Il 2024 è stato particolarmente lungo per il mondo del calcio, forse il primo vero anno di ritorno alla normalità dai tempi della pandemia. Se le stagioni 2019/20, 2020/21 e 2021/22 erano state condizionate direttamente, il calendario del 2022/23 è stato invece stravolto dal Mondiale in Qatar tra novembre e dicembre. Si è trattato anche di un anno particolarmente ricco di tornei per Nazionali, complice lo spostamento della Coppa d’Africa dall’estate del 2023 a gennaio 2024 per via delle condizioni meteo della Costa d’Avorio, il Paese ospitante e alla fine anche vincitore della competizione. Poi c'è stato l’Europeo in Germania e la Copa América negli Stati Uniti, oltre alla Coppa d’Oceania vinta dalla Nuova Zelanda, con Liberato Cacace MVP della manifestazione.
È stato un anno interessante anche a livello di club, non tanto per l'ormai usuale vittoria in Champions League del Real Madrid, o del Manchester City in Premier, quanto per il tanto agognato scudetto dell’Inter e soprattutto il primo, storico trofeo dell’Atalanta: l’Europa League vinta con uno schiacciante 3-0 sul Bayer Leverkusen, la squadra capace di interrompere ad undici la striscia di campionati vinti consecutivamente in Germania dal Bayern Monaco.
Da settembre, poi, ci siamo immersi nella prima stagione con il nuovo formato delle coppe europee. Un cambiamento di cui valuteremo l'impatto tra qualche anno, ma che per adesso ha contribuito a congestionare il calendario e a logorare molte delle migliori squadre, tra cui il Real Madrid (colpita da un'ecatombe di difensori), il Manchester City (affondato dalla rottura del crociato di Rodri) e il Barcellona (alle prese con i problemi alla caviglia di Lamine Yamal). A parte Liverpool e Atalanta, nei principali campionati europei non c’è chi sia riuscito a ripetersi ed è anche per questo che la lista dei dieci migliori club del 2024 è ricca soprattutto di squadre che hanno dato il meglio nella seconda parte della stagione scorsa.
Qualche altra mano in avanti e inizio. Si tratta, inevitabilmente, di una lista italocentrica ed eurocentrica, perché il punto di vista non può mai essere oggettivo. Anche al netto di questo ci sono delle esclusioni eccellenti: il Bologna di Thiago Motta, l’Aston Villa di Emery, il Brest, che si è qualificato a una competizione continentale – la Champions per di più – per la prima volta nella sua storia. Forse avrebbero meritato anche il Celtic di Brendan Rodgers, di nuovo dominatore del calcio scozzese, o l’Athletic Club di Valverde, che ha vinto la Copa del Rey per la prima volta dopo 40 anni, o ancora il Leicester di Maresca, capace di conquistare 97 punti in 42 gare di Championship, o la Juve Stabia di Guido Pagliuca, vincitrice del girone C di Serie C contro ogni pronostico e adesso stabilmente nelle zone alte della classifica in Serie B.
I posti, però, sono solo dieci e, come insegna la retorica dei CT alla vigilia dei grandi tornei, purtroppo non c'è posto per tutti. Cominciamo.
10 – CESENA
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