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Le ambizioni dell'Italia a Tokyo 2020
21 lug 2021
La presentazione della squadra italiana in Giappone.
(articolo)
7 min
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La cerimonia di apertura prevista per le 13:00, ora italiana, di venerdì 23 luglio darà ufficialmente il via alla XXXII edizione dei Giochi Olimpici moderni, che si concluderanno l’8 agosto. Rinviati di un anno a causa della pandemia, le Olimpiadi di Tokyo hanno vissuto momenti molto difficili negli scorsi mesi, con polemiche interne alla politica giapponese sulla opportunità o meno di una cancellazione, e il mondo sportivo globale alle prese con una preparazione senza alcuna certezza. Alla fine i Giochi si faranno, anche se perlopiù senza pubblico, in una bolla strettissima e con la costante paura di un aumento di contagi fra atleti e accompagnatori: se l’atmosfera inevitabilmente ne risentirà, l’attesa di cinque anni rende ancora più impazienti gli appassionati.

Ciascuno dei 33 sport presenti a questi Giochi ha dovuto rimodulare e a volte cancellare i propri tornei di qualificazione, rendendo la corsa al pass, già di per sé complicata, oltremodo accidentata: a causa del numero ridotto di partecipanti per ogni evento e della distribuzione continentale delle quote, nella stragrande maggioranza degli sport il livello medio dei tornei di qualificazione è superiore a quello del torneo olimpico stesso, e questo a maggior ragione per gli atleti e le squadre dei continenti più competitivi (quasi sempre l’Europa).

A Tokyo vedremo cinque sport in più rispetto a Rio: alcuni debuttanti – arrampicata sportiva, karate, skateboard, surf – altri che fanno il loro ritorno dopo qualche edizione – il baseball e il softball (sono due ma il CIO li considera due eventi dello stesso sport). Inoltre, allo scopo di raggiungere la completa parità di eventi e quindi di medaglie fra i generi, molte discipline hanno aggiunto per questi Giochi ulteriori eventi al programma, in particolare le cosiddette gare a squadre miste, in cui cioè gareggiano in numero pari uomini e donne: è il caso, ad esempio, del tiro con l’arco, delle staffetta di atletica (4x400) e di nuoto (4x100 mista), del judo, del tiro (a volo e a segno), del tennis tavolo e del triathlon.

La squadra italiana

Il contingente italiano, guidato dai due portabandiera già olimpionici Jessica Rossi (tiro a volo, specialità trap, Londra 2012) ed Elia Viviani (ciclismo su pista, specialità omnium, Rio 2016) è numeroso e ambizioso: cosa possiamo aspettarci in termini di risultati, e soprattutto di medaglie da questi 385 atleti, 198 uomini e 187 donne?

Anche per il maggior numero di eventi presenti, l’obiettivo più o meno dichiarato è di superare le 28 medaglie complessive raggiunte sia a Londra che a Rio, ma anche di conquistare titoli mai raggiunti (pallavolo) e riconquistarne uno che sfugge da troppo tempo (canottaggio, da Sydney 2000). Dunque, tenendo sempre presente un certo tasso di aleatorietà intrinseco a ogni competizione sportiva, ma anche i possibili imprevisti causati da contagi o da contatti con contagiati, dove abbiamo più chance di titolo o di podio? Quelli che seguono non sono pronostici – ci saranno delusioni cocenti e ci saranno sorprese inimmaginabili – ma una panoramica il più possibile esaustiva.

Jessica Rossi, portabandiera italiana.

Cominciamo col dire dove non ne abbiamo, perché non ci siamo qualificati: a Tokyo ci saranno almeno tre assenze clamorose: il pugilato al maschile (sempre presente prima di questi Giochi), la squadra maschile di tiro con l’arco e la squadra femminile di pallanuoto (ultimo oro in uno sport di squadra, ad Atene 2004). A queste si può aggiungere quella del calcio maschile, sport di certo molto poco olimpico (giocano gli under 23), ma in cui sulla carta avremmo avuto ottime chance di far bene, se non fosse che all’Europeo u21 del 2019, in casa, siamo usciti inopinatamente ai gironi.

Inevitabilmente il nostro medagliere sarà condizionato dai nostri due sport olimpici di punta: la scherma e il tiro. Nella scherma ci saranno finalmente le gare a squadre di tutte e tre le armi, quindi in totale saremo presenti in 12 eventi da medaglia e con ottime possibilità di salire sul podio in quasi tutte, a partire dal fioretto (maschile con Foconi, femminile con Volpi, più le due squadre), ma non solo. Anche nel tiro siamo una vera e propria potenza mondiale, sia nel tiro a segno (si spara con pistola o carabina a un poligono, al chiuso) sia nel tiro a volo (si spara con un fucile a un piattello, all’aperto). Per quanto riguarda il tiro a segno le speranze sono riposte nella diciottenne Sofia Ceccarello, in particolare nella carabina 3 posizioni. Per quanto riguarda il tiro a volo, invece, oltre che nella specialità trap (fossa) con Rossi e l’evento misto, abbiamo ottime chance anche nello skeet, maschile (Cassandro) e femminile (Caneiro, già oro a Pechino 2008).

Molto diverse le nostre possibilità nei tre sport olimpici per eccellenza (oltre alla scherma): l’atletica, il nuoto e la ginnastica. Nel primo caso il contingente italiano è numerosissimo e mediamente giovane (siamo reduci dalla vittoria nel medagliere agli Europei under 23), ma le ambizioni realistiche di medaglia sembrano ridotte alla marcia femminile (20km, Palmisano) e ai 100m piani maschili (Jacobs, primatista italiano con 9”95 e capace qualche giorno fa di scendere ancora sotto i 10”). Altrettanto numeroso ma nel complesso molto più competitivo il settore nuoto, che sembra vivere il miglior momento della sua storia. Punta indiscussa della squadra è Gregorio Paltrinieri, oro a Rio nei 1500m, che, mononucleosi permettendo, proverà un’impresa mai riuscita ad alcuno: quella di trionfare in vasca (1500m e 800m) e in acque libere (10km); altra carta almeno da medaglia è Simona Quadarella, anche lei impegnata nelle due distanze più lunghe della vasca. Occhi puntati anche sulla sedicenne Benedetta Pilato nei 100 rana e su Margherita Panziera nei 200 dorso, ma complessivamente sono tanti gli atleti da finale e per i quali la medaglia non è impossibile: Miressi, Martinenghi, Burdisso, ma anche Federica Pellegrini, alla quinta olimpiade e alla ricerca della terza medaglia dopo Atene 2004 e Pechino 2008. Per quanto riguarda la ginnastica i nostri due atleti di punta sono Vanessa Ferrari (che concorrerà al corpo libero) e Marco Lodadio (anelli). Attenzione però anche alla prova a squadre della ginnastica ritmica.

Fra gli sport di squadra il torneo per noi più atteso è sicuramente la pallavolo femminile, guidata della giocatrice più forte al mondo, Paola Egonu, che avrà anche l'onore di portare la bandiera olimpica durante la cerimonia d'apertura. I maschi partiranno coi fari spenti e senza pressioni, ma la medaglia non è impossibile. Stesso discorso vale per la Nazionale maschile di basket (che grazie all’impresa di Belgrado torna ai Giochi dopo 17 anni), per la pallanuoto maschile e per la squadra di softball, campionessa d’Europa in carica.

Squadra quanto mai competitiva anche quella del judo e del karate. Nel primo caso le nostre migliori carte di medaglie le abbiamo nelle categorie di peso più basse: Lombardo fra gli uomini (-66kg) e Giuffrida fra le donne (-52kg). Nel karate parte da assoluto favorito Luigi Busà nella specialità kumite (quella di combattimento), categoria -75kg. Altre carte da podio le abbiamo in Crescenzo (-67 kg) e nella specialità kata (serie di movimenti codificati) per Busato fra gli uomini e Bottaro fra le donne. Negli altri sport da combattimento parte favorita Imma Testa nel pugilato (cat. 54-57kg) e fra i favoriti Frank Chamizo nella lotta (cat. -74kg), Alessio (cat. -80kg) e Dell’Aquila (cat. -58 kg) nel taekwondo maschile. Nel sollevamento pesi occhio a Pizzolato (81kg), campione europeo in carica.

Ci aspettiamo tanto anche dal ciclismo, sia su strada – col campione del mondo a cronometro Filippo Ganna – sia su pista: Elisa Balsamo nell’omnium, la squadra maschile di inseguimento, fra cui figura ancora Ganna, e la coppia femminile della madison possono tutti puntare almeno al podio.

Sono quattro invece gli equipaggi del canottaggio su cui contiamo maggiormente: i due di coppia pesi leggeri (maschile e femminile), il quattro di coppia e il quattro senza maschili.

Altre medaglie potrebbero arrivare dalla gara mista del tiro con l’arco, dalla canoa (specialità slalom k1 maschile con De Gennaro), dai tuffi (sincro femminile dai 3m), dalla vela (evento misto del Nacra 17 e gara maschile dell’RS:X, con Camboni). Peccato per il forfait di Matteo Berrettini, fresco finalista di Wimbledon, nel miglior momento fisico e mentale della carriera, che doveva essere impegnato sia al torneo singolare che nel doppio insieme a Fognini. Non ci resta che divertirci, e tifare.

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