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I migliori gol di aprile
07 mag 2019
I 5 più belli del mese in Serie A.
(articolo)
8 min
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Dopo il grande successo della puntata di marzo, torna la rubrica più amata de l’Ultimo Uomo, o se non altro la più originale, quella dedicata ai migliori gol. Noi scriviamo lunghe analisi anche su partite che finiscono zero a zero, e ci piace invitare i lettori a trovare la bellezza nelle sfumature e nei momenti anche meno significativi del calcio, ma i gol sono i gol: il fine ultimo di ogni strategia attuata su un campo da calcio e il motivo principale - forse anche più dei successi - per cui lo guardiamo.

Quindi anche per questo mese abbiamo scelto i migliori.

Le scelte seguono un minimo il gusto personale, ma abbiamo comunque cercato di contenere tutti quelli riconosciuti come “i più belli”. Li abbiamo poi messi in classifica di bellezza.

5. Floccari in tuffo

Forse vi stupirà sapere che Sergio Floccari ha già compiuti 38 anni. Magari lo credevate anziano, per fare il calciatore, ma non così anziano. O forse no, lo credevate ancora più anziano, e allora forse vi stupirà sapere che Sergio Floccari fa ancora il calciatore. Il fatto è che quando ha esordito in Serie A Floccari aveva già 25 anni, indossava la maglia del Messina e, a riveder le foto, era più o meno uguale ad oggi.

I capelli neri corvino che scendono un po’ rigidi come se fossero di caucciù, il naso e le spalle importanti, di quelle a cui sai di poterti affidare per i gol che fanno la differenza tra la salvezza e la retrocessione. Altre due cose su Floccari visto che ci siamo: non ha nessuna presenza in Nazionale - né maggiore, né giovanili - pur avendo ricevuto nel 2010 una chiamata da Cesare Prandelli; è sposato con Miss San Marino 2001.

Comunque, questo di Floccari, è un grande gol, segnato nella sfida salvezza in quel momento decisiva contro l’Empoli. Da destra parte il solito cross di Lazzari a rientrare, un po’ basso, un po’ corto; Floccari si stacca leggermente dal difensore per anticiparlo in avanti ma l’unico modo per colpire il pallone e dargli forza è staccare i piedi da terra. Floccari colpisce in volo, sul primo palo, con una leggera torsione del collo. Come ci immaginiamo dovrebbe segnare un centravanti.

Per quanto sia un genere di gol raro, questo di Floccari non è l’unico segnato in tuffo questo mese. Menzione speciale quindi anche per Artur Ionita, che ne segna uno meno neoclassico ma altrettanto bello.




4. Pajac all'improvviso

Quello di Pajac rientra nella categoria di gol che ci costringono a interrogarci sull’intenzionalità di chi ha tirato, ma in maniera più estrema. Non fa parte di quei gol incredibilmente belli ma all’apparenza casuali - tipo Bonaventura qualche anno fa, ovviamente Shevchenko contro la Juventus. Il gol di Pajac sembra semplicemente un cross sbagliato che diventa un gol - genere a cui appartieneuna mezza prodezza di John Carew in un lontano Roma-Valencia, con un distratto Pellizzoli in porta.

Guardandolo già una seconda volta, però, è difficile sostenere che Pajac non ci abbia davvero tirato. Pajac usa il corpo proprio per centrare il primo palo della porta di Skorupski, appena gli parte la gamba alza la testa verso il pallone, come per verificare la bontà della sua intuizione, poi, con una certa enfasi, cerca di convincere i compagni di aver cercato la porta di proposito. Si stropiccia i capelli ed è evidente quanto Pajac abbia bisogno di un barbiere.

In ogni caso il canale della Serie A non ha dubbi a descrivere il gol come una prodezza di Pajac, noi siamo d’accordo e lo abbiamo inserito anche in questa classifica. Una rete il cui valore è più nell’intuizione che l’ha preceduta che nella bellezza complessiva.


3. De Paul a giro palo-gol

Come quasi tutti i mesi, anche ad aprile ci sono stati grandi tiri a giro sul secondo palo. Forse il più inflazionato fra i generi di gol, comunque belli e che amiamo. C’è stato quello di Ilicic che ha aperto le marcature contro il Bologna; quello di Valzania contro il Parma, di pura cattiveria. Ma è stato difficile soprattutto non premiare il gol con cui a San Siro Stephan El Shaarawy ha aperto Inter-Roma. Soprattutto perché sarebbe stato un buon pretesto per parlare del momento magico di un calciatore che troppe volte abbiamo dato per finito ma che ha solo 26 anni e, dopo essere passato per l’inferno delle promesse non mantenute, ha trovato ora una sua dimensione come giocatore d’alto livello. Magari non forte come lo immaginavamo, ma comunque abbastanza forte per decidere sfide importanti in Serie A.

Comunque veniamo al gol che abbiamo scelto, che è uno dei gol incredibili che Rodrigo De Paul ha segnato questa stagione pur non riuscendo a garantire una salvezza tranquilla all’Udinese. Una squadra con delle individualità migliori della sua classifica, ma che sembra una squadra sostanzialmente senza anima.

Senza anima ma comunque capace di giocare grandi transizioni. Questa la guida Okaka, fra i migliori a dominare i fisicamente i propri marcatori. Il numero 7 riceve nella propria metà campo, dove viene aggredito da Veseli, non un difensore rapidissimo ma comunque tra i migliori in velocità dell’Empoli. Okaka fa perno su di lui e si fa 30 metri palla al piede, prima di cambiare campo per De Paul. L’argentino non ci pensa neanche un secondo a cercare la rifinitura, e in fondo fa bene perché i suoi compagni si erano mossi malissimo in transizione. Se la aggiusta con la suola, come si fa a calcetto, e tira baciando il secondo palo.

L’Udinese ha vinto quella partita con l’Empoli 3-2 e questo di De Paul è quello che pareggia il momentaneo vantaggio di Caputo. Ora i friulani sono sopra di appena due punti dall’Empoli, e a posteriori quella vittoria è stata determinante per la classifica che vediamo ora.




2. Belotti incorna sul secondo palo

I centravanti di oggi non segnano di testa come e quanto riuscivano a farlo quelli degli anni ’90. Riguardando i video di gente come Luiso, Crespo, Vieri, sembrano semplicemente immarcabili, e sembra che colpiscano la palla con un senso di gravità diverso da oggi. Per non parlare di Oliver Bierhoff. Eppure questo mese abbiamo inserito in classifica due grandi gol di testa di due centravanti.

Se il gol di Floccari ci rimanda alla grazia aerea e alla leggerezza che ci aspettiamo da un attaccante, a quella capacità di piegare il proprio corpo nell’assetto aerodinamico migliore per girare la palla in porta, quello di Belotti rimanda a un’immaginario più fisico. È anche un gol con un coefficiente di difficoltà più alto. Belotti stacca sul secondo palo su una palla senza peso di De Silvestri, che la mette in pezzo un po’ a casaccio. Un attaccante normale, dopo un grande sforzo, sarebbe forse capace di fare una sponda per un compagno, ma Belotti non è un attaccante normale, anche perché ha dei muscoli supplementari sul collo e tira sul secondo palo, con una traiettoria e alta e angolata che lascia sul posto Audero.

È stato un altro grande mese del Torino, e un altro grande mese per Belotti, che continua nella sua ottima stagione a fari spenti.


1. Ilicic doppio passo e bomba sul secondo palo

Ilicic è stato eletto Calciatore del mese AIC nel mese di aprile, vincendo il ballottaggio con Orsolini. È stato inevitabile premiare lo sloveno, che da quando è rientrato dal suo strano infortunio - a ottobre, dopo un’infiammazione alla mandibola - lancia inequivocabili messaggi di onnipotenza calcistica. Gli riesce tutto: dribbling nello stretto multipli, eseguiti con una semplice finta di corpo, tiri sul secondo palo fatti senza sforzo, passaggi di tacco visionari, protezioni del pallone in cui neanche dei dothraki a cavallo potrebbero fargli perdere l’equilibrio. Potremmo sostenere la tesi che Ilicic è, in questo momento, uno dei migliori dieci giocatori al mondo e non essere così esagerati. È un’iperbole, ma è così assurdo? Quanti giocatori sono stati così incisivi, con questa costanza, così ad alti livelli, in modo così spettacolare, negli ultimi mesi?

Guardate ad esempio questo gol contro il Bologna. Guardate quanta creatività innanzitutto. Il velo con cui lascia scorrere la palla per De Roon; la decisione di non rientrare in maniera scontata sul piede forte. Guardate poi la convinzione. Come finta di spostarla sul sinistro, prende un tempo al marcatore, se la allunga alla sua destra e lascia partire un tiro col piede debole forte, alto, imprendibile, sul secondo palo. Che buca lo specchio della porta passando attraverso l’unico, strettissimo angolo di tiro possibile.

Pochi minuti prima Ilicic aveva realizzato un altro grandissimo gol, sebbene più classico nella sua forma: un tiro a giro sul secondo palo su cui ha lasciato andare la gamba quasi annoiato. Abbiamo preferito questo perché più difficile e originale. È anche il nostro miglior gol del mese, segnato dal miglior giocatore del mese.

È paradossale che abbiamo dovuto aspettare che superasse i 30 anni per vedere il miglior Ilicic. È paradossale che, per quanto molti di noi abbiano sempre apprezzato il suo talento, ci siamo ritrovati tutti con gli occhi spalancati a vederlo giocare a un livello a cui nessuno, davvero nessuno, pensava potesse arrivare ad esprimersi.

Speriamo regga abbastanza da farci vedere tutta questa magnificenza anche sul palcoscenico della Champions League.


Bonus: il gol annullato a Dzemaili

Prima o poi bisognerà dedicare una classifica ai più bei gol annullati della storia del calcio, e a quel punto potremo tributare il giusto onore a questo gol di Dzemaili contro la Sampdoria. Un gol incredibile, il cui coefficiente di difficoltà è così alto e il modo in cui arrivato così estraneo al motivo per cui è stato annullato che avrebbe dovuto convincere gli arbitri a mettersi una mano sul cuore e a convalidarlo.

Diciamo subito che è stato annullato perché la palla era uscita dal campo su un cross dal fondo di Krejci trenta secondi prima. Secondo voi questo è abbastanza per annullare questa rete, vanificare questo gesto tecnico? Dzemaili la stoppa di testa dai 23 metri, la palla gli rimane un pochino sotto, ma comunque buona per calciare per uno abbastanza pazzo. Dzemaili - che è abbastanza pazzo - la lascia rimbalzare appena un poco, perché poi di controbalzo, di leggero esterno, la tira sotto l’incrocio del primo palo. La palla gira anche un pochino, ma la velocità rende l’effetto quasi invisibile anche al replay.

Inspiegabilmente la Serie A ha tagliato l’azione dagli highlights ufficiali e abbiamo dovuto usare questo video, che però ha due pregi: la luce un po’ ultraterrena che potrebbe farci pensare che è stato tutto un sogno; il commento del tipo fuori campo che dice, con un certo gusto, “Maamma Meaa”.


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