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Il mercato invernale della Juventus in un certo senso ha riflesso il resto della stagione: è partito con delle aspettative legittimamente alte e con il passare del tempo ha finito per atterrare su una dimensione minore. In tutto il mese di gennaio la Juventus ha inseguito un difensore centrale ed è sembrata farla con ambizioni sempre più basse a ogni nome che veniva scartato.
A inizio mercato si paventava la possibilità di prendere Ronald Araujo dal Barcellona, che però si è scontrata con la sua scelta di rinnovare. Poi Giuntoli è arrivato vicinissimo a un accordo con Kevin Danso, senza però riuscire a chiudere (forse per il persistere dei suoi problemi cardiaci) e solo alla fine, praticamente nell’ultima settimana, la Juve è riuscita ad annunciare prima il ventenne Renato Veiga e poi Lloyd Kelly. Due nomi poco conosciuti in Italia e di cui i tifosi juventini non sapevano bene cosa pensare.
Ovviamente questo tipo di ricostruzione è basato su come e quando i nomi appaiono sui giornali, quindi è improbabile che siano corrispondenti del tutto alla realtà. Ma è possibile che Kelly fosse stato bloccato dalla Juve nei giorni precedenti alla trattativa per Danso, che poi però non si è concretizzata. Il difensore austriaco viene da grandi stagioni in Ligue 1, e da anni è obiettivo di diverse grandi squadre, e sarebbe normale se la Juventus avesse provato a prenderlo mettendo temporaneamente in standby la trattativa per Kelly.
CHE TIPO DI GIOCATORE È
Alla fine, comunque, il difensore inglese è arrivato a Torino: ma che tipo di giocatore è? Innanzitutto va detto che è difficile appiccicargli un'etichetta precisa. Quando ha cominciato a giocare in Championship con il Bristol City, Kelly lo ha fatto quasi esclusivamente da terzino sinistro di una difesa a quattro. Al suo arrivo al Bournemouth, Eddie Howe lo ha invece usato come centrale (sempre di una difesa a quattro) e lo stesso hanno fatto prima il suo successore Jason Tindall e poi Scott Parker. Quando poi il Bournemouth ha ingaggiato Gary O’Neil, Kelly è stato spostato in un ruolo più ibrido, da braccetto di sinistra di una difesa a tre, salvo poi essere riportato nuovamente sull’esterno di una difesa a quattro con Iraola. Una scelta mantenuta anche a Newcastle da Eddie Howe, che lo ha usato più da terzino che da centrale.
L’ambiguità nel ruolo di Kelly è una conseguenza delle sue caratteristiche. L’inglese è un giocatore dalle qualità difensive molto evidenti: ha letture abbastanza raffinate e una velocità di passo notevole, che lo rendono molto utile da centrale di copertura, dove comunque può permettersi di giocare in una linea alta e gestire anche lunghe rincorse grazie alla sua falcata. Anche da esterno, Kelly sa gestire bene il campo alle spalle e i duelli con gli avversari, anche in velocità, un aspetto non banale per un giocatore alto un metro e novanta, e con un fisico piuttosto massiccio.
Kelly in questo senso rispecchia una tendenza abbastanza consolidata dei terzini della Premier League, ormai sempre più grossi ma anche sempre più veloci, tanto da poter gestire bene anche i duelli con i velocisti. Un percorso concettualmente analogo a quello fatto da White, Aké o Gvardiol ma anche da Calafiori, per avere un riferimento che ha giocato prima da esterno, poi da centrale e infine nuovamente da esterno.
Nelle sue compilation trovate un’enormità di duelli con velocisti, forse la situazione di gioco in cui più si esalta.
Con questi profili, Kelly condivide anche il fatto di essere un giocatore molto sicuro con il pallone, come ha detto lui stesso. Avendo giocato in contesti molto verticali come quelli di Howe e Iraola, si è trovato spesso a prendersi molti rischi in possesso e a giocare su tracce verticali o diagonali per far arrivare velocemente la palla sugli esterni alti forzando situazioni di isolamento. Nella scorsa stagione Iraola ha sfruttato molto le sue qualità: usandolo come esterno bloccato e talvolta anche da falso terzino, lo ha sempre fatto stringere in costruzione per andare a cercare le diagonali dirette sul lato destro, una giocata che gli riesce molto bene vista la delicatezza del suo sinistro. Kelly in questo senso è stato utile per rifornire velocemente Semenyo e Tavernier, che del Bournemouth erano i principali acceleratori del gioco.
COME POTREBBE FUNZIONARE NELLA JUVE
Thiago Motta, che anche per contingenze dovrà usare Kelly da centrale, insisterà meno su questo pattern di gioco. Nonostante questo, il difensore inglese potrebbe rappresentare un giocatore utile alla sua prima costruzione, migliorando la capacità di uscire dalla pressione senza appoggiarsi solo sui propri esterni.
Tra i centrali della Juventus, infatti, solo Kalulu sembra in grado di poter affrontare in modo veramente efficace la pressione, specie dopo l’infortunio di Bremer, e comunque lo deve fare sempre giocando sul suo piede debole. Kelly aggiungerebbe quindi sia profondità al reparto che una maggior varietà nel modo di costruire, inserendo un altro mancino naturale a un reparto che di mancino ha il solo Renato Veiga (oltre a Cabal, che, probabilmente, tornerà solo a fine stagione).
Anche alla luce di quanto fatto con Calafiori a Bologna, Motta potrebbe provare ad adattare Kelly a un ruolo da falso centrale, facendolo alzare in seconda linea in costruzione per aumentare la fluidità in possesso. È vero, però, che al momento la Juventus non sembra ancora arrivata a quel livello di maturazione e questa quindi sembra un’opzione più difficile da implementare nel breve termine.
Anche in fase di non possesso, comunque, Kelly non è un difensore scontato. Con l’infortunio di Bremer, la Juventus ha perso un centrale dominante nei duelli ma anche estremamente utile nelle coperture e Kelly, pur non avendo lo stesso strapotere del brasiliano ed essendo in generale un centrale più riflessivo, è molto veloce su lunghe distanze e può diventare una risorsa utile per sostenere al meglio un compagno più aggressivo come Gatti. Il difensore inglese può lavorare bene in simbiosi col compagno, dandogli protezione alle spalle e creando una coppia un po’ più funzionale di quelle costruite a fatica negli ultimi quattro mesi. Certo, va detto che Kelly non è il difensore più affilato negli uno contro uno, mentre nei duelli aerei è molto difficile da battere. Nella scorsa stagione è stato tra i difensori che ne hanno vinti di più in percentuale in Europa.
Insomma, Kelly non è un nome in grado di scaldare le folle ma può essere un innesto funzionale. Sul lungo periodo, poi, con il ritorno dei suoi compagni di ruolo ora infortunati l’inglese può essere una risorsa utile anche da terzino, tornando in quello che comunque è il ruolo in cui sembra divertirsi di più. In quel caso, Kelly diventerebbe un'opzione sostituire Cambiaso – anche nel caso in cui venisse dirottato sulla destra – e in generale per aumentare la profondità della panchina in quella zona di campo, dato che ha giocato anche da da esterno più aperto e da terzino a piede invertito.
Adesso sta a Kelly convincere che la cifra non indifferente spesa dalla Juventus (17,20 milioni di euro più 6,5 di bonus) non sia stata esagerata. Non sarà facile, perché come Douglas Luiz ci ha insegnato nemmeno un giocatore maturo da una big di Premier è esente da fallimenti in Serie A.
La cosa che preoccupa di più da questo punto di vista è la sua propensione agli infortuni. Nella sua prima stagione al Bournemouth, Kelly ha saltato sei mesi tra un infortunio al tendine e due lesioni muscolari, e anche negli anni successivi la situazione è migliorata ma non più di tanto. Al ritorno delle "Cherries" in Premier, nel 2022, ha subito un infortunio serio alla caviglia che lo ha fermato per quattro mesi e anche nella scorsa stagione ha saltato un paio di mesi per problemi muscolari. Lo stesso Howe, che lo aveva acquistato sia al Bournemouth che al Newcastle, ha indicato nel fisico il suo problema più grande: «Se riesce a rimanere sano è un grande giocatore».
Non una grande notizia per la Juventus che sta provando difficoltosamente a navigare in una stagione tempestata dagli infortuni. Vedremo come andrà, di certo non aiuta il fatto che Kelly non abbia giocato molto negli ultimi tempi, e quindi potrebbe essere a rischio se ricominciasse subito a giocare con continuità. Kelly, infatti, a Newcastle ha avuto relativamente poco spazio. In estate è arrivato per sostituire Sven Botman – fuori per un infortunio al crociato fino a poche settimane fa – ma non ci è quasi mai riuscito, dato che Howe ha preferito più spesso usare Dan Burn come centrale e Kelly come esterno, almeno fino all’esplosione di Lewis Hall, che gli ha anche tolto il posto a sinistra.
Il Newcastle però non se n'è liberato, ma più probabilmente ha dovuto sacrificarlo per questioni finanziarie. Nella conferenza stampa prima di Newcastle-Arsenal di League Cup, Howe ha spiegato la sua cessione proprio con il bisogno del club di registrare plusvalenze per rientrare nei limiti del fair play finanziario della Premier League, una motivazione peraltro confermato dal fatto che il club ha rinunciato ad acquistare un altro difensore al suo posto.
In ogni caso, pur non avendo il richiamo di Danso e Araujo, e forse nemmeno il loro talento, l'acquisto di Kelly risponde comunque alla necessità della Juventus sia nel breve che nel lungo termine. E se dovesse salvarsi dagli infortuni, chissà che alla fine il suo non si riveli addirittura un affare.