Nell’agosto di quest’anno, sotto la grande tenda dedicata al Re Fahd che campeggia al centro dell’altopiano desertico del Neged, poco distante dalla grande città-oasi di Riyad (letteralmente “giardini” in arabo), si è tenuta una grande festa. Un importante ospite è giunto da occidente per offrire i suoi servigi al regno del principe ereditario Mohammed Bin Salman. È considerato un grande maestro e le sue gesta sono note in tutto il mondo. Il popolo è in festa e lo accoglie con canti e balli. Migliaia di torce rischiarano la notte del deserto.
Non è l’incipit di una delle Mille e una notte, ma la presentazione ufficiale di Neymar con la squadra saudita dell’Al-Hilal. Il calciatore brasiliano - uno dei più geniali, discussi e famosi dell’ultimo decennio - entra nel campo che dovrebbe vederlo protagonista per almeno due anni: quello del King Fahd Stadium, la cui architettura si ispira effettivamente alle tradizionali tende beduine di questa parte della penisola arabica.
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