
Il Napoli è stanco, il Napoli vince 1-0. Il Napoli ha mille infortunati, fatica a mettere undici giocatori in campo. Il Napoli si aggrappa a McTominay, il Napoli si chiude dietro, perde tempo, prega. Il Napoli ha la coperta corta, è in affanno, vince con le ultime forze, butta il cuore oltre l’ostacolo.
Il Napoli è campione d’Italia e a guardare la cosa da fuori, magari con lo sguardo di qualche mese fa, non è molto normale. Ci sembra di essere finiti dentro un’allucinazione, nel mondo creato da Antonio Conte. Non solo perché la squadra lo scorso anno è arrivata decima, ma anche perché non sembrava avere la forza per vincere un campionato. Sotto nessun punto di vista. Se non che aveva preso uno dei più grandi specialisti della vittoria dei campionati nella storia del calcio. Ha iniziato forte e aspettavamo la sua caduta, ha continuato ad andare forte e aspettavamo la sua caduta. Alla fine questa caduta non è mai arrivata. Il Napoli ha tremato, vacillato, sbandato fino a perdere quasi del tutto l’equilibrio, ma non è caduto e oggi celebra il suo quarto Scudetto. Uno dei campionati più enigmatici che ci troviamo a commentare, e che quindi si sta prestando alle più svariate interpretazioni.
Se da una parte Conte ha fabbricato la narrazione del "miracolo", dall'altra c'è chi dice invece che senza coppe e con un mercato ricchissimo era quasi scontato che il Napoli vincesse il campionato. Un modo provocatorio, troll, di descrivere questo Napoli, che rispetto a due anni fa ha cambiato completamente forma. Non ha più i tre principali artefici di quel successo, ovvero Osimhen, Spalletti e Kvaratskhelia. Non ha più Kim in difesa, Zielinski a centrocampo e Mario Rui terzino. Sono arrivati Lukaku, Neres, Buongiorno e McTominay: 4 giocatori forti, ma che hanno dato al Napoli una forma del tutto inedita. Il Napoli è passato dall’essere una squadra che domina le partite col pallone a una che gestisce gli spazi; da una squadra basata sulla tecnica a una basata sulla forza.
Tra le varie interpretazioni c'è un'idea invece quasi opposta e cioè che il Napoli sia una squadra mediocre. La peggiore vincitrice dello Scudetto di sempre.
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