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Potere alle difese
13 ago 2019
I primi segni del cambiamento con la nuova regola sulla rimessa dal fondo sono già visibili.
(articolo)
8 min
(copertina)
Foto di Laurence Griffiths/Getty Images
(copertina) Foto di Laurence Griffiths/Getty Images
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Il primo luglio è entrato in vigore il nuovo regolamento che ha modificato la ripresa del gioco dopo una rimessa dal fondo. Secondo la nuova regola, la palla diventa giocabile subito dopo la battuta, senza cioè dover aspettare che esca dall’area di rigore, come era previsto invece dal vecchio regolamento. I giocatori della squadra che batte la rimessa possono quindi ricevere la palla in area, una modifica pensata per velocizzare la ripresa del gioco e che dovrebbe facilitare la costruzione della manovra da dietro, impedendo le interruzioni previste dalla vecchia regola. Fino a poco tempo fa era prevista infatti la ripetizione della rimessa, ogni volta che un giocatore entrava in area per ricevere la palla, magari volontariamente per sfuggire alla pressione avversaria.

Va subito chiarita una cosa. Prima della battuta della rimessa dal fondo i giocatori della squadra avversaria continuano a non poter entrare in area di rigore, un divieto ribadito di recente dall’IFAB, che ha ammesso un’eccezione solo nel caso in cui la rimessa venga battuta velocemente e gli avversari non abbiano il tempo di uscire dall’area.

Quindi chi ha la palla, ricevendo a maggiore distanza dagli avversari, ha più spazio e tempo per la giocata ed è per questo che l’effetto principale della nuova regola dovrebbe essere di agevolare il gioco manovrato a inizio azione. D’altra parte, una volta che la palla torna giocabile, per effetto della nuova regola la squadra avversaria può andare a pressare direttamente in area di rigore.

È quello che succede nell’immagine qui sotto: l’Inter prova a iniziare l’azione manovrando, lo scambio tra D’Ambrosio e Handanovic è lento e poco preciso e i due attaccanti del Valencia vanno a pressare in area. Gameiro si fionda sul passaggio tra D’Ambrosio e Handanovic e per poco non riesce a intercettare la palla.

Iniziare l’azione in area comporta dei rischi.

Se quindi da un lato la nuova regola spinge ad iniziare l’azione da dietro, dall’altro dà modo agli avversari di cercare il recupero della palla in area. A partire dall’accettazione di questo rischio si sviluppano le diverse interpretazioni degli allenatori: scegliere se concentrarsi sulle opportunità o sugli svantaggi creati dalla nuova regola dipende infatti dalla loro sensibilità, dai loro principi di gioco, dalle caratteristiche della loro squadra e di quella avversaria.

Per le squadre schierate con una linea difensiva a quattro, la soluzione più comune prevede l’abbassamento dei due difensori centrali di fianco al portiere appena fuori l’area piccola. I due centrali offrono quindi la soluzione più comoda e spingono il portiere a un passaggio corto. Lo sviluppo successivo dell’azione dipende poi da diversi fattori, ad esempio l’abitudine a uscire da dietro manovrando, la qualità dei giocatori coinvolti nella prima costruzione e la strategia difensiva avversaria.

Nel caso qui sotto, il Manchester United batte appunto la rimessa dal fondo schierando i due difensori centrali (Lindelöf e Rojo) di fianco al portiere (de Gea) e il Milan sceglie di alzarsi a pressare con il suo tridente offensivo: il trequartista (Suso) e le due punte (Piatek e Castillejo).

Nonostante la pressione dei giocatori più avanzati del Milan, il Manchester United prova a uscire dall’area manovrando. Lindelöf restituisce il pallone a de Gea, che a sua volta cerca di aggirare le prime linee di pressing avversarie andando in verticale su Matic, posizionato dietro Suso e Castillejo. Matic, però, controlla male la palla, Suso e Castillejo lo circondano e quest’ultimo gli toglie la palla, innescando una ripartenza corta che si conclude con il gol di Suso con un tiro da fuori area.

Sfidare il pressing avversario palleggiando non è sempre la scelta migliore.

Anche per le squadre che invece si schierano con la difesa a tre la soluzione più comoda consiste nel far abbassare due difensori centrali di fianco al portiere, mentre il terzo si schiera fuori dall’area, facendo quindi scalare in avanti i centrocampisti centrali. Qui sotto c’è un esempio preso dall’amichevole tra Valencia e Inter. La squadra di Antonio Conte tiene D’Ambrosio e Skriniar di fianco ad Handanovic, mentre de Vrij è più avanti al limite dell’area. Brozovic è molto più avanzato rispetto a de Vrij e diventa il destinatario del passaggio del portiere dell’Inter, che lo trova alzando la palla.

Lo sviluppo dell’azione è ancora più significativo, perché Brozovic, dopo aver ricevuto da Handanovic, allarga il gioco a sinistra verso Sensi, rimasto basso e largo sulla fascia per dare una soluzione comoda in uscita dalla pressione. La posizione di Sensi non è una novità per le squadre di Conte, che alzano spesso l’esterno per bloccare il terzino avversario e creare lo spazio in cui va a ricevere la mezzala, appunto abbassandosi e allargandosi. In questo caso l’Inter ha utilizzato in una rimessa dal fondo uno dei movimenti previsti da Conte per uscire in modo pulito dalle zone arretrate, attirando il pressing del Valencia con i difensori centrali e liberando i giocatori più bravi a far avanzare la manovra, Brozovic e Sensi.

L’esempio fornito dall’Inter lascia intravedere che a fare la differenza è il modo in cui si manipola lo schieramento avversario, e la nuova regola sulle rimesse dal fondo offre diverse opportunità. Costruire l’azione dal basso è diventata ormai una consuetudine, e per molte squadre il nuovo regolamento ha avuto semplicemente l’effetto di riproporre, qualche metro più indietro, situazioni ormai tipiche del calcio moderno, in cui è sempre più comune vedere squadre che provano a iniziare l’azione da dietro mentre gli avversari si alzano a pressare.

Nel caso qui sotto la Roma di Paulo Fonseca ha battuto una rimessa corta e sta sfidando il pressing dell’Athletic come lo sfiderebbe se non fosse in area di rigore, cioè tenendo larghi i terzini (qui sotto si vede solo Florenzi), facendo muovere i centrocampisti centrali (Pellegrini e Diawara) per dare soluzioni corte dietro le linee di pressing avversarie, stringendo gli esterni (Under e Perotti) e abbassando il trequartista (Antonucci), tutti e tre ben dentro la loro metà campo.

Scegliendo di battere la rimessa dal fondo in questo modo, la Roma ha però permesso all’Athletic Bilbao di restare alto e cercare il recupero della palla in zone avanzate, trascurando le possibilità di manipolare lo schieramento avversario offerte dal particolare regolamento sulle rimesse. Come ha evidenziato Michael Cox su The Athletic, l’assenza di fuorigioco quando il portiere batte la rimessa, e l’impossibilità di finire in fuorigioco nella propria metà campo, impedisce alle linee difensive avversarie di alzarsi a seguire la pressione dei compagni più avanzati. Con una disposizione intelligente lungo il campo, e in particolare abbassando la difesa avversaria con i propri attaccanti, la squadra che batte la rimessa può allungare lo schieramento avversario e sabotare i tentativi di pressione alta, trovando ampi spazi in cui far avanzare il pallone.

Già con il vecchio regolamento, il Manchester City utilizzava ogni espediente possibile per trarre il massimo dalle rimesse dal fondo, minacciando la profondità alle spalle dei difensori avversari con due esterni velocissimi come Sané e Sterling, anche posizionandoli oltre la linea difensiva (sulla battuta del portiere non sarebbero stati in fuorigioco), e contando sulle qualità con la palla dei suoi portieri, Ederson e Bravo, precisi come pochi altri nei lanci lunghi.

Con le opportunità offerte dalla nuova regola, le rimesse dal fondo del City sono diventate ancora più pericolose, perché la squadra di Pep Guardiola può attirare con più facilità la pressione degli attaccanti avversari, con scambi corti tra il portiere e il difensore centrale, e può allungare più comodamente le distanze tra i reparti avversari, trovando di volta in volta la soluzione migliore per avanzare. Nella prima partita di Premier League contro il West Ham, uno scambio corto tra Ederson e Laporte ha avviato un possesso di circa un minuto che si è concluso con il primo gol (il City ha poi vinto 5-0).

Come si può vedere, il City fa abbassare un solo difensore centrale, in questo caso Laporte, e tiene l’altro (Stones) al limite dell’area, coinvolgendo Ederson di fatto come un centrale e guadagnando una linea di passaggio più avanzata, una mossa che si ripercuote sul resto dello schieramento e che permette al City di avere molteplici soluzioni per superare le linee avversarie. L’idea di base del quadrilatero di impostazione, formato dal portiere e dal difensore centrale su una linea, dall’altro centrale e dal regista sulla linea più avanzata, è di raggiungere Rodri, anche palleggiando in maniera insistita per attirare in avanti gli attaccanti avversari come nel caso qui sotto.

Il palleggio attira gli attaccanti del West Ham in area, Ederson ha un buon angolo di passaggio verso Rodri, che ha spazio per girarsi e avanzare.

Nel Community Shield invece il City ha mostrato di saper manipolare anche una squadra dai meccanismi di pressing molto elaborati come il Liverpool, bloccando il tridente offensivo dei “Reds” con una prima manovra di consolidamento e poi cercando la profondità alle spalle della difesa con un lancio di Bravo per Sané, che nell’azione subirà un grave infortunio al ginocchio.

In passato il City aveva segnato un paio di gol grazie ai lanci lunghi dei suoi portieri sulle rimesse dal fondo, in questo caso Guardiola ha invece sfruttato la possibilità di iniziare l’azione palleggiando per far lanciare il portiere da una zona molto più avanzata, addirittura fuori dall’area.

L’evoluzione tattica nel calcio si è da sempre accompagnata ai cambi di regolamento, e anche la nuova regola sulle rimesse dal fondo non fa eccezione, offrendo opportunità che gli allenatori più all’avanguardia (e in questo senso è difficile trovare qualcuno che superi Guardiola) stanno già utilizzando per mostrare le possibili direzioni future dello sviluppo del gioco.

Qualche settimana fa il Benfica aveva provato a sfruttare l’incertezza che di solito segue le modifiche al regolamento, trovando uno stratagemma che di fatto aggirava la battuta della rimessa dal fondo. Il portiere alzava la palla verso il difensore centrale, che gliela restituiva di testa permettendogli così di bloccarla con le mani e di riprendere il gioco con più calma. L’IFAB è intervenuta rapidamente vietando questa trovata, che avrebbe reso inutili le rimesse dal fondo. I cambi di regolamento stimolano la creatività, ma gli allenatori dovranno trovare altre soluzioni per girare a proprio vantaggio la nuova regola sulle rimesse.

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