Dopo 30 anni filati nella stessa società di calcio, ripeto, dopo 30 anni di appartenenza alla stessa società di calcio, tra settore giovanile e ruolo dirigenziale, Francesco Totti è uscito dalla AS Roma. Vi risparmio la trama di dinamiche complicate che hanno portato a questo divorzio e provo a guardare al futuro e a quello che lo/ci aspetta.
Molti tifosi traumatizzati e scioccati da questa separazione stanno vivendo questo momento storico come un periodo di transizione, convinti ciecamente che il vecchio Capitano tornerà con dei nuovi compratori, possibilmente ricchissimi, a riprendersi il trono… ho scritto trono? Intendevo a riprendersi il suo ruolo di primo piano nel club. (Se vi chiedete perché ai romanisti Game of Thrones faccia poco effetto la risposta è che loro lo vedono continuamente sotto i loro occhi, senza effetti speciali).
Il problema è che tra questa separazione e il ritorno possono passare anche mille anni (come nelle più classiche saghe fantasy) e bisogna che intanto Totti si inventi qualcosa da fare. Ho pensato a delle possibilità. Vediamo:
Benzinaio
Ci avete mai pensato che il cane simbolo dell’Agip e poi dell’Eni assomiglia molto al lupetto della Roma? Ora vi racconto una cosa: tutti i romanisti sanno che Francesco Totti avrebbe voluto essere un benzinaio. In ogni intervista arrivava la classica domanda “Cosa avresti fatto se non fossi diventato un calciatore?” e la risposta era sempre quella “il benzinaio”. Ma perché? Ovvio, da piccolo Francesco vedeva l’uomo alla stazione di servizio sempre con un portafoglio pienissimo di banconote e pensava fossero tutte sue. Inoltre amava e ama il profumo della benzina (ognuno i suoi gusti). Allora quello che penso è che Totti possa aprire una pompa gigante sul raccordo anulare con il logo del lupetto a 6 zampe. Oltre a rifornire le auto di carburante i viaggiatori si possono fermare e giocare a calcetto o a padel, mangiare all’osteria con piatti dai nomi pensati appositamente come “er cucchiaio”, “4 e a casa”, “vi ho purgato ancora”.
Come in ogni azienda a gestione familiare trovate Totti in cassa, con la tuta grigia e il 10 cucito dietro la schiena.
Giocatore di Padel professionista
Nel 2019 viene fondata la AS Roma Padel. Il fondatore è Totti che è anche presidente, direttore sportivo, allenatore e giocatore. I colori sociali della squadra sono il giallo e il rosso e il simbolo è un lupo con una racchetta tra i denti. Di stagione in stagione l’ex Capitano si sceglie un compagno di squadra, spesso chiedendo a vecchi calciatori o ad amici. In questo modo partecipa alla Serie A di Padel e a diverse coppe internazionali. Di solito a seguire questi tornei ci sono massimo un centinaio di persone se è una bella giornata, mentre Totti ne fa 70.000 ogni match e di conseguenza è costretto ad affittare l’Olimpico ogni partita.
Lo avrete capito: i tifosi della Roma, con un termine che in psicanalisi si chiama “transfert”, hanno sostituito la Roma Calcio con la Roma Padel, trattandola nello stesso identico modo come se nulla fosse successo tra la loro squadra del cuore e il Capitano. Il coro più famoso dedicato a questa nuova avventura sportiva di Francesco Totti è: “Un Capitano di Padel, c’è solo un Capitano di Padel, un Capitano di Paaaadeeeeel, c’è solo un Capitano di Paaaadeeeel!”.
Stand up comedian
Locale gremito. Piccolo palco vuoto con asta e microfono sotto un faretto di luce. Sale Totti, il brusio si placa, qualche applauso, qualche urletto di incitamento. Il Capitano prende il microfono e si tocca le tempie, stanco, qualcuno già ride.
«Me so iscritto su Linkedin (risate)…». La rinomata simpatia del Capitano conquista il pubblico italiano e sbarca anche su Netflix con uno show tutto suo che si chiama «Mortacci Python Flying Circus».
I competitor del settore come Brignano, Battista e Giuliani abbandonano la carriera di comici incapaci di arginare il nuovo fenomeno Totti che li surclassa. L’anno dopo esce il suo primo film con la saggia regia di Verdone che vince il premio Oscar per il miglior film straniero. Nel 2024 esce il remake di “Un americano a Roma” con Totti protagonista. Nel 2030 il capitano si candida in politica e comincia una scalata clamorosa fino a diventare finalmente Presidente del Consiglio.
Sindaco di Roma
Alle elezioni del 2021 Totti si presenta come candidato sindaco con una lista propria chiamata “The King of Rome is not Dead”, prende il 100% dei voti con una campagna elettorale che spiega ai laziali che sarebbero stati trattati bene e comincia ad amministrare la sua città.
La prima mossa che fa è dare Atac in gestione a Car2go la quale rinnova tutto il circuito di mezzi pubblici che vengono triplicati e se ne aumenta l’efficienza, però sono tutte Smart. La seconda è lo Stadio della Roma a Tor di Valle, lo Stadio della Lazio al Flaminio e lo Stadio del Trastevere a Campo de’ Fiori con la statua di Giordano Bruno che rimane a centrocampo perché chiaramente non è che si può togliere e quindi bisogna girargli intorno durante il gioco. La terza mossa è assumere 1000 addestratori di animali professionisti per creare un esercito di gabbiani e topi che in collaborazione con AMA pattugliano le strade e trasportano i rifiuti negli appositi contenitori.
Totti amministra la Capitale per 10 anni di pace e tranquillità fino al 2031, anno in cui viene festeggiato tra le lacrime il suo “addio al sindaco” in cui gira a piedi per la città tra gli applausi di tutti, indossando al collo la sciarpa del Comune.
Allenatore personale di Balotelli
Le vie del pallone sono imperscrutabili. Si racconta che un giorno i due si siano incontrati a Ibiza e scherzando sul vecchio “dissapore” e relativo “fallo da espulsione” e abbiano finito a parlare di vita e di lavoro. Totti è ormai fuori dalla sua squadra e lontano dal campo, mentre Balotelli non trova continuità e si ficca sempre in qualche guaio. Davanti a un cocktail colorato fanno un accordo e si mettono in società.
Mario, con l’aiuto del Capitano, diventa una bandiera leggendaria del Milan - in cui è tornato nel 2019 - e finalmente vince la Coppa del Mondo con l’Italia ai mondiali di Qatar 2022 riscattando completamente la sua immagine di “bad boy” e diventando per mamme e bambini “Mariolino”, il papà buono da ammirare come modello di vita responsabile ed equilibrata. Rimarrà celebre la frase pronunciata da Francesco prima della partita di campionato tra Milan e Roma in cui si sfidano Balotelli e Christian Totti: «Stasera giocano i miei figli, farò il tifo per entrambi».
Rockstar
Carlo Verdone alla batteria, Antonello Venditti ai synth e tastiere (non serve il link), Abel Balbo alla chitarra, Francesco Totti alla voce. Il super gruppo (senza bassista, proprio come i Doors che dal vivo risolvevano con le tastiere di Ray Manzarek) viene prodotto da Bomba Dischi, la nota etichetta che ha lanciato Calcutta, e che non si fa sfuggire il nuovo progetto dell’ex capitano giallorosso.
L’album di esordio si chiama “Kid Ao” (non ve la spiego) ed esce parallelamente a una campagna di viral marketing che recitava “The Captain will play again”, ma non era il “play” che pensavano tutti ehehe. Il primo singolo del gruppo spacca e scala le classifiche. Parla di una storia d’amore complicata con un ragazzo che rifiuta le avances amorose di una ragazza di nome Madrid. Il sound della band mischia influenze di diverso tipo e si definisce “i Radiohead italiani con Lando Fiorini al posto di Thom Yorke”. Si chiamano Totty The Creator.
Chirurgo ortopedico
Dopo la frattura del perone, la rottura del crociato, la lesione del menisco, il rapporto ormai intimo con il professor Mariani, un luminare sulla ricostruzione dei calciatori, e poi la storico rapporto perverso della Roma con infortuni reiterati di ogni genere, il Capitano decide di dare qualche esame di medicina, farsene abbonare altri ad honorem e indossare lui stesso il camice. L’enorme esperienza in materia e i segreti a lui tramandati da Mariani lo rendono in poco tempo una sorta di guru di ginocchia e legamenti. La particolarità della sua abilità è data soprattutto dal contesto in cui opera perché lui non si allontana mai da Sabaudia (località balneare vicino Roma dove va ogni estate).
Al centro di una tenda ricavata da ombrelloni colorati e teli da mare ha messo una rudimentale sala operatoria. Non ha bisogno di molto, dato il suo smisurato talento. I calciatori entrano in silenzio tra le ombre screziate della tenda, come quando ti vai a togliere il tumore dai santoni nelle Filippine. Totti opera, qualche volta nel ginocchio finisce un po’ di sabbia, ma come dice lui “Nun je fa’ niente nun te preoccupa’”. I calciatori escono fasciati e felici e in pochi mesi tornano a giocare. Molti di essi sviluppano improvvisamente la capacità di fare cucchiai da lunga distanza, come se qualcuno avesse modificato ad arte l’interno delle loro gambe.
Cercatore d'oro
La Roma costa almeno 400 milioni di euro e non è scontato che un imprenditore, anche facoltoso, abbia la solidità per comprarla da solo. Totti non può comprarsi la Roma, almeno così pare. Quest’impossibilità di riavere la sua casa, per lui che è stato abituato ad avere sempre tutto, lo porta a cercare una soluzione alternativa. Come nelle migliori avventure di Paperone il Capitano si convince che basta trovare un antico tesoro o un filone d’oro per tornare e potersi permettere l’acquisto.
Di anno in anno organizza spedizioni rischiose e pazze alla ricerca di fortune leggendarie. Prima El Dorado in Sud America, poi il sacro Graal, poi il Buddha d’oro di Manila e così via in tutte le parti del mondo. Con il passare degli anni queste missioni incredibili diventano un programma televisivo. Totti si organizza con un’agile troupe e si fa accompagnare da altri pazzi fidati pronti a tutto per raggiungere l’obiettivo come Borriello, Cassano, Del Piero, Mexès e altri romantici pronti a mettersi lo zaino in spalla per vivere una grande avventura. Ne faranno anche un cartone per i più piccini: “Tott Tales” (conoscete già la sigla).
Supereroe
Una mattina una notizia molto particolare esce su tutte le testate nazionali. Un uomo mascherato sgomina una banda di rapinatori e li lascia legati davanti a un commissariato della polizia di Roma. Qualche giorno dopo un criminale viene trovato imbavagliato e appeso a Ponte Sisto. Alle notizie spesso è allegato un video che lascia intravedere una figura agile e forte con una sorta di armatura nera leggera e una maschera con gli occhi rossi, le orecchie e il muso da lupo. Un supereroe!
Quest’individuo imprendibile si serve di tecnologie avanzatissime e di auto molto potenti per sfrecciare ovunque nella metropoli e molti osservatori ipotizzano sia una persona facoltosa che può permettersi di finanziare di tasca propria questa missione. Deve essere qualcuno che ha molto tempo a disposizione, da poco però, perché ha iniziato solo ora a farlo. Qualcuno che ha molti soldi, che conosce Roma molto bene e che in qualche modo è legato alla figura del lupo. Ma chi cavolo può essere? Questo eroe mascherato sorveglia la città per diversi anni fino a che… colpo di scena: non si trova un alleato, un socio, un complice, proprio tipo Batman e Robin. Quest’ultimo però bazzica più la zona di Ostia, anche lì a onor del vero c’è tanto da fare contro i malviventi. Sarei curiosissimo di sapere chi possano essere questi due, ma temo che non lo scopriremo mai. Grazie my heroes.
Centurione al Colosseo
Da sempre per tutta la carriera i giornali lo hanno chiamato “gladiatore” ma una volta durante un evento pubblico in cui era presente anche Alberto Angela il Capitano scoprì che in effetti i gladiatori erano gli schiavi di Roma, quindi qualcosa non tornava. Da quel momento Totti comincia a studiare approfonditamente la storia della Capitale e si innamora. Decide così di far rivivere al pubblico quella grande civiltà con una manifestazione speciale.
Ogni anno, il giorno del suo compleanno (27 settembre), tutti in città si vestono da antichi romani, regalando ai turisti e al mondo un salto nel passato meraviglioso. Il comune mette a disposizione cavalli e gli autobus vengono sostituiti da carri e si cammina nei tunnel delle metropolitana con delle fiaccole. Durante quella bellissima giornata folkloristica e culturale si può trovare Totti nei dintorni del Colosseo che gira con una ronda vestito da centurione, scambia foto e dà lezioni di storia, portando gli astanti in giro per i fori e i monumenti immortali di Roma.