
Tete Morente, listato centrocampista
Tete Morente è nato ala e morirà ala. Certo, in carriera ha un massimo di 5 gol quindi forse ha sbagliato qualcosa. Le gerarchie nel Lecce sono un mistero della fede, quindi non stiamo qui a dirvi se prenderlo o non prenderlo.
Christian Pulisic, listato centrocampista
L’anno scorso 12 gol da 8 xG in Serie A, per distacco la sua migliore media realizzativa. Ora cambia allenatore, ma non posto nelle liste del Fantacalcio. Averlo vi costerà un occhio della testa.
Terzi portieri da prendere in base alle vostre ideologie politiche
Lo slot da terzo portiere è l’unico che potete vivere con un po’ di serenità. Soprattutto se fate l’accoppiata primo/secondo di una big, con il posto che rimane potete cercare un portiere che vi possa stare vicino in panchina nei momenti difficili. E cosa accomuna due persone più della politica? (i seguenti calciatori potrebbero non credere a quanto riportato qui sotto).
Se credete nella democrazia: Chrīstos Mandas
Semplice, lineare: la Grecia è la patria della democrazia e Mandas è greco. Il suo acquisto, però, potrebbe toccarvi più di un credito: siete disposti a rischiare per la miglior forma di governo tra quelle esistenti? (per qualcuno, Mandas potrebbe diventare anche il titolare, noi però non siamo così sicuri)
Se credete nel welfare state: Jasper Lauri Petteri Samooja
Samooja è un portiere finlandese di 21 anni che dovrebbe fare il terzo al Lecce. Su Instagram mette foto di falò nei boschi e gite in barca a remi. È cresciuto in un’idea di mondo per cui lo Stato pensa a te e tu devi solo pensare a crearti una tua individualità. Come non invidiarlo?
Se credente nel libertarismo: Mathew Ryan
Da non confondere con il liberalismo, il libertarismo vede la libertà come fine politico ultimo. E cosa c’è di più libero di un portiere australiano con esperienze in Spagna, Inghilterra, Belgio, Olanda, Danimarca e ora Italia?
Se credete nella rivoluzione liberale: Lapo Nava
Lapo Nava è il figlio di Stefano Nava, figura minore del Milan degli invincibili. Nato a Milano, con questo nome da Milano da bere, Lapo Nava rimanda a quell’epoca storica post-mani pulite in cui la discesa in campo di Berlusconi ha dato una forma ben precisa alla seconda repubblica.
Cinque difensori un po’ a caso da prendere all’asta
Per qualcuno i difensori sono solo dei corpi da buttare in campo per fare numero. Se non avete mantra, modificatori o altri bonus vari, è un’idea quella di spendere il meno possibile per i vostri difensori e puntare tutto su attacco e centrocampo. Non vi stiamo dicendo che dovete fare così, ma se volete fare così ecco un po’ di nomi da prendere a poco senza scommettere troppo. Insomma, lasciate stare i terzini che spingono, quelli che potrebbero giocare a tutta fascia o i centrali col vizio del gol. Qui solo nomi mesti per voti onesti.
Sebastiano Luperto
Nessuno vuole rilanciare troppo per Luperto, ha troppo l’aria da persona per bene per fare il difensore. Eppure è una garanzia: gioca, prende sempre voti decenti. È un 6 e spicci che cammina, che per un difensore è tanto. Non segna di solito, ma quest’anno è andato al Cagliari che è una squadra che sembra vivere per fare gol da calcio d’angolo.
Alberto Dossena
Lasciate i vostri avversari scannarsi per Varane, voi andate dritti su Dossena. La sua qualità? Essere titolare ovunque va, prendere pochi gialli per il ruolo, non strafare. L’anno scorso ha fatto anche quattro assist e questa cosa un po’ mi preoccupa: questi difensori non devono uscire dalla media di quello che sanno fare, altrimenti finisce il giochino.
Paweł Dawidowicz
Qui c’è il rischio di fantamedia insufficiente, ma di poco e potreste anche prenderlo a 1. Dawidowicz è esattamente quello che sembra: una solidissima macchina sovietica. Passano gli anni, passano le stagioni e lui rimane lì: non ha funzionalità speciali, non è appariscente, ma fa il suo compito, cioè mettere una pezza al vostro fantacalcio con un 5,5 quando serve.
Federico Baschirotto
È finita la wave Baschirotto? Due anni fa con tre gol era stato un bell’affare per chi ci aveva puntato, ma l’anno scorso si è fermato a 0 e potrebbe aver deluso chi ci aveva puntato ancora. Il problema è avere aspettative. Capisco che Baschirotto ha il petto gigante e ispira fiducia, ma dopotutto è un difensore centrale, non una punta. Baschirotto marca bene, è fisico: ottimo per una difesa da salvezza e per una Fantacalcio che cerca i 6 (quindi, se si alza troppo all'asta, scappate).
Stefano Sabelli
31 anni, la barba, i capelli corti, altezza tra i 180 e i 190 centimetri: tutti i difensori italiani della classe media sono praticamente uguali e vanno tutti bene per questa tipologia che stiamo indicando qui: difensori buoni per avere una fantamedia difensiva decente spendendo poco. Vi scippano Sabelli? Prendete Bani, non vedrete la differenza. Vi scippano Bani? C’è Izzo. Non c’è Izzo: ecco Giorgio Altare. Federico Gatti sta alla Juventus, quindi non lo metto in questa categoria, ma ci starebbe. Voi però prendete Sabelli se potete, perché l’avete letto qui.
Titolare oggi, ma domani?
Questa è la singola cosa più difficile da prevedere: voi fate l’asta oggi, spendete i vostri crediti guadagnati col sudore della fronte e poi il centrocampista su cui avete puntato finisce in fondo alla panchina, l’ala litiga con l’allenatore, il centravanti viene scavalcato nelle gerarchie da un altro centravanti. Visto che siamo al 9 agosto questo è un contributo utile per chi è fissato con le aste frettolose, fatte in questi giorni in cui bisognerebbe guardare nelle viscere degli animali per capire chi giocherà titolare e chi no. Ecco un po’ di giocatori che oggi sono titolari in tutte le formazioni tipo ma che tra qualche mese chissà (sono ovviamente previsioni totalmente a intuito, se ci fate troppo affidamento affari vostri).
Lorenzo Lucca
La scorsa stagione l’Udinese ha ceduto Beto all’ultimo minuto, Brenner era infortunato e si è ritrovata con Lorenzo Lucca titolare. In qualche modo ha funzionato: Lucca ha segnato 8 gol e l’Udinese si è salvata anche questa volta. Succederà di nuovo? Alle sue spalle Brenner non ha dato grande fiducia quando ha giocato, ma magari si sveglia. In più ci sono Iker Bravo, Damian Pizarro e torna Alexis Sanchez: insomma la posizione di Lucca potrebbe vacillare pericolosamente.
Bryan Cristante
Niente è più divisivo di Cristante per i tifosi della Roma. Per alcuni è il miglior giocatore della mondo, per altri non dovrebbe proprio essere un calciatore professionista. Gli allenatori, di solito, propendono per la prima, cioè lo schierano sempre e comunque. Nessuno da equilibrio come Cristante è il sottotesto. De Rossi è storicamente un ammiratore di Cristante, ma il mercato della Roma lascia intendere la ricerca di una squadra più associativa, che vuole il pallone e che lo sa trattare. C’è spazio per Cristante in questa versione della Roma? Con Pellegrini, Paredes e Le Fée per la prima volta avrà una concorrenza non solo tecnica ma anche tattica. Staremo a vedere come ne uscirà.
Yildiz
Yildiz si è guadagnato i gradi di nuova grande speranza bianconera. Alcune sue giocate effettivamente hanno fatto stropicciare gli occhi e l’idea di vederlo titolare nella nuova Juventus di Motta è anche un segnale di futuro. La realtà però è più reale: Yildiz ha mostrato dei - normali per l’età - passaggi a vuoto e anche la sua collocazione tattica è in divenire. Non è un’ala di quelle intense, più trequartista in caso. Il meglio lo dà dentro l’area di rigore. Davvero Motta vorrà affidarsi a un ragazzo così giovane? Chiesa è fuori dal progetto più per motivi di mercato, ma magari nelle prossime settimane lo strappo si ricuce. Dal mercato poi potrebbe arrivare una concorrenza spietata. Insomma, se volete puntarci fatelo più come scommessa che come certezza.
Dailon Livramento
Chi gioca centravanti dell’Hellas Verona? A una settimana dall’inizio della Serie A è ancora un bel mistero. Sono arrivati due attaccanti: Mosquera e Livramento. Uno è molto forte fisicamente, nei duelli, in progressione ma non ha mai segnato molto in carriera (anche se con una buona fiammata a giugno, sempre nel campionato colombiano da cui viene); l’altro, Livramento, viene da una stagione promettente da 16 gol con l’MVV dove ha mostrato un vasto repertorio di finalizzazioni. Si trattava però di Eerste Divisie, cioè seconda divisione olandese. Certo, l’Hellas ci ha abituato a giocatori provenienti da campionati minori e lanciati come se nulla fosse, ma il mercato è in movimento e Sogliano sta cercando di prendere un altro attaccante. Livramento può essere una buona scommessa, e non è detto che Zanetti non giocherà con due punte, ma se avete l’asta in questi giorni tenete conto che potrà arrivare qualcun altro a superare questi giocatori nelle gerarchie.
Nell’Hellas Verona occhio anche alle situazioni dei centrali difensivi: se pensate di assicurarvi dei super titolari con Magnani e Coppola, gente da presenze sicure, potreste esservi fatti male i conti.
Zeki Celik
Arrivati al 9 agosto la Roma sta facendo finta che non le serve un terzino destro, cioè l’acquisto che sembrava indispensabile quando la scorsa stagione era appena finita e i tifosi sognavano Kardorp bruciato come Giordano Bruno a Campo de' Fiori. Celik, va detto, ha finito la stagione in crescita ma da settimane la Roma sembra stia cercando di sostituirlo. Da settimane si parla di Assignon e Pubill, che però sembrano poter andare altrove; nelle ultime ore si parla addirittura di Calabria (dentro l’affare Abraham). Una cosa è certa: Celik potrebbe non essere il titolare della fascia destra della Roma.
Loum Tchaouna
Lo abbiamo scritto da qualche altra parte in questa guida che si sta già facendo lunga, Tchaouna promette bene. Viene da una stagione in crescita, è stato uno dei primi acquisti della Lazio e ha tutta l’aria di uno che sta per esplodere. Il fatto che abbia un passato da grande promessa nelle giovanili francesi ci fa pensare che dovessero solo allinearsi le stelle. Lotito in questi giorni però sembra smanioso di comprare un altro giocatore offensivo. Un giocatore che aumenti le prospettive di una squadra interessante ma a cui manca un po’ di valore tecnico. Si è parlato di Cherki, si parla di Chiesa, segno che non si sta cercando un ruolo specifico. L’impressione è che qualcuno arrivi e Tchaouna è meno sicuro del suo posto rispetto a Zaccagni. Occhio però al fatto che il francese potrebbe anche essere schierato da punta in qualche occasione.
Gianluca Lapadula
Oggi Lapadula è dato titolare in quasi tutte le probabili formazioni del Cagliari ma il suo futuro è incerto. Il suo agente ha detto che non è sicuro rimanga, lui pare aver rifiutato un’offerta del Pisa in Serie B, qualcosa si muove. Il Cagliari ha già comprato Piccoli e sta cercando di prendere Cheddira. Nelle ultime ore si sta parlando anche di Fabio Borini, se avete quel tipo di feticismo.
Bonny
Se Bonny non fosse il titolare del ruolo da centravanti del Parma sarebbe un duro colpo: pochi giocatori arrivano con più hype dalla Serie B. L’ivoriano però segnava poco in cadetteria ed evidentemente non convince del tutto Pecchia che possa bastare per la Serie A. Si parla anche qui di Cheddira, che evidentemente è una fissa di tutte le squadre di bassa classifica.
Nuovi attaccanti arrivati in Serie A: ci punto o non ci punto?
Nuovi attaccanti, attaccanti che non hanno ancora avuto modo di deluderci: carne fresca su cui tutti si fionderanno, spinti da un istinto non completamente razionale, perché il Fantacalcio si fa anche per questi brividi di novità. Proviamo a vederci un po’ più chiaro.
Artem Dovbyk
Compratelo se: il prezzo non si alza troppo e credete molto nella Roma di De Rossi.
Dovbyk arriva a Roma con la fama di macchina da gol, oltre che di belva dell’area di rigore (Pellegrini ha dichiarato che fa 35 chili di panca inclinata, pochi?). Lo scorso anno è stato capocannoniere in Liga, per di più con una squadra fuori dalle Big (non succedeva dal 2009). Insomma: tutte le caratteristiche del giocatore per cui svuotare il portafoglio durante l’asta.
Se andiamo a guardare le statistiche Dovbyk viene da una stagione davvero solida. Ha segnato i gol che doveva segnare, rispetto ai suoi xG, e ne ha fatti 27. La stagione prima ne ha segnati 29 gol al Dnipro.
L’impatto con un nuovo campionato, però, non va sottovalutato. È per questo che al Fantacalcio si pagano di più i centravanti già testati in Serie A, in genere. Dovbyk non è di quegli attaccanti autosufficienti che generano occasioni da soli e al Girona ha sfruttato la grande qualità della produzione offensiva della squadra. Ha tirato molto, e spesso con occasioni facili. Siete sicuri che la Roma riuscirà a servirlo con continuità?
La Roma di De Rossi ha avuto un andamento ambiguo lo scorso anno e i suoi numeri offensivi sono peggiorati rispetto al periodo con Mourinho. Per xG da metà gennaio in avanti è stata solo la nona squadra migliore in Serie A. È vero: questi numeri non raccontano tutto (i giallorossi hanno avuto una media punti sensibilmente più alta rispetto a prima) e la qualità dei rifinitori è aumentata. Tutto questo per dire, però, che su Dovbyk non c’è da mettere la mano sul fuoco.
L’ucraino ha questo richiamo irresistibile, quello del nove grosso che spacca le porte e che - già lo dovreste sapere - può rappresentare una grande trappola per la vostra asta. Tenete d’occhio il suo prezzo. Investite su di lui solo se siete fiduciosi che la Roma di De Rossi possa avere una buona stagione, e non esagerate con la spesa.
Mehdi Taremi
Compratelo se: avete Lautaro o Thuram
Lo scorso anno l’Inter è stata la squadra che per distacco ha costruito più occasioni di Serie A: quella con più tiri “chiari” e con più xG per novanta minuti. Non abbiamo segnali per pensare che questa produzione possa calare sensibilmente nella nuova stagione, e quindi un attaccante dell’Inter è sempre un buon investimento. Lo scorso anno Arnautovic ha deluso nel ruolo di punta esperta di riserva e per questo è stato preso Mehdi Taremi. L’iraniano sembra in calo: a 32 anni pare aver superato i suoi anni migliori. Al Porto 2023/24 ha giocato e segnato meno. Nel suo prime era un centravanti molto fisico, con un volume di lavoro molto alto all’interno dei match, in una squadra molto fisica come il Porto. Potrebbe aver pagato questa generosità con un deperimento delle performance. Non arriva il miglior Taremi possibile. E tuttavia all’Inter dovrebbe ritagliarsi un ruolo leggermente diverso, nel quale verrà chiamato a essere brillante in momenti più circostanziati della stagione e delle partite, e a essere preciso per quanto riguarda la finalizzazione. Non è mai stata troppo la sua forza e viene da una stagione in cui è stato poco preciso. Il gioco dell’Inter però dovrebbe premiarlo: spenderci molto e contarlo come un attaccante di prima fascia non avrebbe senso, ma un finalizzatore dell’Inter è sempre una bella garanzia se avete anche altro su cui contare.
Alvaro Morata
Compratelo se: volete farne la vostra prima punta senza volervi svenare per gli attaccanti
Alvaro Morata non è mai stato un gran centravanti da Fantacalcio. Alla Juventus ha sempre avuto un ruolo indecifrabile, che sembrava fatto apposta per far impazzire allenatori che avevano bisogno di certezze. Non giocava sempre, segnava ogni tanto: né poco né tanto. Le sue qualità calcistiche non sono molto misurabili in termini fantacalcistici. Il suo acquisto ha lasciato freddi i tifosi del Milan e in generale è circondato da un certo scetticismo. Una serie di fattori che potrebbero abbassarne il prezzo all’asta, che come sappiamo si alimenta di hype.
Morata ha avuto un’evoluzione negli ultimi anni e viene dalla sua migliore stagione in termini realizzativi: 21 gol complessivi. Non è assurdo che un giocatore come lui, sempre bravo a procurarsi occasioni ma non sempre a sfruttarle, abbia migliorato la propria freddezza sotto porta col tempo. Fattore importante per un trentatreenne: è sano, in forma, come dimostrati agli ultimi Europei. Negli ultimi due anni, guardando i dati, è riuscito ad andare sensibilmente sopra le aspettative degli xG. Per la prima volta negli ultimi anni, poi, se escludiamo la Nazionale spagnola, giocherà in una squadra che vuole dominare il gioco e che gli procurerà tante occasioni. Lo scorso anno un esausto Giroud riuscì a segnare 15 gol (4 rigori) ed è difficile immaginare che Morata possa fare peggio. Negli ultimi 8 anni non è comunque mai andato sotto la doppia cifra in campionato, tolta l’annata 2021/22 alla Juventus (9 gol). Rimane l’incognita del mercato, visto che il Milan sta cercando un’altra punta, ma al momento l’impressione è che Morata sia leggermente sottovalutato.
Thijs Dallinga
Compratelo se: non credete alla maledizione degli attaccanti di Vincenzo Italiano
Thij Dallinga avrebbe tutto per farvi diventare pazzi durante l’asta: un attaccante di una squadra della classe media, in ascesa, con un allenatore che pratica un calcio offensivo. Un attaccante tecnico, con un vasto repertorio di finalizzazioni e che viene da tre stagioni solidissime. Una da oltre 30 gol in Olanda e due vicine ai 20 in Francia. Le punte di Vincenzo Italiano, però, negli ultimi anni sono state un disastro, e una vera maledizione al Fantacalcio. Quanti di voi stanno ancora a disagio a ripensare a quanto hanno speso su Mbala Nzola lo scorso anno? E Cabral? E Beltran? E Jovic? Alla Fiorentina non ha mai funzionato nessuno. Perché? Difficile dare una spiegazione univoca, ma la squadra di Italiano arrivava sempre in modo impreciso alla conclusione. Dominava territorialmente, ma con grande rigidità e poca qualità in rifinitura. Gli attaccanti dovevano fare le magie di testa in area di rigore, vista la quantità di cross di cui la Fiorentina inondava l’area. Al Bologna Italiano deve dimostrare di aver risolto questi problemi di rigidità, altrimenti Dallinga potrebbe fare una brutta fine.
Che Adams
Compratelo se: state in fissa con la Scozia
Che Adams è uno di quegli attaccanti sgobboni che in qualche modo doveva finire a vestire la maglia del Torino. Ha sempre segnato molto in Championship e poco in Premier. Non dovrebbe giocare sempre titolare e il mercato del Torino sembra ancora aperto. Vanoli in B ha dimostrato di saper valorizzare un terminale offensivo come Pohjanpalo e il dinamismo di Che Adams potrebbe spiccare in Serie A, ma non pensate di portarvi a casa un bomber.
Parola chiave duttilità
Se fate il Fantacalcio col mantra sapete che più di tutto contano le letterine che ogni giocatore ha accanto. Un codice riservato a voi ortodossi di questo gioco, che ritengono il Fantacalcio normale (o come volete chiamarlo) una depravazione. In questa versione non basta scegliere il giocatore che porta bonus, ma quello che li porta e può giocarmi da W, da T o da C segnando da A, addirittura da ! (no questo l’ho inventato). Insomma, ecco alcuni nomi interessanti.
Giovanni Di Lorenzo - Dd, E, B
Quest’anno alla grande famiglia del mantra si aggiunge un ruolo: il braccetto. È un termine che a noi non piace, ma che è comune per definire i due che nella difesa a 3 giocano accanto al centrale. Se siete dei veri fantallenatori italiani, a un certo punto della vostra stagione userete questa soluzione.
Poterci mettere Di Lorenzo sembra un affare. Forse. Che Di Lorenzo vedremo con Conte? Se riuscirà a fare l’esterno di Conte, la sua qualità nell’ultimo quarto di campo vi regalerà grandi gioie. L’anno scorso, in un’annata disastrosa, ha chiuso con sei assist. Con Conte potrebbe avere numeri simili, anche qualche gol. È però anche possibile che invece Di Lorenzo diventi davvero un braccetto, se Conte pensa che non abbia il dinamismo per essere uno dei suoi esterni a tutta fascia. In ogni caso avreste una E che però gioca dietro. Volete prendervi questo rischio oppure no? È il mantra, bellezza!
Cristiano Biraghi - B, Ds, E
Stesso discorso vale per Biraghi. Abbiamo imparato a conoscerlo come il crossatore più seriale e compulsivo della Serie A e ora lo possiamo impiegare come B, braccetto. Con Italiano erano 4 o 5 assist garantiti. Nel nuovo corso Palladino, però, quel posto potrebbe toccare a Parisi, più associativo di Biraghi dentro al campo. Biraghi potrebbe davvero arretrare il suo raggio d’azione? Secondo alcuni interpreti delle amichevoli sì. Sarebbe strano per uno col suo piede, ma è il destino di molti calciatori a un certo punto della carriera. Occhio ai calci di punizione.
Nella stessa lista potete metterci anche Vojvoda, ma fare previsioni sul Torino in questo momento è molto difficile.
Mattia Felici - W, E
Magari non duttilissimo, ma le W,E o Wé sono rare al Mantra. Mattia Felici ha fatto bene l’anno scorso in B ed è un esterno che dribbla, che crea, che gioca. Quest’anno è al Cagliari e nelle prime amichevoli Nicola gli ha dato spazio come esterno alto. Non vi assicuriamo che giocherà, ma in caso poter schierare E un giocatore offensivo non è da buttar via.
Mario Pasalic - C, T
Pasalic è l’incubo di ogni allenatore. Sai che segnerà almeno 6 o 7 gol ma non sai quando. Spesso parte dalla panchina e Gasperini sembra scegliere i momenti in cui usarlo quasi a caso. Se riuscite a codificare le sue presenze e i suoi gol, però, avete una C che segna senza pagarla troppo vi segna come una A. E al Mantra fa tutta la differenza del mondo.
Tanner Tessman - M, C
Parliamo di M: generalmente è un ruolo fondamentale nel mantra per potersi permettere alcuni moduli, ma poi è difficile trovarne che portano bonus. Tolto Calhanoglu, che vabbè non dobbiamo dirvelo noi, e Ederson, che è fortissimo ma che l’anno scorso ha overperformato a livello di bonus (cioè non doveva segnare 6 gol in teoria) chi possiamo prendere? Tessman l’anno scorso ha segnato 6 gol col Venezia in B, principalmente grazie a un bel tiro da fuori. Oggi Tessman è ancora al Venezia, domani chissà: secondo il calciomercato lo vuole mezza Serie A, quella teoricamente forte. Tessman potrebbe finire in una squadra dove anzi avrà più occasioni per darvi bonus o a scaldare qualche panchina: è però una scommessa che potrebbe valere la pena correre.
Kacper Urbański - W, C, T
Motta sembrava avere un certo affetto per Urbanski, ora però con Italiano le gerarchie sono tutte da rivedere. Urbanski potrebbe non vedere il campo o diventare titolare nei prossimi mesi (più la prima dovessi scommettere). La sua duttilità è però estrema: può fare la W, la C e il T: praticamente è l’unico ad avere questo range triplo (c'è invece Oristanio con W,T,A).
I nostri feticci, che magari sono anche i vostri
Il Fantacalcio non si vince coi feticci, ma vincerlo avendone qualcuno in squadra è molto più soddisfacente, è come l’amico tuo che si laurea, firma un contratto a tempo indeterminato, fa un figlio, vince una medaglia alle Olimpiadi.
Nadir Zortea - Cagliari (D, Ds, Dd, E)
Nome raffinato (il nadir è il punto della sfera celeste diametralmente opposto allo zenit), piede buono, grande corsa, Zortea è come vorresti il tuo esterno a tutta fascia se ti chiedessero di disegnare un esterno a tutta fascia ma avendo solo una penna bic: quindi un lavoro fatto decente ma con alcuni limiti evidenti. Zortea doveva essere il prossimo esterno gasperiniano e invece alla fine quell’onore è toccato a Ruggeri. Se l’è legata al dito: «A Bergamo qualcosa si era rotto. Gasp sa quanto valgo ma non mi ha mai considerato». Ora sta al Cagliari per la revenge season. Se odiate Gasperini, prendetelo.
Mato Jajalo - Venezia (C, M, C)
Non so perché, ma ho sempre pensato che se avessi fatto il calciatore professionista, sarei stato un giocatore tipo Mato Jajalo. Non uno forte o appariscente, ma uno solido, uno a cui affideresti il pallone e le chiavi di casa per innaffiarti le piante. Nell’estetica hipster del Venezia stride con il suo stile normcore da calciatore assolutamente medio, forse proprio per questo vale la pena prenderlo. Non giocherà molto, forse anche niente, ma io il mio credito ce lo metterò anche questa volta.
Adzic Vasilije - Juventus (C, T)
Se avete 10 minuti, andate a guardarvi i video di Adzic nel campionato montenegrino. Sembra di vedere un bel fiore in un campo di pietre. Adzic ci ha giocato a 16 e 17 anni, in campi ai limiti del praticabile, contro avversari molto più grandi e smaliziati, eppure è riuscito a far vedere molto del suo talento (10 gol). La Juventus l’ha preso dopo una corte spietata e l’idea era di fargli fare un giro in Serie C con la Next Gen. Motta, però, sembra essersi invaghito anche lui di questo trequartista dalla tecnica sopraffina e il fisico da centravanti e potrebbe tenerselo in prima squadra. Non sarà titolare, ma è la classica presa da capiscer che magari ti puoi rivendere quando diventerà il nuovo Boban.
Youssef Maleh - Lecce (C, C)
Niente, con Maleh non è andata. Pensavamo sarebbe diventato lui il centrocampista iper-tecnico ed elegante della Nazionale italiana invece dopo aver impressionato a Venezia negli anni successivi non è riuscito a pareggiare le nostre aspettative. Maleh è diventato un onesto centrocampista della Serie A, onesto nel senso che rimane ancora bello da veder giocare ma poi è difficile dire perché dovrebbe essere un fenomeno. Soprattutto se la pensate in ottica Fantacalcio Maleh non segna, non fa assist e non dovrebbe neanche partire titolare nel Lecce. Tutte queste cose, comunque, non ci interessano quando si tratta di feticci. Inoltre l’Empoli sta spingendo per averlo di nuovo in prestito (l’Empoli ha mai comprato un calciatore?) e dovesse riuscirci, Maleh dovrebbe avere almeno un posto in campo assicurato, per il resto chissà: noi non molliamo.