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LPDC: il fantacalcio dovrebbe tenere conto anche di altre statistiche?
11 nov 2017
Antonio ci ha chiesto se dovremmo iniziare a dare un punteggio anche agli hockey pass. Risponde Alfredo Giacobbe.
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4 min
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Ciao Ultimo Uomo,

vorrei proporvi una domanda semplicissima: un fantacalcio, serio, dovrebbe tenere conto degli hockey passes? Un onesto 0,5 sarebbe il giusto premio per chi unisce idealmente la razionalità della costruzione al genio romantico della finalizzazione?

Grazie, Antonio.

Risponde Alfredo Giacobbe, uomo dal multiforme ingegno

Caro Antonio,

dal modo in cui poni la questione, capisco che sei arrivato in quel punto della vita in cui ci si pone domande importanti. È sano da parte tua chiedersi se esista un modo per riconoscere il merito, e distribuirlo equamente. È come se mi stessi chiedendo se possono coesistere le responsabilità adulte con i guizzi, che tu definisci romantici, ma che io proporrei di chiamare infantili, cioè appartenenti alla sfera più profonda di ognuno di noi.

Siediti qui Antonio, che dobbiamo parlare.

In linea di principio, io sono dalla tua parte quando osservi che un hockey pass, solitamente un passaggio che taglia come burro le linee avversarie, è in molti casi più decisivo dell’assist stesso che lo segue. Chi vede un passaggio del genere assume su di sé una certa quota di rischio: quel tipo di giocata può essere facilmente intercettata e i giocatori della squadra che ha appena perduto il possesso, fuori dalle posizioni difensive, sono costretti ad una precipitosa ritirata per non pagare dazi altissimi.

Questo avanzo di coraggio e presunzione, che chiamiamo anche third pass, quando è eseguito all’interno di una strategia di squadra ben orchestrata può dare i suoi frutti. Nell’ultimo Juventus-Lazio, abbiamo esaltato la finalizzazionedi Immobile e l’assistenza di Luis Alberto, ma entrambi sono stati messi nelle condizioni di poter far male dal third pass di Milinkovic-Savic. Una squadra come il Napoli, che risale il campo con combinazioni di passaggio brevi, registrerebbe almeno un hockey pass a partita.

Ti sia di conforto anche che agli hockey passes è riconosciuta una valenza statistica: SICS è un’azienda italiana che annovera tra i suoi strumenti una particolare accezione di passaggio chiave, che registra proprio il numero dipassaggi taglia-linee effettuati. Ne esiste anche una versione teutonica. Se la vedessimo sotto un'angolatura puramente razionale, nessuno può criticare il tuo tentativo di riconoscere un premio al passatore coraggioso.

Antonio, quindi, se ricerchi un'oggettività razionale nel tuo fantacalcio potresti diventare un pionere e inserire anche l'hockey pass fra i tuoi bonus (neanche nel fantacalcio redazionale di Ultimo Uomo ci siamo spinti a tanto). Dovresti però tener conto di una cosa: il fantacalcio è uno svago perverso che non ha nulla a che fare con la razionalità, con la serietà e con l’onestà alle quali fai riferimento. Un mezzo punto assegnato qui o là non cambierebbe in alcun modo le dinamiche di un gioco che è condizionato in buona parte dalla fortuna. Non voglio sembrarti eccessivamente drammatico, ma insomma Antonio se mi parli di giustizia in relazione al fantacalcio, mi viene da ricordarti che la vita non è giusta, come possiamo pretendere che il fantacalcio lo sia?

Se hai una squadra del cuore, ti sarà sicuramente capitato di vivere quel momento in cui uno dei tuoi eroi segna per i tuoi colori, ma ti gioca anche contro al fantacalcio. Oppure viceversa: il tuo fanta-cannoniere va in gol proprio contro la tua squadra del cuore. Ti confesso che, ogni volta che mi ritrovo in una di queste situazioni, sento aprirsi una voragine in pieno petto. Il legame con la propria squadra del cuore solitamente si crea presto, nell’età dell’innocenza, e il più delle volte a causa dell’invaghimento per i colori della maglia o per l’imprinting di una figura maschile adulta che prendiamo a riferimento. Il fantacalcio è in grado di incrinare uno degli amori più teneri e duraturi della nostra intera vita, riesce lì dove falliscono condizionamenti sociali o fidanzate: dimmi ora se non è un gioco inventato dal diavolo.

La vittoria di un fantacalcio dipende da quanto sei fortunato, specie se giochi con la classica formula a scontri diretti. Un mio amico ha indovinato in sede d’asta i primi tre attaccanti della classifica cannonieri, gli unici quell’anno a superare quota 20 gol. Li ha schierati regolarmente nel suo tridente, eppure è arrivato secondo. Potrei farti altri 100 esempi come questo.

Per cui, caro Antonio, il mio consiglio è questo: continua a giocare, ma fallo con animo lieve. Liberati dalle ansie meritocratiche e goditi la celebrazione annuale dell’asta, che si vinca o si perda goditi gli sfottò tra amici, almeno finché durerà. Perché il momento di passare la mano, per te o per qualcuno di loro, prima o poi arriverà: la vita richiederà il vostro pieno impegno altrove. Il filosofo Eraclito ci ha lasciato un motto, che in una formulazione leggermente diversa ho ritrovato anche tra le frasi del Buddha: “Nulla è permanente tranne che il cambiamento”. Delle cose mutevoli cerchiamo di serbare almeno un bel ricordo.

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