Quindi in Champions League non sanno difendere? Le migliori difese al mondo, o almeno quelle piene di difensori costosi - ah che truffa, i difensori costosi, pensa chi il calcio sente di conoscerlo davvero - prendono gol che, come si dice, neanche in terza categoria, neanche nei tornei amatoriali, la conclusione non può che essere questa: in Champions League non sanno più difendere.
Sono ipotesi che sono tornate a circolare dopo le gare d'andata delle due semifinali, entrambe decise da gol in cui almeno un difensore non è sembrato perfetto. Parlo in particolare del primo gol del Real Madrid all'Allianz Arena, con Kim che rompe la linea per uscire aggressivo su Vinicius solo per essere aggirato, e quello subito dal PSG in casa del Borussia Dortmund, con un lancio dalla difesa a palla scoperta che ha sorpreso la difesa di Luis Enrique permettendo a Fullkrug di tirare a tu per tu con Donnarumma. Episodi dopo i quali si è tornato a puntare il dito sui singoli giocatori anziché andare a vedere il contesto tattico dentro cui quei giocatori si muovevano. Tra chi lo ha fatto, incredibilmente, c'è anche Thomas Tuchel, che quei giocatori li allena. L'allenatore tedesco, dopo il pareggio per 2-2 contro il Real Madrid, non ci ha pensato due volte a spingere sotto l’autobus - per usare un anglicismo - a usare come capro espiatorio - per usare invece una metafora biblica - proprio Kim, dandogli dell’ingordo sia in occasione del gol che, poi, del rigore.
Che voglio dire, ok, ha sbagliato, ma possibile sia tutto lì?
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