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I migliori annunci social del mercato estivo
27 lug 2017
Chi ha vinto la gara di creatività con cui le squadre annunciano i nuovi acquisti?
(articolo)
9 min
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I social network aiutano a costruire una nuova, parallela, virtualmente indipendente e in qualche modo aumentata concezione del sé. Aiutano i comuni mortali, ma anche le società sportive calcistiche professionistiche (e non), che hanno cominciato a usare Twitter, Facebook e Snapchat per comunicare all’esterno uno dei momenti più massimamente ombelicali e autocelebrativi: l’annuncio dei nuovi tesserati.

Oltre che per le cifre assurde di cui si parla, quest’estate 2017 verrà ricordata anche per il boom degli annunci creativi da parte di società che fino a oggi hanno mantenuto un’aria seriosa, seguendo la regola aurea della comunicazione internazionale: meno parli, meglio parli.

https://twitter.com/ClubUnionHuaral/status/884206789629181952

Adesso invece vanno bene anche le battute un po’ sceme: il Club Unión Huaral, seconda divisione peruviana, dice di aver rinunciato a tesserare CR7, peraltro già annunciato dall’Atlético Saguntino.

Sta nascendo e prendendo vita una nuova narrativa, che mescola linguaggi alti e bassi, abbatte le barriere al punto che una squadra può usare la vostra serie preferita per annunciare un giocatore così così.

Uno dei pionieri del genere è stato Ilkay Gündogan, che la scorsa stagione ha autoannunciato il suo passaggio al Manchester City abbattendo di fatto la quarta parete. Gli announcement oggi sono parte integrante dello spettacolo, poco più di un pretesto per spettacolarizzazioni non necessariamente necessarie.

Quando a Cannes si sarà una categoria per i migliori cortometraggi sugli acquisti del calciomercato, i "Saints" potranno camminare sul red carpet col mento bello in alto.

Il coinvolgimento del pubblico - followers - è ovviamente una componente imprescindibile di questa eucarestia moderna: la condivisione è prima di tutto interazione. In Inghilterra il Bournemouth ha svelato l’ingaggio di Ake nel senso più letterale del termine; l’Arsenal ha trollato i suoi fan chiedendo loro di risolvere dilemmi da Settimana Enigmistica (secondo sport nazionale dell’estate, dopo il calciomercato).

In Italia, invece, l’annuncio di un acquisto è ancora materia molto seriosa, quasi sacra, vincolata a un canone formale. Non per tutti ovviamente. Per questo ho stilato un power ranking sui migliori annunci della Serie A. La cosa che dobbiamo chiederci è: funziona o fanno la figura degli scemi?

Ex aequo: metà del campionato, cioè tutte quelle squadre della @SerieA_TIM non citate nelle altre posizioni del power ranking.

https://twitter.com/bncalcio/status/883355212391432192

Originalità: 0

Stile: 0

Ce la prendiamo a male quando ci dicono che siamo il Paese dei cliché. Poi, quando le squadre della nostra Serie A devono gridare al mondo l’acquisizione al diritto delle prestazioni sportive (formula cliché) di chicchessia, siamo ancora fermi al presidente X e il giocatore Y che si stringono la mano nella sede della società Z. Che noia però. Non potremmo sbizzarrirci di più nella ricerca di un font sbarazzino con cui hashtaggare i nomi dei nuovi acquisti, o di qualcosa di meglio del solito banner di benvenuto da aggiungere alla foto? Possibile che ci dobbiamo attaccare ancora alle foto panoramiche appese al muro per avere uno sfondo decente?

@spalferrara

https://twitter.com/spalferrara/status/881798781091577856

Originalità: 0

Stile: 5

Ok, la SPAL si aggiudica a mani basse il premio per la location deputata alla firma dei contratti, e quindi sfondo ideale di ogni foto di rinforzi lanciata sui social, più ostica di tutta la Serie A. Non deve esser facile fare il fotografo per i media a Ferrara, ma neppure il Nuovo Acquisto. La parete a strisce biancazzurre costringe ogni giocatore a uno sforzo di razionalizzazione dell’abbigliamento da indossare per la presentazione così sovraumano che quasi quasi è più semplice raggiungere la salvezza che evitare il subbuglio cromatico.

@SSCNapoli

https://twitter.com/sscnapoli/status/885533074532040705

Originalità: 1

Stile: 6

Aurelio De Laurentiis è esattamente quel tipo di presidente che ama farsi immortalare vicino ai suoi dipendenti, che adora metterci la faccia: la sua presenza al momento della sottoscrizione di un contratto, anche metaforica, è non solo manifestazione di coinvolgimento diretto, ma anche della reciproca assunzione del cosiddetto rischio di impresa. Nel tweet di annuncio di Mário Rui risalta non tanto lo sguardo scrupoloso che accompagna la firma del portoghese direttamente sulla maglia, ma il ribaltamento dell’hashtag che accompagna la foto: prima di #WelcomeX, il sigillo papale è l’imprescindibile #ADL.

Per la cronaca, da quest’anno i contratti di tutti i giocatori della rosa del Napoli sono vergati a mano su stoffa e conservati in una cabina armadio a Castel Volturno.

@OfficialSSLazio

Originalità: 2

Stile: 4

Davvero non si può fare a meno di accostare l’acquisto di un calciatore a quello di un nuovo frigorifero preso in offerta? Qui Marusic sembra acquistabile in 48 comode rate: bici con cambio Shimano in omaggio.

@HellasVeronaFC

https://twitter.com/HellasVeronaFC/status/884478182786838528

Originalità: 3

Stile: 7

Lo scorso anno ho allestito una squadra del fantacalcio composta solo da calciatori già in attività nella stagione 2009/10, e non so se essere più felice o turbato di avere una cosa in comune con Maurizio Setti, presidente dell’Hellas. Il video di presentazione di Cassano era - al pari della revanscista ricostruzione della coppia con Pazzini - meravigliosamente 2010, con le musichetta giusta da sigla di "Friends", l’esatta dose di sorrisi, il piccolo siparietto dell’autografo all’infermiera, da risultare quasi entusiasmante. Peccato che questo video fosse solo l’inizio della fine per Cassano. Anzi no. Anzi sì.

@acffiorentina

https://twitter.com/acffiorentina/status/882523616147066881

Originalità: 7

Stile: 5

La "Viola" non ha comprato praticamente nessuno, ma ha saputo vendere qualsiasi uomo o concetto, inclusa l’idea dell’unico giocatore simbolo che le è rimasto, che condensata in due parole suona, più o meno, così: Federico Chiesa. La campagna social che affonda a piene mani nel sostrato culturale più cittadino, ma di sicura presa anche al di fuori di Firenze, del Calcio Storico Fiorentino, finisce per essere più eloquente di quanto vorrebbe: ehi, Federico, sei pronto a dare il sangue come fanno i calcianti, anche se tutto il resto attorno a te sembra crollare in pezzi? La risposta è nella sua faccia spaventata.

@Inter

Originalità: 6

Stile: 6

Se la campagna acquisti dei nerazzurri si attesta (finora) sull’ordine della sufficienza, la maniera in cui è stata comunicata non è più che schizofrenica: la fumettizzazione di Borja Valero e Skriniar (qualcuno lo ha già fatto diventare il proprio preferito?) denota almeno una coerenza di base - mentre è rivedibile la citazione da "Games of Thrones", che in bocca allo spagnolo ha un suono vagamente disturbante. Capolavoro subdolo, invece, la politica di mentioning intrapresa in occasione della cessione di Caprari alla Samp. All’ex pescarese vengono negate in un colpo solo chiocciolina di menzione, foto e qualsiasi forma di emotività nel comunicato. Sembra un necrologio, quasi. È la rappresaglia sociale più alta di questo Calciomercato? Probabilmente.

@juventusfc

Originalità: 3

Stile: 8

Il caso di studio dell’annuncio di Douglas Costa è molto interessante. Non c’è niente di più calciomercatesco delle foto di una sala d’attesa dell’aeroporto, jet privati che atterrano in diretta Periscope, compagni che spoilerano (l’annuncio della Juventus sarebbe arrivato più o meno un’ora più tardi rispetto al tweet di Benatia). Il merito dei bianconeri è quello di assecondare ogni passaggio della rassicurantissima prassi dell’Annuncio Del Nuovo Acquisto.

@acmilan

Originalità: 10

Stile: 7

A Milanello sono stati costretti, forse loro malgrado, a studiare una strategia comunicativa sempre nuova, mai banale, costantemente rinnovata: è difficile annunciare dieci nuovi acquisti senza scadere nella convenzionalità che apparteneva alle foto dell’arrivo di Kessié.

I 3 dell’Ave Maria, i 4 assi, i 5 sensi, i 6 pilastri dell’autostima, i magnifici 7: come si fa a trovare qualcosa di brillante da dire associato a tutti i numeri cardinali di questa terra?

E poi di pari passo bisogna pure concentrarsi sulla malta, il collante che unisce tutto questo infinito contare al pallottoliere. L’associazione coi botti non è così riuscita, forse: ma l’infografica a cartoon dei viaggi di Fassone & Mirabelli - un po’ bmovie degli anni ‘70 un po’ romanzo di Verne un po’ ricerca di Carmen Sandiego - è un monumento alla coerenza. Fino all’acquisto successivo, ovviamente, con il quale fare il giro intero, per tornare al carattere scarno delle origini.

@OfficialASRoma

Originalità: 10

Stile: 8

La Roma ha avuto il pregio non solo di avvicinarsi di più in Italia a quella narrativa di annuncio degli acquisti più innovativa en vogue nel resto d’Europa, ma di diventare una specie di portavessillo. La carburazione è stata lenta, ma progressiva e implacabile.

In principio è stato Pellegrini. Il ritorno del giovane cresciuto a Trigoria poteva suscitare rigurgiti retorici, evocare scene da accoglienza del figliol prodigo (o almeno dello studente Erasmus che rientra a casa con un bel po’ di esami sostenuti), e va detto che l’ha fatto. Ma l’autoplay sulla console ci è sembrato, per buona parte dell’estate, la vetta (quasi) inarrivabile della comunicazione dei colpi di mercato.

Poi, però, è giunto il video dall’estetica vaporwave sulle skills di Cengiz: lo scatto che ha marcato il solco tra la Roma e gli altri, un notevole inasprimento nella dichiarazione bellica alle prassi comunicative consolidate. Sulla strada dell’ironia i SMM giallorossi devono essersi imbattuti nella celebre folgorazione che coglie chi aspetta che la fila defluisca in direzione di Damasco, perché con il successivo annuncio di Defrel, che da una parte strizza l’occhio e dall’altra tira le mutande fuori dai pantaloni al video sopracitato del Southampton, si è inaugurato un nuovo filone.

Un filone nel quale si è spalancata tutta una sottocategoria ricca di inside jokes, sfociati nella trama lisergica del video di annunciazione di Kolarov. Al posto del presidente c’è uno stagista, o forse direttamente un attore. Budget per il video: 14€ per la maschere da clown e da capra. Al posto del calciatore in posa con il sorriso più smagliante a disposizione, un uomo coi capelli bianchi e la faccia così seria da fare il giro e diventare autoironica.

Insomma, per quest’anno sarà difficile fare di meglio. La Roma non ha comprato più giocatori di tutti, forse neanche i migliori, ma di sicuro li ha annunciati meglio di qualsiasi altra squadra del campionato. A meno che il Milan non annunci il suo prossimo giocatore sparandolo fuori da un cannone su un enorme materasso con sopra il logo societario piazzato al centro di Piazza del Duomo.

Ecco, quello sarebbe un bel video, con il valore aggiunto della suspance per il possibile infortunio gravissimo del calciatore.

Ma per amor dello spettacolo...

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