Avevo qualche appunto su questa idea, però pensavo che non ne avrei mai scritto. Gol bellissimi mai davvero segnati: che brutto tema. La gioia del gesto riuscito che diventa dolore indescrivibile. Poi è arrivato il gol di Messias contro lo Spezia. Non un gol meraviglioso, è vero, ma un bel gol, soprattutto un gol importante. Non voglio mettere il dito nella piaga del dolore dei tifosi del Milan, ma sarebbe stato uno di quei gol che - chissà - potevano avere un peso specifico. “Ti ricordi dov’eri quando Messias ha segnato allo Spezia?”, una domanda di un futuro che non esiste.
Certo il gesto rimane, Messias il suo sinistro a giro l’ha spedito sotto l'incrocio calciando di prima in un momento complicato della partita, mostrando una freddezza da eroe dei film d’azione, ma tutto il resto scompare. Ci ricorderemo dell’errore dell’arbitro, delle sue lacrime, della stucchevole retorica che le ha accompagnate, ma ci scorderemo della cosa davvero importante.
Un gol annullato - non convalidato, non concesso, estirpato, un gol non gol: chiamatelo come volete - può essere un’ingiustizia oppure una decisione sacrosanta, ma solo a termini di regolamento. A livello morale è solo il sopruso di un fischio sulla felicità di un uomo. Oggi il Var ha allargato l’incertezza, esultare è sempre un esercizio pericoloso ma rimane l’istinto, lo hanno fatto anche i giocatori del Milan, per un attimo, pur avendo sentito bene il fischio. Pensate a quando Higuain si è visto annullare un gol nella finale del Mondiale dopo aver fatto praticamente un giro di campo, il momento più felice della sua vita distrutto dalla geometria, da un corpo leggermente più avanti di un altro. Non sto dicendo di abolire le regole, ma di capire quanto possano essere dure.
Di seguito ho scelto alcuni gol meravigliosi seguiti da fischi maledetti. Prendeteli come il rumore di un'unghia sulla lavagna o, al contrario, come un piccolo volumetto di auto-aiuto, per ricordarvi che non c’è quasi nulla della vostra vita che potete controllare, neanche un gol così bello da essere immortale.
Michel Platini contro l’Argentinos Juniors
Ci mette un po’ Michel Platini a capirlo nella bolgia di Tokyo, ma la reazione è più grande del gol. Le Roi si mette in posa, porta le braccia dietro la testa e come una diva capricciosa si lascia cadere sul terreno accidentato. I movimenti sono languidi, i gesti sensuali; il francese si gira su un fianco, poggia la mano sinistra sotto la guancia, alza la gamba destra: è la Paolina Borghese scolpita da Antonio Canova.
Nessuno capirà mai davvero cosa ha fischiato l’arbitro Volker Roth: per qualcuno un fuorigioco passivo di Serena; per qualcun altro un gioco pericoloso di Platini, che alzerebbe troppo la gamba prima del sombrerito con cui salta l’avversario; altri diranno che era compensazione per un gol annullato prima agli argentini. La storia, si sa, ha i suoi percorsi misteriosi e, anche per il fatto che poi la Juventus vincerà la Coppa Intercontinentale ai rigori, sarà la protesta a rimanere come un’icona, tanto da essere citata recentemente da Dybala alla ricerca di un gesto juventino. Se il gol ci ricorda il talento infinito di Platini, capace di piegare il pallone alla sua volontà sia in terra che per aria, è quello che succede dopo a definire veramente il personaggio, capace di incarnare l’eleganza anche in un momento da tragedia. Se di gol più belli, annullati o meno, ne possiamo scegliere tanti altri, è quasi impossibile trovare qualcuno con più grazia dopo un torto subito.
Karl-Heinz Rummenigge contro i Glasgow Rangers
Come si può annullare un gol così senza pensarci un attimo? L’arbitro fischia ancora prima che Rummenigge tocchi terra dopo un’acrobazia inspiegabile, eseguita con la leggerezza di una piuma mossa dal vento. Forse vi interessa sapere che quel arbitro è Volker Roth, lo stesso del gol annullato a Platini. Può essere un caso? Un arbitro che odia i gol bellissimi, una storia che sembra uscire da una penna di finzione, ma che è terribilmente reale. Anche in questo gol è difficile capire i motivi che l’hanno spinto a fischiare senza mettersi a indagare il profondo del suo animo. Gioco pericoloso? Non sembra essere il caso. Il difensore dei Glasgow si rotola a terra, ma è più la paura o la furbizia, il contatto non sembra esserci. Il capitano Bini arriverà a spingere l’arbitro con due mani, non riuscendo ad accettare un sacrilegio del genere e beccandosi un giallo. Anni dopo Rummenigge racconterà che Roth negli spogliatoi gli chiese addirittura la maglia, ma che intervenne Altobelli che provò a picchiarlo.
Aldo Cantarutti contro il Milan
Immaginate di segnare il gol del vantaggio contro il Milan a sette minuti dalla fine in faccia a Baresi, di farlo dopo aver stoppato il pallone di petto, esservelo aggiustati con due palleggi prima di scaraventarlo all’incrocio con una rovesciata al fulmicotone ad altezze cristianoronaldesche. E poi immaginate di vedere l’arbitro col braccio alzato, il sogno spezzato. Aldo Cantarutti, che l’ha vissuto in prima persona, ha reagito rimanendo immobile, troppo triste anche solo per protestare. In suo soccorso è arrivato lo stadio: dopo il fischio di Benedetti dal Cibali sono scesi diversi tifosi che hanno invaso il terreno di gioco perché non potevano accettare quello che avevano visto ma non goduto. Il gioco rimane fermo per diversi minuti, gli stessi giocatori del Catania devono difendere l’arbitro. Le proteste continueranno con tafferugli anche dopo il fischio finale, tanto da essere punite con sei giornate di squalifica del campo. Secondo la leggenda l’arbitro Benedetti diede le dimissioni dopo questo fischio. Anni dopo Cantarutti se n’è fatto una ragione: «Molte volte, vedi, anche le cose che sembrano tragiche poi vengono ricordate di più, quindi è sempre stata una cosa positiva». Mah.
Kevin Keegan contro il Manchester United
C’è qualcosa di fumettistico in questo gol, Keegan sembra spalleggiato da un superpotere per le acrobazie. Il suo gol è disegnato, la girata plastica, la traiettoria del pallone beffarda. Se Keegan ci mostra lo spettro delle qualità fisiche di un uomo, il guardalinee ci mostra quelle del rigore morale. Secondo le regole valide in quel momento (anno domini 1981/82), a essere irregolare è la posizione del compagno di Keegan, David Armstrong, che al momento del tiro sembra essere qualche centimetro avanti a tutti gli altri. Non era ancora stata introdotta la regola del “non interferire con l’azione” e per un’applicazione cervellotica, pur non cambiando di una virgola la giocata (né il cross, né l’acrobazia) poteva essere considerato in fuorigioco.
Keegan lo definirà «il più bel gol che non ho mai segnato», David Armstrong si riscatterà segnando il gol del definitivo 3-2 in quella partita, considerata una delle più belle mai giocate dal Southampton. Ma non basterà, visto che molti anni dopo nella sua biografia dirà che Keegan non lo ha mai perdonato.
Rivaldo contro il Modena
Gol più storico che bello. Era la prima di Rivaldo con la maglia del Milan, entrato negli ultimi minuti di una partita già vinta per mettere in mostra l’argenteria. Un paio di lampi di classe e poi questo gol, che fece sussultare Galliani in tribuna. L’acquisto del brasiliano segnava il momento di massimo splendore della gestione Berlusconi, e poco male che fosse stato annullato, tanti altri momenti magici sarebbero arrivati. E invece l’esperienza di Rivaldo al Milan rimase un po’ grigia, durata appena una stagione. Questo gol rimane un meraviglioso “cosa poteva essere e non è stato”.
Francesco Totti contro il Livorno
Da questo video non si capisce bene, su internet alcuni scrivono che la posizione di Totti era regolare, ma è importante? Questo gol non rientra nelle classiche liste dei migliori gol dell’ex capitano della Roma (il sinistro al volo con la Samp, il destro al volo con l’Udinese, lo slalom col Torino, il cucchiaio con la Lazio, quello con l’Inter), ma dovrebbe, a prescindere. Totti il suo l’ha fatto: un colpo di genio dei suoi, un giocatore che era in grado di risolvere situazioni complesse con la soluzione più immaginifica, che poi sia stato annullato non è un suo problema o qualcosa che Totti può cambiare. Quello che può fare, e fa, è mandare a quel paese il guardalinee (ma, ricordiamoci che sono esseri umani anche loro).
Cristiano Ronaldo contro la Spagna
Stupid Nani Cancels Cristiano Ronaldo Amazing Goal against Spain, che altro? È la Spagna campione del Mondo, la Spagna infarcita di giocatori del Barcellona, nel picco della rivalità con il Real Madrid. E Cristiano Ronaldo è il Real Madrid, il perdente in questa storia (in questo momento). Questo gol meraviglioso, un gol che dice che il singolo - se è quel singolo - può battere l’organizzazione, smontato dall’ego di Nani. Cosa voleva fare? Perché metterci la testa? L’idea di appropiarsi di questo gol è pura malvagità, da persona che odia il calcio. Il fatto che sia stato annullato è secondario, se non fosse intervenuto l’arbitro sarebbe stato comunque un gesto tremendo, da tribunale del popolo. La reazione di Ronaldo dice tutto: abbiamo imparato a conoscere il portoghese come una persona istintiva, spesso troppo preso a incolpare i compagni, ma qui non aver messo le mani addosso a Nani, essersela presa solo con la sua fascia di capitano, dimostra grande autocontrollo.
Anni dopo Nani proverà a ribaltare la realtà, dicendo che in realtà Ronaldo se l’era presa con l’arbitro (ma quando mai), perché il suo colpo di testa arriva dopo che il pallone ha superato la riga. Effettivamente è vero, Nani la tocca che è già gol, per cui parliamo di un gol ingiustamente annullato, ma davvero conta poco. Quello che conta è che ha pensato di trasformare una giocata iconica in un colpo di testa a porta vuota, quando non c’era neanche il rischio che il pallone non potesse entrare. Piquè col culo a terra, Xabi Alonso scherzato, Puyol e Casillas inermi, tutto inutile perchè Nani doveva toccare quel pallone.
Cristiano Ronaldo contro l'Azerbaijan
Quando sei il calciatore con più gol nella storia (o almeno punti a diventarlo), ci sta che sei anche quello con più grandi gol annullati. Qui siamo nell’era precedente alla gol line technology e quando era gol lo decideva l'arbitro. Diciamo che Ronaldo si riscatterà con le rovesciate in futuro. Insomma, non voglio mettermi qui a parlare di che calciatore è il portoghese: guardate come se la alza col destro e come si coordina per colpire sempre di destro, in quegli anni veder giocare Ronaldo era meraviglioso. La palla sbatte sulla traversa, atterra oltre la linea e poi ritorna sulla traversa, ricade a terra (forse di nuovo oltre la linea) e se il portiere non fosse intervenuto forse avrebbe continuato in eterno. L’arbitro non fa una piega, il gioco continua. Ronaldo, nella sua versione orecchinata e superingellata, cerca la sponda del guardalinee che però non gli dà soddisfazione. Sugli spalti inquadrano un ragazzino che protesta al telefono: è sinistramente simile a Ronaldo. Se eravate in pensiero per il mastodontico bisogno di gol del portoghese, tranquilli: nella stessa partita farà comunque doppietta.
Edinson Cavani contro il Barcellona
Andiamo con ordine: l’occasione è festosa, il Napoli va al Camp Nou per il Trofeo Gamper, amichevole estiva che deve celebrare quel Barcellona, fresco campione d’Europa. La partita finirà 5-0 per i padroni di casa, in un contesto difficile da valutare ma che serve a ricordare ancora una volta lo scarto tra loro e noi (il Napoli di Mazzarri era una delle migliori squadre della Serie A). Ma prima di tutto c’è questo gol, che non è solo il gol. Prima c’è infatti un tunnel di Maggio, su un pallone conteso, con il terzino che dopo il contrasto cade, si rialza, e mette un pallone liftato sulla testa di Hamsik. Come spiegarsi questa giocata se non che in quel momento il Camp Nou aveva qualcosa di magico, come un incantesimo? La sponda dello slovacco poi è difficile, col pallone leggermente indietro, il suo colpo di testa comunque raggiunge Cavani, che però è un po’ avanti. Quello che succede dopo ha che fare con il rapporto tra alcune persone e la gravità, un rapporto che Cavani ribalta. Cavani colpisce al contrario - cioè col destro un pallone che arriva da destra, di solito per le rovesciate è l’opposto - ma non scompone di una virgola la perfezione del gesto, la potenza e la coordinazione. La sua rovesciata è praticamente perfetta a livello atletico e tecnico (di più perfette forse, quella di Ronaldo alla Juve e poche altre). Inoltre sbatte sulla traversa prima di entrare, che per un gol è sempre un più.
L’arbitro annulla per il fuorigioco di Hamsik, che sembra esserci, ma non lo fa a cuor leggero. Indica il guardalinee come a dire: prendetevela con lui. Sembra quasi sconsolato mentre tiene il braccio alzato, mentre perpetra l’idea su cui basiamo la nostra società capitalista, ovvero che le regole debbano essere rispettate anche in una gioiosa serata estiva davanti a un gesto così bello da sembrarci eterno.
Zlatan Ibrahimovic contro il Milan
Trofeo Gamper come tomba dei gol bellissimi? Questo gol à la Ibrahimovic di Ibrahimovic, quei gol più simili a un gesto di arte marziale che solo lui può segnare, è praticamente finito nel dimenticatoio. Non ne parla nessun giornale, anche per trovare una prova video ho dovuto scavare fino a questo breve filmato rovinatissimo. Sembra un'amichevole annoiata, ma è una partita piena di storie: l’ultima partita di Ibra col Barcellona, che proprio nella pancia dello stadio tratterà il suo passaggio al Milan; la partita del ritorno di Ronaldinho, ma anche - come racconta nella sua biografia - la volta in cui Guardiola ha quasi provato a fregare Pirlo ad Ancelotti. A tutto questo aggiungete forse il gol più bello segnato da Inzaghi in carriera.
Frank Lampard contro la Germania
Lampard dice di non pensarci più di tanto, che, anzi, è quasi contento che un torto subito da lui abbia spinto il calcio a cambiare. Dopo questo gol non visto dalla terna arbitrale, infatti, la FIFA decise di affidarsi alla goal line technology e oggi è un orologio a decidere il destino dei palloni vicini alla riga. In questo caso si parla di “gol fantasma”, un gol non annullato ma non visto dalle uniche persone che devono vederlo. Forse gli arbitri sono stati ingannati dal rimbalzo, con il pallone che tocca la traversa, atterra dentro, ma poi per via di uno strano effetto ritorna a colpire la traversa prima di finire nelle mani di Neuer.
È un bel gol, o almeno lo sarebbe stato, Lampard riesce a coordinarsi e calciare in una frazione di secondo dopo che il pallone gli ha sbattuto addosso, ma è ancora più bello - se amate questo genere di cose - la prontezza di spirito con cui Neuer vede il pallone entrare in porta ma lo raccoglie e fa ripartire il gioco come nulla fosse. L’Inghilterra era sotto di due gol, accorciati un minuto prima da Upson, e un rapido pareggio avrebbe forse ribaltato l’inerzia della gara (finita poi 4-1). Per qualcuno è stato il karma per la finale Inghilterra-Germania del 1966, quando un tiro di Geoff Hurst dopo aver preso la traversa e rimbalzato (fuori) venne invece convalidato, spianando la strada agli inglesi.
Daniel Pablo Osvaldo contro il Lecce
“Poco importa se l'hanno annullato, ogni volta che vedo sto gol è uno spettacolo” scrive qualcuno su Youtube a commento di questo video e come dargli torto? È proprio l’idea che mi ha spinto a raggruppare tutti questi gol: bei gol, cosa importa se non sono validi? Un'idea che credo condivida anche Osvaldo, che dopo non se la prese più di tanto: «È stato un bel gol, peccato che il guardalinee me lo abbia annullato. È stato un bel gol comunque».
Thiago Silva contro il Lorient
Qui non ho niente da dire, mi faceva solo piacere ricordavi questo momento abbastanza incredibile di calcio.
Luca Cigarini contro la Fiorentina
«Perché siamo stati derubati di un gol così bello?». Il telecronista inglese della Serie A esprime bene il disappunto di tutti per quel braccio alzato, che toglie a Luca Cigarini quel che è di Luca Cigarini. La prontezza del gesto, l’esecuzione perfetta anche calibrando il vento capriccioso della Sardegna Arena, il pallone che si infila all’incrocio. Nessuno capisce perché il gol di Cigarini sia stato annullato, per scoprirlo bisogna andare a spulciare il regolamento, che parla chiaro: “In caso di fuorigioco l’arbitro assegna un calcio di punizione indiretto dal punto in cui è accaduta l’infrazione”. Ecco, avete scoperto una cosa nuova (e sbagliata).
Gianluca Scamacca contro l’Ucraina
Scamacca in carriera segnerà parecchi gol meravigliosi e qualcuno verrà annullato. Pochi mesi fa è successo contro la Roma, un destro a incrociare al volo che sembrava uscito da una catapulta, ma pochi raggiungeranno il livello di drammaticità di questo gol segnato con la maglia della Nazionale U20. Era il recupero della semifinale del Mondiale 2019, e l'Italia era sotto di un gol con l'Ucraina. Su un pallone buttato alla disperata, Scamacca fa questo gol, controllo di coscia e girata al volo sotto l'incrocio tenendo lontano il difensore. Troppo lontano secondo l'arbitro che ci vede un'irregolarità, lasciando disperati i giovani azzurri che in quel fischio hanno visto la fine del sogno. A riportare le cose al loro posto ci ha pensato la saggezza del mister Nicolato, che hai microfoni ha detto una grande verità: «Non è un'ingiustizia, al massimo un errore», una frase che vale per molti dei gol qui sopra.