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Marvin Vettori nel limbo
08 feb 2019
Non combatte da nove mesi e su di lui pende una possibile squalifica. Come vive questo momento difficile?
(articolo)
7 min
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Quanto dobbiamo ancora vedere del tuo talento?

Tutto. Mi sento un altro fighter, davvero. Negli ultimi 6-8 mesi sono diventato un altro. Come striker e come wrestler sono migliorato tantissimo. Sono molto più, come si dice... dominante. Entrerò in gabbia per rompere, tra virgolette, il mio avversario. Non solo per vincere il match, ma per dominarlo.

Questo lo dici perché senti di dover ancora convincere qualcuno del tuo talento?

No, perché è il mio modo di combattere. Deriva da come mi alleno, da come mi sento.

Ok, ma non è la prima volta che dici che vedremo un nuovo Vettori. Diciamo che i risultati non sempre ti hanno dato ragione.

Sì, ci sta come pensiero. I risultati dipendono anche dalle circostanze del caso, che poi uno può andarsi a vedere mille cose... ma il discorso è che io ho sempre avuto massima fiducia in me stesso. E in passato magari l’ho fatto anche un po’ per autoconvinzione, perché pensare in quel modo ti crea dei meccanismi che poi, giorno dopo giorno, quella diventa la tua realtà. Stavolta mi sento di dare un parere più obiettivo, quasi come se mi vedessi da fuori.

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A post shared by Marvin Vettori (@marvinvettori) on Apr 16, 2018 at 5:24pm PDT

Marvin Vettori non combatte da più di nove mesi ormai. Da quando è uscito sconfitto, per decisione non unanime dei giudici, dall’incontro con Israel Adesanya, un fighter giovane ma molto quotato che adesso è in sesta posizione nel ranking UFC (e che questo sabato combatterà contro una leggenda come Anderson Silva).

Con Marvin ormai è diventato un appuntamento di routine, di solito però lo chiamo subito prima o subito dopo un match. In UFC ha vinto due incontri, due li ha persi e uno lo ha pareggiato. Ha sempre parlato con schiettezza e all’inizio a qualcuno sembrava facesse il “personaggio”, come si dice quando un atleta pensa troppo alla propria immagine. Ormai però è chiaro quasi a tutti che Vettori è sempre autentico, forse anche troppo. Anche quando con prende i social per lamentarsi del verdetto di un arbitro o litigare con un suo ex-avversario.

Da più di un mese Vettori sta aspettando che l’USADA (U.S. Anti Doping Agency) prenda una decisione sul suo caso - e altri simili al suo - dopo che in un test dello scorso agosto è stata trovata una percentuale (molto bassa a dir la verità) di una sostanza proibita: l’ostarina.

Cosa succede con l'USADA?

Stanno tenendo dei meeting relativi ad alcune sostanze, tra cui l’ostarina. Ci sono molti casi, se non sbaglio 12 0 13 persone sono nella mia stessa situazione. Devono fissare un limite, ma non si sa di quanto. Per ora il limite è zero, basta un picogrammo, che significa che dopo lo zero punto ci sono più di altri dieci zeri. La sensibilità dei test è massima, e devono discutere di quanto mettere il limite. Se il limite sarà superiore a quello che hanno trovato a me - 0.1 nanogrammo, anche se non so se me l’hanno comunicato con la massima precisione - è come se tutto questo non fosse successo. Se sarà superiore...

Ma tu hai idea di come possa essere finita l’ostarina nel tuo corpo?

Hanno testato cinque integratori che ho usato in cui non hanno trovato nulla. Ma io al momento del test non stavo prendendo niente, solo dei multivataminici, proteine, robe così. Penso che potesse essere magari in qualche protein-shake, in uno degli smoothie che a volte prendo da Whole Food. Ma il livello è così basso che non ne ho idea. Se fosse stato nelle proteine che prendevo nel latte la mattina, ad esempio, sarebbe stato più alto. Io anche su creme e robe strane ho sempre fatto caso a cosa prendevo, solo non ero paranoico e non mi facevo problemi se compravo un milkshake in un negozio. E magari è stato questo il mio errore.

Ma l’ostarina da qualche parte deve venire, non la produce il nostro corpo (a quanto pare non può essere contenuta in prodotti “legali”, anche se non è escluso che possa finirci per contaminazione ndr)...

Io non sapevo neanche che cazzo era l’ostarina, sono andato a vedermelo dopo.

Ok, ma qualcuno potrebbe dirti che è quello che dicono quasi tutti quando vengono beccati.

Io prima prendevo integratori ogni tanto, adesso praticamente non li prendo più. Ma poi scusami, basta guardare i cambiamenti del mio fisico. Sono cose che davanti a un giudice non hanno valore, ma l’ostarina è roba per diventare grosso. Io in quel periodo ero appena tornato dall’Italia, ero fermo da un mese e mezzo perché avevo delle cose da recuperare, non avrebbe avuto senso, non avevo neanche un match in programma.

Poi di mio già tendo a mettere peso, anzi faccio sempre più fatica a tagliarlo, non ho mai voluto diventar più grosso nella mia vita. Basta vedere come sono arrivato ai match in passato, magari con un chilo in più o in meno, ma non c’è mai stata grande differenza. E poi sono stato testato prima, mi hanno testato dopo, e non è mai uscito niente…. Era l’ultimo dei miei pensieri una cosa del genere.

Hai paura che questa storia possa macchiare la tua reputazione, indipendentemente da come finirà?

Sicuramente mi dà fastidio. Se non dovessi essere condannato, chi parla se la mette nel culo, certo. Questa è una cosa di cui ho parlato io per primo, perché non stavo bene con me stesso quando qualcuno mi chiedeva quando avevo il prossimo incontro, perché non volevo rispondere con le bugie. Non fa parte di me. Per me è un’ingiustizia, ma va accettata, perché è la realtà. Ho sempre messo la faccia in tutto quello che ho fatto, ma due sono le cose nella vita: o ti demoralizzi e ti commiseri, o reagisci e vai avanti e torni più forte di prima. Ed è questo quello che faccio io.

Quando si saprà qualcosa di ufficiale?

Il meeting c’è stato il 24 gennaio, ma io ancora non ho saputo niente. Al massimo se ho capito bene possono arrivare fino a fine marzo.

Prima di sapere del test, Vettori stava lavorando per organizzare il suo prossimo incontro. Qui ce l’ha con Andrew Sanchez.

In realtà io avrei voluto fare un altro tipo di pezzo con Marvin. Qualche anno fa, quando sapevo a mala pena cosa erano le MMA, avevo intervistato una lottatrice con cui avevamo analizzato alcuni video YouTube con risse più o meno riuscite. Nelle passate interviste Marvin ha mostrato un carattere leggero e un po’ guascone e pensavo sarebbe venuto bene fare un pezzo del genere con lui. Ma mi ha risposto che è un periodo in cui non ha molta voglia di scherzare.

Anche se Vettori mostra una sicurezza inscalfibile, bisogna tenere conto che un fighter di MMA professionista quando non combatte non guadagna (se non con gli sponsor) e allenarsi ad alto livello, nutrirsi e farsi aiutare dagli specialisti di ogni campo, costa parecchio. Vettori si è trasferito a sue spese negli USA ed è appena al suo secondo contratto con l’UFC . Il suo ultimo incontro gli ha fruttato 20 mila dollari. “In tutto, tra tasse, manager, eccetera perdo il 50%”, mi ha detto Di Chirico in un’altra intervista. “Non è una cosa che fai per soldi”, ha aggiunto. Però, come per tutti, i soldi hanno anche la loro importanza.

Finanziariamente è un periodo difficile?

La sicurezza è in testa, è mentale. È a prescindere dalle circostanze. Sicuramente è un periodo duro, ma come tutti i periodi duri avrà una fine.

Non combatti da 9 mesi adesso, il tempo in cui si può avere un figlio.

È un’attesa snervante. Ci sono cose più brutte al mondo, ma io la vivo come un’ingiustizia. Sono in un limbo senza né capo né coda, c’è da restare calmi e programmare il rientro al meglio.

Immagino siano cambiati un po' i tuoi piani.

Il 6 agosto ero tornato in California da una settimana, mi hanno testato e poi me lo hanno detto circa 10 giorni dopo. Era il periodo in cui, prima, mi avevano offerto con tre settimane di preavviso Andrew Sanchez, e lui non ha voluto accettare. Poi, mi hanno offerto Tim Boetsch e neanche lui ha voluto accettare. Poi avevo già accettato di combattere con Jared Cannonier, perché io accetto sempre, ma è successa questa cosa.

Ma Cannonier non doveva combattere con Alessio Di Chirico (match che poi è saltato perché a Cannonier è stato offerto di combattere con David Branch ndr)?

Era tutto precedente all’offerta del match tra Di Chirico e Cannonier. Ma io ero in trattativa, niente di ufficiale.

In generale, non è un grandissimo momento per gli atleti italiani in UFC. Alessio è infortunato, te sei fermo, Pedersoli era in grande ascesa ma ha dovuto accettare la sconfitta contro Cowboy Oliveira (nel frattempo è stato annunciato il prossimo incontro di Pedersoli, il prossimo 23 febbraio contro Dwight Grant ndr).

Il match con Oliveira… Oliveira è un fighter strano. L’ho conosciuto perché sono stato due volte in un evento con lui, nello stesso lockeroom, è un fighter fatto a modo suo, pericolosissimo, difficile da prendere. E poi Mara (Romero Borella ndr) è tornata a combattere e ha vinto.

E c’è un nuovo italiano sotto contratto, Alen Amedovski.

Noi veniamo dallo stesso posto praticamente. Trento e Mezzocorona sono a un quarto d’ora di distanza. Sono un po’ il suo mentore, in un certo senso. Lui ha ha cominciato a fare MMA con me. Era già piuttosto bravo nella boxe, poi è venuto nella mia palestra, io facevo MMA da sei o sette mesi. Era più grosso di me, perché lui pesava 90 chili, e io ne avrò pesati 80 al tempo, abbiamo fatto un po’ di lotta ma lui non sapeva niente di lotta. A un certo punto l’ho chiuso in un triangolo di braccia dalla guardia e lui si è stupito perché si diceva: ma come sono più grosso, so menare le mani… e allora ha cominciato a lottare. Ci siamo allenati insieme per un periodo, poi io dopo sono andato a Londra ma quando tornavo lo beccavo.

Ti stai continuando ad allenare come sempre?

Sono tornato in California quattro mesi fa e mi sono sempre allenato a cannone. Non ho mai smesso, è come se avessi un match. Prenderei un match anche a tre settimane. Sono migliorato in modo spaventoso.

Su cosa in particolare?

Su tutto. Ho proprio un’altra visione del cambiamento. In piedi sono migliorato sulla difesa, sull’attacco. Sui calci, sui pugni, sulla reattività, sulla visione del match, su come stare sul ring. Di lotta anche, io mi sono sempre allenato su tutto, non è che mi sono mai specializzato in una cosa, e continuo a fare così. Una volta a settimana vado ad allenarmi con i migliori al mondo della lotta a terra, nomi come Romulo Barral, Felipe Pena, Gabriel Arges. Vai là e ti frullano, ti catapultano su un altro pianeta. Devo farmi due ore di macchina, perdo metà giornata per andare ma lo faccio. Poi quando sono venuto in Italia ho conosciuto Max Repucci, che vive a Milano, e niente da allora ho visto che, un po’ come Cus D’Amato per Mike Tyson, lui tira fuori il meglio da me stesso. Quando avrò un match proverò a portarlo al mio angolo il prima possibile.

Augurandosi che sarà tra poco tempo, chi vorresti affrontare al tuo rientro?

Non lo guardo neanche più l’avversario che mi offrono. Potrebbero darmi un top 5 come l’ultimo arrivato, li tratterò nella stessa maniera. Potrebbero darmi il match per il titolo e non farei una smorfia.

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One day hasn’t gone by without me sharpening my tools. Don’t call it a comeback 👊🏻☄️🔥 #theitaliandream @maxgighen @ufcgymhuntingtonbeach

A post shared by Marvin Vettori (@marvinvettori) on Jan 20, 2019 at 12:00pm PST

Un’altra cosa che ormai sappiamo bene di Marvin Vettori, è che non prende bene le sconfitte. Dopo il suo ultimo incontro con Israel Adesanya ha espresso su più di un social e in più di un’intervista il suo disappunto. Anzi, ha cominciato sull’ottagono, dopo che Bruce Buffer aveva annunciato il verdetto. Immaginate il contesto: Vettori doveva affrontare un fighter che in quel momento quasi nessuno avrebbe voluto, un fenomeno dello striking molto mediatizzato dall’UFC. Adesanya aveva un record immacolato di 12-0 e non era mai andato oltre il secondo round,per qualcuno il futuro campione di categoria. E c'era chi prevedeva addirittura un brutto KO, l’incontro del ridimensionamento di Marvin Vettori.

Contrariamente alle aspettative l’incontro è stato piuttosto equilibrato. Vettori ha mostrato grandi doti da incassatore e una capacità non banale nel colpire avanzando. Non è stato solo il primo a portare Adesanya alla fine dei tre round, ma ha anche chiuso alla grande il terzo, strappando la vittoria a un giudice su tre (cosa che non è piaciuta al suo avversario, anche lui non esattamente un mostro di umiltà). Vettori sarebbe dovuto essere felice della sua prestazione, invece ha iniziato a scuotere la testa come se lo avessero fregato. Anche mesi dopo la sua prospettiva non è cambiata molto.

È un peccato che ti sia fermato dopo l’incontro con Adesanya, da cui sei uscito in…

Indenne.

No, stavo dicendo che ne sei uscito in grande crescita. Nel senso che è stato l’incontro migliore che hai fatto in UFC finora, no?

Mah… Sì, sì. (Non sembra convinto, ndr). Sicuramente è stato l’incontro peggiore per lui. Ma non voglio guardarmi indietro.

Però immagino che avrai rivisto il match con Adesanya, non hai cambiato idea?

Io l’ho rivisto anche 15 volte, ma la mia idea è sempre quella: è stato un match tirato, ma il primo e il terzo round erano miei e meritavo la vittoria. Però è stato un match tirato, questo sicuramente. Adesso sarebbe già un altro match, ma ripeto che non voglio guardarmi indietro.

Però lo fai spesso, voglio dire anche Antonio Carlos Jr, non ti è andato giù.

Mi piacerebbe ricombattere con Cara de Sapato (con cui ha perso per decisione unanime, ormai due anni e mezzo fa ndr), ma non voglio pensare troppo al passato. Guarda mi dessero il cazzo che vogliono, te lo giuro, Borrachina, Romero, Jacare, Weidman o anche un debuttante in UFC, li tratterei tutti allo stesso modo. Vedrete un Vettori 3.0 quando ritornerò. Adesso devo dimostrarlo, però la cosa che mi motiva è sapere che sarò prontissimo.

Cosa cambieresti oggi se incontrassi di nuovo Adesanya?

Ho altri strumenti, ho aggiunto altre cose al mio gioco.

Rimpiangi qualcosa in particolare, che ne so proveresti a portarlo di più a terra?

Mah… avrei potuto spingere più sul takedown, ma c’era un motivo se non ho rischiato troppo. Ed era un motivo valido, non posso rimproverarmi più di tanto. Magari se avessi insistito troppo sul takedown mi avrebbe condizionato su altre cose, al di là dei rischi, perché lui è uno striker molto pericoloso, non è che si può dire di no. Il minimo calo lui lo sfrutta, è così che vince i match: il suo avversario va per il takedown, si impanica, poi ha un calo fisico e lui finisce il match. O lo sovrasti nello striking, ma è forte, o puoi fare il GSP della situazione, cercare il takedown con il giusto timing ma senza un dispendio assurdo di energie. A meno che non sei un wretling puro, ma adesso nei Medi non c’è un wrestler, un grinder puro. Forse Cara de Sapata sarebbe duro per lui, infatti non glielo danno.

Come lo vedi con Anderson Silva?

Un Anderson Silva di tre o quattro anni fa lo avrei visto favorito, adesso mi sembra un match su misura per Adesanya. Non do Silva per spacciato, ma credo che accetterà il suo gioco e Adesanya ha una freschezza diversa. E Silva non ha più lo stesso mento.

Che invece, sembra una delle tue qualità migliori, no?

Non sono mai andato KO in vita mia neanche in allenamento. Certo non mi metto la a prenderli per testare il mio mento, ma quando arrivano li prendo.

Ti senti migliorato nella gestione del match e nella lucidità?

Anche con Akmedov il terzo round era stato il mio più dominante. In generale, nel periodo post match (quello con Adesanya, ndr) penso di aver acquisito più consapevolezza di me stesso e di come stare in gabbia.

Anche sui social sembri meno suscettibile, ti ingarelli meno ecco.

Alla fine ho meno da dire, non avendo match in programma. Non è che sono un fashion blogger che devo mettere le foto…. Poi sono più, come dire... boh, riesco ad accettare più cose. Sono più forte mentalmente, forse.

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Relentless in pursuing what I believe will be mine. #theitaliandream @pivertstore @antoniomelefotografia

A post shared by Marvin Vettori (@marvinvettori) on Sep 25, 2018 at 3:18am PDT

E veniamo alla parte dell’intervista in cui parliamo di un tema difficile. Tra gli sponsor di Vettori, alcuni molto prestigiosi tipo Jaguar e Yamamoto, nell’ultimo anno è entrato anche un marchio legato alla destra italiana, Pivert, di cui si è parlato molto dopo che lo aveva indossato anche Matteo Salvini (poco prima che diventasse ufficialmente Ministro dell’Interno). Sui suoi social, per alcuni, Vettori è diventato un simbolo nazionalista se non peggio, a cui dedicare bandierine italiane e cuori neri.

Il legame tra estrema destra e sport di combattimento, e MMA in particolare, è una realtà di fronte a cui non si può fare finta di niente. In Europa e negli USA. Nel 2017 a Charlottsville tra i gruppi che hanno sfilato c’era anche RAM, “il primo club di MMA di alt-right”. Lo scorso aprile in Germania c’è stato un evento di MMA durante il festival neo-nazista Shield and Sword (che si tiene in occasione del compleanno di Hitler…) e alcuni di loro si sono incontrati anche con dirigenti di Casa Pound.

Tu sapevi che Pivert era legato alla destra?

Ma il marchio non ha politica. È un marchio made in Italy che fa bei capi da vestire, che metto volentieri. Voleva collaborare con me e ho accettato. Quello che ne fanno le persone di quel marchio non dipende dal marchio che di per sé non ha politica. Il marchio è un picchio, non è una croce celtica.

Perché sono furbi. Ma l’amministratore ha fatto politica con Casa Pound e la sede della società è allo stesso indirizzo del giornale Il Primato Nazionale. Voglio solo sapere se sono cose di cui eri consapevole o se sei cascato dalle nuvole.

Il fondatore può fare quello che gli pare, ma il marchio è il marchio. Lui si è presentato a me, mi ha detto ovviamente chi è come persona, e che il marchio viene vestito da persone legate a Casa Pound. Ma lui esplicitamente mi ha detto che il marchio è apolitico. Ed è vero, il marchio quando fa pubblicità per se stesso non si riferisce al fascismo. E quando fanno la pubblicità con me non è che fanno propaganda di estrema destra, ci sto io nei boschi… non è politica. Se andiamo a vedere da dove derivano i soldi di ¾ dei business che ci sono in giro non so dove arriviamo...

Ok ma chi identifica quel marchio con i valori e il pensiero di destra, adesso lo fa anche con te.

Io non ho mai fatto affermazioni in proposito. Io sono apolitico.

Ma non riguarda solo il tuo pensiero. Ci sono persone che commentano i tuoi post con i cuori neri come simbolo fascista…

A parte che io non lo sapevo neanche che era un simbolo fascista, perché la gente commenta con cuori blu, rossi... Me lo stai dicendo te adesso. Nel momento in cui mi strumentalizzeranno esplicitamente farò qualcosa al riguardo.

Adesso che lo sai, che il cuore nero è un simbolo fascista, ti dà fastidio?

Non me ne frega niente.

Non ti dà fastidio essere associato all’estrema destra?

Come ci saranno dicerie sul fatto che io non sono pulito, la gente può pensare quello che vuole di me dal punto di vista politico, ma rimangono dicerie.

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