• Euro 2024
Michele Tossani

Guida alla Polonia

Gli uomini di Probierz sono arrivati in Germania dopo il purgatorio dei playoff.

La Polonia è una delle Nazionali che è arrivata a questo Europeo passando per gli spareggi, dopo aver chiuso il proprio girone di qualificazione (il gruppo E) al terzo posto. La Nazionale dell’est Europa è finita dietro la sorprendente Albania e la Repubblica Ceca, e davanti alla Moldavia (distanziata solo di un punto) e alle Fær Øer.

 

Ai playoff i polacchi hanno dovuto prima battere l’Estonia e, successivamente, avere la meglio su un Galles piegato soltanto ai calci di rigore dopo centoventi minuti terminati a reti inviolate. La qualificazione ottenuta dopo la sfida di Cardiff porta la Polonia al suo quinto europeo consecutivo dopo quelli del 2008, 2012 (dov’era Paese organizzatore insieme all’Ucraina), 2016 e 2021.

 

Il tortuoso percorso verso Euro 2024

In una recente intervista il commissario tecnico Michał Probierz ha sottolineato la volontà della Polonia di andare in Germania per affrontare gli avversari in modo più aperto rispetto a quanto accaduto ai Mondiali del Qatar, durante i quali le Białe Orły (cioè le “aquile bianche”) hanno essenzialmente difeso basso per andare poi a giocare in contropiede. Un atteggiamento che forse ha un po’ ingrigito una Nazionale che sta producendo talento come non faceva da anni, ma che comunque ha dato i suoi frutti se pensiamo al percorso agli ultimi Mondiali, dove la Polonia si è qualificata agli ottavi dopo aver superato il girone che comprendeva anche i futuri campioni del mondo dell’Argentina. Erano 36 anni, cioè dai Mondiali messicani del 1986, che la Polonia non riusciva a superare la prima fase di un Mondiale. La successiva eliminazione per mano della Francia era, per così dire, nell’ordine delle cose ma la federazione polacca (PZPN) ha deciso comunque di esonerare il tecnico Czeslaw Michniewicz dopo la fine del torneo.

 

Al suo posto era stato chiamato Fernando Santos, licenziato dal Portogallo dopo l’uscita ai quarti contro il Marocco. La sua esperienza in Polonia, però, non è andata come previsto. Arrivato a Varsavia il 24 gennaio 2023, Santos è stato infatti sollevato dall’incarico già a settembre, a seguito della sconfitta rimediata nelle qualificazioni europee contro l’Albania (2-0), terza battuta d’arresto (a fronte di tre vittorie) dopo quelle rimediate contro la Repubblica Ceca (3-1) e, soprattutto, la Moldavia (3-2). Al posto del tecnico portoghese è arrivato così Michal Probierz, promosso direttamente dall’Under 21.

 

Probierz ha impostato la squadra attorno ad un 5-3-2 come sistema base e tutto lascia presagire che sarà questa la strada che verrà seguita anche in Germania. Al di là delle dichiarazioni d’intenti, la Polonia – finita nel girone di ferro con Francia, Olanda e Austria – sarà probabilmente costretta a lasciare il gioco all’avversario e pensare a difendersi. È possibile, da questo punto di vista, che quando avrà il pallone tornerà ad adottare un approccio verticale, magari cercando di dare un po’ più di qualità tecnica.

 

Chi giocherà?

La difesa, davanti a Wojciech Szczęsny, dovrebbe essere composta da Bartosz Salamon, Pawel Dawidowicz e Jakub Kiwior. Anche se all’Arsenal gioca in una difesa a quattro, Kiwior rimane uno dei punti di riferimento del nuovo CT, così come lo era dei predecessori. 

 

Una situazione di difesa in blocco basso dei polacchi. Da notare come, su palla esterna, ci sia grande distanza fra il quinto e gli altri quattro difensori. In questa occasione è la mezzala a dare sostegno al laterale di difesa.

 

Per quanto riguarda Salamon, l’ex giocatore del Brescia (ora al Lech Poznań) sembra aver sorpassato nelle gerarchie il difensore del Southampton, Jan Bednarek, fresco di promozione in Premier con i “Saints“.

 

A centrocampo molto dipenderà dalle condizioni di forma di Piotr Zieliński. Il giocatore del Napoli è l’uomo che può portare a Probierz l’estro necessario per essere efficace in zona di rifinitura, alzandosi sulla trequarti e dando al sistema una conformazione da 3-4-2-1. Zieliński è una delle poche certezze del centrocampo della Polonia, dove abbondano i ballottaggi. Più combattuta infatti la maglia da dare per l’altra mezzala, per cui potrebbe spuntarla Bartosz Slisz dell’Atlanta United, e quella per il vertice basso di centrocampo, che forse alla fine verrà assegnata a Jakub Piotrowski del Ludogorets. I due quinti titolari invece dovrebbero essere il romanista Nicola Zalewski a sinistra e Przemysław Frankowski del Lens a destra con quest’ultimo che prende il posto di Matty Cash (Aston Villa), escluso dalla lista a causa dell’infortunio che lo ha colpito a maggio e che lo aveva già costretto a saltare le ultime due gare di Premier. 

 

Davanti ovviamente graviterà Robert Lewandowski, che secondo il CT polacco in questa stagione è stato utilizzato male dal Barcellona. Una dichiarazione che in realtà dice più sull’allenatore, e sulla sua volontà di coccolare il suo attaccante, se pensiamo che, nonostante sia ormai nella fase declinante della sua carriera, Lewandowski ha comunque segnato 26 gol stagionali. Resta da decidere chi giocherà accanto lui, considerando che a Lewandowski vengono assegnati anche compiti di raccordo sulla trequarti. 

 

 

Un’opzione a sorpresa è rappresentata dal “veronese” Karol Świderski che però, da quando è arrivato in Italia (in prestito da Charlotte) ha messo insieme soltanto 496 minuti. Si potrebbe tornare a soluzioni conosciute, come il sempiterno Krzysztof Piątek (İstanbul Başakşehir), oppure tentare la carta Adam Buksa, che all’Antalyaspor quest’anno ha avuto una grande stagione (16 gol in 35 partite). L’opzione più solida, Arkadiusz Milik, è stato invece operato nuovamente la ginocchio e non sarà in Germania.

 

Vantaggi e svantaggi del rinnovamento

La Polonia è una Nazionale che alterna giocatori di grande spessore ed esperienza ad altri più giovani e di prospettiva, e trovare l’equilibrio tra queste due anime sarà cruciale per fare un buon torneo. I giocatori più rappresentativi sono ovviamente Szczęsny (34 anni) e Lewandowski (35), e sono chiamati a trascinare la squadra in quella che potrebbe essere l’ultima loro grande occasione in un grande torneo.

 

In difesa andrà vista la tenuta fisica e tecnica di alcuni giocatori che hanno avuto stagioni in penombra. Un esempio è Kiwior, che ha giocato a sprazzi all’Arsenal, un altro è Nicola Zalewski. Il romanista è reduce da una annata così così ma in Germania avrà l’opportunità di dimostrare il proprio valore ad un livello più alto, con la possibilità di impressionare Daniele De Rossi e magari convincere la Roma di poter essere un titolare nella prossima stagione. La sua qualità nell’uno contro uno può essere un’arma importante per la Polonia

 

Per il resto c’è talento, ma la qualità dei giocatori non è stata testata a questo livello. Per dirne una: a metà campo Zieliński (che già di suo ha giocato poco nel Napoli quest’anno per via delle dispute contrattuali con il club partenopeo) dovrebbe essere affiancato da un giocatore che milita nella MLS e da un altro che gioca nel campionato bulgaro. 

 

Non bisogna fermarsi ai nomi delle squadre, però. Per esempio, il già citato Slisz è un giocatore interessante. Probabile titolare, grande corsa, il centrocampista di Atlanta dà solitamente un buon contributo in fase difensiva.

 

Altri nomi da tenere d’occhio sono i centrocampisti Sebastian Szymański, autore di una bella stagione nel campionato turco con la maglia del Fenerbahçe, e Damian Szymański, che invece si è distinto nell’AEK Atene. Infine avrà un’altra volta un ruolo il veterano Kamil Grosicki: il trentacinquenne del Pogoń Stettino è reduce da una stagione di Ekstraklasa (il massimo campionato polacco) nella quale ha messo a segno 13 reti e realizzato 10 assist. Con Grosicki in campo la Polonia assumerebbe un volto più offensivo e potrebbe dire la sua da “super sub“.

 

Ci sarà bisogno che tutti, comunque, alzino il livello. Per la Polonia il girone – con Francia, Austria e Olanda – è di ferro, è vero, ma, in caso di qualificazione come seconda, affronterebbe agli ottavi la seconda del gruppo E, vale a dire una fra Romania, Slovacchia e Ucraina. La Polonia, insomma, ha una possibilità concreta di arrivare fino ai quarti di finale e anche il calendario sembra poterla aiutare. Gli uomini di Probierz affronteranno infatti la Francia l’ultima giornata della fase a gironi e con ogni probabilità si giocheranno tutto il 21 giugno, quando a Berlino affronteranno l’Austria. Non sarà facile, perché la nazionale di Ralf Rangnick sembra molto in forma, ma di certo non impossibile.

 

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Michele Tossani, classe 1978. Giornalista, match analyst e insegnante di storia e filosofia. Uno dei tre del podcast Il Terzo Uomo. Lo trovate in giro e su lagabbiadiorrico.com