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I migliori giochi da spiaggia
14 lug 2019
Pierluigi ci ha chiesto cosa fare al mare. Dario Saltari gli ha trovato quasi 30 opzioni.
(articolo)
14 min
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Ciao ragazzi, ho letto con piacere il vostro articolo sul miglior pallone da usare in spiaggia. Secondo me la questione se ne portava dietro un'altra ancora più interessante, ovvero qual è il miglior gioco da fare sulla spiaggia? E badate bene non intendo solo "sport", ma proprio gioco - sport compresi. Il tipo più da spiaggia della redazione potrebbe rispondermi.

Pierluigi

Risponde Dario Saltari

Ciao Pierluigi,

La nostra redazione è composta da cinque persone: due di queste mi hanno detto esplicitamente di non ritenere una giornata al mare un’esperienza del tutto piacevole, uno odia guidare per andare al mare (e non ci abita abbastanza vicino per andarci a piedi), uno abita a Milano e quindi è automaticamente escluso. Il quinto sono io.

Se questo non ti dovesse bastare come qualifica di tipo più da spiaggia della redazione posso appuntarmi sul petto un altro paio di stellette: innanzitutto mio padre è uno con una nostalgia da mare permanente, talmente acuta da ricordarmi almeno una volta al mese quanto sarebbe incredibile abitare nella casa di Montalbano (quella col terrazzino direttamente sulla spiaggia da cui lui scende per farsi una nuotata prima della colazione, per intenderci) e da sospirare “oggi era proprio da andare al mare” al primo scorcio di sole in qualunque momento dell’anno, come se fosse davvero un’occasione persa anche a metà dicembre. Qualcosa di tutto questo amore mi sarà rimasto.

Ma soprattutto ho passato al mare tutte le mie estati dagli 0 ai 15-16 anni, quel periodo della vita, cioè, in cui la totalità delle nostre forze fisiche e mentali è diretta ad evitare la noia e lo sappiamo tutti che uno dei posti in cui è più facile annoiarsi è il mare. E qui arriviamo al punto della questione. Ora che siamo arrivati nella fascia che va dai 30 ai 40 anni (parlo per la redazione ma anche per te, Pierluigi: quando rispondo ai nostri lettori non posso fare a meno di pensare che siano miei coetanei), quella in cui abbiamo finalmente interiorizzato l’idea di non essere immortali, il problema di come passare il tempo al mare è rimasto anche se non ci passiamo più un mese di fila ma una settimana spalmata su tutta la stagione. Anzi forse è ancora più impellente: siamo in un’epoca in cui il tempo è diventato un bene di lusso, e ne passiamo di più a decidere quale serie TV sia più degna delle nostre prossime due ore di quanto ne spendiamo effettivamente a guardarla.

Quindi, decidere cosa fare in spiaggia in quelle quattro ore nel weekend che ci sono rimaste è diventato questione di vita o di morte. Ed è proprio per questo motivo che, sulla base del mio expertise, ho cercato di includere nella lista che troverai qui sottotutti i giochi e gli sport da spiaggia inventati dal genere umano classificandoli dal peggiore al migliore, così che la prossima volta che andrai al mare non proverai mai più quella sgradevole sensazione di star sprecando il tuo tempo - quella che avvertivi mentre leggevi le barzellette della rubrica “Risate a denti stretti” della Settimana Enigmistica sotto l’ombrellone, per intenderci.

29. Acquagym

Chi è che consiglierebbe di passare del tempo al mare con un’attività che di solito si svolge a pagamento, d’inverno, come modo per mantenersi in forma? Esatto, nessuno: non è un caso se lo trovi qui, all’inizio di questa discesa dantesca agli inferi del divertimento balneare. L’acquagym è il “lasciate ogni speranza o voi che entrate”: una pratica giustamente associata alle facce sofferenti di persone sopra i 60 anni incoronate da cuffie ridicole e alle insistenti richieste di quei figli di Satana che sono gli animatori turistici. Nessuno dovrebbe essere costretto a passare anche solo un minuto a fare acquagym sotto il sole cocente, nessuno.

28. Camminata nordica

Non conoscevo l’esistenza della camminata nordica prima della lettura di questo pezzo di Io Donna, che per ragioni che fatico a comprendere la classifica come gioco da spiaggia. La camminata nordica è nata come derivazione dell’allenamento fuori stagione dello sci di fondo, e qualcuno ha pensato che fosse una buona idea riproporla sul bagnasciuga d’estate. Quindi immaginati la scena: bandana in testa e due bastoni in carbonio in mano mentre fendi l’acqua del mare con la tua camminata sostenuta, mentre la spiaggia ti guarda. Se sei un fondista professionista o Cersei Lannister a cui è stata proposta come unica alternativa alla walk of shame, ok, se no farei altro.

27. Pallanuoto

Anche ignorando il fatto che in Italia i campi di pallanuoto al mare sono rarissimi, Pierluigi, ma dove le trovi altre 13 persone sufficientemente in forma anche solo per tenere in mano un pallone in acqua senza toccare con i piedi? Forse giusto nei Balcani, dove i campi sono effettivamente frequenti sui lungomare croati. La pallanuoto è uno sport bellissimo ma purtroppo richiede un duro allenamento alle spalle. E quindi è ovviamente sconsigliato.

26. Beach basket

Il beach basket è il basket senza poter far rimbalzare il pallone a terra, perché giustamente sulla spiaggia c’è la sabbia. Devo aggiungere altro?

25. Beach handball

Arrivati alla 25esima posizione troviamo finalmente un gioco che promette per lo meno un minimo orizzonte di divertimento. Pallamano sulla spiaggia ha il vantaggio di poter essere giocato anche da persone che non sanno propriamente giocare a pallamano (con il rischio concreto però di potersi trasformare in palla avvelenata nel caso in cui il livello tecnico dei partecipanti scendesse eccessivamente) ma ha anche lo svantaggio di essere pur sempre un derivato della pallamano, uno sport di per sé non così divertente.


14. Aquilone

Gli aquiloni continuano a conservare quell’aura poetica e nostalgica che ci spinge a continuare a provarci anche dopo la soglia dei 12 anni, rimanendo ogni volta delusi. Per riuscire a farlo volare c’è bisogno di abbastanza vento ma non troppo, e di una corsa sulla sabbia cocente in cui bisogna stare attenti da una parte di non sgozzare nessuno con il filo e dall’altra di non accopparsi su qualche bagnante steso al sole mentre stai controllando il decollo dell’aquilone alle tue spalle. Un avviamento complicatissimo che ha come unico scopo quello della contemplazione stessa dell’aquilone in cielo. Va bene per gli animi crepuscolari, non per chi ha paura del tempo che passa.

23. SUP

Il SUP è un acronimo che sta per stand up padel e in sostanza è un ripensamento del surf per incapaci: la tavola è più larga e spessa, e si usa una pagaia per spingersi e aiutarsi a mantenere l’equilibrio. In altre parole: il SUP sta al surf come il padel sta al tennis. La differenza è che il padel è competitivo e divertente, mentre il SUP per il 90% di noi finisce ben presto per diventare una gara a chi rimane più a lungo in piedi su una tavola. Ne vale davvero la pena?

22. Kite Surf/Windsurf/Surf

Non ho mai praticato nessuno di questi tre sport ma da fuori sembrano sia divertentissimi che difficilissimi. Non so se questo sia vero, ma è sicuramente vero che hanno bisogno di un investimento iniziale in tempo e denaro che li porta leggermente fuori dallo scopo di questa risposta. Se sei un appassionato di surf o dei suoi derivati più “nobili” (scusatemi appassionati di SUP) non te lo chiedi nemmeno come passare il tempo in spiaggia.

21. Kayak/canoa

Non so te, Pierluigi, ma io, con la canoa o il kayak, ho sempre avuto l’incubo di ribaltarmi e di non riuscire a tornare a galla, pur sapendo razionalmente che era una visione più vicina a un film di Darren Aronofsky che alla realtà. Anche escludendo le fobie, comunque, la canoa e il kayak al mare mi sembrano molto più deludenti di quanto non promettano. Insomma: a cosa servono se non trasportarti nei luoghi che non si possono raggiungere a piedi, come calette e grotte? Appena affittate la canoa e il kayak si rivelano per quello che sono in primo luogo: dei semplici mezzi di trasporto.

20. Pedalò

Qualcuno potrebbe obiettare che anche il pedalò non è altro che un mezzo di trasporto e che quindi questa superiorità rispetto alla canoa e al kayak sia infondata. La differenza sostanziale, però, è che il pedalò, nonostante l’apparenza, è un mezzo del tutto inadatto alla navigazione: è difficile da manovrare, ha bisogno del mare completamente calmo, e soprattutto è pesantissimo. Ma in fondo è proprio quello il bello: l’unico aspetto divertente del pedalò è proprio vedere persone normali farsi venire le cosce di Roberto Carlos per farlo avanzare di 10 metri, prima di abbandonarlo alla deriva. E in più molti hanno lo SCIVOLO.


19. Frisbee

Il frisbee sembra un’idea alternativa e cool per il divertimento in spiaggia fino al momento in cui non inizi a lanciartelo, quando ti rendi conto che alla fine è solo la versione più pericolosa di lanciarsi un pallone con le mani (un gioco che ho visto fare solo ai bambini austriaci di Tutti insieme appassionatamente). Se riesci a salvare le tue dita e le teste degli altri bagnanti già è tanto.

18. Skimboard

Quando io ero piccolo lo skimboard era incredibilmente di moda e i ragazzini facevano a gara a chi andava più vicino a rompersi il collo. Per chi non lo conoscesse: lo skimboard è una sorta di piccola tavola da surf da lanciare con le mani sulle piccole onde del bagnasciuga prima di provare a saltarci sopra e rimanerci il più possibile. Come puoi capire è un gioco pericolosissimo, non solo per il tuo midollo spinale ma anche per i legamenti crociati degli anziani che stanno riflettendo se entrare in acqua o meno, che vengono inevitabilmente colpiti dallo skimboard impazzito. Se ami il pericolo e/o non hai ancora superato i 16 anni forse è il gioco che fa per te. In tutti gli altri casi passerei oltre.

17. Crossminton

A quanto pare esiste un badminton da spiaggia che si chiama crossminton e che si gioca con una specie di piccola racchetta da tennis. Non capisco esattamente perché si debba utilizzare una racchetta diversa dal badminton, che comunque è uno sport molto sottovalutato. Certo, la brezza marina potrebbe non aiutare il volano.

16. Going

Il going è un gioco che ha avuto un picco di popolarità all’inizio degli anni 2000 che consiste in un paio di corde tenute insieme da una specie di uovo mobile. Alle estremità si mettono i due giocatori, che devono aprire violentemente le delle due corde per far muovere l’uovo verso l’avversario. Esatto: è un gioco senza alcun senso logico ed è uno degli esponenti di punta dei giochi da spiaggia che ti portano velocemente alla domanda “cosa diavolo sto facendo?!”. In compenso, però, puoi giocarci da seduto.

15. Foot volley

Il foot volley è sostanzialmente il beach volley giocato solo con i piedi. Divertentissimo, ma solo se ci giochi con nove giocatori di un livello tecnico che non scenda al di sotto della Serie B spagnola. Insomma, te lo consiglio solo se sei in vacanza con la Nazionale brasiliana o se vai a Torvajanica con gli amici di Ronaldinho.


14. Beach Soccer

Al beach soccer invece ci possono giocare praticamente tutti, e questo in un certo senso è anche il suo problema più grande. La verità che rende il beach soccer il più delle volte impraticabile è che è molto difficile giocare una bella partita, non solo per la tecnica richiesta, ma anche per la fatica massacrante che lo caratterizza e il pericolo di frattura della tibia sempre dietro l’angolo.

13. Beach Rugby

Quasi per le stesse ragioni il beach rugby sembra essere una scelta migliore. Non troverai quasi nessuno che sappia davvero giocare a rugby e la partita si trasformerà quasi subito in una specie di rissa soft sulla spiaggia. Certo, a quel punto il passo verso il calcio storico fiorentino sarebbe brevissimo, soprattutto se il grado alcolico della partita fosse troppo alto.

12. Bocce

Le bocce sono un gioco ingiustamente associato alla terza età e che invece richiede un talento tecnico e strategico non banale. Se hai visto la puntata di Losers sul curling, lo sport professionistico che più si avvicina alle bocce (anche se su ghiaccio), dovresti sapere che la tattica è più sfaccettata del semplice gioco a chi manda la palla più vicino al boccino. Se non l’hai vista, beh, forse è ora che qualcuno ti dia una lezione.

11. Castelli di sabbia

Se riuscissi a superare lo scoglio dell’imbarazzo di doverti portare secchielli e palette al mare in età adulta, chissà che tu non possa riappassionarti all’antica arte dei castelli di sabbia, Pierluigi. Ci sono competizioni di tutti i tipi per scultori di sabbia in giro per il mondo, forse è ora di riprendere in mano il tuo talento architettonico balneare.

10. Rigori

I rigori in spiaggia sono il gioco se fa per te se apprezzi queste due cose: la possibilità di tuffarsi senza farti male; la possibilità di esultare alla Ravanelli senza sembrare ridicolo.


9. Biglie

Se pensi che le biglie sia un gioco datato e noioso, sappi che esiste un evento chiamato Jelle’s Marble Runs che è in sostanza un’olimpiade di biglie. Ok, le regole sono leggermente diverse rispetto alle biglie da spiaggia (a cominciare dal fatto che nelle Jelle’s Marble Runs non ci sono persone a gareggiare ma solo biglie), ma questo non diminuisce il potenziale di questo gioco che forse dovremmo iniziare a rivalutare.

8. Beach Volley

Il beach volley sarebbe il gioco da spiaggia perfetto se i campi da beach volley non fossero così rari nelle spiagge attrezzate e se non fosse così difficile trovare altri nove giocatori sufficientemente capaci. Due condizioni purtroppo imprescindibili senza cui giocare una partita divertente è quasi impossibile.

7. Pallanuoto toccando in uno contro uno

Ok, capisco che il termine “pallanuoto” sia un pochino pretestuoso ma purtroppo non esiste un termine univoco che definisca questo gioco. Le regole sono semplici: acqua non sopra il ginocchio, due giocatori divisi da una decina di metri, pallone da far rimbalzare almeno una volta sul pelo dell’acqua, porta immaginaria dietro di sé. Difficile trovare di meglio, soprattutto per via delle discussioni infinite su quali gol ammettere e quali escludere.

6. Dodgeball

Il dodgeball è sostanzialmente la palla avvelenata per chi va alle spiagge dei ricchi. Si gioca in sei contro sei e con tre palloni, e teoricamente ci dovrebbe anche essere un campo attrezzato con una specie di centrocampo chiamato “dead zone” e un arbitro.A quanto pare, il posto più ricco di campi da dodgeball è Ravenna e dintorni. Quindi dovrai accontentarti di palla avvelenata a meno che tu non sia un assiduo frequentatore della riviera romagnola.

5. Racchettoni

Il grosso problema dei racchettoni di cui nessuno parla è che non tutti possono giocarci. Quindi: se hai una tecnica decente ok, se no lascia perdere. Se riesci a trovare un compagno/a con cui sei abbastanza affiatato sei autorizzato ad utilizzare i racchettoni pesanti di legno con la pallina da tennis, e fare i versi di Nadal quando la colpisci.


4. Il gavettone

Il gavettone è un gioco messo in commercio da Giochi Preziosi diversi anni fa che consiste in una specie di gabbia di plastica con un timer all’interno del quale mettere un palloncino pieno d’acqua. Bisogna passarsi il gavettone fino a quando il timer non si esaurisce, facendo esplodere il palloncino al suo interno. Non ci ho mai giocato ma sembra molto divertente. Purtroppo, però, non credo sia più in commercio.

3. Superliquidator

Com’è successo che da ossessione giovanile qual era, in pochi anni il superliquidator sia del tutto scomparso dal nostro mondo? Perfetto incontro tra il laser game e la spiaggia, il superliquidator rimane il modo più divertente per rinfrescarsi al mare, seppur con il pericolo costante di far crollare ogni convenzione sociale con i propri vicini d’ombrellone. Per questo motivo, mi appello a tutte le spiagge attrezzate a fornirsi di dungeon per superliquidator il più presto possibile.

2. Tedesca col portiere in acqua

Abbiamo parlato di beach soccer, di footvolley, di rigori, ma in realtà l’unico gioco con i piedi che dovrebbe essere praticato in spiaggia è la tedesca, e più in particolare la tedesca con il portiere in acqua. Sul bagnasciuga infatti il pallone riesce a rimbalzare senza essere però troppo duro da compromettere la tua spina dorsale quando tenti la mezza rovesciata, e in più il portiere in acqua è libero di dare sfogo alla sua vena acrobatica. Ottimale al tramonto, quando il mare è libero e non si rischia così di decapitare i bambini intenti a giocare con la sabbia vicino al bagnasciuga.

1. Schiaccia sette

Regole flessibili, basso tasso tecnico richiesto, numero di giocatori potenzialmente infinito, possibilità di sfogare rabbia repressa con schiacciate violente e di regolare le dinamiche sociali: schiaccia sette è di gran lunga il miglior gioco da spiaggia possibile, anche perché ha bisogno solo di un Super Santos. C’è chi gioca a versioni spurie, a cinque o a nove, forse perché ha bisogno di sentire il proprio ego soddisfatto da un gioco più difficile di quanto non dovrebbe essere. Io ti consiglio di rimanere alla versione originale, che mantiene il brivido dell’attesa della schiacciata senza annoiare o trasformarsi in una sessione di palla avvelenata in acqua.


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