La Serie A riprenderà la propria corsa il prossimo sabato con 12 giornate ormai alle nostre spalle: in pratica abbiamo superato un terzo di torneo senza quasi accorgercene. Come sempre in questo genere di pezzi proveremo a interpretare e anticipare alcuni dei temi del campionato che affronteremo nel prossimo futuro, grazie al contributo delle statistiche avanzate.
Disclaimer: dai numeri mostrati di seguito restano escluse come d’abitudine le reti segnate, o subite, da calcio di rigore: eventi con un’alta probabilità di conversione in gol (ogni 4 rigori assegnati, 3 vengono trasformati) la cui assegnazione non dipende necessariamente dalla prestazione complessiva di una squadra.
Le prime della classe
Juventus e Roma, al momento, sembrano essere le uniche pretendenti credibili alla vittoria finale, e nel conteggio della differenza tra gli Expected Goals fatti e subiti hanno già tracciato un solco col resto del campionato.
La Juventus poggia le proprie fortune sulla fase difensiva e i 9 gol incassati sembrano persino troppi se confrontati con i 4,9 xG concessi agli avversari. Una prestazione di valore assoluto: quella della Juventus è la migliore fase difensiva d’Europa, davanti al Red Bull Lipsia, all’Atletico di Madrid e al Barcellona.
Al contrario, la Roma prende forza da una fase offensiva monstre - anche qui la migliore d’Europa davanti al Real, al Barça e proprio alla Juve - che le ha permesso di ricavare 29 segnature da 28,2 xG, in linea con le attese. Il Napoli, l’inseguitrice più prossima di Juventus e Roma, ha una differenza delle reti attese pari a +8,4 xG, frutto di 18,3 xG fatti e 9,9 xG subiti: in pratica la Juventus, con una differenza di +16,7, ha doppiato gli azzurri e la Roma ci va vicina, con un delta di +15,5 xG.
Juventus-Roma sarà il match di cartello della diciassettesima giornata, il prossimo 17 dicembre. Prima di quella data le due antagoniste passeranno per i rispettivi derby, affronteranno entrambe il Pescara di Oddo e l’Atalanta di Gasperini, inoltre incroceranno entrambe due tra le formazioni tatticamente più interessanti del campionato: il Genoa, per la Juventus; il Milan, per la Roma.
Per avere un’idea del loro stato di forma attuale e di come arriveranno allo scontro diretto, ho riportato nei grafici la differenza degli xG fatti e subiti partita dopo partita (rappresentata dai pallini neri); da queste ho poi calcolato le medie mobili, ovvero i valori medi su un periodo ristretto (2 partite) e su uno un po’ più lungo (5 partite). La media mobile su un periodo più corto (rappresentata dalla linea tratteggiata) sarà più sensibile alle variazioni a breve termine, mentre la media su un periodo più lungo (la linea solida) darà conto di un trend di medio/lungo termine. In verde ho anche riportato la vera differenza reti partita per partita, giusto per tenere ben presente cosa è accaduto sul campo.
La Juventus ha avuto una flessione tra l’ottava e la dodicesima giornata, in questo periodo non solo ha patito la sua seconda sconfitta stagionale, ma all’undicesima giornata è arrivato anche il primo segno meno della stagione, quando i bianconeri a Torino hanno concesso al Napoli più di quanto abbiano creato in termini di xG. Alla fine del grafico le due “trendline" s’incrociano, potrebbe essere il sintomo di una nuova inversione di tendenza, di una ripresa.
La Roma ha avuto un andamento più stabile rispetto ai bianconeri, anche se questi ultimi fino all’ottava avevano tenuto un ritmo migliore in valore assoluto. Al contrario della Juve, l’andamento degli xG della Roma è in fase crescente e sembra essere foriero di un periodo positivo. Ovviamente in entrambi i casi dipenderà anche dal calendario delle prossime giornate che può confermare o invertire le tendenze.
E il Napoli?
Il mistero di questa prima parte di campionato riguarda il Napoli, e più nel dettaglio la domanda è se riuscirà a rimettersi in carreggiata e risalire la classifica. Gli azzurri hanno rispettato le attese nelle prime 5 giornate, tenendo una differenza media a partita degli xG fatti e subiti di +0,8, non dissimile da quella della Roma (+1,1 xG). La flessione degli azzurri sembra essere iniziata prima dell’infortunio di Arek Milik e solo nelle ultime 4 giornate la loro prestazione è tornata al segno più: nelle prossime giornate si capirà se il Napoli riuscirà almeno a stabilizzarsi intorno a questa nuova media, comunque inferiore a quella tenuta ad inizio campionato e sotto ritmo anche rispetto al treno Scudetto… insomma non è detto che il Napoli sia fuori dalla corsa ma in questo momento deve giocare contro i numeri.
Milan overperforming?
Non ho citato il Milan, terzo in classifica generale, tra le pretendenti al titolo perché la squadra di Montella ha solo la nona miglior differenza xG del campionato (+1,5 xG): per fare un esempio, l’attacco del Milan ha una performance inferiore a quella dei reparti offensivi di Atalanta, Torino e Sassuolo; o ancora, la sua difesa non è impermeabile quanto quella di Fiorentina, Genoa e Chievo. Quindi, allo stato attuale, sembra complicato che il Milan possa mantenersi nelle posizioni di vertice fino alla fine del campionato.
È un caso delicato di overpreforming: in teoria i risultati reali e attesi dovrebbero riallinearsi ma capita più spesso di quanto non ci piaccia ricordare che una squadra riesca sopra le aspettative su periodi di tempo anche non brevissimi. E poi se si guarda la differenza reti la discrepanza non è così grande: +4 contro il +1,5 atteso. Per cui, in questo caso, vale davvero la pena aspettare le prossime partite prima di dare un giudizio anche solo parziale.
Il clou della prossima giornata della Serie A è rappresentato proprio dal derby di Milano, in programma domenica in posticipo serale, e l’andamento dell'Inter, come quello del Milan, è stato fin qui ondivago in termini di xG. Ma va detto che il titolo interista ha avuto una volatilità maggiore, con oscillazioni più ampie rispetto a quelle dei cugini (il ventaglio di puntini neri nel grafico dell’Inter è molto più aperto).
L’Inter però arriva al derby al culmine di un mini ciclo positivo, dove il trend di breve periodo nelle ultime tre giornate è “saltato” sopra al trend di lungo periodo: dei 9 punti a disposizione l’Inter ne ha incamerati 6 ma il saldo xG è sempre stato positivo, anche nella sconfitta contro la Sampdoria. Il trend milanista, invece, sembra aver incontrato una resistenza, ovvero un valore superiore che è stato toccato in tre occasioni ma che non è stato mai sfondato. Il Milan ha 8 punti di vantaggio in classifica e un derby dà sempre motivazioni supplementari, però fin qui in campionato il valore assoluto del delta xG dei rossoneri è stato inferiore a quello segnato dall’Inter (che con +8,1 xG segna una prestazione molto simile a quella del Napoli).
Il caso dell’Udinese e quello del Palermo
Durante la precedente pausa del campionato, dopo la settima giornata, cioè, Giuseppe Iachini fu sollevato dall’incarico di allenatore dell’Udinese, sostituito dal subentrante Del Neri (la seconda sostituzione in panchina della Serie). E il cambio ha avuto gli effetti desiderati: la differenza reti attese dei friulani nelle prime sette partite era di -5,7 xG, nelle ultime cinque il saldo si è avvicinato all’inversione di segno (-0,3 xG). Le linee di trend in figura già superano lo zero e il loro incrocio può sottintendere il raggiungimento di un limite superiore che, se sostenuto nel tempo, terrebbe comunque l’Udinese sopra la linea di galleggiamento.
Non è possibile tirare le stesse conclusioni per il Palermo: Ballardini è stato sostituito da De Zerbi dopo appena due giornate, è difficile stabilire quale sia stato l’apporto del secondo periodo rispetto al primo, brevissimo. Il trend del Palermo nelle ultime giornate è comunque in risalita, nonostante qualche scossone: la sconfitta dell’Olimpico contro la Roma alla nona giornata è coincisa con la peggiore prestazione rosanero dell’anno.
Sali-scendi
Qualche altra considerazione degna di nota. La Fiorentina è la squadra che è migliorata di più dopo un avvio disastroso: nelle ultime giornate si sta attestando sui livelli che ci si aspettava dalla Viola all’inizio della stagione. La Lazio, invece, sta sovvertendo le ipotesi iniziali: i numeri offensivi si sono normalizzati verso il basso, ma quelli difensivi sono nel contempo migliorati, dimostrando che il buon passo di inizio campionato è sostenibile.
Al contrario, è difficile stabilire oggi cosa aspettarsi dalla stagione di Sampdoria e Torino: i doriani hanno giocato un calcio più diretto dal derby in avanti (il loro possesso di palla medio è passato dal 52% delle prime otto giornate al 44,5% delle successive quattro) e hanno ottenuto risultati migliori. Al costo di rischi maggiori, perché cedendo parte del controllo nella partita hanno concesso più occasioni, un fatto segnalato dall’inversione di tendenza dei loro Expected Goals. La squadra di Sinisa Mihajlovic è settima in classifica, mentre la loro differenza xG di -2,9 li posiziona al dodicesimo posto. Il trend dei granata ha avuto un andamento via via più negativo, risollevato solo dall’ultima, eccellente, prestazione contro il Cagliari.
A proposito dei sardi, la lotta per la salvezza potrebbe coinvolgere gli uomini di Rastelli: il Cagliari è la squadra che ha incassato più Expected Goals tra tutte (20,7) e che ha un trend che punta pericolosamente verso il basso. Mala tempora currunt sed peiora parantur.