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I migliori svincolati
11 lug 2024
11 lug 2024
Parametri zero e dove trovarli.
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PHOTO LE PARISIEN / ARNAUD JOURNOIS
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Finisce giugno, inizia luglio e tac: il mondo si riempie di svincolati. È come quei fenomeni naturali per cui a un certo punto un’isola è invasa dalle farfalle o un determinato angolo di Oceano di plastica. Tutto quello che dobbiamo fare noi - noi inteso come collettività di direttori sportivi, perché ora che siamo fuori dall’Europeo non siamo più 60 milioni di CT, ma 56 milioni di DS (purtroppo la nostra popolazione si sta restringendo) - è scegliere e pagare le commissioni.

Vabbè insomma, era chiaro già dal titolo: ecco un po’ di svincolati e il loro stato fisico, spirituale e contrattuale, per capire se possono essere disponibili e adatti alla Serie A (non ho considerato svincolati storici, che trovate in vecchi articoli dello stesso tipo).

Svincolati ancora buoni, forse troppo

Mats Hummels

Perché lasciarsi sfuggire uno dei migliori difensori dell’ultima Champions League? Hummels da solo ti svolta l’uscita dal basso e ti alza il tasso di sofisticatezza estetica della rosa, che comunque fa comodo anche per gli sponsor. A 35 anni non è più nel prime a livello atletico, ma non è mai stato un difensore "fisico".

Non che lo stia scoprendo io: Hummels ha la fila di squadre che lo cercano, dal Maiorca, dove ha già una casa, fino al Bayer Leverkusen. Che è come dire che va bene per tutte le stagioni e per tutti i gusti. Perché allora non l'Italia? Roma e Como sono alla finestra, il Milan sta lì nei paraggi, il Bologna ci sta pensando per vincere la Champions League. Su forza.

Adrien Rabiot

Sacerdote dell’allegrismo, gioia e dolore dell’ultimo quinquennio bianconero dipende a chi chiedi. Si è detto tutto e il contrario di tutto sul francese, ma il suo impatto fisico sulla Serie A rimane qualcosa di difficilmente pareggiabile. La domanda è: vale i soldi che chiede, che sono tanti soprattutto senza più decreto crescita? La Juventus, si dice, ci sta ancora pensando, ma intanto ha comprato tutti i centrocampisti che si è trovata lungo la strada e quindi forse non ci sta pensando davvero.

L’ipotesi più ricorrente in questi giorni è invece il Milan. Strano: negli ultimi anni il club rossonero ha tenuto una ferrea politica sul monte ingaggi, ma forse per il francese potrebbe fare un’eccezione o forse no, sembra una di quelle voci messe in giro per mancanza di voci. L'altra è il Real Madrid: valutate voi dove collocare questa possibilità nello spettro piuttosto largo della valutazione del talento di Rabiot. Più facile che finisca in qualche squadra in Premier League - che in generale sembra un calcio a lui congeniale - o che aspetti direttamente il prossimo incarico ad Allegri. In ogni caso, Rabiot ha fatto sapere che non intende neanche pensarci prima della fine dell’Europeo (che è finito l'altro ieri, quindi a breve immagino).

Anthony Martial

Nessun club al mondo riesce a farti sembrare un brocco più del Manchester United. Per quanto ne sappiamo Martial potrebbe essere ancora un fenomeno costretto a giocare male da un club maledetto. Cioè Martial era forte, poi ha giocato troppe stagioni al Manchester United e oggi sembra così scarso che non lo vuole nessuno. Per lui si parla di Arabia Saudita e Besiktas. Neanche Galatasaray o Fenerbahce: Besiktas.

Ci sta. Fate un sforzo di memoria e provate a ricordare in che ruolo gioca Martial, quali sono i suoi pregi e difetti, i gol più belli. Se pensate di ricordarvelo sbagliate: state pensando a Rashford (che a breve farà la stessa fine se continuano così a Manchester). Martial sembra semplicemente scomparso in un buco nero a forma di Old Trafford da cui ora potrebbe anche uscire. Bisogna dire che l’esperienza in prestito di 6 mesi al Siviglia (nel 2022) non era andata bene, ma forse Martial ha bisogno proprio di non avere nulla a che fare con lo United per tornare a essere un calciatore. Dopotutto ha solo 28 anni, siamo sicuri che gli esterni della vostra squadra siano più forti? (probabilmente guadagnano anche meno, ma se Martial non vuole abbassarsi un po’ lo stipendio per giocare finalmente a calcio, problemi suoi).

Robert Skov

Robert Skov è arrivato in Bundesliga da fenomenino in rampa di lancio. Con il Copenaghen aveva segnato 29 gol in campionato - capocannoniere - da esterno destro, rientrando sul sinistro e buttando giù le porte. Poi all’Hoffenheim è diventato un terzino sinistro. Ora dopo cinque stagioni se ne va da svincolato: c’est la vie.

In ogni caso il suo è il profilo ideale per fare l’esterno a tutta fascia in quasi tutte le squadre italiane, soprattutto quelle con un'impronta gasperiniana (quindi, ripeto, quasi tutte). È alto 185 centimetri, torace largo, gamba lunga. Lo metti a sinistra e gli dai un avversario da marcare e lui lo marca. Quando gli arriva il pallone, lui lo crossa in mezzo. Con quel sinistro non può andare troppo male. Se c’è da occupare l’area di rigore sul cross dell’altro esterno, può farlo. Insomma, perché non sia già a Bergamo, Bologna, Verona o qualche altra provincia italiana è un mistero.

Mario Hermoso

Difensore in uscita dal sistema "Cholo" Simeone, come si dice in questi casi: può essere piuma o può essere ferro. Il suo essere adatto alla difesa a tre lo rende perfetto per l’Italia, e infatti Inter e Napoli ci stanno pensando. Prendete questa informazione con le molle: è tra i migliori centrali in Europa per passaggi progressivi, passaggi progressivi ricevuti, partecipazione ad azioni che portano al tiro, passaggi in area di rigore (Bastoni, is that you?).

Sergi Cardona

Per qualche motivo, se cercate notizie su Sergi Cardona, sono tutte su questo tono: “Spunta il terzino Sergi Cardona”, come se fosse un miraggio estivo o un fungo. Effettivamente un terzino sinistro di neanche 25 anni con una stagione solida alle spalle in Liga a parametro zero è un miraggio oppure un fungo. Alto, robusto, solido, Sergi Cardona è un terzino senza particolari fronzoli, ma che sa fare bene la fase difensiva e non troppo male quella offensiva. Con lui non vi portate a casa un fenomeno, ma un calciatore su cui contare, prima di tutto fisicamente, e che - sempre perché parliamo di calcio italiano - può evolversi in un terzo di sinistra o anche in un esterno a tutta fascia. O magari può fare anche il terzino normale in una difesa a quattro, se ci sono ancora.

La Roma, che con i terzini ha un rapporto complicato, sembra davvero interessata a provarci. In Spagna però si dice che dietro la sua scelta di non firmare un nuovo contratto con il Las Palmas ci sia il Barcellona, che ultimamente ha un rapporto complicato con i soldi per acquistare giocatori e se può non spenderli preferisce.

Wissam Ben Yedder

Metti che domani così, perché gli va, la FIFA decide di trasformare il calcio in futsal. A quel punto devi avere Ben Yedder nella tua squadra (scherzo, in realtà Yedder è molto forte anche a calcio a undici, la scorsa stagione ha segnato 16 gol in Ligue 1. Probabilmente è il miglior attaccante tra tutti quelli svincolati e non capisco perché in Italia nessuno ci sta pensando seriamente).

Svincolati Serie A legend

Ricardo Rodriguez

«A sinistra nella difesa a 3 sono tra i primi 3 in Italia». Era stato fin troppo specifico Ricardo Rodriguez riguardo al suo posto nella storia qualche mese fa. Oggi, con un Europeo da titolare in più e un contratto in meno, lo svizzero è forse lo svincolato più appetibile tra quelli in uscita dalla Serie A e infatti andrà all'Inter.

Dennis Praet

Ok, il rombo di Giampaolo non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altri belli in maniera diversa in Serie A. Secondo l'allenatore di Bellinzona, Praet poteva diventare come Modric. Magari intendeva in longevità: Praet ha 30 anni e Modric ha vinto il pallone d'Oro a 33.

Erik Lamela

L'ultima versione di Erik Lamela, quella vista a Siviglia, aveva un qualcosa di mistico. Depresso, scavato, aveva abbandonato gli orpelli delle rabone e dei trucchi da argentino, per sposare un calcio fatto di corse disperate sulla fascia, tagli in area di rigore per colpire di testa, contrasti. Il problema è che sono rimasti gli infortuni e quell'idea che, qualsiasi cosa faccia, sia sempre un po' troppo fumoso. Perché non è già a Roma è un mistero.

Stefano Sensi

Prendete Stefano Sensi, immergetelo nel fiume Stige (anche il tallone mi raccomando) e tiratelo fuori: avrete uno dei calciatori italiani più forti degli ultimi 10 anni. Se non trovate lo Stige, incrociate le dita.

José Luis Palomino

Leggenda dell'Atalanta, Palomino può essere usato come quegli esperti di ristorazione che mandi in giro per il mondo ad avviare ristoranti, solo che al posto dei ristoranti lo fa con le squadre gasperiniane.

M'Baye Niang

Niang ha iniziato la stagione in Turchia e l'ha finita da eroe a Empoli. In mezzo un paio di auto distrutte e la sensazione che, comunque, c'è del buono in lui, a livello umano e sportivo. Insomma, per quanto improbabile possa sembrare: prendere Niang come leader, magari entrando dalla panchina, di una squadra che lotta per la salvezza potrebbe non essere una cattiva idea (o forse sì: il calcio è volatile).

Mattia Destro

Ehehehehehehe.

Svincolati Udinese legend

Marvin Zeegelaar

Su internet non ci sono notizie su Marvin Zeegelaar, zero. Questo vuol dire che o torna all'Udinese o torna al Watford.

Alexis Sanchez

Sembra stia andando all’Udinese e comunque Sanchez all’Udinese è una cosa che voglio vedere di nuovo.

Tolgay Arslan

La scorsa estate Arslan era andato a sorpresa in Australia. «Avevo una voce dentro che mi diceva che sarei andato a giocare in Australia», era stata la sua spiegazione, prima di firmare un biennale con il Melbourne City. Ora, dopo un anno, ha voluto rescindere, nonostante il club non volesse. Che una voce gli abbia detto di tornare a Udine?

Roberto Pereyra

Senza Pereyra, chi rimane che sa toccare un pallone nell'Udinese? Sembra però destinato a trasferirsi all'AEK Atene, perché comunque l'Udinese guarda con sospetto i calciatori gracilini che sanno giocare.

Juan Cuadrado

Un anno fa Cuadrado andava all'Inter, ignorando il suo essere una specie di bandiera della Juventus. Ha passato quasi tutta la stagione in infermeria e poi alzato un altro Scudetto, il sesto della sua carriera. Non ne ha più molto, ma magari qualcosina ancora sì e potrebbe darlo all'Udinese.

Svincolati contro l’invecchiamento

Pepe

Abbiamo visto tutti Pepe all’Europeo. Ha 41 anni, dimostra 41 anni, gioca come uno di 41 anni, eppure rimane fortissimo. Questa cosa è un mistero. In lui non c’è nulla del giovanilismo di Cristiano Ronaldo o della cristologia di Modric. No, Pepe è un signore di 41 anni che ama troppo il duello fisico per lasciarsi andare e vivere come dovrebbe vivere un 41enne (cioè male, fondamentalmente). La scorsa stagione ha giocato 34 partite col Porto, diventando il più vecchio a segnare in Champions League. Ovviamente ha tutta una serie di record di longevità che non sto neanche qui a segnalarvi. Col club portoghese non ha rinnovato e magari non lo farà.

La domanda, ovviamente, è: quanto può durare ancora Pepe? Il rischio è che prenderselo vuol dire prendersi un 42enne che gioca come un 42enne, e cioè male, ma c’è anche la possibilità che questa cosa continui in eterno, che Pepe rimanga per sempre un difensore buono, soprattutto se deve difendere in area di rigore o comunque non con troppo campo alle spalle. Io dico: portiamocelo in Serie A, facciamo questo esperimento. Dopotutto siamo un paese vecchio e che sta invecchiando, magari Pepe ci insegna come farlo bene.

Un centrocampista svincolato della Fiorentina, anche se detta così non sembra una grande idea

Giacomo Bonaventura

Non c’è niente che io possa aggiungere che già non sappiate su Jack Bonaventura. Una cosa però magari ve la siete scordata: qualche mese fa Spalletti ha detto che Bonaventura è il Bellingham italiano (non sto dicendo avesse torto o ragione, è un semplice fatto).

Gaetano Castrovilli

Castrovilli era fortissimo, poi si è rotto mille volte e ora è svincolato. Purtroppo è così che va ogni tanto per i calciatori, l’integrità è un valore tanto quanto saper orientare il controllo negli spazi o giocare un filtrante. A quanto pare lo stanno cercando Bologna e Bari e credo che questo dica abbastanza di quanto è larga la forbice di cosa può offrire oggi Castrovilli.

Alfred Duncan

So che sembra ironico: ma io vorrei sempre Alfred Duncan nella mia squadra. Un centrocampista che sa fare tutto, ma proprio tutto, che ti fa il titolare o la riserva, che ti gioca bene con la palla e senza palla, che può essere profondamente verticale ma anche giocare un calcio più ragionato. Insomma, non sono l’agente di Duncan, ma per favore non fatevi scappare l’occasione.

Svincolati ancora buoni, ma che nascondono qualcosa

Memphis Depay

Memphis Depay dovrebbe essere una versione di Martial che è riuscita a scappare da Manchester, ma sembra aver un po’ esaurito il suo ruolo nel calcio. La scorsa stagione all’Atletico Madrid non ha fatto male, anzi ha cambiato la partita contro l’Inter con il suo ingresso in campo. Anche all’Europeo Koeman gli ha dato fiducia. Depay si è messo al centro dell’attacco dell’Olanda con la sua fascetta bianca e uno stile di gioco a metà tra il bullismo e la saggezza.

Per qualche motivo il suo nome sembra scaldare molto la Serie A. La Roma ci sta pensando, il Napoli è alla finestra e, udite udite, anche la Fiorentina è intrigata dalla suggestione Depay. Vederlo in viola sarebbe divertente, praticamente una versione sotto steroidi di Edmundo (scherzo). La realtà però ci dice che accetterà la corte di qualunque squadra turca voglia fargli la corte (è proprio in quel momento della carriera in cui andare in Turchia sembra una buona idea).

Guido Rodríguez

Guido Rodríguez aveva un accordo col Barcellona, poi è arrivato Hans Flick e ha detto: «questo non lo voglio neanche vedere» e così è rimasto a spasso. Che lo volesse il Barcellona è un buon segno. Oppure no? Quanto vi fidate delle scelte del Barcellona oggi? Guido Rodríguez ha vinto il Mondiale in Qatar con l'Argentina giocando una cinquantina di minuti, ora magari vincerà la Copa America giocando ancora meno. Con il Betis Balompié ha giocato oltre 170 partite senza mai salire agli onori della cronaca, nel bene o nel male (miglior statistica: nelle 4 stagioni in Spagna ha sempre segnato 2 gol a stagione, ne uno in più, ne uno in meno).

Non fraintendetemi, un giocatore che scompare nel sistema, soprattutto un mediano, è da lodare, o almeno così ci hanno insegnato per Busquets. Tuttavia la famosa frase sul 5 spagnolo non so quanto funzionerebbe applicata a Guido Rodríguez (“Se guardi la partita nel suo complesso Guido Rodríguez non si nota, ma guardando Guido Rodríguez riuscirai a capire la partita nel suo complesso”: no, non funziona). Prima ancora del Barcellona, pare, lo volesse il Napoli.

Sergi Roberto

Se pure il Barcellona l’ha scaricato, vuol dire che c’è qualcosa che non va in Sergi Roberto (e forse per questo lo sta cercando la Roma).

Svincolato fratello sbagliato

Rafinha

Chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe ritirato prima il fratello Thiago Alcantara di lui?

Comunque forte.

Svincolati bolliti, ma non così bolliti per la Serie A

Raphael Varane

Recentemente Raphael Varane è stato a Como. Si è goduto il lago e le sue ville e ha incontrato il Como, che dopo la promozione in A sta cercando di somigliare sempre di più al luogo che rappresenta, ovvero un rifugio dorato per ricchi in crisi di identità. Quello del francese però sembra una specie di grand tour. Nei prossimi giorni potrebbe scendere fino a Roma, dove potrà ammirare le rovine di una grandezza più immaginaria che reale in quel di Trigoria. Varane come nuovo Smalling?

Dopotutto ha solo 31 anni, anche se nelle ultime due stagioni sono sembrati il doppio. Dopo essere stato tra i migliori difensori al mondo per anni, appena lasciato il Real per lo United tutto ha iniziato a precipitare: infortuni, brutte prestazioni, un senso di scollamento dal calcio come volontà di potenza. A volte va così: alcuni calciatori reggono botta fino a quasi 40 anni, altri mollano a 30. Varane avrà mollato o è solo lo United? È una domanda lecita, visto che negli ultimi anni la risposta è sempre stata lo United. Vediamo chi proverà a scoprire la risposta.

Marco Reus

È strano anche solo citare Marco Reus in questa lista, ma a quanto pare è alla ricerca di una nuova squadra dopo 12 anni nel Borussia Dortmund. Cosa è rimasto di Reus? Quanto può dare a una causa non giallo-nera? Sembra destinato alla MLS e magari è meglio così, un campionato meno competitivo dove il suo talento può ancora risaltare. Ci mancherà.

Iker Munian

Il Reus basco, almeno per le tempistiche con cui è rimasto svincolato. Ha lasciato l'Athletic Club dopo quasi 20 anni, come un figlio lascia la casa del padre, tra pianti, abbracci e dichiarazioni d'amore eterno. Allora perché ha lasciato? Certe volte le carriere dei calciatori sono imperscrutabili. Muniain ha la barba lunga di un sopravvissuto, ma appena 30 anni, che non sono poi molti se ci pensate. Nel club del suo cuore era relegato a un ruolo minore e ha pensato di togliere il disturbo. L'idea è concludere la carriera in qualche paradiso dei calciatori, dove per paradiso si intende "ricchi stipendi e poco lavoro". Chiamalo scemo.

Joel Matip

32 anni, 199 presenze nel Liverpool, la sensazione che sia passato all’opinione comune come un difensore scarso solo perché accanto aveva Van Dijk, che è il corrispettivo di farsi fotografare in pantaloncini accanto a Paul Mescal.

André Gomes

È da quando ha 20 anni che André Gomes deve arrivare in Serie A. È stato a lungo uno di quei nomi buoni per ogni squadra in Italia, perché non troppo forte da essere irraggiungibile ma neanche così scarso da non stuzzicare i tifosi. Ora forse è tardi o forse no. L'anno scorso era al Lille e, sarò io, ma da quando mi occupo di svincolati, mi sembra che i Lille ne abbia una decina a sessione di mercato. Come fanno i contratti da quelle parti?

Svincolati Real Madrid

Lucas Vazquez e Luka Modric

Mentre compra minorenni sempre più forti, il Real Madrid sta perdendo qualche pezzo. Kroos ha detto basta, Joselu e Nacho sono andati nel deserto, mentre Lucas Vazquez e Luka Modric sono svincolati. Possibile che il Real rinunci alla sua anima così? Ovviamente sembra solo una questione burocratica. Modric dovrebbe firmare il suo ultimo contratto, un ultimo per vincere un’altra Champions, mentre Lucas Vazquez credevo avesse un contratto a tempo indeterminato con il Real. Al momento però, sono disponibili per tutte quelle squadre che vogliono anche solo fare finta di essere il Real Madrid.

Svincolati che prenderei io, ma non fidatevi

Yusuf Yazıcı

Yusuf Yazıcı è un trequartista turco slanciato ed elegante che può farvi il centravanti ombra, l’esterno indolente o la mezzala di possesso. È cresciuto alla scuola del Lille e sappiamo tutti che è una buona scuola. A un certo punto, dopo aver segnato 7 gol in Europa League, di cui tre in una partita al Milan, sembrava dovesse spiccare il volo e diventare uno dei calciatori più interessanti in Europa. Non è successo. Ha girato un po’ e la scorsa stagione è tornato a Lille dove ha trovato il suo mentore, Paulo Fonseca. È in doppia cifra di gol (12) e si è svincolato. E chi allena Fonseca oggi?

Scott McKenna

In Serie A, dove tutte le squadre finiscono prima o poi a difendersi in area di rigore, uno come Scott McKenna ci starebbe bene. Roccioso, spigoloso, ha colpito palloni di testa in tutti i campi del Regno Unito scalando le gerarchie fino ad arrivare in Premier con il Nottingham Forest. Nel tempo libero è capitano della Scozia. Insomma, uno di quei giocatori che è più del suo talento, che è amato dai tifosi, perfetto per i contenuti social a tema Scozia/Bravehart, che ti rende il Salento un angolo delle Highland.

Mohamed Elneny

Se anche voi pensate che era meglio l'Arsenal quando giocava Mohamed Elneny (non era davvero meglio, è più una cosa figurativa).

Verrà la morte e avrà gli occhi di questi svincolati

Nicolas Pepe

Che Nicolas Pepe, 29 anni, sia uno svincolato meno appetibile di Pepe, 41 anni, dice tutto quello che dovete sapere su di lui.

Alex Sandro

Calciatore straniero con più presenze nella Juventus, un giorno era forte quello dopo non riusciva a fare un passo davanti all’altro senza combinare disastri (eppure, in qualche modo, ha continuato a fare il titolare in Serie A, quindi magari sono io che parto prevenuto).

Layvin Kurzawa

L’anno scorso una presenza nel PSG: non sapevo neanche ancora giocasse al calcio.

Eric-Maxim Choupo-Moting

Chissà se sarà questa la stagione in cui Choupo-Moting smetterà di giocare nelle migliori squadre al mondo.

Lazar Markovic

Gesù (o chi si occupa di queste cose) ci ha mandato Lazar Markovic per dare un volto alla tristezza.

Se volete liberare Cuba dalla dittatura del capitalismo

Ché Zach Everton Fred Adams

È il centravanti della Scozia, indossa la numero 10 e ha un nome molto bello. Non credo serva sapere altro.

Non li prenderei, ma li rispetto troppo per non citarli

Étienne Capoue

Uno dei grandi sottovalutati di questo gioco. Fino a un paio di stagioni fa ti reggeva un centrocampo da quarti di Champions, ora però sembra aver finito la benzina.

Ángel Di María

Basta il nome dai.

Sergio Ramos

Per quanto incredibile possa sembrare, l’anno scorso, da difensore centrale 37enne, Sergio Ramos ha segnato 7 gol con il Siviglia. Potrebbe essere ancora un buon colpo metterlo sotto contratto, se metterselo in squadra non fosse come mettersi in squadra uno di quei sindaci-sceriffi della Lega che hanno nomi tipo Joe Formaggio.

Costruisci la tua squadra con gli svincolati

In chiusura un gioco che potete anche fare con i vostri amici in spiaggia (ovviamente 3-4-2-1).

Portiere: Kasper Schmeichel

Se posso mettermi uno Schmeichel in porta, io sono comunque contento.

Difensore centrale: Angelo Ogbonna

Miglior italiano nella storia della Premier League.

Difensore centrale: Yaroslav Rakitskyi

Dove lo trovi un centrale che corre meno di te, ma col piede sinistro di Maradona (potrei aver esagerato).

Difensore centrale: Davide Biraschi

Carisma e accento romano (da non confondere con Biraghi, quello dei cross della Fiorentina).

Esterno sinistro: Nicola Murru

Se puoi schierare un giocatore sardo il cui cognome finisce per u, fallo.

Mediano: Mehdi Bourabia

Personale feticcio, è stato più di 5 anni in Italia giocando benissimo ma da fermo, poi è andato 6 mesi in Turchia e si è inventato questa azione qui.

Mediano: Andrés Iniestra

Da non confondere con Andrés Iniesta, questo - che ripeto è Andrés Iniestra, che non centra nulla con Andrés Iniesta - la scorsa stagione giocava in Messico e ora è svincolato.

Esterno destro: Bruno Peres

Esiste una realtà in cui Bruno Peres è il Lionel Messi degli esterni a tutta fascia, che non è tantissimo ma comunque abbastanza per metterlo in questa squadra.

Trequartista: Pizzi

Piccolo omaggio all'Europa League 2020/21.

Trequartista: Marco Mancosu

Se puoi schierare un altro giocatore sardo il cui cognome finisce per u, fallo.

Centravanti: Moussa Marega

E chi altrimenti.

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