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Massimo Coda è ancora uno dei migliori attaccanti della B
08 nov 2022
Il centravanti del Genoa ha vinto il premio di Calciatore del mese AIC di ottobre in Serie B.
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Con questo articolo celebriamo il giocatore che ha vinto il premio Calciatore del mese in Serie B. Un premio che da anni assegniamo insieme all'AIC (Associazione Italiana Calciatori). A vincere stavolta è un veterano della categoria, e un plurivincitore di questo premio: Massimo Coda.

La notizia del passaggio di Massimo Coda dal Lecce al Genoa era stata una sorpresa: il miglior attaccante della B che cambia squadra dopo aver contribuito in maniera decisiva alla promozione della sua squadra. Qualcuno aveva usato questo trasferimento per appiccicare su Coda l'etichetta di “centravanti di categoria”, legato alla B da un filo indissolubile che lo ha visto segnare, a oggi, 106 gol in 226 presenze, senza evidenziare come fosse piuttosto il simbolo delle ambizioni del Genoa, una piazza storica e una nuova proprietà che aveva deciso di puntare su di lui per tornare in Serie A il prima possibile.

Il percorso verso la promozione è ancora lungo, in un campionato che somiglia sempre di più a un percorso a trappole stile Indiana Jones e l’Ultima Crociata, ma il mese di ottobre ha dimostrato che la scelta del Genoa non è stata sbagliata. Grazie a 4 gol e 1 assist in 5 partite, Coda è stato fondamentale nel far rientrare la squadra di Blessin a pieno titolo nella corsa per la promozione - ancora molto instabile a dire il vero - fino al secondo posto in coabitazione con la Reggina, con cui ha perso nello scontro diretto due giorni fa. Le sue prestazioni gli sono valse il premio di calciatore del mese di B di ottobre dell’AIC, superando al voto dei suoi colleghi Davide Diaw del Modena, Ettore Gliozzi del Pisa ed Eric Botteghin dell’Ascoli.

La necessità di avere un attaccante che convertisse in gol il lavoro della squadra si era evidenziata già dalla scorsa stagione, quando il Genoa era stato nettamente il peggior attacco della Serie A. Tolto Destro, che si è acceso per una parte della stagione, tutti gli attaccanti dei Grifoni avevano mostrato una drammatica imprecisione e una incapacità di costruirsi occasioni da gol. Coda, che pure non aveva iniziato benissimo a livello realizzativo, in queste ultime partite sta dimostrando come può essere decisivo per il Genoa. Contro la Ternana, in uno scontro tra due squadre in zona promozione, gli sono bastati un paio di minuti per ribaltare la partita: prima ha trasformato un calcio di rigore che si è guadagnato con astuzia, poi ha segnato un gol che racconta abbastanza il suo talento.

Coda capisce prima la sponda del compagno e taglia davanti a Sorensen, portandosi in avanti il pallone con un bellissimo stop a seguire di petto. Quando poi il difensore della Ternana gli respinge la conclusione, Coda è cinico a sfruttare la fortuna nel rimpallo - saper girare la fortuna dalla propria parte è fondamentale per un centravanti d’area di rigore - e con un tocco sotto pregevole scavalca Iannarelli. Ancora più difficile, forse, il gol con cui Coda ha assicurato la vittoria contro la SPAL, dopo aver controllato il pallone in area e aver aspettato il momento giusto per calciare forte e preciso in diagonale.

Insomma Coda è a Genoa per fare questo, massimizzare il lavoro di una squadra per cui il gol rimane ancora un problema. Anche quest’anno la formazione di Blessin non è certo una macchina da gol: in 12 partite ha segnato appena 15 gol (11° attacco della B), un terzo di questi sono stati realizzati da Coda. Il recente infortunio di Caleb Ekuban, che starà fuori a lungo, ha tolto a Blessin anche un’altra opzione offensiva. Anche per questo, dopo aver iniziato con un 4-4-2, nelle ultime partite l’allenatore tedesco ha schierato il suo Genoa con un 4-2-3-1, per avvicinare a Coda quanti più giocatori capaci di servirlo in area di rigore. Al momento il Genoa è la quintultima squadra per tiri tentati in B, ma la seconda per conclusioni nello specchio. Coda è il quarto giocatore per tiri effettuati, a conferma di come, anche in una squadra che ha grandissime difficoltà a produrre occasioni da gol, riesca in qualche modo a incidere.

Ma limitarsi a descrivere Coda come “uno che fa gol” è riduttivo. All’inizio della stagione, in un momento in cui faticava a trovare la via del gol, ha servito 4 assist e, più in generale, il suo lavoro di raccordo è sempre prezioso. Coda è uno di quei centravanti che lavora per la squadra, che si muove molto, ripulisce palloni, fa salire i compagni. Contro la SPAL ha servito l’assist per Gudmundsson andando a intercettare un passaggio in uscita dalla difesa, contro il Cosenza una sua corsa su un lancio apparentemente sbagliato ha tenuto vivo un pallone che poi è diventato il gol vittoria di Strootman. L’assist più bello finora, però, è quello di prima per Ekuban.

A 33 anni Massimo Coda si sta confermando uno dei migliori attaccanti della B. Certo, Blessin deve trovare il modo di sfruttare al meglio le sue capacità costruendo una fase offensiva più incisiva. In un campionato lungo e difficile come questo c’è tempo per lavorare, ma, intanto, avere una sicurezza come Coda (e una delle migliori difese della categoria) sta tenendo il Genoa in alto e, al momento, è la cosa più importante.

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