Questa è la terza e ultima parte di una serie di pezzi dedicati ai migliori KO della più importante promotion di MMA al mondo (qui trovate i primi dieci, qui i secondi dieci). Tra questi ci sono alcune pietre miliari di questo sport ancora giovane ma già ricco di leggende, tenete gli occhi aperti o rischiate di perdervi i momenti cruciali. Buona lettura.
Anthony Johnson vs Glover Texeira - UFC 202 - 20 Agosto 2016
Un colpo che richiama gli aspetti più brutali di questo sport: non parliamo di gesti pirotecnici, ma di potenza pura, qualcosa che ci affascina e al tempo stesso ci spaventa. Il montante di Johnson è terrificante, reso ancora più pauroso da alcuni particolari come il dente di Texeira che viene sparato nell’impatto dalla parte opposta dell’ottagono o il suo tentativo semi-cosciente, pochi istanti dopo, di atterrare l’arbitro. Un colpo talmente violento che ci fa saltare sulla sedia all'impatto.
Yoel Romero vs Chris Weidman - UFC 205 -12 Novembre 2016
Romero è stato uno dei fighter più intelligenti che abbiano mai calcato un ottagono.
In questo caso legge alla perfezione il tentativo di Weidman di compiere un double leg takedown e appena questo cambia livello per attaccare le gambe, lo impatta con una ginocchiata saltata. Un colpo che risalta non solo per l’esplosività muscolare e il tempismo, ma anche per la capacità di previsione. Romero infatti intuisce in anticipo le intenzioni del suo sfidante, sfrutta il suo cambio di livello e il fatto che così facendo il volto del suo avversario si abbassi lateralmente per cercare di afferrare la gamba. Romero vola saltando con tutto il suo peso in avanti prima che Weidman possa portare a compimento la propria azione e schianta il suo ginocchio nel pieno volto del suo avversario.
Il rumore dell’impatto è pauroso, sembra che Weidman sia stato investito da un'auto. Il fighter statunitense resta tramortito a terra a sorbirsi incosciente ancora un paio di colpi prima che l’arbitro, che non era potuto intervenire prima per via della vicinanza dei due fighter, si immoli per fermare l’incontro.
23# Lando Vannata vs John Makdessi - UFC 206 - 10 Dicembre 2016
Mortifero e allo stesso tempo sublime lo spinning wheel kick di Lando Vannata. Le mani quasi letteralmente in tasca, lo stile insomma impertinente, Vannata si muove nell’ottagono in modo singolare, rilassato e sinuoso. Certo, nel corso della sua carriera la sua sfrontatezza non sempre lo ha premiato, ma in circostanze come questa circostanza i suoi colpi di genio risaltano come lampi di spettacolarità.
C'è una maestria unica nel modo in cui Vannata prima maschera la sua rotazione andando a colpire con un low kick che sonda la distanza e poi esegue in modo assolutamente perfetto il suo calcio rotante nell’esatto istante in cui Makdessi cambia direzione. Makdessi appena viene colpito sembra pietrificarsi e crolla all’indietro con la testa che sbatte impetuosamente al suolo, Vannata si ferma immediatamente dopo il colpo e fa qualche lento passo in avanti, ben consapevole di aver chiuso il discorso e dando modo all’arbitro di fermare l’incontro. Poi allarga le braccia in maniera trionfale, ma senza scomporsi, com’è nel suo stile.
Francis Ngannou vs Alistair Overeem - UFC 218 - 2 Dicembre 2017
In un pezzo apparso pochi giorni dopo questo impressionante KO, Daniele Manusia definiva così questo colpo: “Pugni che ti mandano a dormire, che ti spengono la luce. Pugni che, letteralmente, ti privano della coscienza. Forzando appena potremmo dire che certi pugni ti separano da te stesso”.
L’inaudita violenza del colpo, gli attimi di panico che generò, furono tali da aprire addirittura un dibattito su quanta violenza siamo disposti a tollerare in nome di questo sport: fin dove è legittimo spingersi? C'era la percezione, tra appassionati e non, di aver assistito a qualcosa che non avevamo mai visto, di aver raggiunto un livello di pericolosità ancora inesplorato.
Come spesso accade con i KO di Ngannou non è certo la tecnica a brillare, anzi. I colpi di Ngannou sembrano spesso un po’ sgraziati, non hanno grande rotazione e anche questo montante non fa eccezione. Overeem si espone cercando di colpire con il gancio destro, Ngannou piega la testa per eludere il colpo e così facendo apre la strada ad un montante destro anomalo. La forza del colpo è spaventosa e riguardandolo Overeem sembra quasi sollevarsi da terra dopo l’impatto. La cosa forse più incredibile, peraltro, che quella che ha appena tramortito una montagna di muscoli come Overeem non è nemmeno la sua mano forte.
Jung Chan-sung "Korean Zombie" vs Yair Rodriguez - Fight Night - 10 Novembre 2018
Quante volte lo sport ci esalta per il fatto che un solo gesto, eseguito all’ultimo istante, possa essere fatale? Pensate a un gol al novantesimo o una tripla sulla sirena. Negli sport da combattimento questo è molto più difficile di quanto non si pensi, e sono rarissimi, almeno nelle MMA, le finalizzazioni all'ultimo respiro, perché tendenzialmente il risultato è spesso già palese e il fighter che si accinge a vincere l’incontro fa tutto quanto gli è possibile per sottrarsi dagli ultimi scambi (a meno che non si chiamo Max Holloway). Anche la stanchezza riduce il potenziale da KO dalle mani di entrambi.
Proprio per queste ragioni, in questo caso l'offensiva di Jung Chan-sung, detto "Korean zombie", è troppo avventata, ma questo non deve farci sottovalutare quanto sia geniale l'intuizione di Rodriguez, che si inventa una reverse elbow che sembra uscire fuori dal nulla. La carriera di Rodriguez è costellata di questi colpi incredibili, ma questo forse prevale sugli altri proprio perché estemporaneo. Un KO talmente spettacolare da meritarsi il premio KO of the year UFC 2017.
Amanda Nunes vs Cris Cyborg - UFC 232 - 29 Dicembre 2018
Nel dicembre del 2018 Amanda Nunes e Cris Cyborg si affrontarono in uno degli incontri più violenti che questo sport ricordi (e insomma, stiamo parlando delle MMA). La combinazione che manda KO Cris Cyborg è in un certo senso il manifesto di tutta la loro cattiveria agonistica, arrivato pochi istanti dopo l'inizio dell’incontro. Non c’è alcuna fase di studio eppure dopo pochi attimi le due fighter sono già immerse in scambi selvaggi che porteranno di lì a poco a un finale esplosivo.
Aleksander Rakic vs Jimi Manuwa - UFC Fight Night 153 - 1 Giugno 2019
Questo KO tecnicamente è un high kick, ma quello che stupisce visivamente è la sua potenza, soprattutto perché parliamo di massimi leggeri. Un colpo preceduto da una combinazione pugilistica che disorienta Manuwa, che lo vede arrivare troppo tardi per poter anche soltanto tentare di eluderlo. Il fighter nigeriano si siede dopo l'impatto, sembra addormentarsi, come sottolinea Rakic nell'esultanza.
L’imprevedibilità data proprio dalla combinazione precedente è l’elemento che rende tanto efficace questo colpo. Rakic sembra colpire il volto di Manuwa come se fosse un pallone, con una pienezza e una perfezione che lo fa assomigliare a un giocatore di baseball che ha appena fatto un fuori campo. Proprio quel tipo di soddisfazione sembra essere dipinta sul volto di Rakic, che si allontana dalla sua vittima fiero.
Jorge Masvidal vs Ben Askren - UFC 239 - 6 luglio 2019
Il KO più veloce nella storia UFC è anche uno dei più spettacolari. Jorge Masvidal è appoggiato alla parete con le mani dietro alla schiena e ostenta sicurezza e tranquillità, com’è sua consuetudine. Dall’altra c’è un grandissimo grappler come Askren, che per anni ha fatto grandi cose in One (un'altra promotion di MMA) e ora, vuole dimostrare al mondo di poter far valere il proprio dominio anche qui, in UFC. La sua è anche una sfida contro un fighter migliori in circolazione, in grande ascesa, noto non più soltanto per i suoi combattimenti in strada, ma per quelli dentro un ottagono, contro l’élite dei pesi welter.
Prima che l’arbitro apra le danze con il suo “fight!”, Masvidal viene inquadrato e dice qualcosa sorridendo. Prima cammina lentamente verso destra, poi fa uno scatto improvviso verso Askren, che si dimostra incauto o forse solo sorpreso. Il fighter statunitense infatti rimane praticamente fermo sul posto e proprio quando l’impatto appare imminente fa una cosa quasi incomprensibile: cerca un atterramento. Forse è un riflesso del suo stile o forse è in tilt perché non sa come altro reagire. Fatto sta che Askren fa quello che probabilmente è il movimento peggiore in una circostanza simile, adagiando la testa in posizione perfetta per la ginocchiata saltata di Masvidal. Askren viene letteralmente investito da Masvidal e stramazza al suolo. Masvidal, in trance agonistica, si accovaccia di fianco e batte le mani al suolo, memore delle scintille prima del match.
Cody Garbrandt vs Raphael Assunção - UFC 250 - 6 Giugno 2020
In questo nettissimo KO, Cody Garbrandt invita prima all’offensiva Raphael Assuncao, abbassando la guardia e rilassando il corpo. Il movimento che segue è omogeneo, sinuoso, e al contempo rapido, il pugno inizia la sua traiettoria da un’angolazione bassa e anomala. Siamo all’ultimo secondo del round e proprio al suono della sirena il colpo va a bersaglio colpendo la mandibola di Assuncao, che si accascia da un lato cadendo di faccia.
Un KO che arriva in un momento estremamente complesso della carriera di Garbrandt che, dopo aver demolito un invincibile come Dominick Cruz, sembrava destinata ad arrivare chissà dove per poi arenarsi su tre sconfitte consecutive. Questo colpo vale ancora di più, quindi, perché significa riscatto.
Joaquim Buckley vs Impa Kasanganay - UFC Fight Night 179 - 10 Ottobre 2020
Questo KO si potrebbe definire tecnicamente un semplice spinning back kick, ma in realtà è talmente particolare che necessiterebbe una classificazione diversa. Potrebbe essere forse chiamato jumping spinning kick, perché il colpo è saltato e non colpisce il busto, ma il volto dell’avversario.
La genialità di questo colpo sta però non tanto in questo quando nell’averlo eseguito dopo che l’avversario, cioè Kasanganay, aveva afferrato la sua gamba intercettando un calcio. Buckley immediatamente inventa dal nulla una rotazione del corpo molto fluida per poi lasciar esplodere un calcio che arriva con straordinaria estensione sul volto del suo avversario.
A rendere ancora più spettacolare questo momento c’è la dinamica del colpo che vede Buckley allontanarsi dal suo avversario per la spinta dovuta all’impatto. Sembra andarsene, certo dell’esito, lasciando il suo avversario prima a barcollare, e infine, quando lui si trova già dall’altra parte dell’ottagono a qualche metro di distanza, a cadere fatalmente. Un'intuizione per certi versi folle di un astro nascente che potrebbe farci divertire ancora in futuro.