Ieri sera in Nantes - Paris Saint Germain è stato aggiunto un capitolo al grande libro delle cose che possono succedere all’interno di un campo da calcio. La dinamica dell'episodio è semplice: nella fretta di correre dietro a Mbappé, che quaranta metri più avanti stava puntando l’area di rigore, l’arbitro Tony Chapron ha tagliato la strada al centrale brasiliano Diego Carlos, che lo ha colpito involontariamente facendolo cadere a terra. Nei momenti successivi la caduta, l’arbitro ha istintivamente tirato un calcio al giocatore del Nantes cercando di far cadere anche lui. Non contento, una volta rialzatosi da terra lo ha ammonito per la seconda volta.
Il PSG era già in vantaggio di un gol e ha vinto la partita, ma a questo punto interessa a qualcuno?Il contesto storicoNon è un momento facile per gli arbitri in Francia (non che sia mai esistito un buon momento per gli arbitri da qualche parte nella storia). La settimana scorsa hanno sospeso il sistema della goal-line technology perché aveva dei “disfunzionamenti”. È successo dopo che il sensore non ha segnalato che questo colpo di testa di Rabiot aveva varcato la linea (mentre il pallone era entrato almeno di un metro). In questa caso il VAR (che in Francia è in via di sperimentazione) ha salvato la situazione e il gol è stato concesso, ma la federazione francese non ha fatto certo una bella figura.È una storia ancora più intricata di quello che appare: Suzana Castaignède, una ex dipendente dell'azienda tedesca che ha l'appalto della goal line technology, la GoalControl, aveva avvertito la federazione francese che aveva le prove che la società tedesca non poteva rispettare il contratto perché il loro sistema non era affidabile, ma fino all’evidenza dell’episodio di Rabiot nulla era stato fatto.Domenica sera - poco prima dello sgambetto - Chapron aveva annullato un gol al Nantes per un fuorigioco che non c’era, e sappiamo quanto questo possa indispettire le persone. Poi lo sgambetto. Joel Quiniou, ex arbitro internazionale, ha provato a spiegare il gesto così: «Penso che Tony Chapron ha pensato che il contatto di Diego Carlos fosse intenzionale, ma lo tocca senza nessuna intenzione volontaria di farlo cadere. Poi, c'è il cattivo riflesso di Tony Chapron, a terra, che alza la gamba destra. Ha veramente pensato che Diego avesse compiuto un'azione volontaria contro di lui e ha risposto con un riflesso che non non dovrebbe esistere su un campo da calcio. Se pensa che lo abbia colpito intenzionalmente può dargli il rosso, ma non un secondo giallo. Se è una condotta sleale, una spinta intenzionale sull'arbitro, non c'è da pensarci. Bisogna usare il rosso»C’è quindi nel comportamento di Chapron una serie di errori umani e professionali davvero pesante. Un comportamento che lì per lì ha provato giustificare dicendo di “essere scivolato”, almeno secondo la ricostruzione di Valentin Rongier: «Gli ho chiesto perché ha fischiato e mi ha detto che è una regola che c'è da luglio per cui se un giocatore sbatte sull'arbitro e giudica sia da sanzionare deve fischiare fallo per l'altra squadra. Non lo sapevo, a quanto pare è una regola nuova. Gli ho chiesto anche perché ha avuto quella reazione, perché si è permesso di dargli un calcio. E lui ha osato dirmi che è scivolato».A questo punto è evidente che bisogna un attimo andare ad indagare la figura di Tony Chapron, che non è per niente scivolato.Chi è Tony ChapronTony Chapron non è un nome da arbitro. Tony Chapron è uno che lavora per i servizi segreti, un autista, il proprietario di un posto che vende canapa. Al massimo è il nome d’arte di un chanteur fallito, ma non un arbitro. Ecco di seguito alcuni Tony famosi:
- Tony la tigre dei cereali frosted flakes
- Tony di Tony, la bici, la pizza
- Tony di Little Tony
- Tony Binarelli, mago
- Tony Pagoda, personaggio di finzione inventato da Paolo Sorrentino
- Luca Toni
Insomma Tony Chapron non dovrebbe - ma è - un arbitro a tempo pieno che si ritirerà a fine stagione. Se il fatto che si ritiri vi sembra una notizia poco rilevante, pensate che queste sono le ultime partite della sua vita per lasciare un segno nel mondo. Questo perché - mi viene da pensare - Tony Chapron è il tipo di persona che desidera lasciare un segno del suo passaggio, qualcosa per cui il suo nome venga ricordato. E visto che non tutti possono essere Martin Luther King, deve aver pensato che valeva la pena passare alla storia come il primo arbitro ad aver scalciato un giocatore davanti alle telecamere e poi avergli dato una seconda ammonizione.
Eppure, nonostante il nome strano e la faccia tutto sommato simpatica, Tony non sembra un tipo troppo interessante. È stato sorvegliante in un liceo alla fine degli anni ‘90, professore di sociologia dello sport a Grenoble e consigliere in un altro liceo vicino Grenoble dove dava corsi di arbitraggio. Una volta ha baciato sulla guancia una ex-Miss Francia. In carriera ha arbitrato una partita di Egyptian Premier League, una di Saudi Professional League e due della Chinese Super League, dove non ci ha provato neanche a scalciare qualche povero cristo. È conosciuto come un arbitro severo: ad oggi, secondo Transfermarkt, ha estratto 1500 cartellini gialli (non credo sia una statistica completamente aggiornata, se così fosse, potrebbe esserci una correlazione tra il cartellino numero 1500 e il motivo per cui l’ha estratto) e 82 cartellini rossi. Lui dice di non guardare le statistiche: «Non dobbiamo raggiungere nessuna quota».Una volta c'è stata una piccola rissa tra Matuidi e Amalfitano in un Paris Saint Germain - Olympique Marsiglia che lui ha raccontato così: «Ho chiamato a me i protagonisti Amalfitano e Matuidi e anche Anigo e Leonardo (il ds del Marsiglia e l'allenatore del PSG, nda). Gli ho ricordato le loro responsabilità. Che il match sarebbe stato trasmesso in tv a 2.7 milioni di telespettatori, che dobbiamo stare attenti all'immagine che veicoliamo». Ma che immagine ha veicolato Tony Chapron ieri? Come riuscirà a giustificare il suo comportamento? Il mondo, aspettando le sue scuse, lo ha già condannato.
La sua pagina su Wikipedia è “vittima di vandalismo frequente e non può essere modificata in questo momento" e - come saprete se fate parte di una filter bubble simile alla mia - Chapron è già stato giudicato.Come ha reagito il mondo, classificato10° Mendy
Da quando si è infortunato sembra che non possa accadere niente senza che Mendy ne faccia un tweet spiritoso. Quindi ovviamente anche in questo caso Mendy ha fatto un tweet, stranamente non di spirito, ma emoticon-informativo.9° Shaolin Soccer
Calcio+calci+teste pelate= Shaolin soccer, non fa una piega.8° Migliore in campo
Questa è una critica velata all’uso massiccio delle statistiche su twitter, ma non fa molto ridere.7° Tweet a tema MMA o arti marziali o comunque botte
Il tema UFC è quello più esplorato dai meme. Ovviamente è una strada facile, un gesto violento molto più vicino agli sport di lotta che non al calcio, dove le gambe dovrebbero essere usate in maniera molto differente. Quello di Chapron, in termini tecnici, è un low kick se comunque vi interessa.6° Fifa
Questo fa ridere più che altro perché se provate ad immaginarvi un essere umano con tutte caratteristiche a 00, e 99 a difesa piuttosto vi viene in mente Chiellini.5° Crossover con un altro calcio famoso
Qui al posto del povero Diego Carlos ci troviamo Evra, autore di un altro famoso episodio in cui troviamo calci e francesi (classifica episodi che vedono coinvolti dei calci e dei francesi in ordine di violenza: 3° Chapron/Carlos, 2° Evra/tifoso Marsiglia, 1°Cantona/Matthew Simmons. Classifica per surrealtà, leggetela al contrario).4° Ve lo ricordate Street Fighter?
Street Fighter è il più famoso picchiaduro della storia e anche il più nostalgico.3° E twister? (il gioco, non il film)
Ora immaginate che chi ha fatto questo meme è dovuto andare a cercarsi foto di gente che gioca a twister compatibili con la posizione dell’arbitro al momento del calcio, merita quindi di essere menzionato.2° E Maldini? (Paolo, non Christian)
«Se devo fare un tackle, vuol dire che ho già sbagliato»: Paolo Maldini, leggenda.1° Tony “the Kicker” Chapron
C’è da dire che le modifiche pazze su Wikipedia danno sempre molta soddisfazione, è come quando riesci a fregare le guardie. Almeno per qualche ora Tony ha avuto un soprannome molto bello.Come ha reagito il Nantes (male, ovviamente)Il Nantes non ha reagito bene, ve lo dico subito. Ma voi come avreste reagito? Il presidente del Nantes, Waldemar Kita, è impazzito: «È uno scherzo. Mi sono arrivati 20 sms in cui mi dicevano che l'arbitraggio era uno scherzo. Che volete vi dica? Se parlo troppo finisco davanti alla commissione etica. Non possiamo dire niente. Ma è scandaloso comunque, ha preso il rosso un giocatore che non ha fatto niente. Ma dove siamo? Qui bisogna andare a scuola». Kita, che quando non vede i suoi giocatori sgambettati dagli arbitri prova a sviluppare un prodotto che usa l’acido ialuronico per allungare il pene, è anche il tipo di persona che capisce che si possono fare delle cavolate: «È dilettantismo, sinceramente penso non l'abbia fatto apposta. Non voglio credere lo abbia fatto apposta. Almeno ti scusi, non è che lo espelli, non è serio. In ogni caso va trovata una soluzione perché c'è un problema. Alla fine mi viene da ridere. Non ho mai visto una cosa del genere. Devono sospenderlo 6 mesi. Se avessimo fatto noi una cosa del genere ci avrebbero dato 6 mesi! È a fine carriera, ma non è questo il modo di finirla».L’allenatore del Nantes, che poi è Claudio Ranieri, ha iniziato la sua dichiarazione a riguardo con una puntualizzazione molto candida: «È la prima volta che vedo una cosa del genere, l’arbitro ha dato un calcio al mio giocatore, che gli ha detto: ‘Che fai?’. Ora lo squalificheranno, però non è mai successa una cosa del genere». Ranieri si preoccupa: da questo episodio forse perderà un difensore titolare per una giornata (non ho mai visto giocare Diego Carlos, ma visto che stiamo parlando di nomi, direi che Carlos è una garanzia) (classifica difensori più forti con un nome + Carlos: 1° Roberto Carlos, 2° Diego Carlos).Ed ora?Fino a ieri il ricordo più bello di Chapron era la finale di Coppa di Francia Guingamp-Rennes del 2009, due squadre bretoni. «C'erano 80.000 bretoni allo Stade de France. Siccome ho delle origini bretoni per me è stato una specie di omaggio ai miei nonni», un buon ricordo, ma non eccezionale come dover spiegare al mondo quello che ha combinato ieri sera. La commissione disciplinare lo ha sospeso fino a nuovo ordine. Lui non parla, ovviamente, ma prima o poi dovrà giustificare il suo gesto. In una recente intervista con il compagno Piqué, Suarez ha ammesso che subito dopo il morso a Chiellini, “ha voluto negare la realtà”. Come Chapron, Suarez disse di “essere caduto su Chiellini”, una giustificazione che non può reggere la prova delle telecamere.Per Chapron non c’è molto spazio per la redenzione: l’arbitro francese ha semplicemente colpito Diego Carlos con un calcio perché gli si è chiusa la vena: non c’è giustificazione, ma solo accettazione. Chapron adesso può al massimo diventare il simbolo di come anche chi applica la legge non è solo sottoposto alle categorie di giusto e sbagliato, ma anche alle sfumature morali. D’altra parte, l’arbitro, proprio perché rappresenta la legge, dovrebbe essere quello, tra i 23 in campo, per cui questo tipo di valutazioni dovrebbe essere più severa.