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Storia del rapporto tra Messi e Cristiano Ronaldo
02 dic 2019
Cosa pensano l'uno dell'altro?
(articolo)
18 min
(copertina)
Foto di Ben Stansall / AFP via Getty Images
(copertina) Foto di Ben Stansall / AFP via Getty Images
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Questa sera - 2 dicembre 2019, lo dico per i lettori che ci leggono dal futuro - sul palco del Theatre du Chatelet di Parigi verrà consegnato il Pallone d’Oro FIFA 2019. Il tredicesimo dell’era di Messi e Cristiano Ronaldo: dal 2007 almeno uno dei due è finito sempre sul podio; dieci di questi tredici Palloni d’Oro li hanno vinti loro. Lo scorso anno, però, quell’era sembrava indirizzata verso la fine, con Messi fuori dal podio e Cristiano Ronaldo dietro a Luka Modric, il primo a spezzare il loro duopolio. Anzi, già lo scorso anno il secondo posto di Cristiano Ronaldo sembrava una gentile concessione, con Griezmann fresco vincitore di un Mondiale che avrebbe forse meritato di più quel posto.

E invece, a quanto pare, siamo ancora con tutte e due i piedi nella loro era calcistica. Secondo le indiscrezioni, a essere premiato stasera dalla giuria di giornalisti sarà di nuovo Lionel Messi, quattro anni dopo l’ultima volta. Anche in questo caso secondo molti meriterebbe di più un giocatore del Liverpool campione d’Europa, magari Alisson che ha vinto anche la Copa América, o Virgil van Dijk che non ha subito dribbling per ben 50 partite di seguito e da solo ha cambiato la difesa della squadra di Klopp.

Va detto però che la stagione dell’argentino è stata davvero incredibile e forse il motivo più valido per tifare contro il suo sesto Pallone d'Oro è che sposterebbe ancora una volta l’attenzione sul confronto tra lui e Cristiano Ronaldo, rompendo la parità - cinque Palloni d’Oro per uno - che in fin dei conti stava bene a tutti.

Messi e Ronaldo hanno cannibalizzato il calcio come mai successo prima, sperare in un cambiamento è più che lecito e vedere facce nuove sul podio del premio individuale più prestigioso - per quanto, come tutti i premi, fondamentalmente inutile - sarebbe forse salutare. Ma anche se non dovesse vincere uno di loro (anche addirittura se Ronaldo non dovesse presentarsi, come l’anno scorso) la cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro è ancora, soprattutto, il loro gala.

La serata in cui la loro rivalità indossa lo smoking.

Era così bello pensare che entrambi potevano guardare i loro cinque Palloni d’oro sulla mensola del proprio camino e pensare che non c’era nessuno migliore di loro…

In questi anni la loro competizione è cresciuta violentemente fino a diventare troppo (per dire, ha anche una sua pagina su Wikipedia). Per oltre un decennio, sopra le teste di tutti gli altri, il calcio è stato la lotta tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, come se il resto contasse solo relativamente. Un dibattito che si è inasprito anche a causa dell’avvento dei social e dei cambiamenti nella comunicazione, con un linguaggio sempre più polarizzante che ha contribuito a creare due tifoserie partigiane, tanto da rendere inconciliabili queste due figure. Come il giorno e la notte, non sembra possibile mettere insieme Messi e Ronaldo, farli coesistere in qualche altro punto dello spazio che non sia all’interno della domanda chi è il più forte? O ancora peggio chi è il più forte di sempre?

La necessità di metterli in contrapposizione in ogni singolo aspetto, stimolata anche dalle evidenti differenze tra i due, ha creato una narrazione sbilanciata. Oggi il materiale su Ronaldo e Messi è sterminato, ma si finisce sempre per ridurre tutto all’uno o all’altro, addirittura riguardo alla loro generosità.

Possiamo scegliere se approfondire la dieta del portoghese o il rapporto con il proprio cane dell’argentino, se indignarci per il parco auto di uno o per quello dell’altro. Presi singolarmente sappiamo tutto di loro, anche cose non vere, ma a metterli insieme, non in opposizione, diventa tutto più nebuloso.

Cosa pensa Messi di Ronaldo? E al contrario? Si odiano davvero? Si ignorano? Esiste un rapporto tra i due?

Gli incontri in campo

Su YouTube si trova un video dal nome Cristiano Ronaldo and Lionel Messi ● Great Friends ? 2018 HD, una collezione di brevi clip sullo stile di quelli di skills e gol in cui l’autore si chiede in maniera interrogativa se per caso i due non siano grandi amici.

Con un sottofondo di musica latina si vedono Messi e Ronaldo parlare in campo con la maglia delle rispettive nazionali, una mano davanti alla bocca per tenere nascosta la loro conversazione. Alla fine ridono come se uno dei due avesse raccontato una barzelletta o se si fossero scambiati un commento divertente sull’inferiorità dei compagni.

In un altro momento Messi si avvicina a un Ronaldo dolorante e sembra chiedergli come sta. La maggior parte delle immagini tuttavia riprende momenti classici di socialità tra calciatori: strette di mano nel tunnel, strette di mano prima del fischio di inizio, scambi di gagliardetti, occasioni in cui i due appaiono sempre molto cordiali. Ronaldo spesso mette una mano sulla testa di Messi, in un’occasione in cui è in borghese e Messi in tenuta da gioco lo abbraccia con un fare tra l’affettuoso e il paterno.

Paradossalmente manca l’episodio che ha permesso di scattare una delle foto più riconoscibili dei due, quando Ronaldo viene immortalato mentre aiuta Messi a rialzarsi.

In un altro video, che prova a dimostrare la stessa tesi, Messi dopo aver colpito in testa Ronaldo con un calcio di punizione si avvicina al rivale e i due si scambiano un cinque d’intesa; in un’altra circostanza Ronaldo marca Messi dentro l’area di rigore, gli mette una mano sul collo e gli chiedeQue pasa?, come va.

Questi momenti occupano qualche minuto dei due video, il resto sono interviste, incontri ufficiali, foto. Non è molto per dimostrare che esista un rapporto d’amicizia tra i due, anche se l’utente Top 10 Football Today lo ripete anche nella didascalia: Ronaldo e Messi non sono amici? Ok, guarda questo video e cambierai idea.

Eppure è ancora più difficile trovare degli episodi in cui Messi e Ronaldo sembrano avere reazioni negative l’uno contro l’altro.

Nella sfida tra Barcellona e Real Madrid del video qui sopra, valida per la Supercoppa del 2012, Ronaldo spintona a terra Messi con evidente frustrazione, e subito dopo lo manda a quel paese.

È forse il singolo momento di campo più vivisezionato del rapporto tra i due, ma effettivamente è un po’ poco per considerarla una faida, anche perché sono gli ultimi minuti di una partita che il Real sta perdendo per 3-1 e in cui un secondo gol darebbe più speranze per il ritorno (come poi avviene, e con il 2-1 del ritorno il Real si porterà a casa il trofeo). Alla fine di quella partita, e di quella di ritorno, i due sembrano non scambiarsi un saluto, ma è un frammento e non possiamo sapere se non lo avevano già fatto, magari lontani dalle telecamere.

Non sono invece riuscito a trovare sguardi torvi, labiali scabrosi o gesti osceni dell’uno verso l’altro. Anche quando non sono direttamente coinvolti tutti è due, non li si vede mai intervenire l'uno contro l'altro nei molti momenti di tensione delle partite tra Real Madrid e Barcellona di quegli anni.

È probabile che i due siano ben attenti a non lasciar trapelare nessuna emozione negativa quando si incontrano in campo, per non rinfocolare una rivalità che non ha certo bisogno di incidenti diplomatici per rimanere tesa. Una rivalità che, anzi, hanno spesso negato.

Gli incontri a teatro

Forse è più interessante osservare l’evoluzione dei loro incontri nelle tantissime premiazioni ingessate costruite totalmente intorno a loro. Nel 2007 siedono alla destra e alla sinistra di Kaká per la premiazione del FIFA World Player. Nella cornice del Teatro dell’Opera di Zurigo stonano ancora: Messi ha i capelli lunghi e la faccia da bambino, Ronaldo sembra un bullo del liceo.

A vincere è il brasiliano, ma subito dopo vengono chiamati sul palco anche Messi e Ronaldo, rispettivamente secondo e terzo, a ricevere il loro premio. I due si alzano contemporaneamente dalla prima fila, è la prima messa in scena di qualcosa che vedremo a ripetizione. Cristiano Ronaldo è il primo a stringere la mano a tutti e, senza esitazione, si prende il premio d’argento. A quel punto Blatter interviene: «Messi, il secondo [premio] è per Messi». Il presentatore è costretto a chiedere loro di scambiarsi il trofeo.

Se fossimo in un teen movie a questo punto si scambierebbero anche la personalità, in un buffo gioco di incomprensioni con un finale epifanico. Ma nella realtà quasi tutti ignorano questo momento - dopotutto la loro rivalità non è neanche una speranza a questo punto - e mentre l’attenzione si sposta sul vincitore, in disparte Messi e Ronaldo si parlano brevemente con i loro premi tra le mani.

L’immagine è sfocata, ma a voler tirare ad indovinare si intuisce una certa complicità.

Dal 2007 in poi Messi e Ronaldo saranno coinvolti in ogni cerimonia immaginabile. Magari non sempre presenti (un paio di assenze per impegni, più quella politica di Ronaldo del 2018), ma comunque sempre al centro. Senza entrare nel dettaglio di ogni singola cerimonia, è curioso vedere come si possa ricostruire una breve storia del loro rapporto attraverso questi momenti.

Nel 2008 Ronaldo vince il FIFA World Player, uno dei suoi primi premi, e non rivolge neanche uno sguardo al suo avversario, seduto accanto a lui mentre si alza e va a ricevere il premio. Gli anni successivi vedono il predominio di Messi, che nel 2009 riceve il Pallone d’Oro in quello che sembra uno studio di MTV.

Sono questi gli anni in cui iniziano a segnare più gol che partite giocate. È questo il modo in cui Ronaldo riesce a stare dietro a Messi, che in quegli anni vince quasi tutti i premi di squadra e quindi anche quelli individuali, ed è anche il momento in cui il abbiamo iniziato a costruire la loro rivalità sul contrasto tra personalità diverse.

Eppure è anche il momento in cui loro, venendo a patti con l’esistenza di questa rivalità, smettono di ignorarsi come facevano invece nei primi anni. Nel 2012, ad esempio, Iniesta, Messi e Ronaldo vengono fatti accomodare in una stanza in attesa di salire sul palco per la premiazione del UEFA Best Player in Europe. Secondo quanto raccontato da «El Mundo» è il portoghese a rompere il ghiaccio andando dal rivale a chiedere come erano andate le vacanze. Ne La vita di Messi, il giornalista Guillem Balagué scrive che «i due blaugrana furono sorpresi di trovare Ronaldo così caloroso: era la prima volta, e per di più il Real Madrid era all’apice dell’epoca di Mourinho».

Pochi mesi dopo, la premiazione del Pallone d’Oro 2012 passa alla storia per l’espressione di fastidio sulla faccia di Ronaldo al momento della proclamazione di Messi, vincitore per la quarta volta consecutiva. Il portoghese sembra davvero odiare il rivale a questo punto, incassa l’ennesima sconfitta con davvero poco tatto e tanto ci basta per credere che sia per colpa di Messi e non per un sentimento più generale, quello della sconfitta, che come sappiamo - questo sì - il portoghese odia.

Diego Torres nel suo libro Prepárense para perder ha riportato un aneddoto raccontato da Florentino Pérez, il presidente del Real Madrid. Dopo quella cerimonia, mentre Messi veniva intervistato da una televisione, nella sala della Kongresshaus di Zurigo è arrivato Ronaldo. I due si sono abbracciati «come bambini». In quell’occasione Pérez confessò di aver vissuto quella scena con angoscia: Cristiano non aveva ancora rinnovato il suo contratto e nel gennaio 2015 sarebbe stato libero di firmare con qualsiasi club, incluso il Barcellona.

Nel documentario Ronaldo si vede il “dietro le quinte” della premiazione del Pallone d’Oro del 2014. C’è una ripresa stretta di Ronaldo e della madre che parlano con Cristiano Ronaldo Jr su dei divanetti di velluto, all’improvviso il portoghese inquadra un punto fuori dalla telecamera e chiede: «Chi è quello là? Chi è quello là? Quello con l’abito elegante».

L'inquadratura stacca e si vede Messi con la fidanzata che sorridono, la voce fuori campo di Ronaldo dice «vai, vai». L’argentino gli va incontro, sembra un po’ imbarazzato, forse non abbraccia tutti i bambini che lo riconoscono per strada.

Messi si china per baciare il figlio di Cristiano Ronaldo e gli chiede come sta, da fuori il padre lo sprona (il giovane Ronaldo è impietrito), «dagli il cinque» dice, quasi lo rimprovera «fai il timido adesso?» e poi rivolto a Messi: «Adesso è timido».

È poco più di un momento, ma significativo perché non percepiamo quello che spesso è considerato l’aspetto più negativo della loro rivalità, la gelosia di Ronaldo verso Messi. Lo dico meglio: Ronaldo non sembra per niente geloso di Messi in quel momento, semmai sembra sinceramente felice che il figlio incontri il suo mito sportivo. Dopo pochi secondi Cristiano Jr. si ripara tra le braccia del padre, che gli chiede un bacio. Qui affiora un’insicurezza di Ronaldo che però non sembra legata a Messi. «Perché mi chiedi sempre i baci?», chiede Cristiano.

A margine della premiazione del 2015 Messi e Ronaldo vengono intervistati insieme - c’è anche Neymar - e devono per l’ennesima devono ripetere quanto apprezzino l’altro come giocatore: in quasi tutte le interviste gli viene chiesto, forse nella speranza che uno dei due un giorno sbotti e finisca per dire qualcosa di negativo sull’altro. In questo caso gli chiedono anche cosa, ognuno di loro, vorrebbe avere dell’altro.

Messi dice che Ronaldo «ha molte qualità» e quindi sono molte le cose che un giocatore vorrebbe, ma «io sono come sono e lui è come è».

Ronaldo ci pensa un attimo e poi dice «forse il sinistro, il mio non è male, ma forse il suo è un poco meglio», a quel punto Messi ride, l’intervista finisce e Neymar ci tiene a dire che lui vorrebbe il destro di Ronaldo e il sinistro di Messi: ridono ancora, fanno per andarsene e gli chiedono di fare delle foto. Si mettono le mani sulle spalle, come gli atleti appena scesi dal podio delle Olimpiadi e si sottopongono al flash dei fotografi, dopo una decina di secondi si staccano e si vede in maniera impercettibile Ronaldo dare due pacche sulla spalla di Messi.

Le voci che girano

Secondo altre voci, invece, si troverebbero diversi esempi dell’odio - o quanto meno dell’antipatia - tra i due anche in queste occasioni.

Ruud Gullit pensava di aver notato uno strano rapporto tra Cristiano Ronaldo e Messi al Pallone d’Oro del 2013, dove a malapena si erano salutati. Guillem Balagué cita come fonte alcuni giocatori del Real Madrid, per dire che Ronaldo avrebbe avuto un soprannome per Messi nello spogliatoio: "figlio di puttana". Sempre secondo il giornalista spagnolo, anche se qualcuno dei suoi compagni veniva beccato a parlare con l’argentino finiva per essere battezzato “figlio di puttana". Quando uscì il libro questo aneddoto fece così scalpore che Cristiano Ronaldo si sentì in dovere di smentirlo scrivendo un post su Facebook: «Nutro il massimo rispetto per tutti i miei colleghi e Messi non fa ovviamente eccezione».

Secondo Luca Caioli, come scrive nel suo libro Ronaldo: The Obsession for Perfection, sempre citando fonti vicine al Real Madrid, osservare Cristiano Ronaldo che guarda Messi giocare in TV non ha prezzo. Racconta addirittura che quando il suo agente Jorge Mendes è presente, deve provare a calmarlo dicendo che la gente non capisce nulla di calcio e che Messi non merita di essere chiamato il migliore al mondo.

Sono entrambe voci non verificate e obiettivamente anche ridicole, difficili da credere. Veramente Cristiano Ronaldo può essere così egoriferito da non rendersi conto delle qualità di Messi? Davvero Mendes può mentirgli in maniera così spudorata e mantenere credibilità?

Comunque, sono le uniche “prove” a favore della tesi dell’odio e forse la cosa più interessante da notare è che in entrambi i casi è Ronaldo a denigrare il rivale: è come se implicitamente si desse per scontato un suo senso di inferiorità in realtà tutto da dimostrare. E forse a questo si legano gli infiniti i casi di tifosi avversari che inneggiano a Messi mentre Ronaldo è in campo, l’ultima volta addirittura in Lussemburgo.

A cena insieme?

Uno dei pochi momenti di condivisione significativa tra i due ha avuto luogo recentemente, durante i sorteggi per la Champions League 2019/20. Con una manovra elaborata, la UEFA è riuscita ad avere tutti e due a Monaco e a farli sedere vicini incastrandoli in un’intervista doppia.

In occasioni simili Messi e Ronaldo sono sempre circondati dalla famiglia, che crea una sorta di cuscinetto di protezione, una barriera protettiva, ma non questa volta. Seduti uno accanto all’altro, vengono incalzati dalla giornalista, che nota come i due «stessero parlando molto tra loro», una rivelazione interessante che purtroppo viene subito abbandonata, lasciandoci con il dubbio su quali argomenti li avessero spinti a conversare “molto”.

Gli viene chiesto però se a uno mancasse l’altro, a un anno dal trasferimento del portoghese in Italia. Messi risponde in maniera un po’ goffa, dopo un momento di confusione, parlando di come la loro rivalità fosse “linda” - bella - rimanendo però a distanza da una vera risposta.

Ronaldo, invece, forse per la prima volta, prende di petto la questione: «Abbiamo condiviso il palco per 15 anni, io e lui. Non so se è mai accaduto nel calcio. Gli stessi due tipi sullo stesso palco, tutto il tempo. Non è facile».

Il suo discorso sembra virare verso l’aspetto più assurdo di Messi e Ronaldo, Ronaldo e Messi, il fatto che fossero sempre loro e mai un altro (ancora oggi): una ripetizione che non sappiamo davvero come possa essere vissuta dai protagonisti. Per un momento Ronaldo sembra pronto a sviscerare le difficoltà di questa convivenza, il doversi alzare tutti i giorni con la consapevolezza che qualunque cosa farai sarà contrapposta all’altro, ma ovviamente non succede.

Ronaldo, però, dice due cose quasi in contrasto tra loro che suonano un po’ ambigue: «Certo che abbiamo una buona relazione»; e poi: «Non siamo ancora andati a cena insieme, ma spero in futuro». A quel punto lui ride, Messi ride, gli altri ridono. Sipario.

Qualche settimana fa Sport ha chiesto a Messi se sarebbe andato davvero a cena insieme a Ronaldo. L’argentino ha risposto che sì, non avrebbe problemi. Ha ritenuto anche di dover sottolineare di non avere «alcun problema con lui».

«Potremmo non essere amici, perché non abbiamo mai condiviso uno spogliatoio, ma lo vedo sempre alle cerimonie di premiazione e non ci sono problemi». Messi ripete per tre volte che non ci sono problemi, consapevole di come tutti vorrebbero il contrario, «in realtà abbiamo parlato tra di noi per molto tempo l'ultima volta. Non so se ci sarà una cena perché non so se i nostri percorsi si incroceranno per ovvi motivi, ognuno di noi ha la propria vita e i propri impegni. Ma ovviamente accetterei l'invito».

Anche Ronaldo ha detto che la cosa che più limita il loro rapporto è il non dividere uno spogliatoio. In un mondo chiuso in sé stesso come quello del calcio, lo spogliatoio funge un ruolo quasi triviale, è il luogo nascosto dove le squadre nascono e muoiono, dove i calciatori creano legami forti. Messi e Ronaldo allo spogliatoio hanno sostituito l'atmosfera patinata delle premiazioni.

Dalle loro parole e dalle poche occasioni in cui si sono incontrati, quello che trapela è sicuramente rispetto. Un sentimento un po’ vago, che è difficile carpire per noi quanto valga. Esiste il rispetto tra le due persone migliori al mondo nel loro campo? Difficile da dire, se non sei mai stato una delle persone migliori al mondo in qualcosa.

Certo non è solo il rispetto a creare un vero rapporto, per questo probabilmente Messi e Ronaldo non avranno voglia di andare a cena insieme spontaneamente. Il loro rapporto, visto dall’esterno, è stato complicato e in alcuni momenti deve esserci in effetti stato un conflitto, non è sbagliato pensare che per Ronaldo tra il 2009 e il 2012 deve essere stato difficile accettare l’esistenza di Messi.

Come scriveva nel 2012 Sid Lowe in questo pezzo: «Ronaldo potrebbe non odiare Messi, ma sarebbe comprensibile se odiasse ciò che Messi rappresenta». Pochi giorni prima il portoghese aveva sbagliato due facili gol contro la Danimarca agli Europei e il pubblico aveva invocato il nome del rivale. Dopo la partita negli spogliatoi aveva sbottato con i giornalisti: «Lo sapete dove era Messi l’anno scorso? Veniva buttato fuori dalla Copa América nel suo Paese. Io credo che sia peggio, voi?».

Foto di LUIS ACOSTA/AFP via Getty Images

Il bilanciamento nei successi, di squadra e individuali, degli ultimi anni sembra aver facilitato le cose per Ronaldo. Oggi è lui il primo a parlare della sua relazione con Messi arrivando addirittura ad accettare una nuova sfida in Italia. Un dettaglio che forse ci dice che per lui è davvero importante immaginarsi in corsa con l’argentino. Messi dal canto suo ha ammesso che Ronaldo gli manca per il prestigio che dava alla Liga, ma continua a negare che ci sia una rivalità tra i due, o comunque ne parla malvolentieri. Se proprio dovessi sbilanciarmi, direi che se mai un giorno andranno a cena insieme sarà stato Cristiano Ronaldo a organizzare.

Certo, il loro non sembra un rapporto profondo. Se stasera Messi dovesse tornare a essere quello con più Palloni d’Oro in bacheca, la percezione di Ronaldo potrebbe cambiare di nuovo, il suo tono potrebbe farsi più amaro (come quando, dopo il quarto Pallone d’Oro consecutivo, si è chiesto che senso avesse continuare ad andare alla premiazione).

E il caso ha voluto che il giorno in cui Messi potrebbe vincere il suo sesto Pallone d’Oro ristabilendo un’asimmetria forse irreparabile nel loro rapporto, sia anche l’undicesimo anniversario del primo Pallone d’Oro di Cristiano Ronaldo.

Messi vs Ronaldo rimarrà la dicotomia che definirà questi anni. In questo tempo siamo riusciti a sapere quasi tutto di loro, a celebrarne ogni singolo momento, a scrutarne ogni minima differenza: l'unica cosa che non siamo riusciti a perforare sono i loro sentimenti. Ma dopo tutto che c’è di più difficile? I numeri non mentono, le persone sì.

Tutto sommato va bene così, abbiamo avuto la fortuna di assistere a una grande storia di sport e se qualcosa ci è sfuggito ci sarà tempo di rimediare. Magari, un giorno, saranno Messi e Ronaldo a spiegarci come funziona una rivalità così incredibile, come hanno fatto in campo in tutti questi anni. Vedo già uno splendido documentario con Messi e Ronaldo vecchi, seduti l’uno di fronte all’altro, circondati dai loro Palloni d’Oro.

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